mercoledì 4 luglio 2018

Review Party: Il giallo di Montelepre di Gavino Zucca


Il secondo Review Party che vi proponiamo oggi è dedicato a Il giallo di Montelepre di Gavino Zucca (Newton Compton), proseguono le indagini del tenente Giorgio Roversi che ci trascinano in una Sardegna misteriosa.

Titolo: Il giallo di Montelepre
Autore: Gavino Zucca
Editore: Newton Compton
Pagine: 320
Prezzo ebook: 3,99
Prezzo cartaceo: 10,00

Descrizione:
Sassari, 1961. È la settimana prima di Natale quando un barbone molto noto in città viene trovato morto in una piazza del centro storico. I sospetti ricadono subito su un altro mendicante, di cui si perdono immediatamente le tracce. Il caso si presenta all’apparenza molto semplice: qualcuno ha visto il presunto omicida che sottraeva qualcosa dalle tasche della vittima. Ma il tenente dei carabinieri, Giorgio Roversi, bolognese DOC trasferito in Sardegna per motivi disciplinari, non ne è del tutto convinto. Seguendo gli indizi disseminati ovunque, e con l’aiuto di Luigi Gualandi, ex ufficiale veterinario dell’Arma, il tenente scoprirà che la verità affonda le proprie radici in storie del passato, antiche e ormai dimenticate… Quando anche un secondo cadavere viene rinvenuto, Roversi ha davvero poco tempo per agire: dovrà risolvere il caso al più presto, prima che l’assassino riesca a farla franca.

La recensione di Miriam:
Natale si avvicina, ma l’atmosfera a Villa Flora più che festosa sembra divenire sempre più cupa. Qualcuno ha sparpagliato i bulbi di donna Brunilde e rubato le patate pronte per la semina, un lenzuolo è sparito, mentre uno strano gatto giallo pare sbucato fuori dal nulla. Il tuttofare Michele ritiene che il responsabile degli strani fenomeni sia il fantasma che, secondo una vecchia leggenda, protegge un tesoro nascosto dai Gesuiti nella villa. Luigi Gualandi, invece, ha una spiegazione più razionale: qualche ladruncolo si sta divertendo a sue spese. Interpella così l’amico Giorgio Roversi affinché lo aiuti a dirimere la matassa. Il tenente non esita a correre in suo soccorso, ma ben presto la sua attenzione viene distratta da un caso più grave: Millomì, un barbone noto nella zona è stato assassinato. 
I primi sospetti ricadono su un altro senzatetto, tuttavia alcuni indizi convincono Roversi che non sia il vero colpevole e che la verità vada ricercata altrove. Una schedina del totocalcio e un misterioso ciondolo posseduto dalla vittima sono i due elementi da cui si svilupperanno le indagini che dal centro di Sassari si sposteranno a Montelepre, un quartiere periferico che il tenente appassionato di Tex Willer non esiterà a ribattezzare Montelepre Town, come fosse una città saltata fuori dal fumetto.
Ancora una volta Gavino Zucca ci trascina nella Sardegna degli anni ’60, per catturarci fra le spire di un giallo appassionante, arricchendo una storia da brivido con i colori di una terra che sa essere genuina e misteriosa, accogliente e ostile allo stesso tempo. Fra antiche tradizioni, leggende locali, superstizioni, sapori e paesaggi unici, prende forma una trama che incuriosisce e diverte proprio perché ai toni più seriosi, tipici del genere poliziesco, abbina il brio di una narrazione frizzante e ironica, scandita da una carrellata di personaggi vivaci e molto caratteristici.
Così come ne Il mistero di Abbacuada, il tenente Roversi potrà contare su collaboratori speciali nel condurre le sue ricerche. Di nuovo troverà in Luigi Gualandi e nella sua famiglia allargata un validissimo aiuto. La piazza, il bar, i luoghi tipici di ritrovo dei sassaresi, di nuovo rappresenteranno fonti preziose da cui attingere informazioni.
Man mano che le indagini procedono, nuovi elementi emergono avvicinandoci sempre più alla verità, ma trasportandoci anche ancora più indietro nel tempo. Gradualmente si andrà delineando, infatti, la storia personale di Millomì, ex soldato, che ci porterà nel lontano ’46.
Pur passando in secondo piano, poi, i misteri legati a villa Flora non verranno dimenticati, anche perché continueranno a infittirsi e ad arricchirsi di nuovi particolari; Roversi seguiterà a indagare pure in tal senso, cosicché, muovendoci con lui sulle tracce di un assassino, ci ritroveremo coinvolti in un carosello di bizzarri avvenimenti. Ai furti dell’ipotetico fantasma, si aggiungerà una strana invasione di gatti gialli che coinvolgerà anche altre case della zona e, ciliegina sulla torta, l’enigmatica comparsa al bar di un inquietante figuro: il pindacciu (lo jettatore). Possibile che l’arrivo in città di questo personaggio foriero di sventura sia legato in qualche modo agli ultimi accadimenti?
Se ciò non fosse abbastanza, ci sarà inoltre un’ulteriore novità che toccherà Roversi da vicino, complicando il tutto: l’arrivo da Bologna di Flavia Lanzarini, figura chiave del suo passato e protagonista dei fatti che gli sono costati il trasferimento in Sardegna. Evento, questo, che ritaglierà una finestra sui trascorsi del tenente, consentendoci di conoscerlo meglio, e che aprirà un giallo nel giallo, fornendoci nell’epilogo un grosso indizio su quel che potrà riservarci il prossimo libro della serie.











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