In libreria a lugli 2014
Titolo: Le navi dei Vichinghi
Autore: Frans Gunnar Bengtsson
Editore: Beat
Edizione originale SUPERBEAT
Introduzione di Michael Chabon
Traduzione dallo svedese di Kirsten Montanari Guldbrandsen
Pagine: 528
Prezzo: 13,90
Traduzione dallo svedese di Kirsten Montanari Guldbrandsen
Pagine: 528
Prezzo: 13,90
L’epopea vichinga
nel romanzo svedese che l’ha resa famosa in tutto il mondo.
Un grande libro d’avventura sugli Uomini del Nord
e le loro navi, le loro battaglie, le loro conquiste,
i loro codici d’onore, i loro dèi.
nel romanzo svedese che l’ha resa famosa in tutto il mondo.
Un grande libro d’avventura sugli Uomini del Nord
e le loro navi, le loro battaglie, le loro conquiste,
i loro codici d’onore, i loro dèi.
Descrizione:
Le navi dei Vichinghi, il romanzo epico di Frans Gunnar Bengtsson che
dagli anni Quaranta è uno dei libri della narrativa svedese più venduti e
letti del pianeta, riporta in vita il fantastico mondo del X secolo
dopo Cristo, quando un popolo avvolto nella leggenda – il popolo dei
Vichinghi – imperversava con le sue scorribande dalle fortezze della
Scandinavia giù fino ai porti più remoti del Mediterraneo. L’eroe di
Bengtsson, Orm il Rosso – coraggioso, astuto e, soprattutto, baciato
dalla fortuna – è solo un ragazzo quando viene strappato al suo
villaggio nativo danese dai Vichinghi e messo ai remi di una delle loro
grandi navi con le teste di drago che ornavano la prua.
Nel corso di mirabolanti avventure tra i mari e i porti pericolosi dell’epoca, il vichingo Orm viene catturato dai Mori in Spagna, dove è iniziato ai piaceri dei sensi e dove combatte per il califfo di Cordova. Scappato dai Mori, approda in Irlanda dove, con suo grande stupore, si imbatte nelle prime, eteree figure di monaci cristiani. Dall’Irlanda parte poi per avere un ruolo di primo piano negli intrighi orditi dai vari re vichinghi per ritornare poi nella sua terra natia, dove lo attendono nuove avventure e cimenti.
Nel corso di mirabolanti avventure tra i mari e i porti pericolosi dell’epoca, il vichingo Orm viene catturato dai Mori in Spagna, dove è iniziato ai piaceri dei sensi e dove combatte per il califfo di Cordova. Scappato dai Mori, approda in Irlanda dove, con suo grande stupore, si imbatte nelle prime, eteree figure di monaci cristiani. Dall’Irlanda parte poi per avere un ruolo di primo piano negli intrighi orditi dai vari re vichinghi per ritornare poi nella sua terra natia, dove lo attendono nuove avventure e cimenti.
L'autore:
Frans Gunnar Bengtsson (4 ottobre 1894 – 19 dicembre 1954) è
stato uno dei maggiori poeti e scrittori svedesi. Saggista, si occupò di
François Villon, Walter Scott e Joseph Conrad e scrisse una imponente
biografia di Carlo XII, il re svedese. Il libro che gli diede la fama fu
però Le navi dei Vichinghi (titolo originale Röde Orm) pubblicato in due parti nel 1941 e nel 1945.
Hanno detto di questo libro:
«Questo romanzo è semplicemente in grado di procurare un infinito piacere a qualsiasi essere umano sulla faccia della terra».
Michael Chabon, Premio Pulitzer 2011
«Questa straordinaria saga di epiche avventure vissute per mare e per terra è un capolavoro della narrativa storica».
The New York Times
«Il re dei libri sui Vichinghi».
New Statesman
Titolo: L'uomo che non poteva morire
Autore: Timothy Findley
Editore: Beat
Edizione originale Neri Pozza
Traduzione dall’inglese di Massimo Birattari
Pagine: 560
Pagine: 560
Prezzo: 9,00
Descrizione:
«Ho vissuto molte vite, dottor Jung… Vidi la prima
rappresentazione di Amleto e l’ultima recita dell’attore Molière. Fui
amico di Oscar Wilde e nemico di Leonardo…».
Nella clinica psichiatrica Burghölzli di Zurigo, Carl Gustav Jung è alle prese con un caso davvero complicato. Pilgrim, l’uomo condotto al suo cospetto dalla bella ed enigmatica Lady Quartermaine, dopo un fallito tentativo di suicidio, ha posto fine al suo ostinato mutismo con deliranti e inaspettate confessioni.
Nella clinica psichiatrica Burghölzli di Zurigo, Carl Gustav Jung è alle prese con un caso davvero complicato. Pilgrim, l’uomo condotto al suo cospetto dalla bella ed enigmatica Lady Quartermaine, dopo un fallito tentativo di suicidio, ha posto fine al suo ostinato mutismo con deliranti e inaspettate confessioni.
Chi è quell’uomo? Un mitomane profondamente malato, un geniale millantatore oppure la vittima di una strana maledizione?
Romanzo
ambizioso, fantastico, metafisico, nel quale fanno la loro apparizione
personaggi come Henry James, Oscar Wilde e Monna Lisa, L’uomo che non poteva morire
può essere letto come uno straordinario racconto sulla nascita
dell’Europa del XX secolo, oppure come un romanzo sull’eterno conflitto
tra distruzione e creazione, o, infine, come una magnifica storia sugli
abissi insondabili dell’identità umana.
L'autore:
Timothy Findley è nato nel 1930 nell’Ontario. Vincitore di
numerosi premi letterari (il Governor General’s Award, l’Edgar Award, il
Chalmers Award), ha scritto numerosi romanzi e tre raccolte di
racconti, oltre a saggi e opere teatrali. È scomparso in Francia nel
giugno del 2002.
Hanno detto di questo libro:
«Un magico cocktail di mistero, religione e filosofia… Un romanzo che avvince e fa pensare».
The New York Times
«Uno dei libri più belli che io abbia mai letto».
Luca Bizzarri
«Un romanzo meraviglioso che, col suo protagonista che evita la morte e possiede un’incerta identità, evoca insieme Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde e Orlando di Virginia Woolf».
Times
«Uno dei libri più belli che io abbia mai letto».
Luca Bizzarri
«Un romanzo meraviglioso che, col suo protagonista che evita la morte e possiede un’incerta identità, evoca insieme Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde e Orlando di Virginia Woolf».
Times
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