Review Party: I quatto enigmi degli eretici di Armando Comi
Buongiorno cari follower,
oggi vi proponiamo un Review Party dedicato a I quattro enigmi degli eretici di Armando Comi (Newton Compton), un romanzo storico intriso di magia che vi coinvolgerà in un'avvincente caccia al tesoro.
Titolo:
I quattro enigmi degli eretici
Autore:
Armando Comi
Editore:
Newton Comptom
Pagine:
384
Prezzo
ebook: 3,99
Prezzo
cartaceo: 9,90
Descrizione:
Autunno
1342.
Roma
è macchiata da un crimine abominevole. Un cavaliere cinto da una corona con
dieci corna uccide un neonato per impedire l’avverarsi di un’inquietante
profezia. Il piccolo sembra essere colui che un giorno erediterà uno specchio
che porterà sciagure nel mondo. Cinque anni dopo, il giorno di Pentecoste, il
tribuno romano Cola di Rienzo esce di prigione con l’intenzione di realizzare
una predizione ricevuta in sogno, ma il suo destino si incrocia con un
messaggio che giunge dal passato e lo incita a mettersi alla ricerca di uno
specchio occulto, lo Speculum in Aenigmate. Si tratta di un manufatto
realizzato con la pietra incastonata nella corona di Lucifero, prima della
caduta, capace di stravolgere le sorti dell’umanità. La sua non è una ricerca
solitaria: da secoli due sette cercano di entrarne in possesso ed entrambe
tramano alle spalle di Cola per manovrarlo. Cosa sono disposti a fare coloro
che cospirano per impossessarsi dell’oscuro oggetto della profezia?
La recensione di Miriam:
Il tribuno Cola di Rienzo, imprigionato in
seguito a un’accusa di eresia, in sogno riceve una premonizione che lo convince
di essere un prescelto in grado di liberare il mondo dalla disuguaglianza e
dalla schiavitù. Riottenuta la libertà, dopo quattro anni, decide di far sì che
la profezia si realizzi, ed è proprio in quel momento che riceve un misterioso
messaggio, proveniente da un vescovo morto ben nove anni prima, che lo
sollecita a presentarsi a un appuntamento con un certo Pseudo di Gerusalemme,
affinché lo guidi nella ricerca di un oggetto di grande potere: lo Speculum in
Aenigmate. Probabilmente non si tratta solo di una coincidenza e il manufatto
serve proprio alla realizzazione della profezia: è con questa convinzione che
Cola si mette in viaggio.
È l’inizio della rocambolesca caccia al
tesoro intorno a cui ruota l’intero romanzo, una ricerca affannosa, intrisa di
miseri e sangue, che non coinvolge solo il protagonista. Lo specchio, in
realtà, fa gola a molti e ci sono ben due sette – quella della Fedeltà e quella
delle Ombre – che da tempo sono sulle sue tracce. L’obiettivo, dunque, non è
solo scoprire dove si trova ma precedere gli altri per riuscire a
impossessarsene.
Cola, in certo senso, è avvantaggiato
poiché l’enigmatica persona con cui ha appuntamento, pur mancando all’incontro,
si premura di fornirgli degli indizi utili al fine di ritrovare lo Speculum: si
tratta di disegni di difficile interpretazione, ma offrono pur sempre una pista
da seguire in una quest che, diversamente, procederebbe alla cieca, ed è anche
per questo che le due sette impegnate nel recupero dell’oggetto, si interessano
a lui, scatenando nel contempo una sorta di caccia all’uomo.
Cola ovviamente non agisce in solitaria,
oltre che su una nutrita schiera di nemici, può contare su qualche alleato, il
fido Baroncelli e la strega Luna, che lo affiancano e lo supportano nel corso
della missione, ma non solo. Man mano che il tribuno risolve gli enigmi di
Pseudo e attraversa l’Italia cercando lo Specchio, non manca di perseguire il
suo disegno originario di combattere le ingiustizie sociali, ingaggiando così
delle battaglie contro i nobili che governano le diverse città in cui fa tappa.
In questo modo fa parecchi proseliti, conquistandosi il favore di un popolo
provato dalle angherie dei potenti e poi messo a dura prova dalla peste che
incalza.
Armando Comi orchestra un plot articolato
e denso di accadimenti, che fa perno su avventura e mistero, trascinandoci su un
territorio immaginario in cui storia e fiction si intrecciano. Reali sono la
maggior parte dei personaggi di cui narra, veritieri i fatti storici salienti,
a cominciare dalle battaglie descritte per arrivare ai dettagli più curiosi,
come l’interesse di Cola di Rienzo per i sogni premonitori e l’esistenza stessa
di uno specchio cui venivano attribuiti dei poteri sovrannaturali, di natura
demoniaca. È su tali basi, sorrette da documenti storici, che il suo estro creativo
edifica una parte di fantasia dal sapore in bilico fra horror e fantasy. Scorrendo
le pagine di questo libro ci ritroviamo nel cuore di battaglie cruente, nel
mezzo di intrighi e complotti orditi da persone di potere – che fanno
riferimento alla realtà – ma nondimeno assistiamo a inquietanti evocazioni, a
dialoghi con persone defunte, a sinistre incarnazioni che sfidano le leggi del
tempo e della scienza.
La componente paranormale è molto forte e,
facendo da contraltare a quella storica, genera un’interessante commistione di
generi, il che rappresenta, forse, una delle maggiori cifre distintive del
romanzo.
Realistica, seppure incastonata in una
trama che sfora i confini della realtà, è anche l’affannosa brama di potere che
anima i principali attori di questa storia, finendo per renderli simili, anche
quando schierati su fronti opposti. Votata a Dio è la setta dei Fedeli, votata
all’Anticristo quella delle Ombre, convinto di combattere in nome dello Spirito
Santo è Cola: le forze schierate sul campo sembrano servire padroni e ideali
opposti, eppure il sangue versato, l’efferatezza degli assalti, la
predisposizione a mietere vittime pur di ottenere quel che si vuole accomuna
tutti allo stesso modo, finendo per mettere in mostra la vera debolezza umana.
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