Anterpime Beat Edizioni: estate 2013

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Titolo: Narcopolis
Autore: Jeet Thayil
Editore: Beat
Collana: Beat Edizioni
Traduzione dall’inglese di Vincenzo Mingiardi
Pagine:
304 
Prezzo: 9,00 euro

Descizione:
 
In fuga da New York, Dom Ullis si rifugia nella rinomata fumeria d’oppio di Rashid, a Bombay.
È il regno di Dimple, una splendida hijra, un eunuco, che ha imparato a maneggiare l’oppio nella fumeria di Mr Lee, un ex ufficiale dell’esercito cinese che ha lasciato a Canton passioni, sventure e fallimenti. È il regno anche di una singolare compagnia di oppiomani: Newton Pinter Xavier, il pittore che dipinge quadri che grondano sesso ed eresie; Rumi, lo spilungone dal sorriso largo e strafottente; Salim, il borsaiolo alto e segaligno; e artisti, filosofi, poeti e prostitute che si immergono nelle loro mirabolanti fantasticherie aspirando oppio. Con i suoi amanti e ospiti Dimple discute di Dio e del sesso, dell’amore e del significato dell’esistenza, della crudeltà della vita e… del Patar Maar, l’assassino di pietra che uccide i poveri di Bombay, come un angelo sterminatore che cerca di mettere fine una volta per tutte alla loro miseria. Accolto entusiasticamente dalla critica e dal pubblico al suo apparire in Inghilterra e negli Stati Uniti, Narcopolis è una delle grandi opere della letteratura indiana contemporanea.
 
L'autore:
 
Jeet Thayil è nato in Kerala nel 1959 e attualmente vive a Delhi. È uno dei più noti poeti indiani, e compositore e creatore, insieme con Suman Sridhar, del progetto di musica contemporanea Sridhar/ Thayil. 
 
Hanno detto di questo libro:
 
«Narcopolis è tutto quello che uno si immagina, ma ha quasi timore di dire – droga, fumerie d’oppio, sesso e Bombay – lo splendore della città e la sua desolazione, i bassifondi e il miscuglio di razze, classi, religione, violenza e morte… Insomma, Narcopolis è un grande libro».
The Hungry Reader

«Tre decenni trascorsi a contemplare Bombay in tutto il suo lussurioso squallore… il vomito, la violenza, il glamour triviale e la terribile bellezza di una città trasformati in qualcosa che si annuncia subito come un vero e proprio classico di culto».
Hindustan Times

«Jeet Thayil ha scritto un’opera che può trovare posto solo accanto a un Roberto Bolaño».
Alan Warner 
 
 Titolo: Le sparizioni
Autore: Scott Heim
Editore: Beat
Collana: Beat Edizioni 
 Traduzione dall’inglese di Luca Briasco
Pagine: 320
Prezzo: 9,00
 
 
Descrizione:
In Kansas viene ritrovato un ragazzo scomparso. È morto, il corpo gettato in un campo. L’omicidio ossessiona una vedova nel crepuscolo della vita, Donna, e risveglia in lei la memoria travagliata del suo passato. Donna è stata rapita da bambina, e quell’esperienza l’ha irrimediabilmente segnata, trasmettendole il gusto morboso di seguire, insieme con il figlio Scott, le sparizioni dei bambini, i rapimenti, i traumi delle famiglie distrutte dalla violenza di una scomparsa improvvisa. Un giorno Scott, che vive a New York e conduce a sua volta un’esistenza tormentata, decide di tornare in Kansas per aiutare la madre gravemente malata e ravvivare ancora quel loro «hobby», aiutandola a scrivere un libro sui bambini scomparsi. Ma una volta nella casa della sua infanzia Scott troverà qualcosa di diverso, e di terribile.
Nel seminterrato, scoprirà una stanza segreta che non ricordava, e dentro, ammanettato, un ragazzo…
 
L'autore:
 
Scott Heim è nato a Hutchinson, Kansas, nel 1966. Ha esordito nel 1995 con Mysterious Skin, un romanzo di culto ristampato in decine di edizioni e trasposto al cinema da Gregg Araki nel 2004, in un film presentato alla Mostra del cinema di Venezia con grande successo critico e di pubblico. Nel 1997 è uscito In Awe, e per dieci anni Heim ha lavorato a Le sparizioni

Hanno detto di questo libro:
 
«Uno degli autori che cambieranno il corso della letteratura contemporanea».
New York Times

«Originale e smagliante, un thriller splendido, pieno di tensione, meravigliosamente riuscito, una scrittura degna di Paul Auster».
Publishers Weekly

«Scott Heim lavora sui detriti fantastici di una generazione senza qualità non per creare un inutile e ridondante effetto di verosimiglianza, ma per sollecitarne, in maniera poetica, una straripante energia simbolica».
Emanuele Trevi, il manifesto

«Scott Heim è giudicato dai massimi recensori americani uno degli attuali giovani scrittori piú dotati e promettenti».
la Repubblica

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