Titolo: I Medici: Una dinastia al potere
Autore: Matteo Strukul
Editore: Newton Compton
Collana: Nuova Narrativa Newton
Pagine: 384
Prezzo cartaceo: 9,90
Prezzo eBook: 2,99
Descrizione:
Firenze, 1429. Alla morte del patriarca Giovanni de’ Medici, i figli Cosimo e Lorenzo si trovano a capo di un autentico impero finanziario, ma, al tempo stesso, accerchiati da nemici giurati come Rinaldo degli Albizzi e Palla Strozzi, esponenti delle più potenti famiglie fiorentine. In modo intelligente e spregiudicato i due fratelli conquistano il potere politico, bilanciando uno spietato senso degli affari con l’amore per l’arte e la cultura. Mentre i lavori per la realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore procedono sotto la direzione di Filippo Brunelleschi, gli avversari di sempre continuano a tessere le loro trame. Fra loro c’è anche una donna d’infinita bellezza, ma dal fascino maledetto, capace di ghermire il cuore di un uomo. Nell’arco di quattro anni, dopo essere sfuggito a una serie di cospirazioni, alla peste e alla guerra contro Lucca, Cosimo finirà in prigione, rischiando la condanna a morte. Fra omicidi, tradimenti e giochi di palazzo, questo romanzo narra la saga della famiglia più potente del Rinascimento, l’inizio della sua ascesa alla Signoria fiorentina, in una ridda di intrighi e colpi di scena che vedono come protagonisti capitani di ventura senza scrupoli, fatali avvelenatrici, mercenari svizzeri sanguinari…
L'autore:
È nato a Padova nel 1973. Laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto europeo, ha pubblicato diversi romanzi (La giostra dei fiori spezzati, La ballata di Mila, Regina nera, Cucciolo d’uomo, I Cavalieri del Nord, Il sangue dei baroni). Le sue opere sono in corso di pubblicazione in 20 Paesi e opzionate per il cinema. Nel 2016 ha pubblicato con la Newton Compton il primo romanzo della trilogia sui Medici, Una dinastia al potere: il libro è stato il caso editoriale della Fiera di Francoforte, i diritti di traduzione sono stati venduti in vari Paesi (tra cui Germania, Spagna e Inghilterra) ed è stato sin dall’uscita ininterrottamente in cima alle classifiche italiane di vendita. Matteo Strukul scrive per le pagine culturali del «Venerdì di Repubblica» e vive insieme a sua moglie Silvia fra Padova, Berlino e la Transilvania. Il suo sito internet è www.matteostrukul.com
La recensione di Miriam:
Il Rinascimento italiano annovera fra i
suoi indiscussi protagonisti i Medici, che dal 1434 al 1737 hanno retto la
città di Firenze. Sfidando ben tre secoli di storia, Matteo Strukul ripercorre,
attraverso una trilogia in chiave romanzata, le vicende di questa famiglia e
della sua ascesa al potere.
Questo primo volume della saga è incentrato sulla
figura di Cosimo il Vecchio. Alla morte del padre Giovanni, egli eredita,
insieme al fratello Lorenzo, un vero e proprio impero finanziario. Mantenerlo e
continuare a farlo prosperare non è
semplice, non solo perché si tratta di un’impresa che richiede doti
straordinarie ma perché, come sempre avviene, chi detiene il potere suscita
invidie e inimicizie. Da questo punto di
vista, i Medici non fanno eccezione e sono nel mirino di famiglie rivali, come
quella degli Albizzi e degli Strozzi che vorrebbero approfittare del passaggio
di consegne per trarne un vantaggio personale. Giovanni era saggio e morigerato
ed era benvoluto dai fiorentini in virtù di queste qualità. Cosimo, sin da
subito, si mostra diverso dal genitore. Poco avvezzo alla guerra e agli scontri
diretti, fa della strategia e del
mecenatismo i suoi punti di forza, ma è proprio su questi ultimi che i nemici
fanno leva per renderlo inviso ai concittadini e creargli il vuoto attorno.
Mentre i lavori per la costruzione della cupola di
Santa Maria del Fiore, diretti da Brunelleschi, procedono grazie al finanziamento dei Medici, i loro
detrattori tentano di far passare queste imprese come un’ostentazione di
ricchezza tesa a comprare favori e a conquistare un sempre maggiore potere
politico, il cui fine ultimo sarebbe quello di decretare la fine stessa della Repubblica e trasformare Firenze in una Signoria.
Accuse che costeranno a Cosimo la detenzione e il
rischio di una condanna a morte, commutata poi in esilio. Tuttavia questo non
sarà che l’inizio di un percorso irto di difficoltà, di un’ascesa intralciata
da ripetute cospirazioni e tradimenti, fino ad arrivare al conflitto vero e
proprio, quando il ducato di Milano si schiererà con gli Albizzi.
La trama, edificata su solide base documentali – pur
ammettendo qualche piccola licenza tesa a svecchiare e alleggerire la
narrazione –, ci fa dunque rivivere uno spaccato di storia. Nello stesso tempo,
attraverso descrizioni vivide e dettagliate, l’autore ci consente un’immersione
completa nei luoghi e nello spirito del Rinascimento. Ci fa comprendere le
dinamiche alla base delle macchinazioni dei potenti, le connessioni fra potere
economico e politico, il peso stesso che la cultura può esercitare in un simile
contesto, facendo emergere tutta la modernità insita in un periodo che, seppur
lontano dal nostro, non appare così alieno nella sostanza.
Il susseguirsi di complotti e tradimenti, fra cui si
inseriscono anche duelli e scontri in battaglia ricchissimi di azione, nonché
lo spettro della peste, fanno sì che il testo narrativo scorra rapido, seguendo
un ritmo cinematografico che non concede mai spazio alla noia.
Ma l’aspetto che più di tutti contribuisce a rendere
vibrante ed emozionante il romanzo è da ricercarsi nella rete di relazioni
personali e nella psicologia dei personaggi che Strukul tratteggia con
grandissima abilità. Completo e incisivo appare il ritratto di Cosimo, che ben
riesce a rendere conto della difficoltà di gestire un’eredità importante, la
voglia di rivelarsi all’altezza del compito, unita alla consapevolezza di non
poter essere una semplice copia del padre. Di questa figura colpisce
l’intelligenza, la lungimiranza, la sensibilità nei confronti della cultura,
intesa anche come arma di potere.
Pur rimanendo in ombra, Lorenzo non manca di
affermarsi in quanto insostituibile spalla del fratello. Il rapporto fra i due si
mostra solido e determinante per il successo della loro dinastia. Amore,
solidarietà, compattezza sono caratteristiche che emergono con forza e che si
riscontrano anche nel legame con gli altri componenti del nucleo familiare.
Personalmente ho trovato particolarmente
affascinanti i personaggi femminili e il
modo in cui riescono a lasciare la loro impronta, anche nelle questioni
appannaggio degli uomini, pur rimanendo dietro le quinte, così come prevedeva il
costume dell’epoca.
Toccante è la figura di Piccarda, la moglie di
Giovanni, che fa da collante per l’intera famiglia e fa da guida con la sua
saggezza e suoi insegnamenti. Fiera e
forte appare Contessina, la moglie di Cosimo, che non vacilla mai, nemmeno nei
momenti di maggior difficoltà, e non esita a fare la sua parte quando si tratta
di difendere e aiutare il consorte.
Una nota di
merito va, infine, a quella che si potrebbe definire una storia nella
storia, una parentesi che viene riservata a due personaggi di fantasia, cui
viene comunque concesso un ruolo chiave. Non vi svelerò molto sul loro conto
per non fare spoiler, vi dirò solo che si tratta di un uomo e una donna avvolti
nel mistero, che ci regaleranno momenti di alta tensione ma anche alcune pagine
davvero commoventi, in perfetto equilibrio fra fiction e realtà.
Nessun commento:
Posta un commento