Buongiorno cari follower,
oggi siete tutti invitati al Review Party dedicato a L'ultimo libro del veggente di Martin Rua (Newton Compton), capitolo conclusivo della Prophetiae Saga.
Titolo: L'ultimo libro del veggente
Autore: Martin Rua
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo ebook: 3,99
Prezzo cartaceo: 9,90
Descrizione:
Francia, 1555. In fuga da nemici
senza scrupoli che lo braccano per il tesoro che trasporta, Zanni Giustinian va
fino a Lione in cerca dell’amico Nostradamus, ormai rispettato per la sua fama
di indovino. Giustinian chiede il suo aiuto per mettere al sicuro sei gemme
antiche dal valore inestimabile. Secondo le leggende, infatti, fanno parte di
una serie completa di sette, le Clavicole di Salomone, che, una volta riunite,
sarebbero in grado di aprire le porte del tempo e dello spazio.
Roma, oggi. Accompagnato dal
misterioso Luc Ravel, l’antiquario Lorenzo Aragona sta raggiungendo per cena il
suo amico Adriano de Rossi, che poco tempo prima gli ha dato una dritta
preziosa per concludere un ottimo affare. Lorenzo infatti è riuscito ad
aggiudicarsi una gemma ricoperta di strani simboli che potrebbe essere
rivenduta a un buon prezzo. Al suo arrivo, però, Adriano è morto.
Parigi, oggi. La Francia è in
ginocchio a causa di una serie di attacchi hacker che sembrano condotti grazie
a una tecnologia ancora a livello embrionale: il computer quantistico. Il
capitano Khadija Moreau e l’unità speciale Horus indagano, in cerca di una
risposta a un’inquietante domanda: chi sta cercando di dominare le leggi ancora
oscure della fisica?
La recensione di Miriam:
Con L’ultimo
libro del veggente si conclude la Prophetiae
Saga. Ritroviamo Luc Ravel, il misterioso romanziere, autore di libri
ispirati a profezie sul destino del mondo, ora chiamato a collaborare con
l’unità speciale Horus, capitanata da Khadija Moreau. La Francia sta subendo
una serie di attentati terroristici che avvengono per mezzo di comuni telefoni
cellulari, attraverso un’applicazione, la iKrodik, che sta spopolando fra gli
utenti. D’improvviso gli apparecchi esplodono, mietendo vittime. Il pensiero
corre subito ai terroristi islamici, ma saranno davvero loro gli ideatori di
questi attacchi?
Ravel non ha semplicemente il compito di
fornire un contributo nel trovare una risposta a questa domanda, la sua
missione consiste nel recuperare delle antiche gemme – in origine erano sette
ma ne sono rimaste solo cinque – che
pare siano collegate agli attentati in corso. Allo scopo, lo scrittore giunge a
Roma, insieme all’agente dell’Horus Affif Ben Saba, per incontrare Lorenzo
Aragona, un antiquario che a sua volta sta per incontrare un amico appena
entrato in possesso di una delle pietre. L’incontro purtroppo non va a buon
fine perché lo scoprono morto nel luogo dell’appuntamento, ma scovano comunque
qualcosa di interessante da cui partire per proseguire con la ricerca.
Ma quale può essere il nesso fra gli
antichi cimeli e gli episodi di cyber terrorismo?
È proprio questo il grande mistero intorno
a cui si sviluppa il romanzo, guidandoci su un terreno in cui esoterismo,
scienza e nuove tecnologie si fondono, intrecciando una trama inquietante
quanto fascinosa, in bilico fra fiction e realtà.
Non entrerò nel dettaglio per evitare
spoiler, vi basti sapere che le gemme tanto ambite sono antichi oggetti di
potere, ma sono anche fatte di una materia sconosciuta, utile – anzi
indispensabile – al fine di costruire il computer quantistico, un avveniristico
ritrovato tecnologico alla fonte degli attentati in atto e che potrebbe segnare
l’inizio di una catastrofe di proporzioni molto più grandi.
L’obiettivo di Ravel è appunto quello di
scongiurare il peggio, facendo in modo che le gemme non finiscano nelle mani
sbagliate.
La storia, scandita da un ritmo
adrenalinico, si sviluppa fra scoperte stupefacenti e inseguimenti al
cardiopalma, lungo una rete internazionale che, a vari livelli, collega Italia,
Francia, Russia, Olanda, fino a valicare il confine del tempo e trascinarci nel
1555. È lì, infatti, che il mistero delle sette gemme ha origine; è in questa
nicchia temporale che bisogna scavare per risolverlo, interrogando idealmente
il personaggio che ne possiede la chiave: Nostradamus.
Creando un perfetto connubio fra thriller,
spy story e romanzo storico, l’autore sollecita la nostra curiosità creando un
ponte fra antichi segreti esoterici e i più moderni misteri della fisica
quantistica. Se questi due universi vi appaiono lontani e inconciliabili,
leggendo questo libro, vi accorgerete che non lo sono e che dal loro
collegamento può scaturire qualcosa di molto interessante.
Man mano che la matassa si sbroglia e
collezioniamo tutte le risposte del caso, approfondiamo ulteriormente la
conoscenza di Luc Ravel, esplorando gli anfratti bui del suo passato, ma
nondimeno la sua particolare discendenza, che non a caso lo lega proprio a
Nostrdamus. Tra gli altri, qui, il figlio César svolgerà un ruolo importante
nella vicenda, affermandosi come personaggio fortemente carismatico. Soggetto
autistico sin dall’infanzia, César si riscopre inspiegabilmente guarito nel
momento in cui comincia a sviluppare delle strane doti di chiaroveggenza. Sarà
solo una coincidenza o c’è una spiegazione a tutto questo
L’interrogativo
rappresenterà un mistero nel mistero che saprà tenerci sulla corda e regalarci
anche inaspettate emozioni.
La lettura è assolutamente avvincente, si
giunge all’ultima pagina in un battito di ciglia e ci si sofferma sull’epilogo
con un pizzico di nostalgia. Una chiusura esplosiva per una saga davvero
appassionante.
Splendida recensione!
RispondiEliminaCiao