Buongiorno cari follower,
benvenuti al Review Party dedicato a La congiura di Federica Introna (Newton Compton), un toccante romanzo storico che vi farà conoscere una donna straordinaria, dotata di notevole coraggio e animata da grandi ideali.
Titolo: La congiura
Autore: Federica Introna
Editore: Newton Compton
Pagine: 256
Prezzo eBook: 4,99
Prezzo cartaceo: 9,90
Descrizione:
Baia, 65 d.C.
Mentre gli aristocratici romani si rilassano nel lussuoso
centro termale, fra laute cene e bagni rigeneranti, una liberta di nome Epicari
prende parte attiva alla congiura ordita contro Nerone. Pronta e determinata,
sorprende tutti incitando all’azione attraverso un discorso di grande efficacia
ed esponendosi in prima persona per coinvolgere quante più forze possibile. Ma
un inatteso colpo di scena rischia di compromettere il piano: un omicidio
atroce e misterioso sconvolgerà gli animi dei congiurati, svelando il doppio
volto di alcuni tra coloro che partecipano all’impresa. Personaggi ambiziosi e
avidi di potere, nobili meschini e indolenti. Eppure tra di loro ci sono anche
figure capaci di gesti disinteressati e coerenti. Mentre si tesse la trama
contro un imperatore colpevole di atti crudeli e azioni scellerate, Epicari
dovrà fare i conti col suo passato e con il suo primo amore, conoscerà la paura
e il tradimento, ma non rinuncerà mai a lottare con tutta se stessa per la
libertà. Per la propria e per quella di Roma.
Vincitore del concorso Ilmioesordio
La recensione di Miriam:
I libri di storia attestano con regolarità le gesta di
uomini, più o meno valorosi, mentre di rado si soffermano sulle figure
femminili che, relegate nell’ombra, soprattutto nelle epoche passate,
difficilmente hanno conquistato le luci della ribalta. Cionondimeno anche loro,
in svariate occasioni, hanno fornito contributi importanti, pur agendo dietro
le quinte.
Questo romanzo, attraverso l’efficace lente della fiction,
ci riconsegna una pagina di storia nota, puntando però i riflettori su una
donna, una liberta di nome Epicari, realmente esistita e partecipe delle azioni
di cui si narra.
La Congiura che dà
il titolo al libro è quella ordita nel 65 D.C da Pisone, in combutta con una
nutrita schiera di senatori, militari e letterati, ai danni dell’imperatore
Nerone. I congiurati orchestrarono il loro piano in una villa a Baia e fra loro
vi era appunto anche Epicari.
L’autrice, ricostruisce l’episodio attenendosi alla verità
storica, ma focalizzando l’attenzione sulla liberta che da semplice comparsa si
erge a protagonista. La vicenda
storico-politica funge così da cornice a
un racconto che parla anche e soprattutto di ideali, di passione di sogni , delineando il ritratto vivido e
credibile di una donna eccezionale.
La narrazione è affidata a Marco Anneo Mela, uno dei
congiurati, che all’indomani del fallimento del piano, decide di raccontare i
fatti di cui è stato testimone e partecipe a un gruppo di allievi, riuniti
nella dimora di suo fratello. Fra i suoi intenti vi è soprattutto quello di rendere onore a Epicari, di far conoscere ai
giovani le sue azioni e il suo coraggio, ritenendo che possano essere d’esempio
e sperando nel contempo di tener viva la memoria di una persona straordinaria.
Benché la ragioni che mossero gli avversari di Nerone
fossero molteplici e disparate, trattandosi di un sovrano dispotico, crudele e
lunatico, le motivazioni che animarono Epicari riguardavano soprattutto le
limitazioni poste dall’imperatore ai poeti e ai letterati. In questo senso diventa simbolo di una lotta
finalizzata a difendere la libertà di espressione.
Il plot è molto avvincente e si sviluppa quasi come un
giallo poiché, mentre i congiurati organizzano il loro colpo, si verifica un
omicidio che sconvolge i loro animi e reclama una soluzione. Man mano che la
data fissata per l’azione si avvicina, intrighi, complicazioni e tradimenti affiorano, mettendo in pericolo la buona
riuscita del piano e ponendo in luce tutta la corruzione e la falsità che impregna
il Senato.
Contemporaneamente ripercorriamo le tappe della vita di
Epicari che da schiava si emancipa, grazie al suo talento, diviene una liberta,
una tessitrice stimata e una persona colta. In lei convivono una grande
bellezza e una spiccata intelligenza, doti che la rendono appetibile per gli uomini. Fra le pagine della sua
storia personale, non a caso, trova spazio anche un amore dagli esiti
controversi, quello per il comandante Proculo, che svolgerà un ruolo
determinante nell’esito della congiura stessa.
È su questo fronte che fiction e realtà si intrecciano con
sapienza tessendo un arazzo narrativo plausibile e toccante.
Ho apprezzato molto questo libro non solo perché ho un
debole per gli storici e in particolar modo per l’Antica Roma ma proprio perché
la personalità di Epicari ha fatto breccia nel mio cuore di donna. Federica
Introna ha saputo fondere con efficacia il fascino della storia con la forza
degli ideali, facendoci viaggiare nel passato ma dando corpo allo stesso tempo a
una battaglia finalizzata alla difesa di valori intramontabili.
“Non so dire se Epicari fosse una prescelta,”
confesserà a un certo punto Anneo Mela “
ma so che quell’aria di selva se la portava ancora dentro: era il respiro della
libertà”.
È lo stesso respiro
che in corso di lettura ci attraversa e fino all’ultima pagina ci accarezza
l’anima.
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