domenica 30 giugno 2013

Anteprima: Sangue ribelle - ora anche in versione Ebook

Come forse alcuni di voi già sapranno, Plesio Editore sta ripubblicando  in formato Ebook i titoli già presenti in catalogo in formato cartaceo allo scopo di raggiungere un pubblico di lettori sempre più vasto.
Non molto tempo fa vi abbiamo presentatato il primo titolo protagonista di questa conversione,   
Adesso è il turno di...

Titolo: Sangue ribelle
Autore: Alessio Banini
Editore: Plesio
Collana: Aurendor
Pagine: 212
Prezzo formato cartaceo: 13,50 euro
Prezzo Ebook: 2, 49 euro

Descrizione:
“Sangue Ribelle" è ambientato in un mondo vessato da un Impero dominante, che ha imposto la sua cultura e
la sua religione su ogni provincia. Il romanzo si snoda attorno a tre distinte ribellioni, le cui trame
s’intrecciano fino a un comune epilogo.
Un capo tribù che cerca di portare in salvo la sua gente, un membro della nobiltà che lotta affinché la storia e
le tradizioni delle sue terre non vengano cancellati, e, infine, un non-morto (o presunto tale), che si unisce
alla causa della Regina degli Stracci, la signora di un esercito di ombre, intenzionata a muovere guerra
all'Impero e a tutti i viventi.
La sorte comune di queste vicende, porterà alla luce una dura realtà. Una storia cruda, reale e ben
orchestrata, che metterà a nudo i lati più oscuri della razza umana.

L'autore:

Alessio Banini, nato nel 1983 nella provincia di Siena, vive una vita modesta nei pressi di Montepulciano.
Laureato in antropologia, sfrutta le tematiche della sua formazione accademica per arricchire le sue opere.
Nel 2010 ha pubblicato il suo primo romanzo di narrativa fantastica , La Razza Maledetta.

Nulla si crea o si distrugge, tutto si trasforma. Un cadavere diventa polvere, e si disperde nel vento. L'acqua
evapora, e torna in cielo per formare la pioggia. Tutto ha un prezzo, persino la magia. Il dolore è parte della
vita, così come il piacere: questa è la lezione che ho appreso all'Accademia, questa è la lezione che ho
appreso dagli antecessor. Per affrontare veramente il cambiamento, c'è bisogno del sacrificio più grande.

Hanno detto di questo libro:
Vi era un tempo in cui il buon Alessio si cimentava nei primi esperimenti di narrativa con uno stile insistente in una
bozza già buona dell'ambientazone dell'Impero. Ora il tempo delle prove è finito, lo stile è maturo e non si fa più notare
con la sua insistenza, e io dopo aver letto Sangue ribelle mi sento un po' più colto di prima.
(recensione di Vlad Sandrini, apparsa sul blog vlad72.blogspot.it)


venerdì 28 giugno 2013

Anteprima: Limite ignoto di Massimo Rainer

La casa editrice romana giunge al nono titolo in pochi mesi con Limite Ignoto, il nuovo romanzo legal thriller di Massimo Rainer. Il titolo segna anche l'esordio della collana Prisma, diretta da Alan D. Altieri.

Titolo: Limite ignoto
Autore: Massimo Rainer
Prefazione: Alan D. Altieri
Editore: Mozzotints Ebook
Collana: Prisma
Prezzo di copertina: € 2,49
Disponibile nelle principali librerie online dal 24 giugno


Decsrizione:
Un avvocato penalista si reca a far visita in carcere a un giovane detenuto, accusato di un reato ignobile. Tutto molto normale. O forse no. Non c’è nulla di scontato, quando si intraprende una discesa agli Inferi senza lanterna. Non c’è nulla di ovvio, in un non luogo, dove la coscienza e la redenzione non hanno diritto di cittadinanza.
Nessuna Giustizia, nessuna pietà. E nessuna identità, dove l’umanità è un’ipotesi. Chi è vittima? Chi è carnefice? Chi è strumento? E quanto può essere profondo l’abisso?
 
Dalla Prefazione di Alan D. Altieri
La linea di partenza di Limite Ignoto è tanto banalmente ordinaria quanto sinistramente subdola. Un carcere collocato (perduto?) nel mezzo del nulla, un avvocato difensore che ha ben di meglio (di peggio?) da fare, un detenuto arrestato (sacrificato?) per un crimine mostruoso. Per cui l’avvocato segue il manuale: assorbimento della verità (nothing but an undiscovered lie), allestimento della difesa (or whatever mitation thereof), suggerimento della via d’uscita (all we are is dust in the wind). Tutto a posto, certo. E niente, niente in assoluto, in ordine. Perchè il limite ignoto non è più soltanto là fuori. È già arrivato a dilagare dentro. Dentro tutto. E dentro tutti. Così, quella apparentemente banale linea di partenza carcere-avvocato-imputato si rivela la soglia di un’inesorabile, ineluttabile discesa agli inferi. Ruote all’interno di altre ruote, inganni avvitati su altri inganni, crimini che generano altri crimini. Con Limite Ignoto, Massimo Rainer esegue l’impietosa
radiografia ai raggi-X di un impero del male dove la depravazione è la fede e la morte è la divinità. Quell’impero del male ha un feticcio sacrificale, iVstitia, e ha un’amigdala letale, lex.. Qualcosa che faremo davvero meglio a non dimenticare la prossima volta che passiamo davanti a uno dei quegli incombenti palazzi con troppe colonne squadrate e troppo finestre a inferriata, con sulla facciata parole già di per se stesse arcane, rese comunque illeggibili dall’inquinamento. Perchè, sempre qui e ora, dimenticare significa seppellire. Tutto. E tutti.

L’autore

Massimo Rainer, quarantaquattro anni, avvocato penalista, milanese, nutre da sempre la passione per l’Estremo e il Lato Oscuro, forse a scopo catartico. Presente in alcuni racconti per il Giallo Mondadori, Limite Ignoto è il suo terzo romanzo, dopo Rosso italiano (Barbera,2007) e Chiamami Buio (Todaro, 2011).

Il booktrailer:

Recensione: Un oscuro segreto

Titolo: Un oscuro segreto
Autrice: Kalayna Price
Editore: Fanucci
Collana: Tif Extra
Pagine: 352
Prezzo: 10,00 euro
In libreria dal 20 giugno 2013

Descrizione:
Alex Craft è una strega e può parlare con i morti, ma questo non significa che le piaccia quello che hanno da dire...

Come consulente della polizia, Alex Craft ha avuto a che fare spesso con la magia nera, ma nulla le è mai apparso così pericoloso come questo ultimo caso. Qualcosa di insolito cerca di aggredirla e qualcuno, subito dopo, cerca di ucciderla, qualcuno che non vuole che lei sappia cosa hanno da dire i morti questa volta. Per scoprire la verità, Alex Craft dovrà lavorare a stretto contatto con l’affascinante quanto misterioso detective della sezione omicidi Falin Andrews, e il loro incontro potrebbe trasformarsi in qualcosa di intimo e seducente...

L'autrice:

Kalayna Price, autrice delle serie urban fantasy di Alex Craft e di Haven. Le sue opere sono state tradotte in diversi Paesi: Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Polonia, Russia e Germania. Kalayna trae ispirazione da studi su mitologie antiche e dal folklore classico. Le sue storie contengono elementi mistici, fantastici, un pizzico di romanticismo, umorismo, e molto, moltissimo mistero.

La recensione di Miriam:
Nekros City all’apparenza è una comunissima cittadina americana ma in realtà cela un segreto che la rende speciale. Il luogo in cui sorge è stato teatro di un evento unico: il Risveglio della Magia, che sembra aver dilatato gli spazi facendo emergere nuove zone. Le fate sostengono che quelle aree affollate di leggende viventi siano sempre state lì con l’unica differenza che prima gli umani non erano in grado di percepirle. Quel che è certo è che dal giorno del Risveglio tutto è cambiato. Tra edifici ultramoderni e automobili in corsa, insieme agli esseri umani, si aggirano creature magiche − alcune innocue, altre altamente pericolose. Diverse persone che in passato ritenevano di essere “normali”, hanno scoperto di possedere facoltà straordinarie.
E come spesso accade quando spira il vento del cambiamento, la gente si è divisa; da un lato ci sono i sostenitori della magia che l’hanno accolta benevolmente e fanno tesoro dei nuovi poteri, dall’altro  i suoi avversari che  chi si sono prefissi di combatterla.
Alex Craft ha scoperto di essere una strega Wyrd. Comunicare con i morti è la sua specialità. Suo padre non l’ha presa bene; si dà il caso che sia il vicegovernatore nonché promotore del partito “Umani prima di tutto” il cui obiettivo è proprio quello di reprimere la magia. Allevare il nemico sotto il proprio il tetto, di sicuro non fa bene alla causa ed è motivo di vergogna tanto che ha cacciato la figlia di casa. Adesso la giovane strega abita in un appartamento preso in affitto da Caleb, un essere fatato mutaforma. Guadagnarsi da vivere però non comporta un problema giacché, grazie al suo potere, Alex è diventata un’investigatrice piuttosto ricercata. Se riuscite a immaginare quali informazioni si possono ottenere interrogando direttamente la vittima di un omicidio, non avrete difficoltà a comprendere il perché.
In molti trovano aberrante l’idea di condurre un cadavere in un’aula di tribunale e ascoltare la sua testimonianza per bocca di una medium, ma quando viene ucciso il governatore Coleman, la polizia non esita a ingaggiare Alex perché faccia almeno un salto ufficioso in obitorio e rivolga al morto eccellente un paio di domande.
La strega non si sottrarrà alla richiesta ma le cose non andranno esattamente secondo i piani.
Strani geroglifici sulla pelle della salma, lo spirito di una donna che pretende di parlare anche se non interrogato, un fantasma arrabbiatissimo perché svariati anni prima qualcuno gli ha rubato il corpo  e adesso se lo ritrova in una cella frigorifera pronto a essere sepolto sotto falso nome sono solo i primi imprevisti con cui la bella investigatrice dovrà fare i conti. Se aggiungete un tentato omicidio ai suoi danni sventato da Morte in persona e la comparsa sulla scena del crimine di un detective sexy e misterioso come Falin Andrews, avrete elementi a sufficienza per farvi almeno una vaga idea di quello che vi aspetta tra le pagine di questo strepitoso romanzo.
Più che un libro un autentico calderone ribollente di incantesimi, mistero, azione, passione, suspense. Una miscela esplosiva che sprigiona un delizioso profumo di sense of wonder, irresistibile se siete attratti  dall’occulto, dalle ambientazioni dark, dalle indagini ai confini con la realtà. Stuzzicante ancor di più se, come me, avete amato la avventure di Anita Blake perché l’inizio di questa serie dedicata ad Alex Craft, pur conservando una sua originalità, rivela dei piacevoli tratti in comune con la succitata saga.
La trama ricalca le orme di una detective story in piena regola. A muovere le fila della storia è un crimine, architettato con arguzia da enigmista, che attende di essere risolto; il filone poliziesco però corre su binari urban fantasy che si addentrano in un territorio così affascinante e nuovo da costituire una costante quanto piacevolissima distrazione.
Pur seguendo le indagini con grande curiosità e interesse, non vi nascondo che a stregarmi sono stati soprattutto i personaggi unitamente al contesto in cui si muovono.
Nekros City è un luogo tutto da scoprire, terrificante e meraviglioso allo stesso tempo. Esplorare i misteri della sua architettura, delle sue bizzarre regole, della sua variegata popolazione, a tratti invisibile, è come concedersi una gita al lunapark, alternando divertenti giri di giostra a visite nei castelli dell’orrore. Ma a rendere indimenticabile il tour sono principalmente gli incontri che si fanno.
Alex è un’eroina che non tarda a suscitare simpatia. Bella, intelligente, enigmatica vanta il fascino etereo di chi appartiene solo per metà a questo mondo. Se la sua dote non è del tutto invidiabile, specialmente considerando il fatto che non è scevra da fastidiosi effetti collaterali, altrettanto non può dirsi per le figure maschili che la affiancano e con le quali avrà occasioni di condividere piccanti momenti intimi.
Falin Andrews si rivela un collega ricco di sorprese. L’unica cosa impossibile da mettere in dubbio per quel che lo riguarda è il fascino magnetico di cui è dotato, per il resto è un grande punto interrogativo, un rompicapo da risolvere, un buco nero da cui è difficile non farsi inghiottire.
Ma Morte non è da meno… ebbene sì, dimenticatevi l’Oscura Signora perché il mietitore qui è un uomo,  bello, tenebroso e, a suo modo, incredibilmente romantico. Come mai è spesso sulle tracce di Alex nonostante le assicuri che non è giunta la sua ora?
Vi garantisco che la risposta vi stupirà ma non sarà l’unica rivelazione a sorprendervi perché entrare nell’universo creato da Kalayna Price equivale a incamminarsi su un territorio accidentato in cui nulla è come sembra e la realtà supera di gran lunga l’immaginazione.






 

 







 


martedì 25 giugno 2013

Recensione: Colpo di fulmine

Titolo: Colpo di fulmine
 Autrice: Jennifer Bosworth
 Editore: Corbaccio
 Pagine: 342
 Prezzo: 17,60
Descrizione: 
Mia Price è drogata di fulmini. È sopravvissuta a infinite scariche elettriche, ma la sua dipendenza dall’energia scaricata dai temporali mette in pericolo la sua vita e la vita di chi le sta intorno. Per questo si sente tranquilla a vivere a Los Angeles, perché è rarissimo che si scatenino temporali. Ma quando un terremoto devasta la città, il posto che lei credeva il più sicuro al mondo si trasforma letteralmente in un inferno. Le spiagge diventano gigantesche tendopoli e il centro è una terra perduta dove spadroneggiano bande di saccheggiatori e assassini. Due gruppi di fanatici si contendono il governo della città ed entrambi vedono in Mia una conferma alle loro concezioni apocalittiche, perché credono che Mia sia connessa alla tempesta elettrica che ha preceduto il terremoto e che si ripresenterà ancora più letale. Mia vorrebbe potersi fidare di Jeremy, affascinante ed enigmatico, che ha promesso di proteggerla e verso il quale si sente attratta da una forza e una passione irresistibili, ma dentro di sé teme di essere ingannata. E solo quando tutto sembra perduto e la catastrofe finale sta per abbattersi sulla città, Mia capirà come usare il suo potere per salvare le persone che ama. E capirà se Jeremy la ama davvero…
L'autrice:

Jennifer Bosworth. È produttrice e autrice di sceneggiature cinematografiche.
Vive a Los Angeles. Colpo di fulmine è il suo primo romanzo,
pubblicato negli Stati Uniti a fine 2012 e ora nel resto del mondo.
Per saperne di più: www.jenniferbosworth.com

La recensione di Miriam:
Preparatevi a oltrepassare il limite che segna la fine del mondo e a ritrovarvi in una faglia temporale ibrida; quasi una realtà di mezzo che, al tempo stesso è post e pre-apocalittica. È questa la strana dimensione in cui vi catapulterà Colpo di fulmine trasmettendovi sin dalle prime battute un senso di orrore per quello che è stato e di profonda angoscia per quanto deve ancora venire.
Da un certo punto di vista, l’apocalisse è già passata. Una tempesta seguita da un violento terremoto si è abbattuta sul globo terrestre spazzando via intere città. I superstiti vagano tra le rovine del mondo che fu tentando di organizzarsi al meglio per sopravvivere. C’è chi, avendo perduto la propria casa, cerca di accaparrarsi un posto nelle tendopoli, chi occupa i ruderi rimasti disabitati, chi elemosina un pezzo di pane e chi non esita a uccidere per procurarselo; chi si lecca le ferite e chi specula sul dolore dei più deboli; e c’è anche chi predica allo scopo di ammonire e ridare speranza.
Tra le pareti di edifici semidistrutti,  lì dove non è rimasto più niente da mangiare e l’acqua esce a intermittenza solo dai rubinetti dei più fortunati, la televisione − baluardo indistruttibile della nostra civiltà − continua a trasmettere. È il volto di Ridley Profeta a occupare lo schermo. I sui occhi divenuti ciechi non mettono a fuoco la miseria che è intorno ma riescono a vedere oltre perché comunica direttamente con le alte sfere. Egli dice che la tempesta è stata voluta da Dio per punire l’umanità corrotta ma quella appena superata non è che un assaggio dell’autentica apocalisse.
Mancano ancora tre giorni perché una nuova tempesta, più potente della precedente, esploda provocando la vera fine del mondo. Tre giorni utili affinché gli uomini rimasti in vita si redimano.
Solo chi saprà pentirsi dei suoi peccati e unirsi alla Chiesa della Luce, potrà sopravvivere alla prova finale ed entrare nella schiera dei pochi eletti che costruiranno un mondo nuovo.
Ecco allora che lo scenario post-apocalittico si trasforma  in una bolla di attesa, in una quiete prima della tempesta.
Da un lato si scatena una corsa alla Tenda Bianca − il quartier generale di Profeta; dall’altro si organizza una sorta di controffensiva. Non tutti, infatti, credono nella nuova religione; qualcuno pensa che Ridley sia solo un ciarlatano, un pericoloso manipolatore di coscienze da fermare prima che sia troppo tardi. Chi desideri unirsi alla causa non deve far altro che scoprire dove si terrà il prossimo Rove e dichiarare fedeltà ai Cercatori.
Mia Price non crede negli uni e nemmeno negli altri. Tutto quello che sa per certo è che la tempesta ha quasi ucciso sua madre trasformandola in un fantoccio che sragiona mentre a lei ha riservato un dono che è una maledizione al tempo stesso. I fulmini l’hanno colpita più volte, le hanno disegnato bizzarre figure di Lichtenberg su tutto il corpo e le hanno bruciato ripetutamente i capelli ma non l’hanno uccisa. Il dolore si è mescolato al piacere; la stessa elettricità che l’ha fatta ardere le ha insufflato nuova energia, l’ha resa capace di ammazzare ma anche di guarire. Dal giorno della tempesta Mia è una diversa, una giovane donna costretta a fuggire e nascondersi perché possiede una sorta di superpotere che non sa gestire e contemporaneamente è la sola a non temere i fulmini che ormai agogna come un tossico potrebbe agognare la sua droga.
Il suo desiderio di tenersi ai margini si scontra però con gli interessi di chi detta le regole del nuovo mondo. Il potere di Mia fa gola a Profeta quanto ai Cercatori. Gli uni e gli altri le stanno con il fiato sul collo per averla dalla loro parte.
Riuscirà Mia a rimanere libera? Difficile a dirsi, ma c’è qualcuno che dichiara di volerla aiutare.
Lui è Jeremy, un ragazzo ambiguo, afferma di poterla proteggere ma si è intrufolato in casa sua armato di coltello.
Ha per occhi due spicchi di cielo che nasconde dietro un paio di occhiali alla Clark Kent e il suo tocco è in grado di scatenare visioni di un prossimo futuro. Sarà un supereroe o un individuo da cui è meglio tenersi alla larga?
È uno dei tanti interrogativi che accompagneranno questa lettura, avvincente, incalzante, adrenalinica.
La trama misteriosa, degna di un giallo, tiene il lettore sulla corda dalla prima all’ultima pagina. Le atmosfere abilmente tratteggiate dalla penna della Bosworth risultano avvolgenti e fortemente realistiche al punto che leggendo si ha la sensazione di essere profughi tra i profughi. Si percepisce con intensità il senso di attesa per la catastrofe imminente così come il senso di impotenza di fronte alla forza della natura. L’autrice richiama immagini più che credibili attingendo da un campionario di catastrofi naturali di cui tutti, direttamente o meno, siamo stati testimoni. Il terremoto di Los Angeles che dà il via alla storia, non può che richiamare alla mente i vari terremoti che con particolare frequenza si sono susseguiti negli ultimi anni fornendo all’umanità piccoli assaggi di apocalisse. Uno dei maggiori punti di forza del romanzo, dal mio punto di vista, risiede proprio nel perfetto connubio tra realtà e immaginazione. L’intreccio fantastico affonda le radici nell’universo del possibile, l’elemento paranormale rintracciabile nella capacità della protagonista di pilotare i fulmini si innesta su uno sfondo più che futuribile. L’effetto prodotto è perturbante e vincente soprattutto in virtù di questo.
La terra desolata in cui si muovono i protagonisti, non è infestata da zombie, vampiri o creature soprannaturali, così come solitamente accade nei romanzi ascrivibili allo stesso genere; è affollata di presenze assolutamente umane ma non per questo meno inquietanti. È la violenza dell’homo homini lupus, la brutalità del lavaggio del cervello, il pericolo insito nel fanatismo religioso a generare insicurezza e paura.
È il recentissimo ricordo dell’esperienza traumatica già vissuta  a rendere credibile la previsione apocalittica sbandierata da Profeta.
Tre giorni scanditi da angoscia e speranza così fitti di colpi di scena da non consentire soste atte a riprendere fiato ma orchestrati tanto abilmente da preservare lo spazio necessario affinché tutti i nodi vengano al pettine, i personaggi chiave riescano ad esprimere tutte le loro potenzialità, i sentimenti facciano sentire anche la loro voce.
Se la morte è il tema dominante, il plot infatti non rinuncia all’amore che però qui si intrufola quasi in punta di piedi e con eleganza si sottrae ai soliti cliché.
Nessun dardo scoccato da Cupido raggiungerà Mia e Jeremy − i colpi di fulmine del titolo sono da intendersi esclusivamente in senso letterale − ma tra i due correranno comunque delle scariche elettriche che partiranno dal e torneranno al cuore. Nel futuro c’è la fine, così come raccontano le visioni di Jeremy, ma c’è anche l’inizio di qualcosa che non ha previsto…





 















lunedì 24 giugno 2013

Anteprima: Io non sono come voi di Italo Bonera

In libreria dal 20 giugno 2013

Titolo: Io non sono come voi
Autore: Italo Bonera
Editore: Gargoyle Books
Pagine: 256
Prezzo:  14,90

FINALISTA AL PREMIO URANIA

“Venerdì 14 agosto 2007. Un fatto di cronaca. L’evasione rocambolesca di un ergastolano che si fingeva in stato vegetativo. Di sera, a letto, guardando il soffitto, ho immaginato la situazione come se fossi io, quell’ergastolano assassino. Ho acceso il portatile, ho scritto una parola: “Vegeto.” Da qui, la prima stesura del primo capitolo”.
Italo Bonera

Descrizione:
Durante una calda serata estiva del 2059, un mite professore universitario sta tranquillamente fumando la sua sigaretta seduto sul sagrato di una chiesa quando viene arrestato per aver difeso un ragazzo nordafricano da un poliziotto. Da quel momento la sua vita finisce stritolata fra i tentacoli di un regime totalitario mascherato da democrazia. Penserà lo Stato ad ammansirne la ribellione, condannandolo - per scontare il suo inesistente debito con la giustizia - a uccidere come mercenario al servizio della Divisione Terza del Direttorato. Ma qualcosa, dentro di lui, si spezzerà irrimediabilmente, alterando per sempre la sua natura e lasciando posto solo a una bramosia di sangue e a un implacabile desiderio di vendetta contro tutti coloro che hanno svegliato in lui il demone senza pietà. Al culmine di questa guerra personale, però, si renderà conto che qualcosa non torna, che alcuni importanti dettagli sono stati trascurati e che la sua vita, come quella dei suoi amici, è in pericolo.

Italo Bonera torna in libreria con un nuovo, avvincente romanzo. Un thriller ben costruito in cui si alternano in modo serrato scene di azione, sesso e morte ma anche, e soprattutto, una spietata metafora della società attuale. Attraverso la descrizione di un futuro non troppo lontano e con uno stile che non lascia spazio al lirismo, lo scrittore bresciano indaga tra le pieghe più sconcertanti del mondo in cui viviamo e ciò che ci lascia è un affresco lucido e
impietoso. 

“Per la prima volta dopo anni, in questa voragine putrida nella quale mi sono nascosto, ho avuto tempo di ripensare alla mia vita, agli eventi e alle persone che mi hanno portato qui.
Ho pensato ai miei simili. Simili? Io non sono come loro. Mediocri. Non hanno alcuna aspirazione che non sia il proprio piccolo interesse meschino, nelle grandi e nelle piccole cose della vita. L’assenza di etica è il paradigma della loro esistenza. E la cultura è uno sforzo inutile. “Etica” e “paradigma” sono per loro termini sconosciuti e privi di interesse. A che servono se poi non si trasformano in denaro, sesso, potere? Arroganti con quelli che credono inferiori, servili con i potenti. La loro piccola famiglia amorale, la loro infima tribù dell’elusione fiscale, la loro schifosa convenienza borghese. La buona reputazione. Il culto
dell’autorità. Sono una coorte malata. Un’infezione dilagante. Io non sono come voi, penso”.
Sullo sfondo corroso di una società abulica, fatta di uomini senza qualità, narcotizzata nell’eterno presente di un regime totaldemocratico, le vicende criminali di un essere
diabolico e proteiforme - senza nome e senza identità - diventano lo strumento per riflettere sui drammi e le contraddizioni dei nostri giorni: immigrazione, scontro col Potere, corruzione, omertà, immobilismo e falso progressismo. Un mondo, quello narrato in Io non sono come voi, che per il richiamo all’attualità – in particolare quella legata al territorio di Brescia, città natale dell’autore – non può lasciarci indifferenti, tanto immediata e inquietante è la somiglianza con il nostro. Il presente sembra specchiarsi nel futuro, e viceversa. In questo senso Bonera recupera a piene mani il significato originario e più alto della fantascienza, giacché questa – spiegava Bradbury – “finge di guardare dentro il futuro ma in realtà guarda il riflesso della verità che è davanti noi”.
 
L'autore:
Italo Bonera è nato a Brescia nel 1962. Nel 2004 con American Dream ha vinto il premio Fredric Brown per racconti brevi indetto da Delos Books. Ha firmato insieme a Paolo Frusca il romanzo di storia alternativa Ph0xGen!, finalista al premio Urania 2006 e pubblicato nel 2010
da Mondadori nel volume Un impero per l’inferno per la collana Urania Millemondi. La storia sta per diventare un graphic novel in uscita nel 2013.
Io non sono come voi si è qualificato tra i cinque finalisti del premio Urania (Mondadori) assegnato nel luglio 2012.

venerdì 21 giugno 2013

Anteprima: Ali di tenebra di Mauro Saracino - ora anche in versione ebook

Dopo il successo ottenuto al 
“Matia urbana prêt-à-porter” 
classificandosi secondo
arriva anche in versione ebook

Titolo: Ali di tenebra
Autore: Mauro Saracino
Editore: Plesio
Pagine: 290
Prezzo cartaceo: 14,00
Prezzo Ebook: 2,49

Descrizione:
Angeli e demoni combattono da millenni sul nostro piano esistenziale e gli esseri umani svolgono per loro la
funzione di pedine preziose. Non possono però essere manipolati direttamente, poiché protetti dal divino
libero arbitrio. In questo scenario si muove Mayra, una delle poche persone a conoscenza del segreto a causa
di un terribile presagio avuto da adolescente. È una ragazza sola, caparbia e cinica, votata alla caccia di
quelle che vengono chiamate “ali bianche”. Al contempo troviamo tra le pagine di questa storia Alessio,
all’oscuro di tutto e alle prese con la sua drammatica situazione familiare. Il ragazzo, impreparato a
conoscere la realtà, non sa di reggere in mano la bilancia della guerra in atto.

L'autore:

Mauro Saracino. Nato a Roma nel gennaio del '79, ha esordito nel 2007 con il romanzo horror La Casa Del Demone, con Asengard Edizioni. Nel 2011 ha partecipato all'antologia "365 storie cattive", curata da Paolo Franchini, con il racconto L'ultima verità. Il racconto Ratti in Piscina è stato scelto per il progetto La Corte Shorts, per La Corte Editore. Esce nel 2011 Il Gioco Della Mantide per Nulla Die, primo esperimento nell'ambito del thriller e primo romanzo ambientato a Roma. A Febbraio 2012 esce Ali Di Tenebra per la Plesio Editore, in cui riprende alcuni personaggi de La Casa Del Demone. Il romanzo arriva secondo al premio nazionale Magia Urban Pret-A-Porter come miglior urban fantasy italiano per adulti. Ha partecipato all'iniziativa Tremare Senza Paura, organizzata da Nero Cafè con il racconto Corsa Di Mezzanotte. Nel 2012 esce Game Master per Lettere Animate, altro thriller ambientato a Roma. Dallo stesso anno collabora con l'associazione culturale Nero Cafè, con la rubrica The Interpreter, dove si occupa di romanzi di genere mai tradotti in italiano.
È appena uscito per Watson Edizioni l'horror Il Richiamo Del Sangue.

Hanno detto di questo libro:
Una sfida non facile quella di ambientare un romanzo di questo genere in una location tipicamente italiana,
ma si tratta di una sfida vinta in pieno, da parte di un autore in grado regalarci personaggi tormentati e
difficili, in lotta contro la vita e contro sé stessi, ben lontani dagli eroi senza macchia e senza paura cui ci ha
abituato la letteratura fantastica
(Laura Poletti - Sololibri)

La scrittura di Saracino è suadente, si rimane piacevolmente incollati alle pagine e alla storia con
un’incredibile voglia di “sapere come andrà a finire”. L’epilogo stesso dà senso al libro rivelando e
rafforzando il tema della ricerca, presente lungo tutto il raccontare dell’autore.
(Luca Durante –Meloleggo)

E' difficile trovare un romanzo in grado di catturare l'attenzione così tanto da volerlo "bere tutto d'un fiato".
Le pagine di questo libro scorrono veloci e incuriosiscono. Gli elementi umani e soprannaturali si fondono
stimolando il lettore e invogliandolo a continuare, continuare e continuare. La penna di Mauro Saracino è
rapida, pulita e decisa riuscendo a mantenere una costante attenzione sul sottile filo rosso che unisce le
storie, le varie storie che si intersecano nel romanzo.
(Nevenera – Anobii e Ibs)
 

giovedì 20 giugno 2013

Time Crime: le novità in libreria dal 20 giugno 2013

In libreria da oggi 20 giugno 2013

 Titolo: Il giardino del male
Autore: David Hewson
Traduzione di Annalisa Biasci 
Editore: Time Crime

Pagine: 544
Prezzo: 12,90 euro


Nic Costa, l’intrigante figura di detective costruita da David Hewson, torna in una delle sue indagini migliori, un thriller mozzafiato che indaga il profondo rapporto tra arte e potere.

Descrizione:

Chiamati a intervenire in un atelier abbandonato di vicolo del Divino Amore, nel cuore di Roma, il sovrintendente Costa e i suoi colleghi della polizia si trovano davanti alla scena di un duplice omicidio. Accanto ai corpi c’è una tela coperta da un drappo che una volta sollevato non darà più pace a nessuno: un nudo di donna di una bellezza talmente sconvolgente da poter essere attribuito a Caravaggio. Per svelare il mistero di quel quadro, Nic Costa si affiderà alla giovane suora Agata Graziano, esperta di storia dell’arte, e presto si troverà a muoversi in un passato labirintico con inquietanti legami con il presente, che lo metteranno sulle tracce di una setta di aristocratici romani. Violenti, perversi e soprattutto potenti, gli Estasisti sembrano in grado di sottrarsi a ogni accusa. Ma nel quadro sono sepolti indizi illuminanti e un enigma ancora più profondo, legato alla geniale quanto tragica figura di Caravaggio.


L'autore:



David Hewson è nato nello Yorkshire nel 1953. Ha collaborato come giornalista con il Times e il Sunday Times, prima di dedicarsi completamente alla scrittura. In Italia sono stati già pubblicati i primi cinque titoli della serie costruita sul personaggio di Nic Costa: Il sangue dei martiri (2006), La villa dei misteri (2007), Il rituale sacro (2010) e Il morso della lucertola (2011) per Fanucci editore; Il settimo sacramento (2012) per Timecrime.


 Titolo: Venerdì nero
Autore: Michael Sears 
Traduzione di Federico Lopiparo 
Editore: Time Crime

Pagine: 416
Prezzo: 12,90 euro


Venerdì nero segna l’esordio di uno scrittore di razza: Michael Sears, già impegnato al suo secondo romanzo, è stato nominato per l’Edgar Award for Best First Novel by the Mystery Writers of America del 2013. Forte della sua esperienza di broker, a lungo alle dipendenze di grandi gruppi finanziari, Sears descrive un mondo, quello della finanza, che conosce molto bene, e offre un punto di vista interno affascinante sulla corruzione nelle alte sfere, quella che si muove sulla superficie apparentemente liscia di Wall Street. Protagonista un uomo d’affari che si farà coinvolgere in faccende poco chiare per aiutare il figlio in difficoltà, corruzione quindi ma anche un fortissimo elemento umano alimentano una storia di suspense ed imprevisti.

Descrizione:
Jason Stafford è un ex pezzo grosso di Wall Street che ha perso tutto: famiglia, lavoro e soldi. Ha pagato il prezzo di una frode finanziaria con due anni di carcere, e dopo essere uscito cerca di rimettersi in sesto. Ogni tipo di lavoro nel mondo della finanza sembra essergli precluso, ma l’esperienza di truffatore gli fa ottenere un posto in una società di investimenti: il suo incarico sarà quello di svolgere delle indagini sulle attività sospette di un giovane agente di borsa, morto da poco in un incidente in barca. Per denaro, Stafford accetta, ma quello che scopre è più scottante del previsto e finisce per coinvolgere livelli a cui sarebbe meglio non arrivare. Fra documenti criptati, ricatti, rivalità e segreti, Stafford mette a repentaglio la sua stessa vita. Una vita che era finalmente pronto a ricostruire insieme all’unica persona che gli aveva insegnato ad amarla di nuovo e che ha davvero bisogno di lui: il figlio autistico di cinque anni.

L'autore



Michael Sears ha trascorso oltre vent’anni a Wall Street, fino a diventare amministratore delegato alla Paine Webber e alla Jefferies & Co., prima di lasciare l’azienda nel 2005. Vive a Sea Cliff, New York. Attualmente lavora su un secondo libro che ha ancora come protagonisti Jason Stafford e suo figlio.


 


martedì 18 giugno 2013

Recensione: Oltre i confini. Il tocco degli Spiriti Antichi


Titolo: Oltre i confini: Il tocco degli Spiriti Antichi 
Autrice: Noemi Gastaldi 
Editore: selfpublishing 
Pagine: 318 p.
Prezzo brossura: 7,90 euro
Prezzo ebook: 0,99 euro
Descrizione:

“- Non sai chi sono? Allora non puoi liberarmi! - disse la bambina, pestando i piedi sul pavimento con rabbia. - Cerca di sbrigarti a capire come funzionano le cose, o diventerai come me! E non è divertente! - aggiunse ancora, prima di sparire dalla vista di Lucilla.”


Lucilla soffre di allucinazioni fin da quando era molto piccola, si è talmente abituata alla situazione da reputarla normale. Non ha idea del rischio che sta correndo.
Ha ormai ventidue anni, quando l’ossessione per una ragazza misteriosa di cui è innamorata fin dai tempi dell’adolescenza, la spinge a confrontarsi con una realtà che ha sempre rifiutato: la realtà materiale e quella immateriale, sono separate da un velo sottile, e lei è una di quelle poche persone capaci di squarciare questo velo.
Francesca è consapevole di questo già da molto tempo, ma non le basta: è alla continua ricerca di nuove conoscenze, determinata ad accrescere il suo potere; saranno proprio le sue ricerche a farle incontrare Lucilla, nei vasti territori oltre i confini.

Nessuna delle due, però, immagina quello in cui saranno coinvolte: dopo una lunga era di equilibrio, i potenti Spiriti Antichi stanno per scatenarsi gli uni contro gli altri, coinvolgendo coloro che hanno subito il loro tocco…


L'autrice:



Noemi Gastaldi è lo pseudonimo di una giovane universitaria che non è alla sua prima prova letteraria. Una giovane donna dall'animo sensibile. Una diarista convinta e prolifica tanto che lei stessa si definisce accanita.
Il suo primo lavoro è un romanzo scritto a quattro mani assieme all'autore Tiziano Aromatico, si intitola “22 fiori gialli”.
È stato pubblicato per la prima volta nel 2009 ed è attualmente edito da “Eroscultura”.

Da queste poche informazioni possiamo comunque capire che la persona che si firma con il nom de plume di Noemi Gastaldi sia nella realtà una persona di molteplici interessi, capace di spaziare all'interno dei vari generi letterari senza alcuna difficoltà.
L'immagine che lei stessa ha scelto come rappresentazione di sé è quella che il suo illustratore di fiducia ha ideato per la protagonista della sua opera Lucilla, che a parere di chi scrive ben si adatta alla personalità solare e affabile di questo giovane talento italiano.


La recensione di Miriam:

L’universo di Lucilla è sempre stato popolato da incubi. Ha cominciato da bambina a percepire oscure presenze che invadevano i suoi spazi chiedendole di essere liberate. Adesso che è diventata una donna, le cose non sono cambiate. Anni di terapia non hanno potuto cancellare quelle che, agli occhi dei più, erano solo allucinazioni prodotte dalla follia e lei, alla fine, ha imparato a conviverci.
Non solo; tra mille “fantasmi” Lucilla ha scorto il volto dell’amore. Si chiama Fantasy la bellissima ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi che le appare sempre più spesso facendole battere il cuore. Seguendola ha scoperto un intero mondo, sospeso tra sogno e realtà. È il mondo oltre i confini, governato dagli Spiriti Antichi ed è da lì che provengono le sue visioni.
Accompagnandola nelle sue strane peregrinazioni, scopriremo che la giovane è in realtà una viator, ovvero una persona in grado di varcare il confine tra due mondi, il nostro e quello degli spiriti.
Fantasy è un’entità che possiede un dono simile ma non appartiene più alla schiera dei vivi. Lei è una viator lucis, per l’amante umana una sorta di guida e di spirito protettore.
In verità Lucilla non è l’unica “viaggiatrice” tra i mondi. Esistono altre persone come lei e, ben presto, avrà la possibilità di incontrarle.
Tra gli altri, conoscerà Francesca che ha affinato una tecnica per gestire il suo dono. Lei ha imparato a spostarsi tra i due piani di realtà a suo piacimento e ha inoltre scoperto l’esistenza di animali guida con cui poter entrare in simbiosi e dai quali attingere preziose conoscenze sul mondo oltre i confini.
Quando gli Spiriti Antichi entreranno in conflitto tra loro scatenando una guerra, le due donne si ritroveranno unite a combattere per la loro salvezza ma anche per preservare l’equilibrio tra i due mondi. Lo Spirito Eremita è infatti riuscito a intrufolarsi nel mondo comune e cerca un modo per asservire gli umani ai suoi loschi piani.
Quella tessuta da Noemi Gastaldi è una trama complessa e ricca di sfumature. Una struttura ben congegnata atta a sorreggere un fantasy atipico, straripante di potenziale. La carne al fuoco è tanta, i rimandi di carattere esoterico e spirituale ancor di più. Con grande lucidità e verosimiglianza, l’autrice ci parla di viaggi astrali, tecniche di meditazione e spiriti guida provenienti dal modo animale. Sebbene non rinunci alla componente fantastica, l’intero impianto narrativo sembra reggersi su solide basi documentali che ci forniscono un delizioso assaggio di spiritualità pagana e sciamanesimo. Contenuti simili, gestiti peraltro con cognizione di causa, non possono che entusiasmare chi, come me, si sente particolarmente in sintonia con una certa visione del mondo o chi nutre sana curiosità per certe tematiche. In effetti c’erano tutte le premesse perché il romanzo mi conquistasse in pieno e per qualche attimo ho creduto che potesse riuscirci. A frenare il mio entusiasmo, purtroppo, è stata la tecnica espositiva che, vi confesso, ha finito per rallentare parecchio la lettura mettendo a dura prova la mia capacità di resistenza.
Qui si entra nel merito dei gusti personali più che di pecche oggettive ma, da fervente sostenitrice dello show don’t tell non ho potuto che storcere il naso imbattendomi in un testo completamente “raccontato” e quasi privo di dialoghi. La narrazione mi è parsa fredda e monotona − seppure abbastanza curata nella forma− confusionaria in alcuni passaggi che rimangono di difficile comprensione. La storia non scorre sempre in maniera fluida, a volte si percepiscono dei salti in cui sembra perdersi qualche pezzo.
Leggendo ho appreso di un altro mondo, un mondo che sentivo potesse essere suggestivo e meraviglioso ma, di fatto, non sono riuscita a vederlo. Allo stesso modo mi sono imbattuta in personaggi che presumevo intriganti senza però riuscire mai ad afferrarli perché caratterizzati in maniera minima ed evanescente. Per quanto mi sia forzata non sono riuscita a immedesimarmi, a soffrire o a gioire con loro.
Leggere questo libro è stato un po’ come osservare un tesoro chiuso in una teca con i vetri appannati. Lo scorgevo, sapevo che era lì e che possedeva le caratteristiche giuste per incantarmi ma una barriera mi impediva di raggiungerlo davvero. L’opacità del vetro mi distraeva, spesso mi faceva perdere il filo e mi costringeva a tornare indietro.
Una bellissima storia che avrei apprezzato di più se fosse stata raccontata in modo diverso.