Buongiorno cari follower,
riprendiamo le attività dopo le feste di fine anno proponendovi un Review Party dedicato a un romanzo storico che vi trascinerà nei sotterranei di Notre Dame.
Titolo: I sotterranei di Notre Dame
Autore: Barbara Frale
Editore: Newton Compton
Pagine: 336
Prezzo ebook: 4,99
Prezzo cartaceo: 9,90
Descrizione:
PARIGI, 1301. Perché il re di Francia e i
suoi uomini più fidati si aggirano furtivi nei sotterranei di Notre-Dame? Che
cosa stanno disperatamente cercando? Filippo il Bello è disposto a tutto pur di
scongiurare un evento fatale per il suo regno e la sua discendenza. Anche a
mobilitare i migliori consiglieri perché raggiungano Roma: proprio in Vaticano,
sotto la protezione del papa, si nasconde il celebre Arnaldo da Villanova, noto
come il Catalano, geniale e discusso medico di Bonifacio VIII, un tempo al servizio
di Filippo il Bello, poi accusato di praticare la magia. Ora il re lo rivuole
presso di sé. Per quale motivo? Il pontefice nutre dei sospetti su quella
richiesta e teme che Filippo il Bello stia orchestrando un complotto contro la
Santa Sede. Per questo affida il compito di indagare al nipote, Crescenzio
Caetani, giovane studente in Medicina, e a Dante Alighieri, delegato della
Repubblica di Firenze. Addentrandosi nei meandri della Biblioteca Apostolica,
sfogliando inestimabili trattati medici del mondo antico, i due tenteranno di
scoprire cos’è che tormenta il monarca più potente della cristianità. Un
segreto che il Catalano, custode della tradizione magica dell’Oriente, pare
conoscere, ma che non sembra disposto a rivelare…
La recensione di Miriam:
Il re di Francia Filippo IV si sente in
pericolo. Nessuno sa cosa tema realmente, probabilmente un’oscura profezia che
annuncia l’arrivo di una terribile epidemia nel suo regno. L’unica cosa certa è
che cerca un uomo, perché convinto che sia il solo a poter scongiurare il
pericolo. Il suo nome è Arnaldo da Villanova, detto il Catalano, si tratta di
un medico, dedito anche all’alchimia. Un tempo aveva il suo opificio segreto
nei sotterranei di Notre Dame, ma dopo essere stato accusato di eresia proprio
dal monarca francese, si è rifugiato a Roma presso il papa Bonifacio VIII che
gli ha concesso la sua protezione. Di certo l’uomo non ha alcun interesse a
tornare, né tantomeno ad aiutare un suon nemico, ma Filippo IV non è disposto
ad arrendersi. Decide così di inviare i suoi consiglieri nella Santa Sede
affinché lo trovino e lo conducano a corte con qualsiasi mezzo.
Contemporaneamente incarcera il vescovo di Palmiers, con l’accusa di calunnia
ai danni della corona, allo scopo di usarlo come merce di scambio con il
pontefice, nel caso in cui i suoi uomini fallissero.
Bonifacio dal suo canto s’insospettisce e
incarica il nipote Crescenzo Caetani, studente in medicina, e Dante Alighieri
di indagare per scoprire cosa vuole in realtà il re dal Catalano.
Una piaga incombe davvero sulla città o è solo
un pretesto di cui il sovrano si serve per inseguire altri obiettivi? Ad
animarlo è il desiderio di proteggere la sua gente o di tutelare se stesso da
qualcosa che tutti ignorano?
Intrighi politici, rivalità, mistero ̶ inseriti
in una curata cornice storica ̶ sono gli elementi che caratterizzano il
romanzo. A fare da fil rouge è il segreto legato al pericolo che il re vuol
scongiurare e alla figura enigmatica di Arnaldo. La trama si sviluppa come un
giallo che, nel sollecitare la nostra curiosità, ricostruisce un interessante
periodo storico, dando nuova linfa vitale a personaggi realmente esistiti.
Leggendo approfondiamo la conoscenza di
Filippo il Bello, e della sua personalità a tratti contraddittoria. Lo vediamo
glaciale e determinato nel suo ruolo, caratteristiche che gli sono valse il
soprannome di Re di Ferro, ma anche passionale nel rapporto con le donne e
fragile rispetto a un dubbio che lo tormenta, mettendo in discussione il suo
diritto al trono. Conosciamo l’oscuro Catalano e le sue pratiche in bilico fra
scienza e magia; scopriamo Dante alle prese con la prima stesura del suo
celebre poema, e nello stesso tempo incontriamo anche delle interessanti figure
femminili che svolgeranno un ruolo di spicco nell’intera vicenda. Da un lato
abbiamo Giovanna di Navarra, moglie di Filippo IV, donna innamorata ma non
ricambiata come vorrebbe, consumata dalla gelosia, però equilibrata quando si
tratta di fornire il suo contributo nelle questioni diplomatiche. Dall’altro
c’è Maddalena Caetani, nipote del papa, che mostra strane doti di
chiaroveggenza in virtù delle quali attira l’interesse del Catalano. Che sia proprio
lei, contro ogni aspettativa, il discepolo che da lungo tempo sta cercando per
tramandare il suo sapere?
Le indagini si rivelano particolarmente
avvincenti perché non si esauriscono in un’analisi di indizi e fatti concreti
ma investono l’affascinante universo dell’alchimia e della Cabala. Solo entrando
nel merito degli studi e delle scoperte scottanti fatte da Arnaldo da Villanova
sarà infatti possibile capire le motivazioni del re e svelare l’arcano.
Al di là del taglio esoterico e delle atmosfere
magiche in cui l’autrice ci cala, la storia che pian piano si va delineando
mette in luce soprattutto gli aspetti più prosaici dell’animo umano,
mostrandoci come sia la sete di potere a
muovere, quasi sempre, gli uomini più influenti e come gli interessi politici
riescano a mettere in secondo piano quelli spirituali e scientifici. Il Catalano
è un uomo edotto, un ricercatore, finito al centro di loschi giochi di potere;
per interesse Bonifacio VIII lo salva dal rogo e per interesse Filippo il
Bello, che ne ha sancito la condanna, è pronto a ritrattare le sue accuse per
tirarlo di nuovo dalla propria parte. Le conoscenze da lui acquisiste nelle
mani di chi comanda diventano armi, non tanto al servizio del progresso
scientifico o della Verità, quanto del tornaconto personale, un mezzo che può
decidere le sorti dell’annoso scontro fra Stato e Chiesa, decretando chi è il
più forte.
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