domenica 3 novembre 2013

Anteprime Giano: in libreria a novembre 2013

In libreria a novembre 2013

Titolo: Bangkok uccide
Autore: John Burdett
Traduzione dall’inglese di Claudia Converso
Editore: Giano
Collana: I libri della civetta
Pagine: 350
Prezzo: 13,90

 Un pericoloso viaggio tra snuff movie e sadici assassini thailandesi, che si trasformerà nel più brutale degli incubi.
Descrizione:
«Pochi crimini ci fanno temere per l’evoluzione della nostra specie. Ne ho sotto gli occhi uno proprio ora». Sonchai Jitpleecheep è un detective del Distretto 8 di polizia di Bangkok, ex monaco buddhista, figlio di una prostituta thai e di un americano reduce del Vietnam. Se un uomo della sua esperienza pronuncia una frase simile, si può essere certi che ci troviamo dinanzi a un delitto che va al di là di ogni immaginazione.
Siamo in una stanza oscurata, e l’ultima scena di un DVD dai colori impeccabili, frutto di milioni di pixel, ha appena finito di scorrere su uno schermo LCD Toshiba, quando Kimberley Jones, amica di sempre di Sonchai e agente dell’FBI, scoppia in un pianto irrefrenabile.
Il DVD è uno snuff movie, uno di quei filmati di torture e morti atroci diffusi piú di quanto si possa immaginare a livello internazionale.
Kimberley, una donna attraente con cui Sonchai condivide quella rara condizione che è un rapporto intimo senza sesso, si è specializzata in California in questo genere di crimini, ha visto tanti snuff movies, ma mai nulla di cosí cruento, di tanto demoniaco.
Per giunta, la ragazza brutalmente torturata e assassinata nel filmato è Damrong, una prostituta che è stata un tempo un’amante di Sonchai. Con gli occhi arrossati dal pianto, Kimberley promette al detective tutto il suo aiuto nella ricerca dei colpevoli…
«Romanzo in cui Burdett ha definitivamente trovato la sua voce», come ha osservato la stampa americana, Bangkok uccide presenta una delle piú singolari figure di detective mai create: un «buddhista umile e modesto» che va in giro con un doppiopetto di Zegna, una camicia di lino di Givenchy, pantaloni in fresco lana e – massimo della ricercatezza – un paio di mocassini di vero cuoio di Baker-Benjes. Sino al punto da apparire come un irresistibile, affascinante incrocio tra un «detective high tech» e «un cacciatore di fantasmi del Terzo Mondo».

L'autore:
John Burdett è nato in Gran Bretagna e vive in Asia. Ex avvocato, ha scritto A Personal History of Thirst, The Last Six Million Seconds, Bangkok 8, un romanzo che ha venduto piú di centomila copie negli Stati Uniti ed è stato tradotto in 19 paesi, e Bangkok Tattoo. Bangkok uccide è apparso nelle classifiche americane dei romanzi più venduti del 2007.

Hano detto di questo libro:

«Vizi e delitti nella città più dark del mondo: Bangkok».
Kirkus Reviews

«Immaginate un romanzo di Conrad con la velocità di un video game».
Boston Globe

«L’autore possiede un’assoluta maestria nel distillare una morbosa bellezza in scene di ordinaria miseria».
New York Times Book Review

«Bangkok uccide è un libro onirico, sporco, pieno di sfumature, un gioiello che sbuca da sordida terra…».
Paste Magazine

Titolo: La voce degli angeli
Autore: R. J. Ellory
 Traduzione di Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Editore: Giano
Collana: I libri della civetta
Pagine: 456
Prezzo: 14,90

Descrizione:
Joseph Calvin Vaughan ha dodici anni quando, nell’estate del 1939, sua madre lo prende da parte e, con gli occhi gonfi di pianto, gli dice che suo padre è morto di «reumatismo cardiaco». Come un vero figlio del Sud, un bravo membro della comunità di Augusta Falls, in Georgia, Joseph scaccia subito le lacrime, ma in cuor suo sa che non è stato il reumatismo a portarsi via suo padre, bensì la Morte, arrivata di soppiatto a High Road, lasciandosi dietro soltanto impronte di piedi nella polvere.
Il 3 novembre 1939, perciò, quando in fondo a High Road viene ritrovato il corpo nudo di Alice Ruth Van Horne, Joseph sa subito che la Morte è venuta a prendere anche lei.
Alice era in classe sua, e quando è stata uccisa stringeva in mano il cestino della merenda che profumava ancora di croste di pane.
Per Haynes Dearing, sceriffo di Augusta Falls, la fine della ragazzina è soltanto uno di quegli orrendi crimini, opera di vagabondi o forestieri, per i quali non bisogna lasciarsi prendere dal panico, ma vigilare soltanto un po’ di più.
Per nove mesi le raccomandazioni di Dearing sembrano funzionare, la vicenda appare come un brutto sogno, un delitto consumato altrove e non nel seno della comunità. Il 9 agosto del 1940, però, a Silco, nella contea di Camden, una bambina di nove anni viene ritrovata proprio come Alice Ruth Van Horne, con indosso soltanto i calzini e una scarpa, al piede destro.
L’anno dopo è il turno di Ellen May Levine, sette anni, denudata e percossa prima di essere uccisa. Spinto dalla paura e dalla necessità di reagire in qualche forma, Joseph Vaughan fonda coi suoi amici gli «Angeli Custodi», una specie di società segreta, volta a proteggere le bambine di Augusta Falls. Il confronto, però, è impari, la Morte continua a perseguitare la comunità e i ragazzi assistono impotenti alla fine delle loro compagne, una dopo l’altra.
Romanzo che penetra nel cuore oscuro dell’infanzia, là dove l’innocenza è minacciata senza posa dal male e dai suoi incubi, La voce degli angeli è stato accolto al suo apparire da un grande successo di pubblico e critica, al punto che il Guardian l’ha segnalato tra i migliori centocinquanta romanzi criminali di sempre e tra i mille libri della storia della letteratura da non perdere.

L'autore:
R.J. Ellory è autore di Un semplice atto di violenza e Vendetta, entrambi pubblicati da Giano. Finalista del Crime Writers’ Association Steel Dagger for Best Thriller, tradotto in numerosi paesi, Ellory è sposato con un figlio e vive attualmente in Inghilterra.
www.rogerjonellory.com. 

Hanno detto di questo libro:
 «Ellory è un talento potente, e questo strabiliante romanzo lo lancia nel firmamento dei grandi autori di thriller».
Independent Sunday

«Un thriller che inchioda il lettore alla pagina, con una scrittura di altissimo livello».
The Guardian

«Uno scrittore da seguire assolutamente… i suoi personaggi sono impeccabili, la sua prosa matura».
Crimetime

«Una scrittura fantastica, meravigliosa».
The Times

Titolo: Storia di un Dio da marciapiede
Autore: Francisco González Ledesma
Traduzione di Francesco Varanin
Editore: Giano
Collana: I libri della civetta
Pagine: 360
Prezzo: 13,90

 
Descrizione:
Méndez è un poliziotto che ama ancora fare servizio in strada e passare le notti nei quartieri malfamati di Barcellona, dove soltanto i cani possono tenergli compagnia. E, anche se è una vecchia carogna, i cani randagi, coi loro occhi umidi e imploranti nella notte, lo commuovono ancora. Non è strano, perciò, che si avventuri un giorno dalle parti del Cimitero Nuovo di Barcellona per una missione che nessuno gli ha ordinato: trovare e soccorrere un cucciolo che si è smarrito da quando al canile municipale hanno deciso di ammazzare la madre, una cagnolina coraggiosa e intraprendente.
Su indicazione di un gruppo di ragazzi, Méndez si spinge nel luogo in cui si è rintanato il cucciolo, una specie di magazzino con le pareti sul punto di crollare, in mezzo ai calcinacci, nel buio più pesto e col miagolio dei gatti a mo’ di colonna sonora.
Nel magazzino cade e inciampa più volte, bestemmia e maledice i ragazzi e persino la cagna che ha messo al mondo il cucciolo, poi urta col piede un muretto e precipita in una specie di buca. Tira precipitosamente fuori l’accendino e, al chiarore rosato della fiamma, scorge dapprima gli occhi spaventati del cucciolo e poi quelli opachi di una bambina. Morta.
Méndez non è che l’ultimo commissario di quartiere di Barcellona. Un uomo da pensioni da due soldi, da negozi di preservativi, da portoni pieni di siringhe che puzzano di piscio, da marciapiedi con le gatte in calore. Davanti agli occhi di quella bambina, però, in cui sembra sia entrato il cielo, comprende subito che nessuno gli toglierà il caso, nessuno lo costringerà questa volta in un angolo.
Romanzo in cui un vecchio ispettore, per il quale il cinismo è una virtù cardinale, una regola di vita intangibile, scopre l’evidenza di ciò che sospettava da tempo: che il mondo, cioè, è ormai insensibile al male e la virtù è solo un pallido ricordo del passato, Storia di un dio da marciapiede è una splendida conferma del talento di Francisco González Ledesma, «uno dei grandi padri del noir spagnolo» (El Pais).

L'autore:
Francisco González Ledesma è nato a Barcellona nel 1927. A 21 anni ha vinto il Premio Internazionale per il Romanzo con Tiempo de venganza assegnato da una giuria in cui erano presenti Somerset Maugham e Walter Starkie. Durante il franchismo ha scritto una serie di romanzi, censurati dal regime, che gli hanno permesso di ottenere il Premio Planeta e per ben due volte il Premio Mystère per il migliore romanzo straniero pubblicato in Francia. Caporedattore di «La Vanguardia», ha scritto, tra l’altro, Il peccato (Giano, 2012), Cronaca sentimentale in rosso (Giano, 2010), Non si deve morire due volte (Giano, 2010), La dama del Kashmir (Giano, 2009), Mistero di strada (Giano, 2008).

Hanno detto di questo libro:
 «Il più grande scrittore contemporaneo di romanzi criminali si chiama Francisco González Ledesma».
Concita De Gregorio

«Maestro di scrittura, Ledesma è un virtuoso del sarcasmo, un acrobata dell’ironia disincantata».
la Repubblica

«Un grande narratore che riesce a trasmetterci il palpito di una città misteriosa e attraente come Barcellona».
El Diario Vasco

«Una scrittura precisa, quasi chirurgica, dotata di un’ironia suprema».
La Opinion

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