Recensione: La Cisterna
Titolo: La Cisterna
Autore: Nicola Lombardi
Editore: Dunwich Edizioni
Collana: Ritorno a Dunwich
Dati: 2015, 1986 p., brossura
Prezzo di copertina: 9, 90 euro
La recensione di Sara:
Descrizione:
Nuovo Ordine Morale. Una feroce
dittatura militare. Un nuovo sistema carcerario estremo in cui le Cisterne
rappresentano il terribile strumento per una radicale epurazione della società.
Giovanni Corte, giovane pieno di
speranze, conquista l’ambito ruolo di Custode della Cisterna 9, nella quale
dovrà trascorrere un anno. E comincia così per lui un cammino - inesorabile,
claustrofobico, allucinante - lungo gli oscuri sentieri dell’anima umana, verso
il cuore buio di tutti gli orrori che albergano fuori e dentro ciascuno di noi.
L'autore:
Nato a Ferrara nel 1965, esordisce
nel 1989 con la raccolta Ombre - 17
racconti del terrore. Si lega poi al movimento letterario romano Neo
Noir e pubblica racconti, articoli e traduzioni su riviste e antologie per
diverse case editrici.
Suoi sono i romanzi tratti dai film
di Dario Argento Profondo Rosso e Suspiria per Newton & Compton.
Collabora per diversi anni con il mensile di cultura fantastica Mystero; per le edizioni Profondo Rosso
traduce i saggi Lovecraft e le ombre
di F.B.Long e Edipo e Akhenaton
I.Velikowsky, e il romanzo di S.Quinn La
sposa del diavolo.
Tra le sue raccolte di racconti
ricordiamo I racconti della piccola bottega
degli orrori (Mondo Ignoto 2002), La
fiera della paura (Mondo Ignoto 2004), Striges
(Robin 2005) e La notte chiama e altre
storie (2011, con Luigi Boccia), oltre al racconto singolo I burattini di Mastr’Aligi (Nero Press
e-book 2014).
Pubblica inoltre i romanzi I Ragni Zingari (Edizioni XII 2010, poi
Nero Press e-book 2014), con il quale nel 2013 vince il Premio Polidori, e Madre nera (Crac Edizioni 2013).
Per Dunwich Edizioni ha già
pubblicato il racconto I buoni e i
cattivi, compreso nell’antologia digitale Poker d’Orrore (2014).
Giovanni
Corte è il nuovo Custode assunto dal NOM, il Nuovo Ordine Morale.
Il suo
compito è quello di sorvegliare la Cisterna e di “smaltire” i rifiuti della
società che gli vengono recapitati.
Il NOM ha
regole dure e chiunque non le rispetti, chiunque non si attenga alla legge è
destinanto a una morte atroce.
La Cisterna
prevede una procedura che porta coloro che delinquono a una morte lenta e
agonizzante: sedati e poi riversati in una fossa comune, non possono che
attendere lo Scarico, il momento in cui i corpi, vivi o meno che siano, vengono
disciolti nell’acido.
Giovanni non
sembra essere impressionato dalla cosa, il suo compito è quello di servire il
NOM e di essergli fedele in ogni momento.
Dal momento
in cui diventa Custode non ha più alcun contatto con il mondo esterno, se non
tramite i notiziari, attentamente selezionati dal governo. Ogni segno
contraddittorio viene interpretato come sovversivo e, pertanto, punito dalla
legge.
La giornate
del custode scorrono lente, ogni tanto qualche consegna gli permette di
scambiare poche chiacchiere con le
Guardie che hanno i minuti contati prima di tornare al servizio del NOM.
È un diario
a turbare la calma apparente del Custode, una serie di appunti che parlano di
visioni e fantasmi.
Probabilmente
sono le poche memorie lasciate dal Custode precedente, la cui sanità mentale è
stata minata dall’attività nella Cisterna.
Giovanni ci
fa poco caso ma, poi gli eventi lo portano a prestare più attenzione.
Strani
messaggi gli vengono recapitati. Si tratta di un brutto scherzo o qualcosa
attende il Custode?
La Cisterna
è un romanzo perturbante, una morsa che stringe lo stomaco e opprime i sensi.
Il senso di lentezza
e claustrofobia rende il tutto angosciante e ansiogeno.
L’atmosfera
che si respira tra le pagine riporta alla mente gli scenari descritti da Orwell
nel suo 1984.
Quello che
Lombardi prospetta nel suo romanzo è un mondo che ha dimenticato l’umanità nel
suo tentativo di riportare l’ordine morale.
Non c’è
sentimento, non c’è pietà, solo una lunga attesa nella speranza di abbandonare
tutto e vivere una vita tranquilla, fatta di godimenti, esattamente come quella
agognata da Giovanni, dopo il mandato nella Cisterna.
Il lettore
non può che precipitare nel baratro della Chiusa insieme ai condannati, in una
spirale asettica e mortuaria che non accenna ad avere fine.
Un distopico
disturbante per chi ha una psiche sensibile e uno spiccato senso di libertà, un
romanzo che aspira alla riflessione profonda su quello che siamo e su quello
che potremmo diventare.
Quella di
Nicola Lombradi è una penna che solca graffi profondi che raggiungono le viscere e mettono radici nelle nostre paure
più profonde, nella nostra umanità dimenticata.
Avrete pietà
o vi lascerete arruolare dal NOM?
Ciao, perdona il commento fuori contesto, ma vorrei invitarti al mio link party, prova a darci un'occhiata. Eccoti il link ti aspetto ;)
RispondiEliminahttp://piccolemacchiedinchiostro.blogspot.it/2015/05/buona-domenica-cari-amici-di-piccole.html
Ps: meraviglioso il puntatore, Charmed *.* lo adoravo! il potere del trio ahahahah
RispondiElimina