Buongiorno cari follower,
benvenuti al Review Party dedicato a La
fortezza del castigo di Pierpaolo Brunoldi e Antonio Santoro (Newton Compton).
Un thriller medievale che ruota intorno a
un’oscura profezia e una misteriosa reliquia che può salvare il mondo.
Titolo: La fortezza del castigo
Autori: Pierpaolo Brunoldi, Antonio Santoro
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo ebook: 2,99
Prezzo cartaceo: 9,90
Descrizione:
1266. Francia, convento di Mantes.
L’inquisitore Marcus attende nell’ombra l’arrivo di un frate. È deciso a
strappargli a ogni costo la verità su un libro segreto che minaccia di scuotere
le fondamenta della Chiesa…
1214. Italia, Altopascio, dimora dei
Cavalieri del Tau. Il francescano Bonaventura da Iseo, esperto nelle arti
alchemiche, apprende con sgomento la notizia della scomparsa del suo mentore,
Francesco d’Assisi, e riceve, dalle mani grondanti sangue di un confratello, un
misterioso manoscritto che dovrà custodire anche a costo della propria vita.
Determinato a trovare e liberare Francesco, Bonaventura decide di mettersi in
viaggio: tra bui conventi e infidi manieri, scoprirà che il maestro aveva con
sé l’unica reliquia in grado di sconfiggere le forze del male e impedire
l’avvento dell’Anticristo. Sulle tracce del frate d’Assisi, il monaco e i suoi
compagni di avventura arriveranno fino alla rocca maledetta di Montségur,
fortezza inespugnabile degli eretici catari…
La recensione di Miriam:
1214. Presso l’Ospedale di Altopascio
giunge un frate in fin di vita scortato da due Cavalieri del Tau. Il suo nome è
Giacomo e stava accompagnando Francesco D’Assisi in un viaggio verso Santiago
quando degli uomini vestiti di nero li hanno assaliti. A soccorrerlo, è
Bonaventura, religioso ma anche uomo di scienze e alchimista, guardato con
sospetto dalla Chiesa proprio per le sue pratiche mediche. Purtroppo, non
riesce a salvarlo, ma prima di esalare l’ultimo respiro, il Fratello riesce a
rivelargli che Francesco è stato fatto prigioniero, è in pericolo ed è
necessario che qualcuno vada a cercarlo; inoltre gli consegna un misterioso
manoscritto chiedendogli di proteggerlo a qualsiasi costo.
Bonaventura non esita a partire insieme ad
altri due frati e scortato da alcuni Cavalieri del Tau. La sua prima tappa è la
Porziuncola, il convento in cui dimorava Francesco prima della sua scomparsa,
ed è qui che fa uno strano incontro. Una novizia fuggita da San Damiano, è
stata sorpresa a rubare nelle cucine ed è accusata di stregoneria. Il frate
comprende subito che le accuse sono infondate ma è qualcos’altro ad attirare la
sua attenzione: la ragazza sostiene di aver avuto una visione riguardante
Francesco, sente che è in pericolo e sostiene di essersi recata dai suoi
Fratelli allo scopo di avvertirli. Ma non è tutto. A Bonaventura non sfugge il
medaglione che la giovane indossa, si tratta di un prezioso monile appartenuto
al Principe Annecy, che sa essere legato a una profezia sulla fine del mondo e
all’unica preziosa reliquia in grado di scongiurarla.
Decide pertanto di portare la ragazza con
sé, convinto che abbia un ruolo importante nella strana, e ancora nebulosa
missione, che deve portare a termine.
Sono queste le premesse dell’avventuroso
viaggio che anima La fortezza del Castigo,
un thriller medievale dalle tinte fosche, in cui intrighi, pericoli nascosti e
oscure predizioni si intrecciano a formare una trama in bilico fra fiction e
realtà storica.
A stagliarsi sullo sfondo è l’eterna lotta
fra bene e male, la minaccia della fine del mondo per venuta dell’Anticristo,
che qui passa attraverso l’operato di un inquietante ordine oscuro.
Il mistero che aleggia su tutto il
romanzo, unitamente al ritmo narrativo incalzante, cattura l’attenzione facendo
sì che la lettura proceda spedita fino alla fine. Ad ammaliare più ancora del
plot fitto di sorprese e delle atmosfere suggestive, tuttavia, sono i
protagonisti di quest’avventura, carismatici ed enigmatici al tempo stesso. Ad
accomunarli è il fatto che nascondono tutti dei segreti e definirli con
chiarezza non è possibile, è come se si muovessero su un’invisibile linea di
confine che non consente di metterli a fuoco con certezza. Fleur, la Sorella
scappata dal convento, è figlia del capo delle guardie di Assisi. È chiaro che
non abbia alcuna vocazione religiosa e che sia finita fra le monache per
imposizione del genitore, ma ci sono dettagli del suo passato che sfuggono ai
suoi compagni di viaggio e dei quali non vuole parlare. Che legame ha con il principe
Annecy? E perché proprio lei possiede il suo prezioso monile? Sono solo alcune
delle domande che la riguardano e che reclamano una risposta.
Non meno enigmatico è Rolando, uno dei
Cavalieri del Tau che scortano Bonaventura, e che sin da subito instaura un
forte legame con la ragazza. L’uomo indossa sempre una maschera che ne cela completamente
il volto, le circostanze in cui gli sarebbe stato sfigurato rendendolo
inguardabile si perdono nella leggenda – si dice che a sfregiarlo sia stato il
diavolo in persona – ma qual è la verità? Chi si cela davvero dietro la sua
faccia d’oro?
In quanto a misteri, non è da meno Bonaventura,
un tempo guerriero, poi divenuto frate e medico alchimista dedito a strane
pratiche che odorano di stregoneria. Sarà un uomo affidabile, giusto, o
qualcuno da cui guardarsi?
A chiudere il cerchio, c’è infine
Francesco che, pur essendo assente fisicamente per buona parte della storia,
rappresenta una presenza costante, oltre a essere la chiave dell’intero
rompicapo.
Se amate i viaggi perigliosi, gli enigmi
da risolvere e le antiche profezie, non rimarrete delusi.
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