Titolo: Il giglio di fuoco
Autrice: Vic Echegoyen
Editore: Sonzogno
Pagine: 544
Prezzo: 19,50
Descrizione:
Francia, durante la Guerra dei trent’anni.
Quando il cardinale Richelieu incarica Léon, segretario di stato e capo delle
sue spie, di una rischiosa missione segreta in Borgogna, territorio nemico,
questi non immagina che dovrà trovare, catturare ed eliminare la donna più
pericolosa del regno. Mentre la caccia avanza e la misteriosa preda trova mille
stratagemmi per sfuggire ai suoi persecutori, vengono gradualmente alla luce la
personalità e il passato dell’eroina braccata: una spregiudicata avventuriera,
proveniente dai bassifondi della società, ripudiata fin da piccola dai genitori
e marchiata a fuoco dall’Inquisizione, capace però di conquistare le corti di
Londra e Parigi grazie al fascino, all’astuzia e a un ingegno senza scrupoli.
Aveva saputo entrare anche nelle grazie dell’uomo più potente di Francia, il
cardinale; ma ora, al termine di una sequela di raggiri e inganni, inizia tra i
due – i cui destini sono intimamente intrecciati – l’ultima sfida, nella quale
entrambi metteranno a rischio la propria fortuna, la propria vita, e perfino la
pace in Europa. Scrupolosamente documentata e scritta con eleganza e
semplicità, l’opera di Vic Echegoyen possiede il dono dei migliori romanzi
storici, che riescono a trasportare il lettore in un’epoca lontana grazie alla
forza dei loro personaggi e a una trama piena di sorprese.
L'autrice:
Vic Echegoyen è nata a Madrid nel 1969.
Figlia d'arte, proviene da una famiglia ispano-ungherese di musicisti,
cineasti, pittori e scrittori (tra questi Sándor Márai e Imre Madách). Vive e
lavora tra Vienna, Bruxelles e l'Ungheria. Questo è il suo primo romanzo.
La recensione di Miriam:
Il
giglio di fuoco si apre come una
spy story in piena regola: Léon, spia al servizio del Cardinale Richelieu,
viene incaricato di rintracciare una donna ritenuta molto pericolosa per il
regno e condurla al suo cospetto. L’ultimo nome con cui viene identificata è
Lady Carlisle ma, in realtà, si tratta di una persona dai mille volti e i mille
nomi, una creatura scaltra e spregiudicata che nel corso degli anni ha cambiato
più volte pelle.
Ma perché? E soprattutto cosa ne sancisce
la pericolosità? Questo non è dato saperlo, almeno non subito, ed è proprio
l’enigma intorno a cui ruota tutto il romanzo che, attraverso opportuni flashback,
gradualmente ricostruisce l’avventura personale della protagonista.
Trasportandoci nella Francia del ’600, Vic
Echegoyen tratteggia un affresco credibile e concreto dell’epoca ricostruendo
gli avvenimenti che hanno scandito la guerra dei Trent’anni, introducendoci
alla corte del re di Francia, fra sfarzi e complotti, ma mostrandoci anche il
volto più in ombra di quel periodo. L’avventurosa storia che ci racconta,
infatti, rimanda anche alla quotidianità e alla condizione delle donne.
L’odissea di Lady Carlisle comincia proprio nel momento in cui, ancora
ragazzina, si ribella al ruolo che la società le impone e, seguendo le orme del
padre, stimato medico, decide di intraprendere la stessa professione. Una
scelta che, ben presto, le varrà un’accusa di stregoneria che la marchierà a
fuoco ̶
letteralmente, giacché un giglio di fuoco è il simbolo che, secondo
usanza, le viene impresso sulla pelle per etichettarla come donna maledetta da
Dio e dagli uomini, e in senso figurato, poiché la condanna condizionerà la sua
intera esistenza.
La trama si sviluppa seguendo due filoni
che si alternano: da un lato seguiamo le indagini di Leon, sulle tracce della dark lady, dall’altro, compiendo un
salto a ritroso nel tempo, ripercorriamo la biografia della donna incriminata.
L’autrice si mostra abile non solo nella
ricostruzione di un periodo storico affascinante ma anche e soprattutto nella
caratterizzazione di un’eroina che difficilmente si dimentica. Lady Carlisle, o
più semplicemente Isabelle, personaggio femminile di grande forza e carisma,
può essere considerata un po’ simbolo delle donne che si oppongono a un destino
già scritto, fatto di matrimoni combinati e figli da sfornare, inseguendo
obiettivi più ambiziosi. Ribellione che, allora come ora, quasi sempre richiede
un altissimo prezzo da pagare. Nel suo caso un’accusa infamante che la trasformerà
da nobildonna in una reietta costretta a una fuga senza sosta per poter
sopravvivere. A colpire è la sua forza, giacché Isabelle non si arrende al suo
destino e non si lascia andare, piuttosto affina le armi e combatte continuando
a seguire la sua strada fin quasi a trasformarsi da vittima in carnefice.
La sua vicenda, nondimeno, mette in luce
tutta l’assurdità e l’orrore della caccia alle streghe che, al pari di una
ferita, ha attraversato secoli di storia. “Il male è dentro di voi. Nella
vostra ignoranza” affermerà Isabelle ai suoi accusatori, ponendo l’accento su
una verità innegabile.
Un libro appassionante che ci consente di
approfondire la conoscenza del periodo storico di riferimento e, nel contempo,
stuzzica la nostra curiosità proponendoci un intrigante mistero da risolvere.
L’alternarsi di capitoli narrati tutti in prima persona ma da personaggi
diversi, a volte, rallenta la lettura creando qualche difficoltà, tuttavia si
tratta di un piccolissimo scoglio, facilmente superabile in virtù di una trama
e di una carrellata di personaggi che conquistano.
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