Vision Thing: Intervista a Florinda Zanetti

Florinda Zanetti nasce a Orvieto il 02/06/1993 attualmente vive a Castel Viscardo in provincia di Terni. Compie gli studi nel suo paese fino alla terza media ricevendo il suo primo premio “Generale Cimicchi” (2006) per la costanza e l'impegno nello studio e nello sport. Sempre a Orvieto frequenta il Liceo Artistico; nel corso degli anni di studio  partecipa a diversi concorsi come il Fantasy Horror Award (2010-2011), quello delle Ceramiche di Acquapendente (che le vale un encomio).
Altri concorsi vinti:
-affresco della porta murata della caserma dei finanzieri di Orvieto (piazza Marconi) (2010)
-Concorso Nazionale Italiano per tutti i Licei e Accademie d'arte di Italia "Luce dei miei occhi” proposto dall'associazione Artediamare - 3°posto con “Pianto di Stelle”(2011)
-Concorso nazionale italiano “Illustrare la natura” proposto dall'associazione Ardeaonlus, prima classificata nella categoria “Mammalia” con “Tigre Indiana”, “Premio Giuria d'Onore” (giuria formata da: Dott. Mario Punzo, Direttore della scuola italiana di Comix, Dott.Rosario Balestri, Presidente dell'Associazione ARDEA, Dott.ssa Mariella Del Re Museo di Paleontologia di Napoli) e “Premio Popolare” (con un totale di 375 voti da parte dei visitatori del museo tenutosi nei giorni della mostra-mercato della natura)(2012)
-Concorso Streetarea (2013)
Attualmente partecipa ad altri concorsi e fiere del fumetto quali Romics o Orvieto Comics e si fa commissionare vari lavori artistici.


Benvenuta in Vision Thing Florinda! Per cominciare ti va di presentarti ai nostri lettori?
Ciao a tutti mi chiamo Florinda Zanetti  ho venti anni e da circa 8 mesi ho iniziato a percorrere la strada di illustratrice fantasy.

Quando e come nasce la tua passione per l’arte?
Diciamo che disegno da quando ho memoria, nel senso che non so precisamente da quanto disegno forse da tutta la vita ormai e mi sembra una cosa scontata, però ammetto che il mio primo vero impulso l’ho avuto a 5 anni. Stavo nella cucina di casa mia, mio padre guardava un film mentre io stavo disegnando dei personaggi illustrati in un libro di favole per bambini. Quando girai la pagina del libro notai l'illustrazione di un drago nero che sputava fiamme rossastre e chiesi a mio padre di disegnarmelo così da poterlo poi colorare. Il fatto è che lui “ci provò” e il risultato faceva alquanto schifo; sì, sì lo ammetto era una cosa orribile.  Io mi arrabbiai e decisi di farlo da sola. Così ridisegnandolo ebbi le prime basi dell'anatomia di una creatura fantasy, non avrei mai pensato che mi incidesse così tanto l'animo. Risvegliò in me una sensazione di forza. In effetti i draghi sono tutt'oggi nella mitologia  e nei libri per ragazzi un simbolo di forza saggezza e intelligenza, forse la creatura più imponente della fantasia umana. La seconda fase che  fece crescere velocemente questa passione fu il film Dragonheart che mi fece perfino commuovere, e da quel giorno approfondì ancor di più l'anatomia dei draghi, passando poi a grifoni, basilischi, chimere e infine agli umani.

Raccontaci un po’ della tua formazione artistica e delle tecniche che prediligi per la realizzazione delle tue opere.
Non ho una precisa formazione artistica, ho frequentato il liceo d'arte di Orvieto per cinque anni ma ammetto che mi è servito a ben  poco perché molte cose le ho imparate individualmente a casa davanti al computer (specialmente nei tutorial su youtube) . Le tecniche che uso più frequentemente sono acrilico misto a colori a olio. Ma ultimamente mi sento molto combattuta tra arte tradizionale e digitale, per quest'ultima uso molto photoshop.


Come nascono le tue illustrazioni? Da cosa trai ispirazione?
Traggo la mia ispirazione da tutto ciò che mi circonda. Non mi focalizzo mai sul soggetto che devo disegnare ma bensì su altri che potrebbero comporlo. Così facendo, penso alla tridimensionalità, ai giochi di luce, alle ombre, e al rapporto che ha con lo sfondo il soggetto che devo creare ma prima di tutto penso all'atmosfera e alla sensazione che deve suscitare nell'animo di chi “legge l'opera”.

C’è un pittore, fumettista, illustratore a cui ti ispiri o che rappresenta qualcosa d’importante per te?
Ammiro i lavori di Paolo Barbieri (tranne i draghi e i volti ripetitivi dei personaggi femminili) ma non la sua personalità così altezzosa. Ammiro Lucio Parrillo perché prima di passare al digitale ha fatto buon uso del tradizionale e ha esercitato una notevole sicurezza nel tratto del pennello che è il massimo oggigiorno per un artista così giovane. E in fine Jhon Avon (illustratore di fama delle carte Magic the Gathering) per i suoi bellissimi paesaggi e Jhon Jude Palencar (pittore e illustratore dei libri di Christopher Paolini) per avermi donato le prime basi anatomiche dei “volti” dei draghi.

Hai avuto occasione di realizzare cover per alcuni i libri.
C’è tra tutte un’opera con cui hai instaurato un particolare feeling o che ti ha ispirato più delle altre?
Sì ho fatto alcuni lavori, e molte copertine, ammetto che mi piacciono tutte anche se dovrò migliorare, ma la copertina a cui sono più legata è quella a cui sto lavorando da tempo ma che non so se qualcuno  vedrà mai... è di un libro che mi piacerebbe scrivere ma purtroppo ho dei gravi problemi con la scrittura anche essendo un’ottima lettrice.

Come procedi quando ti viene commissionata la copertina di un libro? Lo leggi, segui le indicazioni dell’autore o…?
Solitamente lo scrittore mi passa tramite e-mail un estratto del racconto che vorrebbe come copertina, io lo leggo, creo una bozza, gliela mostro e poi ci accordiamo su come comporre l'immagine iniziale dallo sfondo ai personaggi, e infine realizzo il tutto mandando allo scrittore ogni giorno uno screen dei “work in progress”.

Un romanzo che ti sarebbe piaciuto illustrare o di cui avresti voluto realizzare la copertina?
I romanzi di World of Warcraft, solo che ammetto che non sono ancora all'altezza di propormi come illustratrice della Blizzard, quindi aspetterò qualche anno :)


Ho letto sulla tua pagina Facebook della tua recente passione per le carte alterate. Ti va di spiegarci di cosa si tratta?
Diciamo che questa piccola passione è nata per sbaglio, stavo dipingendo a casa quando un mio amico  mi ha lanciato davanti delle carte e mi ha detto di dipingergli i bordi “estendendole”. All'inizio l'ho pensato come un hobby dove potevo esercitare al meglio la mia percezione visiva e adesso è diventato quasi un lavoretto artistico ben pagato dai miei clienti e giocatori.

Sogni nel cassetto e progetti per il prossimo futuro?
Spero di diventare un’ottima illustratrice fantasy da prendere come esempio per le prossime generazioni che verranno dopo di me. Naturalmente ho moltissimo da imparare e per prima cosa sogno di fare molti approfondimenti nel campo illustrativo (in arte tradizionale ma soprattutto digitale) e nel 3D.

E per saperne di più...
 

Commenti

  1. Bellissimi disegni - Brava alla illustratrice che non conosvo - mi informerò

    Ottimo post e belle illustrazioni - adoro i disegni e le illustrazioni fantasy

    un saluto Elfico

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  2. grazie Arwen :) sono felice che ti piacciano le mie creature, spero di migliorare sempre di più.

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  3. Sì, le illustrazioni di Florinada sono meravigliose!

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