mercoledì 25 gennaio 2017

Recensione: La ragazza con la notte dentro

Titolo: La ragazza con la notte dentro
Autrice: Lili Anolik
Editore: Bookme
Pagine: 256
Prezzo: 14,90

Descrizione:
Nica Baker,  bella, misteriosa e spregiudicata, muore assassinata a soli 16 anni. La placida e ricca città del New England in cui vive con la famiglia precipita nell’angoscia. Quando la polizia trova un altro giovane corpo senza vita – quello di un compagno di classe di Nica che con ogni evidenza si è suicidato – il caso viene chiuso in fretta e furia: per le autorità non ci sono dubbi, è il giovane suicida, innamorato respinto, il responsabile dell’omicidio, e il biglietto trovato sul suo cadavere rappresenta una confessione in piena regola. Ma Grace, sorella minore di Nica, non sa darsi pace. Incalzata dai ricordi e dall’istinto, non crede alla versione ufficiale e, in preda a un’ossessione cieca e bruciante, scava nel passato della vittima per inchiodare il vero assassino. Mentre la lista dei possibili indiziati si assottiglia, vengono a galla insospettabili verità: su Nica, sulla madre, sull’intera famiglia Baker. Solo attraversando la notte che ha nel cuore Grace potrà ricostruire cosa è davvero accaduto alla sorella, liberarsi dei suoi fantasmi e diventare finalmente se stessa.

L'autrice:
Lili Anolik è una giornalista e collabora regolarmente con diverse testate statunitensi. La ragazza con la notte dentro è il suo primo romanzo.

La recensione di Miriam:
Il cadavere di un’adolescente, Nica Baker, viene ritrovato nei pressi della scuola che frequentava. A stroncare la sua giovane vita, un proiettile che le ha perforato il ventre.
Il romanzo si apre così, come il più classico dei thriller. Il mistero tuttavia sembra risolversi in un battito di ciglia, poiché a distanza di brevissimo tempo viene rinvenuto un secondo corpo: quello di un ragazzo che si è suicidato, lasciando una lettera di addio in cui confessa di aver commesso l’omicidio per essere stato respinto da colei che amava. Il caso viene archiviato in tutta fretta ma c’è qualcuno che non riesce a considerarlo risolto. Grace, sorella quasi coetanea di Nica, non crede alla sincerità della confessione, scorge delle contraddizioni nel messaggio del ragazzo e, non appena tenta di approfondire, ne saltano fuori delle altre. Non ha elementi validi per far sì che la Polizia riapra le indagini, ma è determinata ad andare fino in fondo per scoprire la verità: solo così potrà consentire a sua sorella di riposare in pace e dissipare la notte che, dal giorno della tragedia, è calata nel suo cuore.
La vera storia inizia da qui ed è a partire da questo stesso punto che si discosta dal solito poliziesco acquisendo un carattere di originalità. Andando avanti, infatti, seguiremo Grace nel suo personale iter investigativo, ritrovandoci piacevolmente impigliati nella rete di un giallo ben congegnato, ma l’attenzione non si focalizzerà solo su questo. La ragazza con la notte dentro si connota come un racconto fortemente introspettivo e attento alle dinamiche fra le persone coinvolte.
La morte di Nica non è soltanto un caso da risolvere, è un evento che sconvolge gli equilibri di una intera famiglia e, per bocca di Grace, che è la voce narrante, l’autrice approfondisce questo aspetto.
La vittima era l’opposto di sua sorella: spigliata, spregiudicata, carismatica, riusciva ad attirare l’attenzione di tutti su di sé, mettendo in ombra chi le stava attorno. Aveva un rapporto esclusivo con la madre, era fidanzata con uno dei ragazzi più ambiti della scuola. Per Grace rappresentava un punto fermo, quasi un  modello e nello stesso tempo una rivale, colei che le rubava la scena, che la relegava al ruolo di eterna seconda.
Il quadro familiare che pian piano va delineandosi è quello di un nucleo disfunzionale, che fa perno intorno all’enigmatica figura di Nica e che, proprio per questo, si sfalda quando lei viene meno.
La madre se ne va, il padre si rifugia nell’alcol e la figlia sopravvissuta rimane fondamentalmente sola a gestire un bagaglio tropo pesante per le sue spalle fragili. La ricerca tesa a risolvere il mistero dell’omicidio la costringerà a riesaminare i rapporti all’interno della sua famiglia ma anche a scavare in territori inesplorati. Più si avvicinerà alla soluzione e più si renderà conto di non aver mai  conosciuto la sorella fino in fondo, giacché emergono verità agghiaccianti quanto insospettabili. 
L’intera realtà in cui ha sempre vissuto crollerà come un castello di carte, rivelando uno scenario inedito, intessuto di intrighi, tradimenti, bugie.
Ecco allora che la caccia all’assassino finirà per coincidere con un percorso di ricerca – o di riscoperta – della propria identità, per la protagonista. Risolvere il giallo significherà risolvere i nodi irrisolti della sua stessa vita, fare chiarezza nei rapporti con i familiari e con gli amici che la circondano, ridefinirsi in assenza dei vecchi riferimenti. Il thriller diviene così anche romanzo di formazione e penso sia proprio questa peculiarità a definire il maggior punto di forza dell’opera.
Un punto di debolezza, dal mio punto di vista, è rintracciabile, invece, nello stile: troppo asciutto, asettico, a tratti quasi lapidario, mi è sembrato in contrasto con il bagaglio emozionale insito nei contenuti e in diversi passaggi ha ostacolato il mio coinvolgimento emotivo. Inoltre ci sono svariati cambi di tempo verbale ingiustificati che intralciano la scorrevolezza del testo.
Si tratta comunque di dettagli ampiamente compensati dall’originalità della trama e dall’intensità delle tematiche affrontate. Un buon thriller nell’insieme, intrigante e un po’ diverso dal solito.

 






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