Titolo: Sommersi
Autore: Thomas F. Monteleone
Traduttore: Chiara Beltrami
Illustrazione di copertina: Giampaolo Frizzi
Editore: Good Kill
Pagine: 434
Prezzo eBook: 4,99
Prezzo cartaceo: 18,72
Descrizione:
Dall’autore cinque volte vincitore del
Bram Stoker Award, un romanzo horror thriller nella tradizione di Ken Follett e
H.P. Lovecraft. Aprile 1945. Il sottomarino tedesco U-5001, capitanato da Erich
Bruckner, solca il mare in direzione della Groenlandia per svolgere
un’importante missione segreta. Giorni nostri. Dex McCauley, ex ufficiale della
Marina in pensione, organizza un’immersione nella baia di Chesapeake per
esplorare un relitto individuato in zona. Si tratta dell’U-5001, un
sommergibile affondato sul finire della Seconda Guerra Mondiale, ufficialmente
mai esistito. In cosa consisteva la sua missione? Cosa o chi lo ha fatto
affondare? E cosa ne è stato del suo equipaggio? Nel tentativo di trovare le
risposte, Dex e alcuni suoi amici del club di immersioni si ritroveranno
coinvolti in un’avventura che li trascinerà indietro nel tempo, alla scoperta
di una stranissima quanto inquietante base segreta nazista, sepolta sotto il
ghiaccio, e custode di una terribile verità. Ma non sono i soli a cimentarsi nell’impresa.
Un nemico invisibile è sulle loro tracce ed è determinato a precederli perché
il relitto nasconde molto più di un vecchio mistero, nel suo ventre si cela
qualcosa di terrificante e prezioso che potrebbe cambiare le sorti dell’intera
umanità.
La recensione di Miriam:
Un sottomarino nazista affondato sul
finire delle Seconda Guerra Mondiale è l’enigma intorno a cui ruota Sommersi.
La sua tragica fine non rappresenta un’eccezione, il fondo del mare è pieno di
relitti, ma quando i subacquei del gruppo di immersioni I sei degli abissi, guidato dall’ex ufficiale della Marina Dexter
McCauley, lo individuano nella baia di Chesapeake, si accorgono subito che si
tratta di un esemplare unico. L’U-5001, questo il suo nome, è molto più grande
di un comune sommergibile e ha un hangar dalla forma insolita. Ma le stranezze
non si esauriscono qui. Facendo delle ricerche, i sei amici scoprono che
l’imbarcazione non risulta in nessun archivio ufficiale, come se non fosse mai
esistita. Il mistero si infittisce quando, esplorandone l’interno, scoprono un
bizzarro lingotto di un metallo non identificabile e il diario del suo capitano
Erich Bruckner. Sfogliandolo, Dex s’imbatte in una storia che ha davvero
dell’incredibile e lo invoglia a indagare, con i compagni, per scoprire tutta
la verità.
L’impresa tuttavia non è un gioco e ben presto si rivela molto pericolosa. Il relitto, infatti, attira l’attenzione di qualcuno che entra in azione per eliminare i sei e aggiudicarsi l’esclusiva sui suoi segreti.
L’impresa tuttavia non è un gioco e ben presto si rivela molto pericolosa. Il relitto, infatti, attira l’attenzione di qualcuno che entra in azione per eliminare i sei e aggiudicarsi l’esclusiva sui suoi segreti.
Il romanzo comincia come una classica storia
di spionaggio che si divide fra presente e passato, ma andando avanti si
arricchisce sempre più di nuovi elementi e svolte inattese che danno vita a
un’interessante commistione di generi. Man mano che Dex e gli amici indagano
sull’U-5001 e si avventurano fra le pagine del diario di Bruckner, viene
ricostruita anche la sua avventura, risalente al 1945, nel frattempo gli
enigmatici uomini interessati al relitto preparano degli agguati e organizzano
una vera e propria caccia all’uomo per sbaragliare la concorrenza.
La vera storia del sottomarino si tinge di
fantascienza, conducendoci alla scoperta di una base segreta nazista, celata
sotto il ghiaccio della Groenlandia, una sorta di città sotterranea, di orrori
e meraviglie, teatro di esperimenti inquietanti. Nei suoi anfratti rivive il
mito della pietra filosofale e aleggia lo spettro di un’arma che avrebbe potuto
cambiare le sorti della guerra e il destino stesso dell’intera umanità (e
forse, potrebbe ancora produrre i suoi frutti).
Se il passato ci investe con oscure trame
dalle sfumature fantascientifiche, il presente ci proietta in un dedalo di
macchinazioni dal sapore cospirazionistico che rimanda all’idea di un nuovo
ordine teso a governare e controllare il mondo.
La trama è ricchissima di avvenimenti ed è
molto dinamica, leggendo ci si muove con agilità nello spazio e nel tempo,
seguendo uno schema che non conosce pause né momenti di stallo. L’autore
inserisce nel testo alcune descrizioni tecniche atte a farci comprendere e
prendere confidenza con la complessa materia di cui tratta, ma non eccede né
rallenta il ritmo di una narrazione che si rivela travolgente fino alla fine. In
una cornice che rievoca gli orrori della guerra, gli agghiaccianti complotti di
chi comanda e mira al potere senza curarsi delle conseguenze, si afferma con
forza anche l’umanità di chi, pur trovandosi schiacciato in una trappola che
non sembra concedere via di uscita, si rifiuta di mettere a tacere la propria
coscienza e decide di arrogarsi comunque il diritto di una scelta contro
corrente. È il caso del Capitano Bruckner, che si conferma un vero eroe nel
momento in cui rinuncia all’obbedienza in nome di un valore superiore, ma non è
il solo personaggio a lasciare il segno.
Ogni attore di questa storia viene
caratterizzato a tutto tondo, si inserisce nel plot recando un proprio bagaglio
di esperienze, sofferenze, sogni infranti o da realizzare, arricchendo l’opera
di un bagaglio emotivo che la rende ancor più coinvolgente. Penso all’ufficiale
Manfred Fassbaden, che in un flashback rivive un’adolescenza che lo ha visto
vittima di episodi di bullismo; a Dexter che nell’amico più giovane Tommy vede
quasi il figlio che non ha avuto e, nel momento del pericolo, lo prende sotto
la sua ala protettiva come farebbe un genitore; al vecchio Augie che, a
dispetto dell’età molto avanzata, si lancia nella mischia desideroso di fare
ancora qualcosa di utile.
Leggere Sommersi è come compiere un viaggio straordinario, in un luogo
fisico, pieno di segreti terrificanti, ma anche nell’anima, alla riscoperta di
valori come l’amicizia, la lealtà, il senso di responsabilità e rispetto per la
vita che in uno scenario agghiacciante come quello della guerra possono fare la
differenza.
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