venerdì 4 agosto 2017

Recensione: La casa dalle radici insanguinate

Titolo: La casa dalle radici insanguinate
Autore: Roberto Ciardiello
Editore: Amazon
Dati: 2017, 224 p., brossura
Prezzo di copertina: 12,48 euro
Prezzo ebook: 2,99 euro

Descrizione:
Cupo, Mago, Skizzo.
Tre figure in agguato nell’oscurità, tre predatori in mezzo agli alberi, un unico obiettivo: svuotare la cassaforte di Villa Marchetti, residenza di facoltosi gioiellieri romani.
Il piano: sorprendere la coppia di ritorno dal lavoro, entrare in casa, arraffare il possibile e filare verso una nuova vita, lontano dalla periferia degradata della città.
Un gioco da ragazzi, come armare il cane di una pistola dalla matricola abrasa. Cupo, Mago e Skizzo questo credevano.
Finché non hanno aperto la porta sbagliata.

L'autore:
Roberto Ciardiello, romano, classe Ottanta, ha iniziato a scrivere qualche anno fa, partecipando a concorsi per racconti brevi, spesso di genere fantastico-horror. Classificandosi primo in varie occasioni, ha capito che forse avrebbe potuto dilettarsi nella stesura di qualcosa di più corposo. Nel 2016 pubblica “La vendetta nel vento” e nel 2017 “La casa dalle radici insanguinate”, entrambi tramite il servizio di Self Publishing di Amazon.

La recensione di Sara:
Cupo, Mago e Skizzo sono tre ragazzi che non se la passano proprio benissimo.
Sono abituati alla strada e sanno come arrangiarsi per racimolare soldi, anche se non sempre in modo del tutto legale.
Spacciano, rubacchiano ma mai niente di troppo serio.
Ora però sono insieme, vale la pena tentare un colpo grosso, una rapina che cambierà le loro vite.
L’obiettivo è Villa Marchetti, la casa di Eugenio e Anna, due gioielleri romani che sembrano nascondere una cassaforte in casa.
Cupo, Mago e Skizzo presagiscono che se la cassaforte è nascosta qualcosa di grosso deve esserci all’interno, vale la pena correre il rischio.
I tre organizzano così la loro rapina e, dopo aver braccato i due coniugi sulla strada di casa, si ritrovano all’interno della villa.
Sin da subito si accorgono che qualcosa in quella casa non va, una strana sensazione e una carica elettrica non indifferente avvolgono i rapinatori.
Ad accrescere il mistero sono due chiavi che il signor Marchetti tiene nascoste. Che cosa aprono? Perché l'uomo le tiene nascoste? Cosa c’è di tanto prezioso in quella casa?
Cupo, Mago e Skizzo lo scopriranno a loro spese, trasformando quella che doveva essere la più grande fortuna della loro vita nell’incubo peggiore in cui potersi imbattere.
La trama è molto interessante, un thriller/horror con venature splatter e pulp che sicuramente farà brillare gli occhi agli amanti del genere più estremo.
Il sangue non manca, non manca la tensione e neppure l’originalità, sebbene l’idea di fondo sia stata esplorata più volte.
Le assonanze con le atmosfere inquietanti e surreali di Shining si fanno sentire presto, è facile ricondurre alcuni particolari della casa all’Overlook Hotel.
Lo stile è secco e diretto, un po’ come quello dei maestri della beat generation. Niente è lasciato all’immaginazione, tutto è raccontato così com’è, senza mezzi termini, come un pugno in faccia.
La narrazione alterna il presente a flashback che raccontano le origini dei personaggi e lasciano intendere man mano qualcosa in più su quello che sta accadendo a Villa Marchetti.
La pecca di questo romanzo a mio avviso è il ritmo lento che caratterizza la  prima parte, troppo considerando anche  il genere.
La storia vera e propria si svolge solo nell’ultima parte in cui acqisisce il ritmo tipicamente incalzante dell’horror.
La lentezza della prima può, in alcuni momenti, scoraggiare il lettore e depistarlo, è la scarica di adrenalina finale che lo rende veramente unico.
Inizialmente si ha la sensazione che la storia non vada a parare da nessuna parte che, sì, qualcosa c’è ma forse non scopriremo di cosa si tratta.
Poi, verso il finale, laddove l’horror la fa da padrone, la musica cambia totalmente. Il ritmo accelera semore  più, ci si sente invogliati  ad andare avanti, a scoprire cosa c’è sotto la suerficie e quello che si trova è decisamente interessante!
Non fatevi ingannare da quello che  inzialmente potrebbe sembrare un thriller a tinte forti come tanti. Per arrivare fino in fondo ci vuole stomaco, se siete facilmente impressionabili La casa dalle radici insanguinate non è per voi.

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