Buongiorno cari follower e benvenuti al Review Party dedicato a La spia dei Borgia di Andrea Frediani (Newton Compton), romanzo storico che affronta un intrigante cold case.
Titolo: La spia dei Borgia
Autore: Andrea Frediani
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo ebook: 3,99
Prezzo cartaceo: 10,00
Descrizione:
Il papa Alessandro VI Borgia sta
perfezionando i suoi progetti per il controllo dell’Italia, quando un atroce
delitto lo priva di uno degli affetti più cari e sconvolge i suoi piani. Tutta
Roma viene mobilitata per scoprire l’autore del crimine ma, per una strana
serie di coincidenze, in prima linea nelle indagini si viene a trovare il
pittore di corte, il celebre Pinturicchio. Per far luce su un omicidio che ha
ferito il cuore del papato, Pinturicchio si servirà dell’aiuto dei più
affermati artisti in città, da Michelangelo Buonarroti a Filippino Lippi, da
Piermatteo d’Amelia al Perugino. L’elenco dei nemici dei Borgia è così lungo
che la lista dei sospettati si alimenta di giorno in giorno. Ma un uomo
mascherato potrebbe essere il testimone chiave del delitto o il suo autore… Di
chi si tratta? In una Roma rinascimentale dove la ricchezza delle espressioni
artistiche va di pari passo con le lotte per il potere, la penna di Andrea
Frediani rievoca uno dei più celebri cold case della storia.
La recensione di Miriam:
Dopo aver perso il figlio Pedro Luis, Papa
Alessandro VI pone il terzogenito Giovanni a capo delle truppe pontificie,
affidandogli il gravoso compito di aiutarlo ad affermare il proprio potere
sull’Italia. Altissima è la fiducia che gli concede, ma è l’unico a credere di
averla ben riposta. In effetti, Giovanni, sin da subito, si mostra inadatto al
suo compito, collezionando una serie di fallimenti che culminano nella pesante
sconfitta subita contro gli Orsini durante la guerra di Bracciano. L’episodio
getta discredito sull’intera famiglia Borgia, mettendo in serio pericolo il
potere stesso del pontefice, ma nemmeno questo lo fa tornare sui suoi passi.
L’infelice carriera di Giovanni, tuttavia, subisce ugualmente un brusco arresto perché viene assassinato.
Chi può essere l’autore del delitto? In realtà la rosa dei sospetti è molto ampia, giacché molti sono i nemici dei Borgia e ancor di più le persone che avrebbero avuto interesse a eliminare Giovanni, compresi i suoi consanguinei, come il fratello Cesare – che da sempre avrebbe desiderato essere scelto come Gonfaloniere e captano dell’esercito al suo posto, anziché essere destinato dal genitore alla carriera ecclesiastica per la quale non ha alcuna vocazione –, e la sorella Lucrezia, vittima delle sue perversioni e del suo attaccamento morboso a lei.
Il Papa, di certo, è determinato a stanare il colpevole e per riuscire nell’impresa decide di avvalersi di un alleato insolito: il pittore di corte Bernardino di Betto Betti, noto come Pinturicchio. Rodrigo Borgia lo ingaggia affinché organizzi una vera e propria rete di spionaggio, con l’ausilio dei suoi amici della Confraternita degli artisti di Roma. Per quanto l’idea possa apparire bizzarra, in verità, ha un valido fondamento poiché i pittori e gli scultori al servizio dei potenti hanno facile accesso alle loro sedi e con altrettanta facilità possono raccogliere informazioni e indiscrezioni, godendo normalmente di una certa stima da parte dei loro committenti.
Hanno inizio così le indagini che, oltre al Pinturicchio, vedranno in azione artisti come Michelangelo, Raffaelino del Garbo, il Perugino, Filippino Lippi. Alla bizzarra cricca di investigatori, si aggiungerà poi un testimone misterioso: un cavaliere mascherato di cui nessuno conosce la vera identità.
Romanzo storico dall’impronta poliziesca, La spia dei Borgia ci trascina nelle pieghe oscure di una delle famiglie più controverse della nostra storia, affrontando un vero e proprio cold case, tentando di fornire la soluzione di un omicidio realmente avvenuto e rimasto appunto irrisolto.
In equilibrio fra fiction e realtà, la trama si nutre di avvenimenti e personaggi reali, lasciando che la fantasia intervenga a colmare lacune o ritoccare la verità storica per assecondare le esigenze narrative, offrendoci un’esperienza di lettura che unisce il piacere dell’approfondimento storico a quello più effimero dettato da un intrigante giallo da risolvere.
L’infelice carriera di Giovanni, tuttavia, subisce ugualmente un brusco arresto perché viene assassinato.
Chi può essere l’autore del delitto? In realtà la rosa dei sospetti è molto ampia, giacché molti sono i nemici dei Borgia e ancor di più le persone che avrebbero avuto interesse a eliminare Giovanni, compresi i suoi consanguinei, come il fratello Cesare – che da sempre avrebbe desiderato essere scelto come Gonfaloniere e captano dell’esercito al suo posto, anziché essere destinato dal genitore alla carriera ecclesiastica per la quale non ha alcuna vocazione –, e la sorella Lucrezia, vittima delle sue perversioni e del suo attaccamento morboso a lei.
Il Papa, di certo, è determinato a stanare il colpevole e per riuscire nell’impresa decide di avvalersi di un alleato insolito: il pittore di corte Bernardino di Betto Betti, noto come Pinturicchio. Rodrigo Borgia lo ingaggia affinché organizzi una vera e propria rete di spionaggio, con l’ausilio dei suoi amici della Confraternita degli artisti di Roma. Per quanto l’idea possa apparire bizzarra, in verità, ha un valido fondamento poiché i pittori e gli scultori al servizio dei potenti hanno facile accesso alle loro sedi e con altrettanta facilità possono raccogliere informazioni e indiscrezioni, godendo normalmente di una certa stima da parte dei loro committenti.
Hanno inizio così le indagini che, oltre al Pinturicchio, vedranno in azione artisti come Michelangelo, Raffaelino del Garbo, il Perugino, Filippino Lippi. Alla bizzarra cricca di investigatori, si aggiungerà poi un testimone misterioso: un cavaliere mascherato di cui nessuno conosce la vera identità.
Romanzo storico dall’impronta poliziesca, La spia dei Borgia ci trascina nelle pieghe oscure di una delle famiglie più controverse della nostra storia, affrontando un vero e proprio cold case, tentando di fornire la soluzione di un omicidio realmente avvenuto e rimasto appunto irrisolto.
In equilibrio fra fiction e realtà, la trama si nutre di avvenimenti e personaggi reali, lasciando che la fantasia intervenga a colmare lacune o ritoccare la verità storica per assecondare le esigenze narrative, offrendoci un’esperienza di lettura che unisce il piacere dell’approfondimento storico a quello più effimero dettato da un intrigante giallo da risolvere.
Avventurandoci fra le pagine di questo libro,
ritroviamo le ambigue figure di Rodrigo, Giovanni, Cesare e Lucrezia Borgia,
che qui ricalcano l’immagine tramandata dai documenti e solitamente mantenuta
nelle opere letterarie e cinematografiche a loro ispirate, ma incontriamo anche
artisti in veste inedita, a cominciare dal Pinturicchio che è uno degli attori
principali, e nel contempo, scopriamo anche interessanti personaggi di
fantasia, primo fra tutti Isabella, dama di compagnia di Lucrezia, nonché
amante di Giovanni.
Andrea Frediani le affida un ruolo enigmatico quanto importante nella soluzione del caso, ma non solo, attraverso la sua personale vicenda inserisce momenti di grande pathos nel romanzo. Affetta dal mal francese, Isabella vive una condizione di profonda sofferenza; da essere una donna avvenente, bramata dal giovane Borgia, si ritrova completamente deturpata, costretta a muoversi ai margini della società. Estromessa dall’ambiente agiato in cui ha sempre vissuto, finisce fra gli ultimi, ma nonostante ciò non si lascia vincere dalle avversità. Isabella racchiude in sé la fragilità tipica di una persona distrutta dalla malattia e la forza dell’amore vero che la spinge a cercare vendetta per il suo amato Giovanni. Sarà inseguendo questo obiettivo che si imbatterà nel Pinturicchio: un incontro, questo, che vedrà nascere un proficuo sodalizio, ma anche una tenerissima e profonda storia di amicizia (forse anche d’amore?), che commuove e fa riflettere sul vero significato della bellezza.
Andrea Frediani le affida un ruolo enigmatico quanto importante nella soluzione del caso, ma non solo, attraverso la sua personale vicenda inserisce momenti di grande pathos nel romanzo. Affetta dal mal francese, Isabella vive una condizione di profonda sofferenza; da essere una donna avvenente, bramata dal giovane Borgia, si ritrova completamente deturpata, costretta a muoversi ai margini della società. Estromessa dall’ambiente agiato in cui ha sempre vissuto, finisce fra gli ultimi, ma nonostante ciò non si lascia vincere dalle avversità. Isabella racchiude in sé la fragilità tipica di una persona distrutta dalla malattia e la forza dell’amore vero che la spinge a cercare vendetta per il suo amato Giovanni. Sarà inseguendo questo obiettivo che si imbatterà nel Pinturicchio: un incontro, questo, che vedrà nascere un proficuo sodalizio, ma anche una tenerissima e profonda storia di amicizia (forse anche d’amore?), che commuove e fa riflettere sul vero significato della bellezza.
Decisamente consigliato se vi attrae l’idea
di un denso mix di storia e mistero.
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