venerdì 7 marzo 2014

Recensione: Obscura Legio

 Titolo: Obscura Legio - Bastardi di Roma
Autore: Stefano Di Marino
Prefazione di Alan D. Altieri
Illustrazione di copertina di
Daniele Serra
Illustrazione interna di Daniele Serra
Editore: Mezzotints Ebook 
Collana: Buio
Formato ebook (epub, mobi)
Prezzo di copertina: € 2,99

Descrizione:
Obscura Legio – Bastardi di Roma è il primo episodio di una nuova serie horror/weird che sconfina nel fantasy e nel pulp, ambientata nella Roma imperiale. L’autore racconta le avventure di Jorgas, ex-gladiatore cartaginese, che ha raccolto attorno a sé una masnada di eccezionali combattenti, la Obscura Legio, che dovrà fare i conti con
missioni ai limiti della realtà. Avventura, azione, soprannaturale, sesso, lame e sangue, sortilegi, all’interno di un contesto storico accuratamente ricostruito, fanno di
Obscura Legio una miscela esplosiva.

 Roma, età imperiale. Un annoiato Augusto chiede allo scriba di narrare una storia piena di intrighi, magia ed esseri malvagi. Inizia così il racconto delle gesta di Jorgas, ex-gladiatore cartaginese, che ha raccolto attorno a sé una masnada di eccezionali combattenti, la Obscura Legio: Xifex lʼEgiziano, Uxan Senza Volto, Lexia, Vonn lʼArmeno, Nabus il Numida. L'Oscura Legione viene subito proiettata in missione: recuperare lʼoro che Quinto Fabio Murilio ha sottratto a Cesare. Lʼassalto alla villa di Murilio è un vero massacro. Nel frattempo, a Nord uno sciamano di nome Horrak va creando un esercito di Uomini dalle Teste di Lupo: i mostri attaccano un distaccamento romano, annientandolo. È pane per i denti della Oscura Legione: Livinio affida al gruppo di Jorgas la nuova missione: recarsi a Nord per controllare la situazione ai confini settentrionali dellʼImpero, verificare gli strani eventi occorsi in quelle terre: sacrifici umani, mostri con teste di lupo, tensioni tra i popoli di quelle
terre innevate, che spingono sui confini entrando in lotta tra loro e contro lʼImpero. Il mondo di Jorgas e dell’Obscura Legio si svela sempre più, fino alle inevitabili conseguenze.

L'autore

Stefano Di Marino (Milano, 1961) scrittore, traduttore, saggista, ha pubblicato opere di narrativa thriller, noir, azione e avventura, horror. Tra le sue opere: la serie Il Professionista (Segretissimo, Mondadori) scritta con lo pseudonimo di Stephen Gunn, la serie Vlad (Segretissimo, Mondadori), con lo pseudonimo di Xavier Le Normand, diversi romanzi firmati col proprio nome, tra i quali: Per il sangue versato (Mondadori, 1990), Lacrime di Drago (Mondadori, 1994), I sette sentieri dell'alleanza (Sperling & Kupfer, 1996), l'ombra del corvo (Sperling & Kupfer, 1996), I sette sentieri dell'alleanza (Sperling & Kupfer, 1996), Il sentieri dei mille sospiri (Urania, Mondadori, 1999), Il Cavaliere del Vento (Piemme 2000), Quarto Reich (Piemme, 2002), Ora Zero (Editrice Nord, 2005), Sole di Fuoco (TEA, 2007), la trilogia Montecristo (Mondadori, 2008-2009), Pietrafredda (Perdisapop, 2009), Il Palazzo delle cinque porte (Giallo Mondadori, 2014). Nella sua prolifica produzione narrativa ha pubblicato molti racconti, per vari editori, in formato cartaceo e digitale, sia in forma di serie che all'interno di antologie. Il blog dell'autore: http://hotmag.me/ilprofessionista 

La recensione di Miriam:

Oscurità e splendore sono due termini contrapposti eppure associabili in egual misura all’Antica Roma: splende per la vastità delle sue conquiste, per la potenza dei suoi imperatori, per l’imponenza e la bellezza mozzafiato delle sue architetture, mentre allunga le sue ombre sugli intrighi che ne sorreggono la politica, sulla sete di sangue, sulla violenza e la lascivia dei suoi costumi. Un lato oscuro che affascina, almeno la sottoscritta, più di ciò che riluce in superficie.
Ed è proprio nei suoi meandri che ci guida l’Obscura Legio di Stefano Di Marino, un esercito tessuto d’ombra a sua volta poiché privo di stendardi e ufficialmente non riconosciuto da alcuna autorità. In realtà a legittimarne l’esistenza è Caio Giulio Cesare in persona che dei suoi servigi si avvale per regolare conti e ristabilire l’ordine costituito, ma ovviamente è un’informazione top secret appannaggio di pochi.
Sono mercenari, assassini senza scrupoli, coloro che ne fanno parte. A guidarli è Jorgas, un ex gladiatore di origini cartaginesi  addestrato nell’arena a uccidere senza pietà.
È una premessa che reca il forte sentore di una trama torbida quella da cui muove l’autore ma, a partire da qui, si spinge molto oltre forzando i chiavistelli del reale e sconfinando in un buio ancora più fitto: quello in cui si agitano creature soprannaturali e forze sovraumane.
L’Obscura Legio ci sospinge infatti in un territorio inedito in cui realtà e fiction si intrecciano alimentando un connubio esplosivo. Il racconto storico sorretto da solide basi documentali si arricchisce di pennellate horror trasformandosi in qualcosa di nuovo, un romanzo − primo capitolo di una serie − che accosta due generi all’apparenza distanti accogliendo al suo interno anche un insieme di altre suggestioni riecheggianti lo sword and sorcery e il pulp. Sangue e sesso sono ingredienti presenti in dosi abbondanti, né avrebbe potuto essere altrimenti in un’opera ambientata nell’antica Roma, ma tra essi si insinua un terzo elemento che trascende il comune piano di realtà: la materia di cui sono fatti gli incubi.
La trama fortemente avventurosa si sviluppa a suon di colpi di scena e azione colorandosi delle stesse tinte forti che caratterizzano i combattimenti nell’arena, i nemici con cui Jorgas e compagni dovranno misurarsi saranno però creature rigurgitate dall’Ade. In questa prima avventura si tratterà di uomini-lupo resuscitati da un misterioso sciamano che ambisce appunto a minare il potere di Cesare. Sterminarli non sarà il solo obiettivo dell’oscura legione; per sventare definitivamente la minaccia occorrerà svelare l’identità di colui che li arma e i suoi loschi piani.
All’adrenalina messa in circolo dalla battaglia e alla suspense insita nella pericolosa missione si aggiunge dunque, per il lettore, la sfida di un giallo da dirimere.
La soluzione, sorprendente quanto difficile da presagire, viene fornita nel finale, tuttavia rappresenta solo un punto temporaneo. Mentre una missione si conclude con successo, una nuova impresa si profila all’orizzonte; lì dove alcuni interrogativi trovano risposta, altri rimangono in sospeso creando curiosità e preparando il terreno per il sequel. Stessa cosa può dirsi per i personaggi che in questo primo capitolo della serie vengono introdotti senza esaurire affatto le loro potenzialità. Ben poco scopriamo di Jorgas, che pure  potrebbe celare molti segreti nel suo passato da gladiatore, e altrettanto vale per coloro che gli gravitano intorno − dall’ambiguo Livinio che ha messo insieme l’Obscura Legio, alla piccola quanto letale Lexia che ne affianca il condottiero, fino all’enigmatica strega Rogatine che giunge a occupare il centro della scena in prossimità delle battute finali.  
Sebbene siano tutti caratterizzati quel tanto che basta per  intrigare e suscitare antipatie o simpatie nel lettore, infatti, nessun personaggio si svela completamente riservandosi un ampio margine di possibilità entro cui muoversi in futuro.
Personalmente sono giunta all’ultima pagina animata da un forte senso di attesa ed entusiasmo: attesa di scoprire qualcosa in più su questo universo in bilico tra storia e horror, entusiasmo per essermi imbattuta in una saga in cui convivono due generi che amo.











 

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