Recensione: C'è qualcosa che non sai
Titolo: C'è qualcosa che non sai
Autrice: Patrizia Anselmo
Editore: Alcheringa
Colana: I quarzi neri
Pagine: 204
Prezzo: 10,80 euro
Descrizione:
Cosa lega Maryane e Renato? Si dice che Maryane sia una strega e come tale
tutti ne cercano l'aiuto, ma poi la temono e la disprezzano, e non esitano a
darle la caccia perché lei è l'amante del Maligno. Renato invece è il
testimone che vent'anni prima ha fatto condannare il fratello Daniele per
l'omicidio della madre e della sorella. Conduce una vita scioperata e
vive con le donazioni delle persone solidali con i piccoli orfani delle
vittime di omicidi o incidenti. Attraverso i secoli qualcosa unisce
Maryane e Renato. Ricordi, visioni, e una maledizione. Ma soprattutto... la
maledizione!
L'autrice:
Patrizia Anselmo è piemontese. Ha già pubblicato alcuni e-books: “A
cuccia” con 9muse edizioni, “Asana” con Haiku edizioni e “Guya” con
Drops edizioni. A maggio è uscito “Beati gli ultimi” con Leucotea
edizioni. “C’è qualcosa che non sai” è il secondo romanzo.
La recensione di Sara:
Davide è in carcere da più di
vent’anni, ha scontato quasi tutta la pena ma, qualcuno decide che per lui è
tempo di uscire e si mette al lavoro per testimoniare la sua innocenza.
Quando ha ucciso sua madre e
sua sorella Davide aveva quasi 15 anni, suo fratello Renato solo cinque.
È stato proprio lui a
testimoniare contro Davide ed è stato sempre lui a pagare il prezzo più caro
per la perdita della madre e la sorella.
Abbandonato da tutto e tutti,
Renato tira a campare grazie alle donazioni di chi prova un po’ di compassione
per lui ma, arrivato a venticinque anni, le donazioni cominciano a essere
sempre meno, fino a diventare nulle.
Ormai è un adulto e non
suscita più tenerezza nella gente, sarebbe ora di trovarsi un lavoro e decidere
cosa fare del proprio futuro ma, Renato proprio non ne ha voglia. Preferisce
rubacchiare qua e là e aspettare che un po’ di fortuna piova dal cielo.
Detto fatto! Arriva Leopoldo
con il suo club di strampalati studenti di criminologia che rimette in gioco i
casi di omicidio, quando non è sicuro del colpevole.
Secondo il club non è Davide
il carnefice della casina del Monferrato, Renato ricorda male. Lo convincono
così a mettersi sulle tracce della famiglia per scoprire di più su quella
tragica notte. Leopoldo ovviamente offre in cambio bigliettoni a non finire.
Renato accetta senza pensarci
e si butta a capofitto nell’incubo della sua infanzia.
Ma… cosa c’entra in tutto
questo la strega Maryane, condannata al rogo dall’Inquisizione, nello stesso
Monferrato?
Mistero e cronaca nera si
alternano nelle pagine di C’è qualcosa
che non sai, Renato e Maryane raccontano, a turno, le loro storie. I
racconti sono diversi, si svolgono in epoche diverse ma, in un qualche modo
sono indissolubilmente legati.
Sebbene la storia si lasci
leggere in pochissimo tempo e sia riuscita a coinvolgermi senza troppi sforzi,
non l’ho trovata particolarmente originale.
Maryane è la classica donna
affascinante, tutti gli uomini si innamorano di lei e, l’Inquisizione tuttavia
non sbaglia… la strega e il demonio sono più che intimi amici.
L’omicidio della casina del
Monferrato, d’altro canto, rappresenta una storia di ragazzini che giocano ai
satanisti e si lasciano sfuggire la situazione di mano, storia abbastanza nota
agli appassionati di cronaca e racconti inquietanti.
Bisogna però riconoscere la
bravura dell’autrice, lo stile semplice e diretto che permette al lettore di
appassionarsi al romanzo. Anche se la trama non è del tutto nuova riesce
comunque a coinvolgere.
Gli amanti del genere non
rimarranno sicuramente delusi!
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