Recensione: Oscure Regioni
Titolo: Oscure Regioni. Racconti dell'orrore volume 1
Autore: Luigi Musolino
Editore: Wild Boar Edizioni
Pagine: 158
Descrizione:
Oscure Regioni
è la nuova uscita della collana Memorie
dal Futuro, edita da Wild Boar e curata dall’associazione RiLL Riflessi di
Luce Lunare.
Memorie dal Futuro
è una collana di antologie personali, e l’autore cui è dedicato ogni volume è scelto
fra quelli che più si sono distinti nei concorsi letterari banditi da RiLL (in
particolare: nell’ambito del Trofeo RiLL per il miglior racconto fantastico, uno
dei maggiori premi italiani rivolti all’immaginario fantastico, e a cui
partecipano oltre 200 racconti all’anno).
Oscure Regioni
presenta ai lettori i racconti dell’orrore di Luigi Musolino: trentadue anni, piemontese, editor e traduttore per
molte case editrici che si occupano di letteratura fantastica e horror.
Oscure Regioni
segna un cambiamento per la stessa collana cui appartiene: diversamente dai
volumi che l’hanno preceduto, nasce infatti come progetto editoriale articolato
su due libri. E questo per l’originale
filo rosso che lega le storie: racconti dell’orrore, basati sulle leggende del
folclore italiano. Per ogni regione c’è un mito popolare, e un racconto,
componendo così un viaggio nel lato oscuro di quello che, erroneamente o per
marketing turistico, è spesso e volentieri chiamato “il paese del sole e del
mare”
La recensione di Miriam:
Spesso quando pensiamo ai miti e ai
misteri tendiamo a volgere lo sguardo lontano, la stessa narrativa fantastica
italiana, sovente attinge dai paesi esteri il materiale con cui imbastire le
sue trame. Eppure l’Italia, a dispetto dei luoghi comuni che la associano al
sole, alla pizza e al festoso suono del mandolino, non manca di un lato oscuro.
Per imbattersi in una strega, in un folletto o, in uno spaventoso mostro
acquatico, non è indispensabile andare lontano. Le creature magiche sono
ovunque, intorno a noi, basta solo aguzzare la vista e tendere le orecchie per
riuscire a scovarle.
Luigi Musolino, con il suo progetto
letterario, non solo ci dà una mano in tal senso, ma si spinge un passo oltre
proponendoci un vero e proprio itinerario alla scoperta delle leggende nostrane.
L’antologia, raggruppa appunto dieci
racconti che traggono ispirazione dalle storie del folclore italiano. Ciascuno
si colloca in una regione diversa divenendo tappa di un lungo percorso che
attraversa l’intero stivale (e che peraltro non si conclude qui, giacché è
prevista la pubblicazione di un secondo volume teso a coprire le regioni
mancanti).
L’aggettivo che compare nel titolo
non è casuale e ci fornisce un’interessante anticipazione sul contenuto di
questa raccolta. Oscure Regioni
perché tutti i testi hanno un taglio cupo e sono pervasi da atmosfere
terrificanti. Scartando l’aura fiabesca, che solitamente connota le storie
popolari narrate intorno al fuoco o sussurrate ai bambini prima di andare a
letto, l’autore ci propone infatti una rivisitazione dei miti nostrani in
chiave horror.
Avventurandoci fra le sue pagine
abbiamo dunque occasione di stupirci scoprendo, o riscoprendo, un’Italia
nascosta e misteriosa e di rabbrividire
a più riprese perché, vi garantisco, alcune storie sono davvero inquietanti.
Leggendo si prova quasi una
sensazione straniante poiché i paesaggi, i costumi, persino i dialetti delle
varie regioni sono tratteggiati in maniera tanto realistica e dettagliata da
far sì che ogni luogo divenga immediatamente riconoscibile, nel contempo
tuttavia ci imbattiamo in strani personaggi, riti, maledizioni che mai avremmo
sospettato essere così vicini.
Ecco allora che gli allegri colori
delle Sicilia affogano in buie cisterne che ospitano macabri riti mafiosi; il
meraviglioso lago di Como lascia emergere dalle sue acque un mostro che non ha
nulla da invidiare alla famosissima Nessie di Loch Ness; sul fondale del mare
Adriatico si cela una raccapricciante Atlantide
Romagnola; un mazzo di carte napoletane si anima partorendo un letale
tre di bastoni, mentre la gracchiante voce della zia Lenuccia, gobbuta grinzosa
e cattiva, ci accarezza facendoci accapponare la pelle…
Maledizioni, vendette, riti arcani si
rincorrono storia dopo storia, mentre uno straordinario bestiario fantastico
sfila davanti ai nostri occhi attoniti e il confine tra realtà e immaginazione
diviene sempre più labile.
Uno dei maggiori pregi di questi
racconti risiede proprio nel legame tra la dimensione fantastica e quella
reale. Per quanto siano fantasiose, Luigi Musolino non recide mai il filo
sottile che collega le sue favole nere alla realtà, cosicché la paura generata
dai mostri si fonde con quella provocata dalla quotidianità in cui siamo immersi
e nella quale aleggiano gli spettri della mafia, dei cataclismi, dei disastri
aerei, della diversità… Insomma, quelli
in cui ci cala con mano da maestro, non sono incubi che svaniscono alle prime
luci dell’alba.
Se siete lettori temerari e amate le emozioni
forti, non vi resta che mettervi comodi e godervi questo straordinario viaggio lungo
sentieri inediti, che pure portano a “casa”.
Miriam, come co-curatore del libro ti ringrazio molto.
RispondiEliminacon l'occasione, segnalo la pagina di RiLL.it dedicata a "Oscure Regioni (volume 1)"
http://www.rill.it/?q=node/611
alberto panicucci
Grazie a te, ho aggiunto il link anche nel post! :)
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