Recensione: L'assassinio di Socrate
Titolo: L'assassinio di Socrate
Autore: Marcos Chicot
Editore: Salani
Pagine: 736
Prezzo: 19,90
Data di pubblicazione: 31 agosto 2017
Data di pubblicazione: 31 agosto 2017
Finalista a Premio Planeta
Descrizione:
Le parole del dio Apollo sul suo amico Socrate,
il più sapiente di tutti gli uomini, non erano mutate.
“La sua morte sarà violenta…”
Cherefonte iniziò a piangere.
“La sua morte sarà violenta, per mano dell’uomo dallo
sguardo chiaro”.
Un gruppo di spartani gli passò accanto, notando con
disprezzo le sue lacrime. Lui scrutò uno a uno i loro volti, ma avevano tutti
gli occhi scuri. L’ateniese si lasciò alle spalle il tesoro dei Sifni e scese
di corsa il ripido pendio della via sacra.
In che modo questo terribile vaticinio si interseca con la
condanna a morte da parte del suo stesso padre di un neonato spartano, un
bambino dagli occhi quasi trasparenti?
Mentre la guerra tra Atene e Sparta insanguina la Grecia, i
destini di uomini politici, artisti e filosofi si intrecciano a quelli delle
persone comuni: soldati che combattono fino allo stremo delle forze, madri che
lottano per difendere i propri figli, giovani amanti disposti a tutto per
difendere il loro amore…
L'autore:
Nato a Madrid nel 1971, sposato, con due figli, è laureato
in Psicologia Clinica e in Economia e Psicologia del Lavoro e ha lavorato come
manager in varie aziende.
Con L’assassinio di Socrate è stato finalista al prestigioso
Premio Planeta.
Salani ha pubblicato con grande successo i suoi precedenti
romanzi: Il teorema delle menti e L’assassinio di Pitagora (vincitore
del Premio per la Cultura Mediterranea 2015).
La recensione di Miriam:
L’oracolo di Delphi, interrogato su chi fosse il più saggio
fra tutti gli uomini, fece il nome di Socrate. Questa è storia. Ma se non fosse
stata l’unica profezia sul suo conto? Marcos Chicot, immagina che, interpellato
una seconda volta, il dio Apollo predica la morte del filosofo.
“La sua morte sarà violenta,
per mano dell’uomo dallo sguardo chiaro”.
A porre la domanda è
Cherefonte, amico di Socrate, che dopo aver ricevuto la risposta non ha più
pace. Chi mai sarà l’assassino designato dal vaticinio? L’uomo desidera
scoprirlo a tutti i costi allo scopo di fermarlo e far sì che quel triste
destino non si compia.
Di lì a poco, apprende che l’amico Eurimaco, noto ceramista
ateniese, ha perso la moglie durante un viaggio. Prima di esalare l’ultimo
respiro la donna ha partorito un maschio: Perseo. Quando lo vede per la prima
volta, Cherefonte cade in preda allo sgomento: quel bambino ha occhi grigi,
quasi trasparenti; di sicuro lo sguardo più chiaro che abbia mai potuto
ammirare. A quel punto si convince che l’uccisore di Socrate sarà lui. Ma come
e perché? E soprattutto come impedirgli di compiere l’orrendo crimine?
Questo espediente narrativo dal sapore poliziesco innesca un
romanzo che, trascinandoci nella Grecia antica, non solo ricostruisce il
ritratto di uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi, ma ci offre uno
straordinario spaccato del mondo classico.
Come l’autore stesso dichiara, pur prendendo spunto dalla
morte, il suo intento è quello di riportare in vita Socrate, e ci riesce
benissimo. Fra queste pagine è possibile scoprirlo – o riscoprirlo – come
filosofo e come uomo. Ripercorriamo le tappe salienti della sua vita, pubblica
e privata, assistendo alla nascita del suo pensiero, “ascoltando” i celebri
dialoghi giunti a noi per mano del discepolo Platone, osservandolo esercitare l’arte
della maieutica, e nello stesso tempo lo conosciamo più da vicino anche in una
veste meno nota, quella che lo vede soldato impegnato nell’assedio di Potidea,
amico leale o marito devoto, sebbene spesso in lizza con la consorte Santippe,
contrariata dal suo scarso interesse per le cose materiali. Attraverso una
serie di episodi, tutti documentati, l’autore tratteggia la sua biografia e ci
fa entrare nel merito della sua filosofia, mostrandoci come e perché Socrate
possa essere annoverato come padre del Razionalismo, dell’Umanesimo e della
Filosofia Morale. Con grande perizia ricostruisce inoltre le dinamiche e indaga
le motivazioni reali che hanno condotto alla sua condanna a morte. Pur lasciando
che l’elemento di fantasia attraversi l’intera trama, infatti, non ci fa mai perdere
di vista la verità storica, riconsegnandocela in tutta la sua interezza nel
finale, proprio attraverso la chiave interpretativa dell’oracolo fittizio.
Con grande rigore storico ricostruisce anche il contesto in
cui il plot si incastona, contesto che non si limita a fare da sfondo ma svolge
un ruolo di primo piano. Leggendo non ci limitiamo a entrare in confidenza con
il protagonista ma ci immergiamo letteralmente nella Grecia del V secolo a.C.,
esplorandone sia l’aspetto socio-culturale che quello storico-politico.
Riviviamo la guerra fra Atene e Sparta, dal drammatico assedio di Potidea alla disastrosa
spedizione in Sicilia; le due terribili ondate di peste che si collocano nello
stesso arco di tempo; l’ascesa di Pericle e la sua morte, il governo dei trenta
tiranni. E contemporaneamente carpiamo dettagli sulla cultura e sull’organizzazione
sociale dell’epoca, notando le differenze fra il modello spartano e quello
ateniese.
Il particolare taglio thriller, unitamente al ritmo
incalzante, fa sì che la narrazione risulti molto avvincente, rendendo impercettibile
il “peso” dei contenuti.
Fiction e realtà si intrecciano e si completano, sebbene
Chicot non manchi di marcare bene il confine fra l’una e l’altra, fornendoci
gli strumenti per capire dove si ferma la verità attestata per lasciar spazio
alla fantasia.
Una lettura travolgente che ci regala diletto e conoscenza
insieme, facendoci compiere un viaggio indimenticabile nello spazio e nel
tempo. Un’occasione imperdibile per avventurarsi nel mondo classico e
confrontarsi con uno dei massimi esponenti della filosofia occidentale.
Il booktrailer:
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