Anteprime Beat Edizioni: Le novità di Novemre 2014

In libreria a Novembre 2014

Titolo: Una storia crudele
Autore: Natsuo Kirino
 Traduzione dal giapponese di Gianluca Coci
Editore: Beat
Pagine: 256
Prezzo: 9,00 euro
 Edizione originale Giano

Descrizione:
Ubukata Keiko, trentacinquenne scrittrice di successo nota con lo pseudonimo di Koumi Narumi, scompare lasciando un’unica traccia dietro di sé: un manoscritto intitolato Una storia crudele. È la scioccante confessione del rapimento subito da bambina. A dieci anni, infatti, Keiko fu rapita nel quartiere a luci rosse in cui s’era maldestramente avventurata, e restò nelle mani di Kenji, il rapitore, per un anno intero stabilendo con lui un rapporto agghiacciante, ambivalente, la cui natura le è rimasta sempre oscura. Quando fu ritrovata, non rivelò niente di ciò che era accaduto, né alla polizia né agli psichiatri che avrebbero voluto aiutarla. Soltanto Miyasaka, un misterioso detective con un braccio solo, non si stancò d’indagare, forse innamorato della verità o forse di Keiko, oppure curioso di venire a capo di una vicenda dai dettagli morbosi. Opera in cui ne va della sottile linea che separa i fantasmi della scrittura da quelli della realtà, Una storia crudele è uno dei maggiori successi di Natsuo Kirino, «l’unica vera voce innovativa della letteratura giapponese degli ultimi venti anni» (Daisuke Hashimoto).

L'autore:
 Natsuo Kirino è nata nel 1951 a Kanazawa, un’antica città del Giappone centrale. Autrice di Le quattro casalinghe di Tokyo (Neri Pozza 2003) Grotesque (Neri Pozza 2008) Real World (Neri Pozza 2009) L’isola dei naufraghi (Giano 2010) Una storia crudele (Giano 2011) è tra le migliori scrittrici giapponesi contemporanee. 

Hanno detto:

«Natsuo Kirino si conferma tra quegli scrittori giapponesi d’élite che stanno trasformando il romanzo giapponese contemporaneo».
The Washington Post

«Il noir e il romanzo di formazione sono tradizionalmente generi opposti, ma Kirino li fonde in modo brillante. I lettori di Murakami Haruki si sentiranno a casa».
Booklist

«Natsuo Kirino: una delle contestatrici più formidabili delle istituzioni sacre alla società nipponica».
Il Venerdí di Repubblica

Titolo: Parlando con le api
Autrice: Peggy Hesketh
 Traduzione dall’inglese di Ada Arduini
Editore: Beat
Pagine: 288
Prezzo: 9,00 euro
 Edizione originale Neri Pozza

Descrizione:
Albert Honig è un uomo burbero e riservato che, in un paesino della California del Sud, ha deciso di invecchiare soltanto in compagnia delle sue api. Un giorno, tuttavia, un drammatico evento lo costringe a fare i conti col suo passato: nell’abitazione nei pressi della sua, nella casa delle «Signore delle api», Albert scopre i cadaveri di Claire e Hilda Straussman, le due sorelle, legate e imbavagliate. Sigillata la casa e raccolte le impronte, il detective Grayson non tarda a capire di trovarsi di fronte a una rapina finita male. Ci sono segni di effrazione, e mancano all’appello gioielli e soldi. Tuttavia, come trovare il colpevole? Deciso a scoprirlo, il detective prega l’apicoltore di raccontargli tutto quanto sa delle due donne.
Inizia così un viaggio a ritroso nella memoria dell’apicultore: dal primo incontro alle fughe nei boschi con Claire per sfuggire all’infelice signora Straussman, la madre della ragazza; dalla passione per l’apicoltura trasmessa a Claire alla nascita di un amore troppo intenso per essere confessato, fino alla partenza di Claire e a quel ritorno, tempo dopo, con un misterioso bambino.

L'autrice:
Peggy Hesketh scrive su importanti riviste letterarie americane come Calliope e Antietam Review e alcuni suoi racconti sono stati selezionati da Elizabeth George e inclusi nella sua antologia Two of the Deadliest. Giornalista di lungo corso, attualmente insegna scrittura creativa all’Università della California. Parlando con le api è il suo primo romanzo.

Hanno detto:

«Un classico americano… un romanzo eccezionale per chiunque ami le storie profonde e indimenticabili».
Elizabeth George, The New York Times

«Che romanzo fantastico! Un capolavoro in cui il mistero della vita e quello della morte vengono evocati in maniera estremamente coinvolgente».
Karen Joy Fowler, autrice di The Jane Austen Book Club

«Un romanzo perfetto».
Library Journal

 
Titolo: Un bravo ragazzo
Autore: Javier Gutiérrez
 Traduzione dallo spagnolo di Silvia Sichel
Editore: Beat
Pagine:n176
Prezzo: 9,00 euro
 Edizione originale Neri Pozza

Descrizione:
È un pomeriggio d’inverno in una via centrale del quartiere di Fuencarral a Madrid quando Rubén Polo incontra casualmente Blanca, amica dei tempi dell’università.
Dieci anni sono passati dall’ultima volta che Polo e Blanca si sono visti, da quella notte in cui un episodio di incredibile violenza e brutalità ha improvvisamente sciolto la rock band di cui entrambi facevano parte, assieme agli inseparabili Nacho e Chino. Una notte che ha il suono sinistro di un farmaco, il roipnol, la droga dello stupro. E le attraenti fattezze di Blanca, che tutti chiamavano allora Chicana, corpo tonico, elastico, i capelli nerissimi e la pelle scura, quasi rossiccia. E di Gabi, la bellissima e biondissima Gabi dagli occhi chiari, che a quei tempi usciva con un idiota fascista ma che ora, dopo essersi ritrovati, ama e vive con Polo in un palazzo borghese con vista su plaza de Olavide. Storia cruda e di rara intensità, Un bravo ragazzo trascina il lettore nelle profondità dell’animo umano, là dove il desiderio e l’eccesso scivolano inesorabilmente nelle oscure regioni del male.
 
L'autore:
Javier Gutiérrez (Madrid 1974), laureato in Economia presso l’Universidad Complutense de Madrid, ha lavorato come economista e pubblicitario. Ora scrive a tempo pieno. Vincitore del premio di narrativa breve José Saramago, ha scritto Lección de vuelo (premio Ópera Prima de Nuevos Narradores 2004) e Esto no es una pipa (premio Salvador García Aguilar 2009).
 
Hanno detto:

«Un’inquietante discesa nelle profondità della colpa e del desiderio».
Andrea G. Bermejo, El País

«Violento e poetico allo stesso tempo, un romanzo ipnotico e scioccante».
Benito Garrido, Culturamas

«Quando si finisce di leggere questo romanzo la sensazione è quella di essere stati messi al tappeto».
Verónica Mellado, Diario Vasco

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