martedì 13 marzo 2018

Recensione: Sommersi

Titolo: Sommersi
Autore: Thomas F. Monteleone
Traduttore: Chiara Beltrami
Illustrazione di copertina: Giampaolo Frizzi
Editore: Good Kill
Pagine: 434
Prezzo eBook: 4,99
Prezzo cartaceo: 18,72
Disponibile su Amazon


Descrizione:
Dall’autore cinque volte vincitore del Bram Stoker Award, un romanzo horror thriller nella tradizione di Ken Follett e H.P. Lovecraft. Aprile 1945. Il sottomarino tedesco U-5001, capitanato da Erich Bruckner, solca il mare in direzione della Groenlandia per svolgere un’importante missione segreta. Giorni nostri. Dex McCauley, ex ufficiale della Marina in pensione, organizza un’immersione nella baia di Chesapeake per esplorare un relitto individuato in zona. Si tratta dell’U-5001, un sommergibile affondato sul finire della Seconda Guerra Mondiale, ufficialmente mai esistito. In cosa consisteva la sua missione? Cosa o chi lo ha fatto affondare? E cosa ne è stato del suo equipaggio? Nel tentativo di trovare le risposte, Dex e alcuni suoi amici del club di immersioni si ritroveranno coinvolti in un’avventura che li trascinerà indietro nel tempo, alla scoperta di una stranissima quanto inquietante base segreta nazista, sepolta sotto il ghiaccio, e custode di una terribile verità. Ma non sono i soli a cimentarsi nell’impresa. Un nemico invisibile è sulle loro tracce ed è determinato a precederli perché il relitto nasconde molto più di un vecchio mistero, nel suo ventre si cela qualcosa di terrificante e prezioso che potrebbe cambiare le sorti dell’intera umanità.

La recensione di Miriam:
Un sottomarino nazista affondato sul finire delle Seconda Guerra Mondiale è l’enigma intorno a cui ruota Sommersi. La sua tragica fine non rappresenta un’eccezione, il fondo del mare è pieno di relitti, ma quando i subacquei del gruppo di immersioni I sei degli abissi, guidato dall’ex ufficiale della Marina Dexter McCauley, lo individuano nella baia di Chesapeake, si accorgono subito che si tratta di un esemplare unico. L’U-5001, questo il suo nome, è molto più grande di un comune sommergibile e ha un hangar dalla forma insolita. Ma le stranezze non si esauriscono qui. Facendo delle ricerche, i sei amici scoprono che l’imbarcazione non risulta in nessun archivio ufficiale, come se non fosse mai esistita. Il mistero si infittisce quando, esplorandone l’interno, scoprono un bizzarro lingotto di un metallo non identificabile e il diario del suo capitano Erich Bruckner. Sfogliandolo, Dex s’imbatte in una storia che ha davvero dell’incredibile e lo invoglia a indagare, con i compagni, per scoprire tutta la verità.
L’impresa tuttavia non è un gioco e ben presto si rivela molto pericolosa. Il relitto, infatti, attira l’attenzione di qualcuno che entra in azione per eliminare i sei e aggiudicarsi l’esclusiva sui suoi segreti.
Il romanzo comincia come una classica storia di spionaggio che si divide fra presente e passato, ma andando avanti si arricchisce sempre più di nuovi elementi e svolte inattese che danno vita a un’interessante commistione di generi. Man mano che Dex e gli amici indagano sull’U-5001 e si avventurano fra le pagine del diario di Bruckner, viene ricostruita anche la sua avventura, risalente al 1945, nel frattempo gli enigmatici uomini interessati al relitto preparano degli agguati e organizzano una vera e propria caccia all’uomo per sbaragliare la concorrenza.
La vera storia del sottomarino si tinge di fantascienza, conducendoci alla scoperta di una base segreta nazista, celata sotto il ghiaccio della Groenlandia, una sorta di città sotterranea, di orrori e meraviglie, teatro di esperimenti inquietanti. Nei suoi anfratti rivive il mito della pietra filosofale e aleggia lo spettro di un’arma che avrebbe potuto cambiare le sorti della guerra e il destino stesso dell’intera umanità (e forse, potrebbe ancora produrre i suoi frutti).
Se il passato ci investe con oscure trame dalle sfumature fantascientifiche, il presente ci proietta in un dedalo di macchinazioni dal sapore cospirazionistico che rimanda all’idea di un nuovo ordine teso a governare e controllare il mondo.
La trama è ricchissima di avvenimenti ed è molto dinamica, leggendo ci si muove con agilità nello spazio e nel tempo, seguendo uno schema che non conosce pause né momenti di stallo. L’autore inserisce nel testo alcune descrizioni tecniche atte a farci comprendere e prendere confidenza con la complessa materia di cui tratta, ma non eccede né rallenta il ritmo di una narrazione che si rivela travolgente fino alla fine. In una cornice che rievoca gli orrori della guerra, gli agghiaccianti complotti di chi comanda e mira al potere senza curarsi delle conseguenze, si afferma con forza anche l’umanità di chi, pur trovandosi schiacciato in una trappola che non sembra concedere via di uscita, si rifiuta di mettere a tacere la propria coscienza e decide di arrogarsi comunque il diritto di una scelta contro corrente. È il caso del Capitano Bruckner, che si conferma un vero eroe nel momento in cui rinuncia all’obbedienza in nome di un valore superiore, ma non è il solo personaggio a lasciare il segno.
Ogni attore di questa storia viene caratterizzato a tutto tondo, si inserisce nel plot recando un proprio bagaglio di esperienze, sofferenze, sogni infranti o da realizzare, arricchendo l’opera di un bagaglio emotivo che la rende ancor più coinvolgente. Penso all’ufficiale Manfred Fassbaden, che in un flashback rivive un’adolescenza che lo ha visto vittima di episodi di bullismo; a Dexter che nell’amico più giovane Tommy vede quasi il figlio che non ha avuto e, nel momento del pericolo, lo prende sotto la sua ala protettiva come farebbe un genitore; al vecchio Augie che, a dispetto dell’età molto avanzata, si lancia nella mischia desideroso di fare ancora qualcosa di utile.
Leggere Sommersi è come compiere un viaggio straordinario, in un luogo fisico, pieno di segreti terrificanti, ma anche nell’anima, alla riscoperta di valori come l’amicizia, la lealtà, il senso di responsabilità e rispetto per la vita che in uno scenario agghiacciante come quello della guerra possono fare la differenza.



    

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