Recensione: La sentinella
Titolo: La sentinella
Autore: Claudio Vergnani
Editore: Gargoyle
Pagine: 462
Prezzo: 18 euro
Decsrizione:
Ecco il futuro. E molte cose sono cambiate: si è aperta un'era di uguaglianza e di spiritualità. Ciò che prima era privilegio delle classi agiate ora è alla portata di tutti. Niente più polizia, né esercito. Ma disastri naturali, catastrofi legate all'incuria, la sovrappopolazione dovuta alle direttive di una religione che pretende famiglie sempre più numerose, carestia e degrado hanno fatto del mondo un luogo inospitale e pericoloso. Il dilagare del cannibalismo, il proliferare di antiche sette legate al culto dei morti, la demenza indotta dall'uso di droghe letali, una fauna mutante mostruosa e antropofaga portano la Chiesa a istituire severe Selezioni per la formazione di Ordini scelti che mettano un freno ai pericoli. Nasce così l'Ordine delle Sentinelle. La Selezione per diventare Sentinella, però, non è solo dura, è disumana. E cosa succede se chi sopravvive rischia di ritrovarsi disumano a sua volta? Cosa succede se i prescelti si rivelano peggiori delle persone che dovrebbero combattere?
Ecco il futuro. E molte cose sono cambiate: si è aperta un'era di uguaglianza e di spiritualità. Ciò che prima era privilegio delle classi agiate ora è alla portata di tutti. Niente più polizia, né esercito. Ma disastri naturali, catastrofi legate all'incuria, la sovrappopolazione dovuta alle direttive di una religione che pretende famiglie sempre più numerose, carestia e degrado hanno fatto del mondo un luogo inospitale e pericoloso. Il dilagare del cannibalismo, il proliferare di antiche sette legate al culto dei morti, la demenza indotta dall'uso di droghe letali, una fauna mutante mostruosa e antropofaga portano la Chiesa a istituire severe Selezioni per la formazione di Ordini scelti che mettano un freno ai pericoli. Nasce così l'Ordine delle Sentinelle. La Selezione per diventare Sentinella, però, non è solo dura, è disumana. E cosa succede se chi sopravvive rischia di ritrovarsi disumano a sua volta? Cosa succede se i prescelti si rivelano peggiori delle persone che dovrebbero combattere?
L'autore:
Scrittore armato di una cultura solidissima nella sua suggestiva
anarchia – dai classici dell’antichità ad Ariosto e Shakespeare, fino a
Landolfi e ai noiristi transalpini –, Claudio Vergnani (Modena 1961) irrompe nel panorama di genere italiano nel 2009 con Il 18° vampiro, suo sfolgorante esordio cui seguono Il 36° Giusto, L'ora più buia e I Vivi, i Morti e gli Altri, tutti pubblicati da Gargoyle. È autore di Per ironia della morte (Nero Press 2013) e Lovecraft’s Innsmouth (Dumwich 2015, versione ebook e in classifica horror Amazon).
La recensione di Miriam:
Quando
pensiamo a un’ipotetica fine del mondo, siamo propensi a immaginare cataclismi,
inondazioni, guerre. Eppure l’epilogo della nostra umanità potrebbe scriversi
in modo diverso, un modo meno plateale ma non meno cruento. Potrebbe giungere
silenzioso, rinunciando al fragore delle esplosioni nucleari e indossando
maschere addirittura rassicuranti.
È
questa l’originale ipotesi che ispira il futuro distopico dipinto da Claudio
Vergnani. La società così come la conosciamo è giunta al suo capolinea
semplicemente perché, inseguendo il sogno di realizzare il migliore dei mondi
possibili, l’uomo ha perso il senso della misura, lasciando andare tutto alla
deriva. Sempre più dedito alla spiritualità, all’arte, alle scienze, alla
ricerca, nell’intento di risolvere i problemi che affliggono il pianeta, ha
perso di vista le cose più semplici, divenendo incapace di produrre, costruire,
procacciarsi il cibo. In sintesi, non le armi di distruzione di massa, ma la
religione, gli ideali di uguaglianza e giustizia hanno provocato un disastro
epocale. Sovrappopolazione, carestia, anarchia: queste le conseguenze del
massimo Bene.
Lo
scenario su cui si alza il sipario è dunque quello di un mondo in rovina, quasi
fagocitato dalle città cimitero; popolato da uomini resi folli dall’abuso di
droghe e dalla fame e da esseri mutanti, figli degeneri di esperimenti mal
riusciti e dell’inquinamento. Un mondo che somiglia tanto a un grottesco
inferno dantesco in cui si praticano il
cannibalismo e la necrofagia e tutti sono contro tutti, sebbene in nome di Dio.
Mentre
i più si preoccupano semplicemente di sopravvivere, la Chiesa tenta di arginare
i pericoli e di rendere la situazione più vivibile istituendo l’Ordine delle
Sentinelle.
Ma
chi e come può diventare Sentinella? In cosa consiste davvero il compito di una
persona che viene insignita di questa carica?
È
proprio quello che scopriremo attraverso gli occhi del protagonista, nonché
voce narrante del romanzo: un uomo che si sottopone alla durissima Selezione
prevista per coloro che ambiscono a entrare nell’Ordine.
Immaginate
di ritrovarvi nudi sotto la neve a eseguire esercizi fisici, all’apparenza
privi di senso. Immaginate di essere privati di tutto, degli abiti come di
qualsiasi strumento di difesa, di ritrovarvi a essere braccati da mostri che
sembrano schizzati fuori dal peggiore degli incubi; di dover convivere con il
terrore di diventare il pasto di qualche cannibale e dividere le pochissime ore
di sonno che vi sono concesse chiusi in una body bag a stretto contatto con un
cadavere… sono solo alcune delle prove disumane a cui verranno sottoposte le
aspiranti Sentinelle e che vi toccherà condividere con loro, pagina dopo
pagina.
E
se pensate che con la Selezione si esauriscano i giochi, sappiate che siete del
tutto fuori strada, perché la sua fine non sarà che l’inizio di una nuova
avventura, ancora più splatter, più pericolosa, più assurda. Vi dico solo che
la seconda parte del romanzo vedrà entrare in gioco un presunto prescelto alle
prese con un Papa alcolizzato da salvare.
Con
una prosa cruda e dissacrante, che non risparmia nemmeno sua Santità, e non disdegna una buona dose di humour nero,
l’autore ci avviluppa nelle spire di una storia dalle tinte forti e le
atmosfere claustrofobiche, una storia che non esita a porci continuamente a tu
per tu con la morte e con le nostre paure più ancestrali; che ci costringe a
fare i conti con i falsi ideali, con l’inutilità dei simbolismi e delle
illusioni generate dalla fede…
Una
storia in cui non esistono eroi e, probabilmente, nessuna possibilità di
salvezza, perché quando vivere diventa una sfida, i veri prescelti sono tutti e
nessuno.
Leggendo
si prova un senso di malessere poiché ogni singola riga trasuda un tanfo misto
di morte e disincanto, eppure sul finale si prova quasi una sensazione di leggerezza
perché tutti i fili narrativi, inaspettatamente, convergono sul senso ultimo
della vita.
Romanzo
particolarmente consigliato agli amanti dell’horror e delle emozioni forti,
rischiara la mente e rimescola le viscere come una generosa sorsata di Panzerfaust.
Ciao Miriam ...... questo libro non posso dire che sia del mio genere preferito ;-) tuttavia sembra un libro interessante :-)
RispondiEliminaGrazie per la presentazione
Un salutone, buon lunedì e migliore settimana appena iniziata !
Buona settimana anche a te!
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