venerdì 17 febbraio 2017

Blogtour "La settima profezia - ultima tappa: Recensione

Buongiorno cari follower,
benvenuti all'ultima tappa del blogtour dedicato a "La settima profezia" di G.L. Barone (Newton Comton), l'avvincente thriller che inaugura la saga Codice Fenice.
Ricordandovi che potete ancora scoprire tante curiosità e retroscena sull'opera scorrendo le tappe precedenti del tour, vi lascio alla mia recensione.

Titolo: La settima profezia
Codice Fenice Saga #1
Autore: G.L. Barone
Editore: Newton Compton
Collana: Nuova Narrativa Newton
Pagine: 320
Prezzo eBook: 3,99
Prezzo cataceo: 7,90

Descrizione: 
È quasi l’alba quando, a bordo del lussuoso transatlantico Princess of the Oceans, viene rinvenuto il cadavere di uno dei passeggeri. Si tratta dell’archeologo Leonardo Domianello, sgozzato e abbandonato nella vasca idromassaggio di una delle cabine. Lo shock, per il suo amico e compagno di viaggio Niccolò Nobile, è fortissimo. Convinto di sapere chi sia l’assassina – una donna incontrata la sera precedente nel casinò della nave – si mette sulle sue tracce. Contemporaneamente, all’aeroporto di Mosca, il jet di monsignor Dominique De Lestes, presidente di un’importante fondazione religiosa, esplode sulla pista. Prima di essere ucciso pare che De Lestes avesse visitato un’installazione segreta voluta dal governo russo negli anni Settanta: la cosiddetta Wardenclyffe Tower, nota anche come Torre di Tesla. Cosa lega i due eventi? A indagare viene chiamato l’ispettore Nigel Sforza dell’Interpol, che affianca Zeno Veneziani, un esperto pubblico ministero romano. Gli indizi conducono prima in Vaticano e poi alla SunriseX International, una multinazionale con sede a Ginevra. Eppure niente è come sembra, e le cose si complicano sempre di più. Le indagini, infatti, conducono a una fantomatica settima profezia…

La recensione di Miriam:

Tre amici sono in crociera al largo delle Baleari, a bordo del lussuoso transatlantico Princess of the Oceans. La vacanza volge al termine e si godono una serata nel casinò della nave in compagnia di una bellissima ragazza russa, appena conosciuta. Tutto sembra perfetto fino a che uno dei tre, l’archeologo Leonardo Domianello, non viene ritrovato sgozzato nella vasca idromassaggio della sua cabina. A scoprire il cadavere sono i suoi stessi compagni – il funzionario dell’ONU Niccolò Nobile e l’avvocato Valvano – che, per non ritrovarsi coinvolti in uno scandalo, rischiando magari di finire sulla lista degli indagati, decidono di occultarlo. Prima di sbarazzarsi del corpo, tuttavia, si impossessano del cellulare della vittima allo scopo di cancellare qualsiasi traccia del legame che li univa. Ed è proprio in quel telefono che i due uomini trovano qualcosa di inquietante: un’email criptata, inviata a Domianello poco prima della sua morte.
Se fino a quel momento avevano creduto che a uccidere il compagno di viaggio fosse stata la ragazza russa, presumibilmente a scopo di rapina, quel messaggio getta una nuova luce sul possibile movente.
La tensione sale quando Nobile riesce a decifrarlo e, pur non cogliendone in pieno le implicazioni, intuisce che l’amico era coinvolto in qualcosa di losco e che, adesso egli stesso è in pericolo, per il semplice fatto di aver visto ciò che non avrebbe dovuto.
Sin dalle prime pagine del romanzo si respira un’aria densa di mistero e di suspense, si capisce di essere alle prese con un giallo intricato ma, procedendo nella lettura, ci si rende conto che questo è solo un piccolo assaggio di una vicenda che va ben oltre il classico caso di omicidio.
Domianello non è che una pedina su una scacchiera tanto vasta che oltrepassa i confini nazionali, comprendendo un territorio vastissimo e coinvolgendo le alte sfere: dall’Organizzazione Mondiale della Sanità fino al Vaticano.
In concomitanza con l’assassinio dell’archeologo, infatti, all’aeroporto di Mosca si verifica un incidente sospetto: il jet di monsignor De Lestes, capo della Fondazione Mendel, di ritorno da una visita alla Torre di Tesla, esplode sulla pista.
I due eventi, all’apparenza slegati, sono in realtà connessi da un filo, sottile quanto resistente, e per venire a capo dell’enigma, probabilmente, è proprio quello che occorre seguire.
A occuparsi delle indagini saranno l’Ispettore Nigel Sforza dell’Interpol e il PM romano Zeno Veneziani.
È una trama molto complessa, fittissima di accadimenti, rimandi, implicazioni, quella pazientemente intessuta da Barone. Richiede un certo impegno da parte del lettore che si ritrova letteralmente risucchiato in un labirinto di informazioni e suggestioni che, inizialmente, provoca quasi un senso di stordimento. Non abbiate timore, però, e tenete duro, perché andando avanti i nodi pian piano vengono al pettine, ogni dettaglio acquisisce un senso e il quadro che si delinea ripaga ampiamente della fatica.
L’autore non solo orchestra un thriller in grado di tenerci sulla corda e di sorprenderci ma confeziona un romanzo che affronta tematiche attuali e scottanti.
Le indagini condotte a partire dall’uccisione di Domianello ci faranno viaggiare nello spazio e nel tempo. Voleremo nel Wisconsin, nel 1912, per assistere idealmente a uno straordinario ritrovamento archeologico, ben diciotto scheletri giganti riconducibili ai Nephilim di cui parla l’Antico Testamento. Da lì ci sposteremo sulle sponde del Rio Solimões, nella missione di padre Fernandes per poi giungere in Russia alla scoperta delle Torre di Tesla. E queste non sono che solo alcune tappe dell’incredibile viaggio che ci aspetta. Ognuna di esse non è che il tassello di un unico puzzle che rimanda a un’antica Profezia – nella quale potrebbe essere racchiuso il segreto sulle origini stesse dell’umanità – ma, soprattutto, ci parla di associazioni benefiche sospette, intrighi internazionali, sinistre sperimentazioni che ci toccano da vicino perché, sebbene si tratti di fiction, i possibili nessi con la realtà non mancano.
Sullo sfondo di un giallo ben architettato si delinea, infatti, l’intramontabile conflitto fra interessi economico-politici e scopi umanitari.
Fra uccisioni, segreti, inseguimenti, vedremo profilarsi delle scoperte rivoluzionarie, invenzioni e ricerche che potrebbero fornire un grandissimo contributo nel campo delle energie rinnovabili o in quello medico,  soluzioni forse a portata di mano ma che cozzano con i piani di chi governa il mondo.
Personalmente ho trovato inquietante, proprio perché realistico, e molto avvincente questo aspetto dell’opera.
Come lo stesso autore anticipa nelle sue note introduttive, questo è  il primo capitolo di una trilogia, sicché non tutte le risposte ci vengono fornite e tanto resta ancora da scoprire. Pur lasciando una bella porta spalancata sull’annunciato seguito, l’epilogo però non delude giacché, nell’alimentare la nostra curiosità, ci consegna comunque una chiave interpretativa che soddisfa. 

Il calendario completo del blogtour

 
















 



 
 

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