venerdì 28 ottobre 2016

Recensione: Il cimitero dei vivi

Titolo: Il cimitero dei vivi 
Autrice: Poppy Z. Brite 
Traduzioni: Francesca Noto e Alessandro Manzetti 
Illustrazione di copertina di Giampaolo Frizzi 
Editore: Independent Legions Publishing 
Pagine: 120  
Lingua: Italiano
Prezzo eBook: € 2,99 
Prezzo cartaceo: 14,96 
Disponibile su Amazon



Descrizione:
Dalla Regina dello Splatterpunk, una selezione dei suoi racconti più celebri, molti dei quali tradotti in Italiano per la prima volta: La Palude delle Lanterne (Lantern Marsh, 2000); La Sesta Sentinella (The Sixth Sentinel, 1992); Calcutta, Signora delle Impudenze (Cal-cutta Lord of Nerves, 1992); Mussolini e il Jazz dell’Uomo con l’Ascia (Mussolini and the Axeman’s Jazz, 1995); La sua bocca sa-prà di assenzio (His Mouth Will Taste of Wormwood, 1990); Il Cuore di New Orleans (The Heart of New Orleans, 2002); Risvegli (Self-Made Man, 1996).
Tra spettri, fantasmi, voodoo, cannibali, creature, cimiteri e cadaveri, amanti e musei di morte che animano la sua dark New Orleans spesso protagonista, scenario e madre delle storie, l'autrice, vero e proprio cult del genere, can-ta il suo innovativo, malinconico, brutale e poetico horror dal sapore di assenzio, dipingendolo con decadente e magnetico splendore.
 

L'autrice: 
Poppy Z. Brite (Melissa Ann Brite, ora Billy Martin). New Orleans, 1967. Tre volte finalista al Bram Stoker Awards e vincitrice di diversi premi internazionali, ha pubblicato romanzi, racconti e raccolte. Tra le sue opere: Lost Souls (1992, tradotto in Italiano da Bompiani nel 1996 col titolo di Anime Perse), Drawing Blood (1993), Wormwood (1993), Exquisite Corpse (1996, tradotto in Italiano da Frassinelli, nel 1997, col titolo di Cadavere Squi-sito), Are You Loathsome Tonight? (1998), Wrong Things (2001, con Caitlin R. Kiernan), The Value of X (2002), The Devil You Know (2003), Liquor (2004), Prime (2005), Soul Kitchen (2006).
Independent Legions ha acquisito i diritti di pubblicazione in lingua Italiana, in esclusiva dei suoi romanzi: Lost Souls (1992), Drawing Blood (1993) e Exquisite Corpse (1996), che saranno pubblicati tra il 2017 e il 2018. Il ro-manzo Drawing Blood sarà pubblicato a Marzo 2017, in edizione cartacea ed eBook, col titolo di ‘Disegni di San-gue’. Il racconto Mussolini e il Jazz dell’Uomo con l’Ascia (Mussolini and the Axeman’s Jazz) sarà adattato in forma di graphic novel da Independent Legions, per pubblicazione, in formato cartaceo, entro Marzo 2018. Dell’autrice Independent Legions Publishing ha pubblicato, in lingua inglese, le raccolte di racconti: Selected Stories (2016), Used Stories (2016) e The Horror Show (2016), e la novella The Crystal Empire (2016); è in uscita, a Novembre 2016, la raccolta Dr. Brite.
Sito web dell’autrice: www.poppyzbrite.com


La recensione di Miriam:
Sette sono i racconti che compongono questa antologia. Si tratta di testi molto eterogenei ma attraversati tutti dal filo conduttore della morte, qui intesa non semplicemente come antitesi o negazione della vita, bensì come condizione che irrompe nell’esistenza intrattenendovi un rapporto dialettico.
Cimitero dei vivi appunto perché diversi degli scenari che ci vengono proposti assumono  valenza di palcoscenici su cui gli esseri viventi si trascinano quasi per inerzia, in uno stato di non-vita. È il caso della Calcutta dipinta in Signora delle impudenze, una città che presenta al lettore il lato peggiore di sé, quello caratterizzato dalla miseria e dalla lotta quotidiana per la mera sopravvivenza. In questo affresco, crudo quanto realistico, irrompe l’elemento fantastico rappresentato da un’invasione di zombie adoratori della dea Kali. Con Risvegli ci trasferiamo invece nei quartieri degradati di Bangkok, per seguire il giovane Suko, costretto a prostituirsi per sostenersi nell’attesa di poter fuggire a Los Angeles e concedersi una seconda possibilità. La morte beffarda lo aspetterà proprio lì, al varco, riservandogli un orribile epilogo, come a dimostrare che al destino non si sfugge.
Tuttavia non sempre l’Oscura Signora assume una connotazione negativa, a volte diviene sollievo dalla sofferenza, angelo compassionevole che pone fine a un’esistenza squallida e dolorosa. È quanto accade ne La sesta sentinella, in cui uno spirito decide di trascinare con sé, nell’oltretomba, una donna, Rosalie Smith, per porre fine alla sequenza di orrori che scandiscono la sua esperienza da viva.
In altre occasioni, il velo che separa le due dimensioni si squarcia affinché qualcuno faccia irruzione dall’aldilà allo scopo di regolare conti in sospeso e ristabilire il giusto equilibrio, come il fantasma del duca Francesco Ferdinando che in Mussolini e il jazz dell’uomo con l’ascia, arma un detective in carne e ossa perché fermi lo spirito reincarnato di Cagliostro, che ritiene responsabile di un piano diabolico strettamente connesso agli orrori del fascismo e allo scoppio della prima guerra mondiale.
Una sorta di regolamento di conti torna anche in  La sua bocca saprà di assenzio. Qui due ragazzi sperimentano la noia di vivere e per combatterla si dedicano a pratiche violente sempre più estreme. Stuprare, uccide, umiliare i propri simili diviene l’unico mezzo attraverso cui riescono a sentirsi vivi, fino a che l’abitudine non li priva anche di questo piacere e li spinge a osare di più. Questa volta sono i vivi a sconfinare nel regno dei morti, profanando tombe. Il loro atto, chiaramente, non resterà impunito, giacché arriverà il momento in cui saccheggeranno la tomba sbagliata e il loro gesto scatenerà spaventose conseguenze.
Più fiabeschi sono i due racconti La palude delle lanterne e Il cuore di New Orleans (quest’ultimo è il mio preferito). Il primo potrebbe essere la storia ideale da raccontare in una notte di Halloween, non solo perché è ambientato proprio in quella data ma perché ci racconta del particolare modo in cui il protagonista celebra questa ricorrenza. Lo seguiremo così nel bel mezzo di una palude piena di lanterne che cantano immergendoci in un’atmosfera in bilico fra incubo e magia. Il secondo si propone come una sfida alla morte stessa, è come se qui i ruoli si ribaltassero e fosse un vivo a darle scacco matto. Nello specifico si tratta di un bambino che in tenerissima età già sogna di diventare scrittore. Morto a soli cinque anni per un tragico incidente, il piccolo non rinuncia al suo sogno e lo realizza in un modo che ha dell’incredibile, poetico e truculento allo stesso tempo.
Una costante in tutti i racconti è la coesistenza di elementi fantastici/horror con altri assolutamente realistici, quasi sempre la finzione diviene sguardo critico, impietoso ma veritiero, sulla realtà. Sollevando il velo narrativo che ci parla di zombie, fantasmi, spiriti risorti dal passato, riscopriamo la fame, la decadenza dei sobborghi, la violenza, lo sconcerto provocato da dipartite premature e inattese… orrori tangibili che popolano i libri di fantasia quanto le pagine di cronaca, infestano i sogni quanto lo spazio che ci circonda da svegli.
La scrittura si avvale di immagini splatter, passando per scenari intrisi di sangue, violenza, perversione ma anche attraverso descrizioni pregne di poetica delicatezza, alimentando un contrasto che paradossalmente non stride, anzi genera un’insolita  ipnotica armonia.
Una lettura che, per tematiche, genere e ambientazioni, ben si adatta alle atmosfere di questo particolare  periodo dell’anno. Consigliatissima agli amanti dell’horror estremo.





 








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