Titolo: L'angelo caduto da Marte
Autore: Massimiliano Tosti
Editore: Robin
Pagine: 264
Prezzo: 15,00
Descrizione:
L'agente speciale Corso ha
finalmente trovato un equilibrio, finalmente può vivere una vita lontano da un
passato che lo tormenta. Su Marte, Corso lavora come consulente della polizia,
in disparte, evitando ogni possibile coinvolgimento nella vita della florida
colonia mineraria marziana. Tutto cambia quando si ritrova a indagare sul
rapimento di una bambina, caso che lo assorbe, da subito, completamente. Il
rapimento non ha, infatti, alcun senso: nessuno può lasciare il pianeta senza
approfonditi controlli. Allora perché prendere la bambina? Le indagini di Corso
proseguono per tutto il sistema e, nel suo cammino, avrà modo di incastrare
ogni tassello del puzzle di questa storia; ma non sarà la triste verità che
porterà alla luce che cambierà Corso per tutta la vita, bensì il doloroso
viaggio che sarà costretto a compiere dentro se stesso. Il pianeta rosso.
Vincitore del premio Cassiopea (Deepcon 19 di Fiuggi)
La recensione di Miriam:
Corso è un agente speciale, non
appartiene ad alcuna squadra ufficiale, ma collabora da esterno con la polizia
al fine di risolvere i casi più scomodi. E sicuramente scomodo è il nuovo caso
che gli viene assegnato: il rapimento di una bambina, figlia di un imprenditore
molto in vista a New Odessa. Il suo compito è quello di scoprire chi si cela
dietro il sequestro e riconsegnare la piccola illesa ai genitori.
È un giallo in piena regola a
costituire il motore narrativo del romanzo, un episodio di criminalità che
potrebbe tranquillamente collocarsi nella nostra quotidianità e nel nostro
presente. A renderlo insolito è il luogo in cui si verifica e in cui dovranno
svolgersi le indagini: non siamo sulla Terra, infatti, ma sul pianeta Marte,
ormai colonizzato dagli umani, in un tempo non precisato, ma che rimanda a un
futuro tutt’altro che idilliaco. La conquista di altri pianeti non ha
significato solo un ampliamento dei propri orizzonti e una crescita dello
spazio vitale per i terrestri, ma ha generato anche guasti e ingiustizie
sociali. Lo scenario dipinto è distopico, sebbene i tratti in comune con
l’attualità non manchino, anzi spiccano come tristi costanti ricorrenti nella
storia dell’uomo.
Marte fa gola ai potenti perché
ricco di berillio, materiale molto richiesto. Sono loro a detenere le redini
del potere e, ovviamente, lo fanno sfruttando i più deboli, coloro che per
sopravvivere sono costretti a lavorare in condizioni malsane e pericolose, in
miniera, in cambio di compensi irrisori. Il malcontento è diffuso, tanto che
sul pianeta rosso si respira aria di rivolta. Da anni ormai è attivo il Fronte
di Liberazione Marziano che lotta per ottenere l’indipendenza e ripristinare la
giustizia.
I primi sospetti di Corso ricadono
proprio sui ribelli, giacché il padre della bimba rapita è titolare di una
delle più grosse imprese di estrazione del prezioso minerale. È tra le loro
fila che l’agente segreto dovrà infiltrarsi e scavare per risolvere il mistero.
Imbastendo una trama in bilico fra
giallo e fantascienza, l’autore sollecita la nostra curiosità trascinandoci nel
cuore delle indagini e nello stesso tempo ci descrive una società futuribile,
disseminando fra le righe una serie di spunti che ci inducono a interrogarci su
pregi e difetti della nostra umanità, e sul senso stesso della vita.
Ricercando la piccola rapita, Corso
finirà infatti per scoprire una verità agghiacciante, un progetto sperimentale
che, pur di perseguire i suoi obiettivi, rinuncia a qualsiasi valore etico.
Fino a che punto è lecito spingersi
pur di accumulare ricchezza? Quante vite sono sacrificabili per la conquista
del potere?
Sono interrogativi attualissimi,
applicabili alla nostra realtà, e che nel romanzo vengono spinti al limite,
tracciando un percorso che, come prevedibile, non può fornire risposte certe,
ma ci invita alla riflessione.
Il plot accoglie in sé l’azione, la
suspense tipica del genere poliziesco, ma nondimeno pone l’accento sui
sentimenti. Corso ha un passato doloroso alle spalle, segnato da una perdita
che lo ha reso quasi indifferente al mondo che lo circonda; tuttavia, portando
avanti la sua missione, incontrerà una donna, Irina, che farà breccia nella sua
corazza, donandogli la speranza di poter tornare ad amare. Da questo punto di
vista, il romanzo diviene anche il racconto di un cambiamento interiore, di un
processo di redenzione e di rinascita personale.
Anche se la rapidità del ritmo
narrativo lascia poco spazio all’approfondimento psicologico dei personaggi e
della stessa ambientazione, abbassando un po’ la tacca del coinvolgimento
emotivo, lo stile scorrevole e, a tratti, lirico rende molto godibile la
lettura.
È una storia di ingiustizie,
sopraffazioni, ma anche di amore e speranza, quella proposta da Massimiliano
Tosti, una storia che ci trasporta lontano e nello stesso tempo ci invita a
guardarci dentro.
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