Recensione: Suprême. Il circo delle meraviglie

Titolo: Suprême
Autore: Caleb Battiago
Illustrazione di copertina di Wendy Saber Core
Proofreading: Miriam Mastrovito
Editore: Independent Legions Publishing
Pagine: 155
Prezzo ebook: 2,99
Prezzo cartaceo: 14,56
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2017
Disponibile su Amazon



Descrizione:
Dal Premio Bram Stoker Award Caleb Battiago (aka Alessandro Manzetti) una novelette inedita di horror d’avanguardia. 2298. La sirena eco-limbica chiama tutti a raccolta, là dove la discarica di Baden cede il passo al blu solforico di un tendone da circo, e un carillon vivente vi invita a entrare brandendo un cartello ricco di macabre promesse. Benvenuti al Suprême vanto della capitale della Nuova Francia. Qui, mentre la Cloud-6 vi squaglia il cervello e un Coltrane apocalittico spreme caos dal suo sassofono, potrete ammirare, tra gli altri, Vivien Duemila Chili, l’Abominevole Uomo delle Feci, la Donna Ignobile, il Clown a Due Teste. Sono i nuovi freak, immolati al divertimento, mostri sputati da un mondo in rovina, in cui l’aberrazione impera e l’amore muove gli ultimi passi verso il capolinea. Mettetevi comodi e allentate i freni inibitori, se ne avete il coraggio. Che lo spettacolo abbia inizio!
Contenuti extra: la novelette ‘Midnight Baby – Horror Lolita’ (2015)

L'autore: 
Caleb Battiago (pseudonimo di Alessandro Manzetti - Roma, 1968). Autore di narrativa e poesia horror, editor e traduttore, vincitore del Bram Stoker Award® (e quattro volte finalista), come primo e unico autore Italiano, ha pubblicato, per vari editori, varie opere di narrativa e poesia, tra le quali i romanzi Naraka - L'Apocalisse della Carne, Shanti - La Città Santa, Kiki: The Beginning, la raccolta di racconti Kannibalika, la novella Area 52 e il saggio Monster Masters.
Tra le sue opere in lingua inglese: le raccolte The Garden of Delight, The Monster, the Bad and the Ugly (con Paolo Di Orazio), The Massacre of the Mermaids, e le raccolte di poesie dark No Mercy, Eden Underground, Sacrificial Nights (con Bruce Boston, e Venus Intervention (con Corrine De Winter). Tra le opere come curatore: l'antologia in lingua inglese The Beauty of Death.
(finalista al Bram Stoker Awards 2016). Oltre ai vari premi e nominations, sue opere di narrativa e poesia hanno ricevuto 15 Honorable Mentions da Ellen Datlow nel celebre ‘Best Horror of The Year’, Volumi 7, 8 e 9.
Diversi suoi racconti e poesie sono stati pubblicati su magazines e antologie in Italia, Stati Uniti e Inghilterra, tra i quali: The Horror Zine, Dark Moon Digest, Devolution Z Magazine, Disturbed Digest, Illumen Magazine, Recompose Magazine, Polu Texni Magazine, Rhysling Anthology (2015, 2016, 2017), Bones III Anthology, Mar Dulce, Il Buio Dentro, HWA Poetry Showcase
Vol. III e IV, Danze Eretiche Volume 2, The Beauty of Death, I Sogni del Diavolo.
Dello stesso autore sono stati pubblicati per i nostri tipi, in lingua Italiana: le nuove edizioni dei romanzi Naraka - L'Apocalisse della Carne (2013) e Shanti - La Città Santa (2014), i racconti L’uomo che Mangiava Fiori, nell’antologia eBook I Sogni del Diavolo (2015) e Il Re che Dorme nell’antologia eBook Danze Eretiche - Volume 2 (2015). Dell’autore sono inoltre in programma,
sempre per i nostri tipi, per pubblicazione tra il 2017 e il 2018, in lingua Italiana il nuovo romanzo Samsara – Il Ritorno del Messia, e il breve romanzo Messa Nera, opera a quattro mani con Paolo Di Orazio. Website: www.battiago.com


La recensione di Miriam:
Il mondo post-apocalittico forgiato da Caleb Battiago è un calderone ribollente di aberrazioni, perversioni, miseria, violenza. Chi ha già avuto occasione di seguirlo lungo gli oscuri  sentieri che dalla prigione del Naraka si snodano a ritroso verso Shanti, la Città Santa, lo sa benissimo. In un contesto in cui l’essere umano è letteralmente carne da macello e qualsiasi tabù risulta superato, sembra difficile potersi ancora stupire di qualcosa, eppure i Freak continuano a esercitare una fortissima attrattiva.
Del resto, mercificare, trarre profitto – persino dal dolore – è una sorta di legge non scritta nell’universo narakiano, e se la pioggia radioattiva ha prodotto dei figli deformi bisogna pur farne qualcosa. Ecco allora che la generazione di nuovi mostri viene data in pasto al Suprême, ultima frontiera del divertimento della Nuova Francia – e forse non è un caso se il suo tendone di un azzurro malato si erge a ridosso della discarica di Baden.
È uno spettacolo osceno, estremo, disturbante ad accoglierci fra le pagine di questa novella; una carrellata di creature grottesche e orripilanti, che spaziano dalla più tradizionale Donna Barbuta a fenomeni da baraccone più avanguardistici, come una Donna Cannone che pesa ben duemila chili, un Uomo Forzuto capace di spezzare catene di matalluminio, un Clown a due teste. Quando l'esibizione inizia, ci si sente ipnotizzati da tanta orribile varietà, letteralmente incollati alle immagini che ci scorrono davanti costringendoci a strabuzzare gli occhi, sebbene una vocina in sottofondo ci suggerisca di distogliere lo sguardo. E si rimane lì, come voyeur, presi nel turbine di uno show meraviglioso nella sua nefandezza.
Tuttavia Suprême non è solo questo, in verità è un condensato narrativo di emozioni, citazioni colte, rimandi che scavano la carne a arrivano a toccare l’anima.
Rompere gli schemi, provocare non è una novità per Battiago – semmai è una delle sue cifre distintive – ma questa volta osa di più, sfida il lettore a seguirlo su un sentiero minato che parte da lontano, da una dimensione distopica, e finisce per infilarsi dritto nell’inconscio.
Ogni capitolo ci mostra un quadro che ritrae di volta in volta personaggi diversi. Ad accomunarli è il circo perché tutti, seppure attraverso strade diverse, arrivano al Suprême, ma vi è anche un altro fil rouge a tenerli insieme (o a mandarli alla deriva): con il dolore degli emarginati, dei diversi costretti a darsi in pasto al pubblico, va in scena l’apocalisse dell’amore, giunto inevitabilmente al suo capolinea.
Mentre l’ologramma di Coltrane, mandato sullo sfondo durante lo spettacolo, ne scandisce il ritmo spremendo il caos dal suo strumento, l’autore lo fissa sulla carta sottoponendoci a cambi repentini di registro e di atmosfere. Dai toni grotteschi – molto divertenti – del capitolo dedicato alla Donna Barbuta, si passa a quelli agghiaccianti della storia del Ragazzo-Verme; dall’abbondanza splatter di Vivien Duemila Chili si scivola nelle note malinconiche soffiate da Juliet e Martial, simbolo di un amore ormai saturo, fino a raggiungere una vetta più raffinata – ambiziosa e coraggiosa allo stesso tempo –  con la struggente storia di Maël, il Clown a Due teste. Se tutta la parte che precede colpisce allo stomaco e al cuore, qui viene chiamata in causa anche la mente, non solo perché la vicenda di questo personaggio ha un retrogusto freudiano, ci parla di una sessualità schizoide, che rompe gli schemi, e di un profondo conflitto interiore, ma perché il caos in atto nella sua testa si esprime attraverso una fitta serie di rimandi letterari e artistici che ci invitano ad andare oltre il racconto, a frugare in un quadro di Ingres, in un romanzo di Oscar Wilde o di Burroughs, nella poesia di García Lorca, in una pièce teatrale di Tennesee Williams… Un viaggio allucinante nella sua lucidità in cui i confini di genere saltano definitivamente per cedere il passo alla Letteratura.
A mio parere una delle novelle più trasgressive e coraggiose di Battiago. Un concentrato di emozioni e di rimandi, in grado di divertire e procurare scariche di adrenalina come un giro sulle montagne russe, ma anche di scuotere a un livello più profondo, più intimo, facendoci entrare in contatto con le nostre paure e i desideri più inconfessabili.

Leggi anche la recensione di Midnight Baby - Horror Lolita 







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