Recensione: Trilogia dell'Adulto Fanciullo
Titolo: Trilogia dell'adulto Fanciullo. Cronache di un auto recupero di Sè
Autore: Thomas Ubaldini
Editore: Anguana
Collana: I percorsi dell'anima
Pagine: 420
Prezzo: 21,00 euro
Autore: Thomas Ubaldini
Editore: Anguana
Collana: I percorsi dell'anima
Pagine: 420
Prezzo: 21,00 euro
Descrizione:
Due fanciulli e un elfo in un bosco incantato. Uno scontro fra bene e male dove le parti non sono mai definitivamente stabilite. Un’avventura travolgente, ma densa di insegnamenti.Una collana di liriche nella quale si intrecciano e si rincorrono amore e dolore, vita quotidiana e sogno. In sapiente equilibrio fra forti emozioni ed estremo nitore formale.Una Cantica, densa di richiami biblici, nella quale lo spirito dell'autore dialoga con una forza superiore capace di orientare e guidare. Un libro, come dichiara il titolo, uno e trino, il cui filo conduttore è lo spirito dell'AdultoFanciullo, ossia l'adulto consapevole del male del mondo, ma anche capace di stupirsi e di sognare, oltre che di mantenere viva la sua fiducia primordiale e la propria creatività, come antidoti all'omologazione e alla perdita del sé, ricongiungendosi così al Bambino Interiore che in tutti vive. Dunque un itinerario sapienziale e spirituale emozionante, avvincente e a tratti sconcertante, da percorrere a diversi livelli, cogliendo via via la fitta trama di rinvii e di simbologie che, fra erudizione ed emozioni, avvicinano il lettore a contenuti ulteriori.
Due fanciulli e un elfo in un bosco incantato. Uno scontro fra bene e male dove le parti non sono mai definitivamente stabilite. Un’avventura travolgente, ma densa di insegnamenti.Una collana di liriche nella quale si intrecciano e si rincorrono amore e dolore, vita quotidiana e sogno. In sapiente equilibrio fra forti emozioni ed estremo nitore formale.Una Cantica, densa di richiami biblici, nella quale lo spirito dell'autore dialoga con una forza superiore capace di orientare e guidare. Un libro, come dichiara il titolo, uno e trino, il cui filo conduttore è lo spirito dell'AdultoFanciullo, ossia l'adulto consapevole del male del mondo, ma anche capace di stupirsi e di sognare, oltre che di mantenere viva la sua fiducia primordiale e la propria creatività, come antidoti all'omologazione e alla perdita del sé, ricongiungendosi così al Bambino Interiore che in tutti vive. Dunque un itinerario sapienziale e spirituale emozionante, avvincente e a tratti sconcertante, da percorrere a diversi livelli, cogliendo via via la fitta trama di rinvii e di simbologie che, fra erudizione ed emozioni, avvicinano il lettore a contenuti ulteriori.
L'autore:
Thomas Ubaldini (1981) è nato, vive e lavora a Verona dove, da più di
dieci anni, si dedica allo studio dell'Esoterismo, trattato però con attenta
consapevolezza del suo autentico significato etimologico e tralasciando a priori
la massa di fumo che questa parola tende a richiamare. In particolare le sue
ricerche antropologiche si focalizzano nello studio della cosiddetta Tradizione
delle Creature Fatate, intesa nel suo triplice aspetto di folklore,
archetipo e Cammino Coscienziale. Per Anguana Edizioni ha pubblicato, oltre alla
Trilogia dell'AdultoFanciullo, anche
Sulle tracce del Regno Fatato. Chi
volesse conoscere meglio l'Autore può farlo entrando nel sito www.thomasubaldini.it
La recensione di Miriam:
Uno e trino, così come lo definisce l’autore, la Trilogia dell’Adulto Fanciullo è un libro
complesso che vestendosi di fantasy, poesia e assumendo infine la forma di un
cantico metafisico, traccia un triplice percorso le cui vie convergono però in
un disegno unico. Leggerlo e lasciarsi catturare dalle sue spire significa
avventurarsi in un viaggio, fantastico e reale al tempo stesso, teso alla
riscoperta di sé, all’acquisizione di un’autoconsapevolezza che si traduce in
Amore per la vita.
Thomas Ubaldini si lascia ispirare e guidare dalla sua personale esperienza ma delinea un iter di crescita dal sapore universale nel quale ciascuno può riconoscersi.
L’opera si apre con una racconto fantasy che per alcuni versi rievoca le atmosfere tolkeniane, per altri richiama quelle della mitologia classica. È una favola sussurrata dal vento − anzi da ben otto venti − quella che ha per protagonisti El e Beth, due bambini chiamati a fronteggiare e combattere le forze del male. Sono demoni terrificanti quelli che attaccano il bosco incantato in cui i due piccoli sono soliti rifugiarsi, hanno l’aspetto di creature rigurgitate da un incubo eppure i loro nomi rimandano a qualcosa di concreto e molto familiare: Paura, Colpa, Vergogna, Dolore, Menzogna, Illusione, Attaccamento. Guidati da un elfo e da una mamma coraggiosa, i bimbi impareranno ad affrontarli fino a ripristinare l’Equilibrio.
Thomas Ubaldini si lascia ispirare e guidare dalla sua personale esperienza ma delinea un iter di crescita dal sapore universale nel quale ciascuno può riconoscersi.
L’opera si apre con una racconto fantasy che per alcuni versi rievoca le atmosfere tolkeniane, per altri richiama quelle della mitologia classica. È una favola sussurrata dal vento − anzi da ben otto venti − quella che ha per protagonisti El e Beth, due bambini chiamati a fronteggiare e combattere le forze del male. Sono demoni terrificanti quelli che attaccano il bosco incantato in cui i due piccoli sono soliti rifugiarsi, hanno l’aspetto di creature rigurgitate da un incubo eppure i loro nomi rimandano a qualcosa di concreto e molto familiare: Paura, Colpa, Vergogna, Dolore, Menzogna, Illusione, Attaccamento. Guidati da un elfo e da una mamma coraggiosa, i bimbi impareranno ad affrontarli fino a ripristinare l’Equilibrio.
Il velo fiabesco con cui si offre al lettore, in realtà, non
rappresenta che lo strato più superficiale di questo fantasy. L’autore stesso,
attraverso un fitto apparato di note, ci invita a scavare più a fondo affinché
possiamo scorgere altri significati. Scopriamo allora che le strade fantastiche
da lui tracciate possono condurci lungo un itinerario denso di simbolismi che
rimanda a un vastissimo bagaglio sapienziale in cui si incontrano i miti
classici, le religioni, la cabala ebraica, la magia naturale, la tradizione
feerica, la cultura celtica… suggestioni disparate ma che confluiscono in
un’unica e coerente visione del mondo.
Si amplia e, per certi versi, si “svela” ulteriormente,
questa visione nel secondo e terzo libro. Il registro narrativo cede il passo a
una raccolta di liriche nella seconda parte per sfociare in un vero e proprio
cantico in chiusura della trilogia. Sono Immagini-Azioni (immaginazioni) quelle
che animano i versi di Ubaldini, versi
che parlano di amore e morte, di luce e buio, di diversità, di gioia e
dolore, a volte ermetici ma in grado comunque di suscitare un immediato impatto
emotivo.
La trilogia nel suo insieme, sicuramente non è un’opera di
facilissima lettura, richiede impegno, propone un percorso in salita e dalla
seconda parte in poi l’arrampicata diviene sempre più faticosa. Si tratta però di
un cammino che merita assolutamente di essere esplorato perché arricchisce di
numerosissimi spunti e riesce a trasmettere un gran senso di pace interiore. Da
questo punto di vista il libro può essere letto come un vero e proprio invito a
guardarci dentro, a osservare il mondo che ci circonda e a intraprendere un
percorso di crescita spirituale, svincolato da qualsiasi dogmatismo.
“Sotto il velo magico
delle parole e delle righe vive la Piccola
Grande Storia del Bambino Interiore che vuole e chiede di
tornare ad essere libero”, ci suggerisce l’autore nella sua introduzione.
Ed è proprio nell’ossimoro contenuto nel titolo, “Adulto
Fanciullo” che va rintracciato il fil rouge dell’intera trilogia. Riscoprire il
Fanciullo che alberga in noi e far sì che possa riconciliarsi con la nostra parte adulta. “Divenire Adulti
Fanciulli, Adulti che sanno sognare di nuovo utilmente , mentre ragionano pur
sempre quel tanto che serve”. Questa la chiave per poter diventare davvero
artefici della nostra esistenza. Questa la via per riscoprire la Magia di cui siamo parte,
una magia che non è evasione dal reale ma che va ricercata nelle viscere della
terra o, più semplicemente, nel profondo dei nostri cuori.
L’Unica Vera Magia è Amore.
Intessi il tuo Incantesimo:
Intessilo con il tuo Fisico,
con la tua Mente,
con le tue Emozioni,
con il tuo Spirito,
con la tua intelligenza.
È l’Incantesimo Supremo,
è l’Amore!
Vibralo!!!
(dal Canto III)
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