Recensione: Danze Eretiche. Volume 2
Titolo: Danze Eretiche. Volume 2
Horror Experience
Autori: Ramsey Campbell, Gary Braunbeck, Lisa Morton e Caleb Battiago
Editore: Independent Legions Publishing
Illustrazione di copertina di George Cotronis
Traduzioni di Alessandro Manzetti
Formato eBook
Pagine: 75 - Lingua: Italiano
Prezzo di copertina: € 1,99
Disponibile su Amazon e sui principali store online
Horror Experience
Autori: Ramsey Campbell, Gary Braunbeck, Lisa Morton e Caleb Battiago
Editore: Independent Legions Publishing
Illustrazione di copertina di George Cotronis
Traduzioni di Alessandro Manzetti
Formato eBook
Pagine: 75 - Lingua: Italiano
Prezzo di copertina: € 1,99
Disponibile su Amazon e sui principali store online
Descrizione:
Una raccolta di racconti horror di alcuni dei più grandi interpreti dell’horror e dello splatterpunk mondiale e nazionale. Volume 2.
Contiene i racconti, mai pubblicati in lingua italiana: ‘Gli Ospiti’ di Gary Braunbeck, opera vincitrice del Bram Stoker Award 2003, 'Messo alla prova' di Lisa Morton, opera vincitrice del Bram Stoker Award 2006, l’inedito 'Il Re che dorme' di Caleb Battiago e ‘Il Vecchio Crudele’ di Ram-sey Campbell. Quattro diverse interpretazioni dell'horror moderno.
Un figlio deve staccare il respiratore a sua madre, una giornata che si muove sul filo della vita e della morte, ma l’uomo de-ve compiere il suo terribile dovere, per poi espiare i suoi peccati, a casa, ogni volta, dove l’aspettano i suoi Ospiti, attrezzati con i giusti, dolorosi strumenti; Una famiglia raccolta intorno al padre, al capofamiglia, che dorme come se la realtà intorno a lui galleggiasse in una allucinazione di sangue, di interiora che si allungano come serpenti, di teste mozzate nel frigorifero, di liquor di cervello sparso ovunque, un incubo che si rivelerà essere più concreto della stessa realtà; Un uomo si ripara da un improvviso acquazzone in uno strano albergo, pieno di anziani. Più che un albergo sembra una casa di riposo, o forse qualcos’altro ancora. Nell’ala più buia dell’albergo scoprirà la memoria di se stesso, terribili presenze, una prigione, un labi-rinto di ragnatele che spazzerà via il suo presente. Se esiste davvero; L’auto di una coppia, dopo una cena fuori città, investe una creatura su una strada di solitaria, affiancata da una inestricabile foresta. L’uomo, con la moglie ferita, sarà messo alla prova e dovrà affrontare lo sconosciuto, l’impossibile, ferito, alto più di due metri e con gli occhi fiammeggianti di rabbia animale.
Gli autori:
Ramsey Campbell
Liverpool, 1946. Autore di romanzi e racconti, vincitore, numerose volte, di moltissimi premi internazionali, tra i quali: il World Fantasy Award, il British Fantasy Award, l’International Horror Guild Award, il Bram Stoker Award e di prestigiosi riconoscimenti come il Bram Stoker Award alla carriera, il World Horror Grandmaster e l’IHG Living Legend. Tra i suoi numerosi romanzi, molti dei quali tradotti in Italiano: The Doll Who Ate His Mother (1976), The Face That Must Die (1979), The Nameless (1981), Incarnate (1983), The Hungry Moon (1986), The Influence (1988), Ancient Images (1989), The Count of Eleven (1991), The House on Nazareth Hill (1996), The Last Voice They Hear (1998), Silent Children (2000), The Darkest Part of the Woods (2003), The Grin of the Dark (2007), The Seven Days of Cain (2010), Ghosts Know (2011), The Last Revelation of Gla'aki (2013), The Pretence (2013), Thirteen Days by Sunset Beach (2015).
Sito Web: www.ramseycampbell.com
Gary Braunbeck
Newark, 1960. Autore di romanzi, racconti e saggi, vincitore di diversi premi internazionali, tra i quali il Bram Stoker Award, per ben sei volte, e l’International Horror Guild Award, Tra i suoi romanzi: The Indifference of Heaven (2000), This Flesh Unknown (2001), In Silent Graves (2004), Keepers (2005), Prodigal Blues (2006), Mr. Hands (2007), Coffin County (2008), Far Dark Fields (2009). Tra le sue rac-colte di racconti: Escaping Purgatory (2001), Graveyard People: The Collected Cedar Hill Stories, Volume 1 (2003), A Little Orange Book Of Odd Stories (2003), From Beneath these Fields of Blood (2004), Home Before Dark: The Collected Cedar Hill Stories, Volume 2 (2005), Destinations Unknown (2006), Rose of Sharon (2013).
Sito Web: www.garybraunbeck.com
Lisa Morton
Losa Angeles, 1958. Autrice di romanzi, racconti e saggi, vincitrice di diversi premi internazionali, tra i quali il Bram Stoker Award, per ben sei volte, e il Black Quill Award. Presidente della Horror Writers Association. Tra le sue opere: i romanzi The Castle of Los Angeles (2010), Malediction (2013), Netherworld (2014), le novelle The Lucid Dreaming (2009) e The Samhanach (2009), la raccolta di rac-conti Monster of L.A. (2010), i saggi The Halloween Encyclopedia (2003), A Hallowe'en Anthology: Literary and Historical Writings Over the Centuries (2008), Savage Detours: The Life and Work of Ann Savage (2010).
Sito Web: www.lisamorton.comCaleb Battiago
Roma, 1968. Pseudonimo di Alessandro Manzetti. Finalista al Bram Stoker Award e, più volte, ad altri premi internazionali, tra i quali l’Elgin Award e il Rhysling Award. Ha pubblicato, in Italiano e in Inglese, romanzi, racconti, raccolte, poesie, saggi. Tra le sue opere: Naraka - L'Inferno delle Scimme bianche (2013), Shanti - La Città Santa (2014), Parigi Sud 5 (2014), Venus Intervention (2014), Weird West Blues (2014), Kiki – Sangue a Berlino Brandeburgo (2014), The Massacre of the Mermaids (2015), Dark Gates (2015, con Paolo Di Ora-zio), Tenderloin Sud 5 (2015, con Gene O’Neill), Monster Masters (2015), Eden Underground (2015). In uscita la sua raccolta di racconti Kannibalika (2016). Ha tradotto opere di Ramsey Campbell, Richard Laymon, Poppy Z. Brite, Graham Masterton, Gary Braunbeck, Gene O'Neill, Lucy Snyder, Lisa Morton. Sito Web: www.alessandromanzetti.net
La recensione di Miriam:
Le
Danze Eretiche proseguono con una
nuova carrellata di racconti. Nuovi orrori e nuove chiavi interpretative del
genere che, ancora una volta, recano la firma di autori d’eccezione, oltre che
di respiro internazionale.
Pur
essendo molto diversi fra loro, i quattro testi che compongono questo secondo
volume hanno in comune un approccio all’horror che si discosta dal mero
intrattenimento. Sono storie da brivido, ma nello stesso tempo sono lenti
deformanti in grado di riflettere i mali
che ci portiamo dentro e le paure del nostro tempo. Inquietanti perché ci
narrano di mostri reali, mostri che ci camminano accanto o che albergano in
noi.
Ne
Gli Ospiti Gary Braunbeck affronta un
tema attualissimo, oggi al centro di un acceso dibattito: l’accanimento
terapeutico. Ci troviamo al capezzale di una donna agonizzante, ormai tenuta in
vita solo dalle macchine. Al figlio l’arduo compito di decidere se ostinarsi a
prolungare la sua non-esistenza o staccare la spina, rispettando la sua stessa
volontà.
Una
scelta lacerante che, a parer mio, terrorizza più di qualsiasi creatura
sovrannaturale immaginabile, soprattutto perché rappresenta un’eventualità con
la quale chiunque di noi potrebbe essere chiamato a confrontarsi.
Decidere
della vita di un’altra persona, di per sé, è un peso quasi impossibile da
sopportare, ma vi sono dettagli – minuzie
come le chiamerebbe il protagonista – che potrebbero renderlo addirittura più
gravoso.
E
se la madre morente, all’ultimo minuto, desse un cenno di aver cambiato idea?
Se il suo sguardo sembrasse implorare di non staccare la spina? E se il figlio
avesse un conto in sospeso con lei per cui, alla fine, vederla chiudere gli
occhi per sempre sarebbe una liberazione?
Una
discesa nell’abisso dell’anima, un viaggio fra ricordi rimossi e sensi di colpa
al cui capolinea ci imbatteremo in misteriosi Ospiti venuti a riscuotere il conto per ogni errore commesso.
In
Il Re che Dorme, l’orrore reca il
tanfo della violenza domestica, affonda le radici nella miseria concreta e
nella povertà d’animo. Anche in questo caso siamo al centro di un incubo che
non rimanda a luoghi remoti, ma ci tiene saldamente ancorati alla nostra
realtà.
L’autore
ci trascina nella versione grottesca di un quadro di Cèzanne, in un castello –
maledetto più che incantato – in cui gli specchi ingrassano solo a spese del
frigorifero e i mostri nascono anche dai morsi della fame. Il Re di Battiago è
un sovrano del niente, un uomo incapace di garantire il minimo indispensabile
alla famiglia, ma abilissimo nell’affogare i suoi fallimenti in una bottiglia,
per poi sfogare le proprie frustrazioni sulla moglie e i figli. Li ritroviamo
qui riuniti proprio intorno all’uomo che riposa (quale oscena fatica avrà ormai
compiuto?), con il coltello in pugno al posto dello scettro. La madre che
raccomanda ai piccoli di fare piano perché il papà ha bisogno di dormire,
mentre agghiaccianti e stonati
particolari prendono forma.
Una
natura morta dai colori così violenti che feriscono gli occhi, eppure intrisa
di una struggente poesia.
Ne Il vecchio
crudele,
un uomo colto da un violento temporale mentre è in viaggio, si rifugia nel
primo albergo che gli capita a tiro. Inizialmente sembra un vecchio edificio
gestito da vecchi e abitato da pochi ospiti, altrettanto attempati, tanto che
lo si potrebbe scambiare per una casa di riposo. In realtà si rivelerà
essere un luogo ricchissimo di sorprese
– tutt’altro che piacevoli – dal quale non sarà facile uscire. Le atmosfere
oniriche e dal taglio fortemente grottesco danno l’impressione di muoversi in
uno strano, inquietante sogno, di quelli da cui ci si risveglia sudati e con il
fiato grosso. Simile a un labirinto, l’albergo sembra dilatarsi e mutare forma
a ogni passo, mentre piccoli indizi rafforzano un sentore di sbagliato, di
imminente quanto indecifrabile pericolo che attanaglia il protagonista. Un
orsacchiotto con due buchi neri al posto degli occhi, foto sfocate sparse su un
materasso, un maglione di lana con le maniche di diversa lunghezza… ma
soprattutto la sensazione di perdere pezzi di memoria, di diventare più
vecchio, a ogni minuto che passa, o di esserlo già, come tutti gli altri.
Ad
angosciarci, ancor più del posto e degli ambigui personaggi che incontreremo,
sarà proprio uno spettro che più o meno tutti temiamo: quello della vecchiaia.
In
Messo alla prova, ci ritroveremo in
una situazione non meno angosciante, sebbene radicalmente diversa, anch’essa
riconducibile alle paure del nostro tempo.
Ritrovarsi
intrappolati all’interno della propria auto dopo essere andati fuori strada,
bloccati nel bel mezzo del nulla e con il cellulare fuori servizio: è un’eventualità
più che plausibile sulla quale, probabilmente, vi sarà capitato di fantasticare
qualche volta.
Nel
caso specifico ad accrescere l’angoscia di Ben, il protagonista, vi sono due
notevoli aggravanti: la moglie, sul sedile del passeggero, è priva di sensi e
sanguina; fuori un’orribile creatura, gigantesca, sembra aver puntato la
macchina in panne.
L’inevitabile
scontro assumerà tuttavia un significato che va oltre le apparenze, giacché la
paura, a volte, può essere anche un mezzo attraverso cui siamo chiamati a
guardare dentro di noi per superare i nostri limiti e diventare migliori.
Un
interessante carico di brividi e spunti di riflessione per una raccolta che vi
sorprenderà.
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