giovedì 22 marzo 2018

Review Party: Giallo di mezzanotte di Franco Matteucci

Buongorno cari follower,
benvenuti al Review Party dedicato a Giallo di mezzanotte, il nuovo appassionante romanzo di Franco Matteucci (Newton Compton):
Pronti per tornare a Valdiluce?

Titolo: Giallo di mezzanotte
Autore: Franco Matteucci
Editore: Newton Compton
Pagine: 256
Prezzo ebook: 2,99
Prezzo cartaceo: 9,90

Descrizione:
Diana Caselli, notissima star TV, conduttrice di un programma quotidiano sulla cucina, ha accettato di essere l’ospite d’onore della “Caccia al Daü”. È la rievocazione di un rito arcaico ed è la festa più importante dell’estate a Valdiluce: centinaia di persone si radunano infatti ogni anno nel bosco di abeti della Verginetta per catturare il leggendario animale, muniti di un sacco e di un campanaccio. Nell’oscurità della notte di luna nera, accresciuta dalle fitte fronde degli abeti, a mezzanotte in punto si riuniscono in realtà molte coppie in cerca di nuove fantasie, nascono nuovi amori e, dietro il pretesto di imprigionare un animale immaginario, fino al mattino si consumano piaceri sfrenati. Ma questa volta l’alba è tragica: la scomparsa di Diana Caselli e del maestro di sci Franz Suitter, noto latin lover, apre il sipario su un terribile mistero. L’ispettore Marzio Santoni detto Lupo Bianco, con il suo fedele assistente Kristal Beretta, dovrà indagare su due crimini orribili, commessi da uno spietato assassino. Sarà un’inchiesta complicata soprattutto perché costringerà Santoni, suo malgrado, a finire sotto la luce violenta dei riflettori. Per scoprire quanto c’è di torbido nel fantastico mondo della televisione…

La recensione di Miriam:
È tempo di un nuovo giallo per Valdiluce. Questa volta le ombre oscure del delitto si allungano sul paesino durante una ricorrenza molto particolare: la caccia al Daü, un animale leggendario, simile allo stambecco. A rendere speciale e appetibile l’evento non è solo la possibilità di avvistare e catturare una creatura mitica, dimostrandone l’esistenza, ma l’opportunità di dar libero sfogo ai propri istinti, godendo del favore delle tenebre. La caccia al Daü, infatti, coincide con una notte di festeggiamenti e sesso in libertà per coloro che vi partecipano. Sebbene per poche ore, Valdiluce si spoglia del suo perbenismo e delle convenzioni per fare un bagno di piacere.
Chiaramente una festa del genere non è a solo beneficio dei residenti, per l’occasione molti forestieri giungono sul posto e, come si può facilmente immaginare, non manca la televisione.
L’edizione che sta per svolgersi potrà contare su una madrina d’eccezione: Diana Caselli, nota conduttrice del programma televisivo Il gran Cuciniere, in onda su Fly Tv, anche se a decretarne il successo più che le doti culinarie sono le sue curve.
Sin dalle prime pagine, si respira un’atmosfera di grande aspettativa mista a un pizzico di magia. L’impressione è quella di immergersi letteralmente in una leggenda che rivive e palpita fra le pagine. L’incanto, tuttavia, viene brutalmente interrotto all’alba perché la fatidica notte non reca solo fiabe e divertimento. I sacchi destinati ai Daü sono rimasti vuoti, ma la luce del sole svela comunque delle vittime, umane.
Si comincia dal Lungo, cacciatore di frodo ritrovato sfracellato in un burrone, per giungere alla scoperta di altri due cadaveri: quello di Diana Caselli e di Franz Suitter, maestro di sci nonché rinomato latin lover. Quale può essere il legame fra i tre? Chi può essere l’autore degli omicidi e perché?
Nel momento in cui la caccia all’animale mitico si conclude inizia quella all’assassino e a occuparsene non può che essere lui: Marzio Santoni, alias Lupo Bianco, affiancato dal fido assistente Kristal Beretta.
Ancora una volta, Franco Matteucci confeziona un poliziesco originale, come nel suo stile, tornando a farci immergere nella piccola comunità di Valdiluce. Forse persino più che nei romanzi precedenti della serie, questo paesino arroccato fra le montagne si afferma come protagonista esercitando un forte fascino sul lettore. Dopo averci descritto le dinamiche fra i suoi abitanti, che si conoscono un po’ tutti, la mentalità, le tradizioni del posto, l’autore ci svela un suo volto più nascosto, quasi esoterico, facendoci affondare il naso nelle sue antiche tradizioni ma sgretolando anche un po’ la sua facciata conformista. La notte della caccia al Daü ci mostra i vizi, gli inciuci, i desideri più segreti della piccola comunità di montanari, che non sono poi dissimili da quelli di chi vive nelle grandi città o è sotto le luci dei riflettori. Non sarà forse un caso che una star come Diana Caselli si ritrovi proprio qui a consumare l’ultima notte della sua vita.
Il caso da risolvere, questa volta, non è particolarmente complesso, pur essendo in difficoltà all’inizio, tanto da suscitare critiche negative, Marzio Santoni non dovrà faticare troppo per scoprire la verità. La soluzione del mistero incuriosisce ma non sorprende in modo particolare, risultando anche abbastanza prevedibile. A fare da mordente e rendere davvero piacevole la lettura è soprattutto l’ambientazione. Il bosco delle Verginette o il giardino degli Edelweiss sono solo alcuni degli scorci quasi fiabeschi che ci vengono offerti, mentre veniamo guidati lungo un percorso suggestivo alla scoperta di una natura che incanta, e nello stesso tempo ammanta segreti e crimini.


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