giovedì 10 maggio 2018

Recensione: L'angelo caduto da Marte

Titolo: L'angelo caduto da Marte
Autore: Massimiliano Tosti
Editore: Robin
Pagine: 264
Prezzo: 15,00


Descrizione:
L'agente speciale Corso ha finalmente trovato un equilibrio, finalmente può vivere una vita lontano da un passato che lo tormenta. Su Marte, Corso lavora come consulente della polizia, in disparte, evitando ogni possibile coinvolgimento nella vita della florida colonia mineraria marziana. Tutto cambia quando si ritrova a indagare sul rapimento di una bambina, caso che lo assorbe, da subito, completamente. Il rapimento non ha, infatti, alcun senso: nessuno può lasciare il pianeta senza approfonditi controlli. Allora perché prendere la bambina? Le indagini di Corso proseguono per tutto il sistema e, nel suo cammino, avrà modo di incastrare ogni tassello del puzzle di questa storia; ma non sarà la triste verità che porterà alla luce che cambierà Corso per tutta la vita, bensì il doloroso viaggio che sarà costretto a compiere dentro se stesso. Il pianeta rosso.
Vincitore del premio Cassiopea (Deepcon 19 di Fiuggi)

La recensione di Miriam:
Corso è un agente speciale, non appartiene ad alcuna squadra ufficiale, ma collabora da esterno con la polizia al fine di risolvere i casi più scomodi. E sicuramente scomodo è il nuovo caso che gli viene assegnato: il rapimento di una bambina, figlia di un imprenditore molto in vista a New Odessa. Il suo compito è quello di scoprire chi si cela dietro il sequestro e riconsegnare la piccola illesa ai genitori.
È un giallo in piena regola a costituire il motore narrativo del romanzo, un episodio di criminalità che potrebbe tranquillamente collocarsi nella nostra quotidianità e nel nostro presente. A renderlo insolito è il luogo in cui si verifica e in cui dovranno svolgersi le indagini: non siamo sulla Terra, infatti, ma sul pianeta Marte, ormai colonizzato dagli umani, in un tempo non precisato, ma che rimanda a un futuro tutt’altro che idilliaco. La conquista di altri pianeti non ha significato solo un ampliamento dei propri orizzonti e una crescita dello spazio vitale per i terrestri, ma ha generato anche guasti e ingiustizie sociali. Lo scenario dipinto è distopico, sebbene i tratti in comune con l’attualità non manchino, anzi spiccano come tristi costanti ricorrenti nella storia dell’uomo.
Marte fa gola ai potenti perché ricco di berillio, materiale molto richiesto. Sono loro a detenere le redini del potere e, ovviamente, lo fanno sfruttando i più deboli, coloro che per sopravvivere sono costretti a lavorare in condizioni malsane e pericolose, in miniera, in cambio di compensi irrisori. Il malcontento è diffuso, tanto che sul pianeta rosso si respira aria di rivolta. Da anni ormai è attivo il Fronte di Liberazione Marziano che lotta per ottenere l’indipendenza e ripristinare la giustizia.
I primi sospetti di Corso ricadono proprio sui ribelli, giacché il padre della bimba rapita è titolare di una delle più grosse imprese di estrazione del prezioso minerale. È tra le loro fila che l’agente segreto dovrà infiltrarsi e scavare per risolvere il mistero.
Imbastendo una trama in bilico fra giallo e fantascienza, l’autore sollecita la nostra curiosità trascinandoci nel cuore delle indagini e nello stesso tempo ci descrive una società futuribile, disseminando fra le righe una serie di spunti che ci inducono a interrogarci su pregi e difetti della nostra umanità, e sul senso stesso della vita.
Ricercando la piccola rapita, Corso finirà infatti per scoprire una verità agghiacciante, un progetto sperimentale che, pur di perseguire i suoi obiettivi, rinuncia a qualsiasi valore etico.
Fino a che punto è lecito spingersi pur di accumulare ricchezza? Quante vite sono sacrificabili per la conquista del potere?
Sono interrogativi attualissimi, applicabili alla nostra realtà, e che nel romanzo vengono spinti al limite, tracciando un percorso che, come prevedibile, non può fornire risposte certe, ma ci invita alla riflessione.
Il plot accoglie in sé l’azione, la suspense tipica del genere poliziesco, ma nondimeno pone l’accento sui sentimenti. Corso ha un passato doloroso alle spalle, segnato da una perdita che lo ha reso quasi indifferente al mondo che lo circonda; tuttavia, portando avanti la sua missione, incontrerà una donna, Irina, che farà breccia nella sua corazza, donandogli la speranza di poter tornare ad amare. Da questo punto di vista, il romanzo diviene anche il racconto di un cambiamento interiore, di un processo di redenzione e di rinascita personale.
Anche se la rapidità del ritmo narrativo lascia poco spazio all’approfondimento psicologico dei personaggi e della stessa ambientazione, abbassando un po’ la tacca del coinvolgimento emotivo, lo stile scorrevole e, a tratti, lirico rende molto godibile la lettura.
È una storia di ingiustizie, sopraffazioni, ma anche di amore e speranza, quella proposta da Massimiliano Tosti, una storia che ci trasporta lontano e nello stesso tempo ci invita a guardarci dentro.




Nessun commento:

Posta un commento