Vision Thing: Intervista a Elisa Ferrotto



Elisa Ferotto, diplomata in Maturità Artistica nel 2000, al Liceo U.Boccioni di Milano, nella sezione tradizionale ad indirizzo Architettura.
Ha frequentato poi 3 anni alla scuola del Fumetto di Milano, un anno del corso di Fumetto realistico (con professori come A.Stano autore leggendario di Dylan Dog) e due anni del corso d'Illustrazione per l'editoria (con professori come S.Delli Veneri e L.Orlandi) dove ha trovato vocazione nell'illustrazione, sia essa Fantasy, Horror, Naturalistica, per l'infanzia/ragazzi o umoristica e per trasformare la sua passione in professione.

La sua prima pubblicazione avviene nel 2005 con il gdr "Nephandum", della linea editoriale Extreme Fantasy, editore 25edition, autori Bianchini e Pasqualotto, premio "Best of Show" Lucca Comics&Game05, come Miglior Gioco di Ruolo Italiano dell'anno e a cui è seguita una esposizione degli originali per tutta la durata della Manifestazione Nazionale Lucca Comics&Game 2005 esponendo affianco a grandi autori internazionali come P.Bonner, ospite poi nell'area Painting dal vivo della stessa.
Attualmente lavora come Illustratrice Freelance (staff fisso dell'rpg artist staff di Asterion press), pittrice su commissione, scolpisce il legno facendo delle sculture con radici naturali ma è anche decoratrice (aerografo anche strumenti musicali) e crea  gioielli.
Dal 2011 dipinge anche su commissione porcellane come gadget ufficiali di Sine Requie con il progetto di "proiettare l'arte dell'illustrazione dalla carta a oggetti communi, come Mug. L'idea è quella di avvicinare l'osservatore all'illustrazione e viceversa che l'illustrazione si avvicini all'osservatore con oggetti che lo accompagnano quotidianamente o da collezione".
Pubblicazioni:
Nephandum linea editoriale Extreme Fantasy, 2005
Nephandum “Creature del terrore”,
Empyrea,
Empyrea “I segreti di Gemini”,
Sine Requie anno XIII,
Sine Requie anno XIII “Sanctum Imperum”,
Sine requie anno XIII “4° Reich”,
Quintessential “Wizard” (pubblicazione italiana e americana con la Mongoose Publishing),
Quintessential “Warrior” (pubblicazione italiana e americana con la Mongoose Publishing),
Quintessential “Rogue” (pubblicazione italiana e americana con la Mongoose Publishing),
Sine Requie Anno XIII – “Terre Perdute” uscito a Lucca Games 2011.
Sine Requie Anno XIII – “Gli occhi del Serpente” uscito a Modena Play 2012.
Sine Requie Anno XIII – “Regno di Osiris” uscito a Lucca Games 2012.





Benvenuta in Vision Thing Elisa! Per cominciare ti va di presentarti ai nostri lettori?
Grazie sinceramente innanzi tutto per l’occasione datami e, a voi che leggerete, per i minuti spesi! Presentarmi, beh, da cosa iniziare… Ho utilizzato lo pseudonimo Fenice Banshee per i primi anni di carriera poi l’editore scelse di non utilizzare pseudonimi per cui... et voilà Elisa Ferrotto!

Quando e come nasce la tua passione per l’arte?
A pochi anni (cinque/sei anni) avevo già deciso che la pittura e il disegno sarebbero stati “quello che volevo fare” e crescendo passò da normale passione di una bambina a punto fisso di tutta la vita. Mi disegnavo le scarpe, i muri di casa, di case di altri, correvo sempre e  l’unico modo in cui i miei genitori sapevano fermarmi era dandomi una scatola di matite colorate, a quel punto entravo in un mondo a parte.
Dopo qualche concorso di Illustrazione, la mia prima pubblicazione avvenne nel 2005 con il Gioco di ruolo "Nephandum", della linea editoriale Extreme Fantasy, editore 25edition, autori Bianchini e Pasqualotto, qui il mio punto di partenza.




Raccontaci un po’ della tua formazione artistica e delle tecniche che prediligi per la realizzazione delle tue opere.
Ho conseguito la Maturità Artistica nel 2000 al Liceo Umberto Boccioni di Milano, nella sezione tradizionale ad indirizzo Architettura.
Ho frequentato poi 3 anni alla Scuola del Fumetto di Milano: un anno del corso di Fumetto realistico (con professori come A. Stano, autore di Dylan Dog) e due anni del corso d'Illustrazione per l'editoria (con professori come S. Delli Veneri e L. Orlandi) dove ho trovato vocazione nell'illustrazione, sia essa Fantasy, Horror, Naturalistica, per l'infanzia/ragazzi o umoristica, per trasformare la mia passione in professione.

Olio, Acquerelli, Aerorgafo, Matite, Tecniche miste, Ecoline, Acrilici, Tempere, China, Digital painting.... Potrei andare ancora avanti, non c’è una sola tecnica che prediligo. Dipende dal soggetto, dal committente, dall’ispirazione ma soprattutto dai tempi di consegna!
Ricordo che lottai molto sul perché alla scuola del fumetto non insegnavano più la tecnica ad Aerografo perché “superata” e la imparai da sola. Per come sono io la curiosità delle tecniche “per realizzare” è un carburante per l’ispirazione.
Ad esempio, ultimamente, dipingere ad olio è diventata la mia ossessione-passione! Anni fa Ciruelo guardando i miei lavori a Lucca Comics&Games, mi consigliò tassativamente questa tecnica... e aveva proprio ragione!

 
Hai realizzato spesso illustrazioni per i giochi di ruolo. Ce n’è uno a cui ti senti più legata o che ti ha particolarmente ispirata?
 
Realizzare illustrazioni per i giochi di ruolo ha unito una duplice passione e Sine Requie, di Leonardo Moretti e Matteo Cortini, è senza ombra di dubbio quello a cui sono maggiormente legata.
La cultura Horror in tutte le sue forme è per me un amore che coltivo da sempre.
Ma sono molto legata anche Nephandum, di Massimo Bianchini e Mario Pasqualotto, non solo per l’unione dello spirito Horror al Fantasy (altra mia grande passione) ma anche perché loro furono i primi che credettero in me e continuano a farlo ancora oggi.

Oltre a lavorare come illustratrice e pittrice, da qualche anno ti dedichi alla decorazione di porcellane, alla realizzazione di gioielli e collabori alla creazione dei gadget ufficiali ispirati a giochi di ruolo come Sine Requie. Cosa puoi dirci a proposito di questi progetti ed esperienze?


Sì, dalla fine del 2010 mi sono data ad una nuova tecnica, la pittura su porcellana e vetro. All’inizio quasi per caso. Era una tecnica che da molto volevo imparare ed un mio amico (si ringrazia Joe) mi spronò commissionandomi una dozzina di Mug che avrebbe poi regalato per Natale ai suoi cari. Da lì nacque un altro filone della mia “vita artistica”.
Dipingo (anche su commissione) oggetti di porcellana e vetro, principalmente Mug, Boccali da birra e tazzine da caffè (caffè: altra mia grande passione) anche come gadget ufficiali di Sine Requie.
Il progetto si è concretizzato quasi spontaneamente, facendo come battuta agli Autori “Leo e Curte” che gli avrei potuto portare alla fiera di Lucca 2011 le Mug che stavo facendo e che tanto riscuotevano successo. Mi diedero al volo l’occasione di testarne il gradimento.
Fu un successo.
La mia idea è sostanzialmente quella di " Avvicinare l'osservatore all'Illustrazione e viceversa, che l'Illustrazione si avvicini all’osservatore uscendo dal foglio di carta/libro/tela trasportando l'arte dalla carta a oggetti comuni, trasformandoli in pezzi unici.”.
Come se l’illustrazione accompagnasse il proprietario dell’oggetto nelle sue giornate, nei suoi gesti, anche i più comuni, un po’ come lo è per me.
Sapere che c’è chi colleziona i miei pezzi unici è una soddisfazione enorme che ripaga quello che all’inizio sembrava un investimento sulla follia.
I gioielli di pietre dure semipreziose invece sono un’altra mia grande passione e tutto è nato con la domanda: “Realizzo molte cose..restauro anche mobili, perchè non posso realizzare io i miei gioielli?” da lì amiche e, col passaparola, altri mi hanno spinto su questa strada commissionandomene.
 

C’è un pittore, fumettista, illustratore a cui ti ispiri o che rappresenta qualcosa d’importante per te?
Senza dubbio nell’ Illustrazione Ciruelo ha rappresentato per me un gran maestro a cui mi sono appellata anche via e-mail per consigli, è una persona ed Artista eclettico eccezionale! Poi Alan Lee, Frazetta, Brom, Diterlizzi, Boris Vallejo, Alex Ross, B. Wringhtson maestro dell’horror e J. Gimenez senz’altro. Ma senza dimenticare mai Jeff Easley, K. Parkinson i miei due primi amori in fatto di Illustrazione Fantasy.
Caravaggio sopra ogni cosa come pittore ma anche Mucha, Waterhouse, Alexander, Arnold Böcklin, Dorè, Dürer e Dalì. Insomma prendo a piene mani lezioni da ogni tipo di branca dell’arte.

Quali sono le maggiori difficoltà con cui hai dovuto confrontarti nel momento in cui hai deciso di trasformare in un vero e proprio lavoro la tua passione artistica?
 
In primis mi sono confrontata con la difficoltà dettata dalla comune convinzione dilagante che questo non sia un vero lavoro e tanto meno un “lavoro serio”, che gli studi artistici siano solo per chi non ha “voglia di lavorare” o “non sia capace di far altro”. Con quest’ultima mi confronto sin dal Liceo Artistico: il fatto che molti ragazzi/e ripieghino sul Liceo Artistico perchè non portati alle lettere o alla matematica ha lentamente ma progressivamente portato a “rovinare la categoria” ed i Licei, cosa che purtroppo penalizza quegli studenti che sono lì per vera vocazione.
Naturalmente è impossibile non imbattersi nel fatto che se non ad alti livelli editoriali, si fa molta fatica sul fattore remunerazione: ai primi livelli è come se fossero i committenti a farti un “favore” a farti pubblicare e la visibilità dovrebbe, secondo loro, essere la paga sufficiente. Naturalmente si accetta e in un batter d’occhio è divenuta amara consuetudine.
E’ un lavoro poi i cui materiali, studio costante e mantenimento costano molto sia sul fattore economico sia sul fattore di tempo. Ed è così sin dai primi anni di studio.
Devi avere una forte convinzione nella tua passione, in te e nelle tue doti, e questa non è soprattutto cosa facile da mantenere. Io ho in effetti avuto un paio di anni di crisi esistenziale come artista e stavo per rinunciare nel 2010.  Lavorando da sempre anche in un altro impiego per mantenermi, e divenuto questo lavoro fulltime oltre misura, non avevo più quasi il tempo per il mio “vero lavoro”. Veri amici e primo tra tutti mio marito, Matteo Galli, mi sono stati davvero vicini, dato forza e coraggio per risollevarmi. Oggi l’impegno giornaliero e continuare nonostante risposte non prevenute da nuovi editori, è anche per loro.    

Quali le maggiori soddisfazioni fino a oggi? C’è un momento della tua carriera artistica che ricordi con particolare orgoglio o commozione?
 
La prima pubblicazione: 23 anni, donna e per di più nell’ambito Fatasy/Horror. Non è esattamente un ambiente discriminante non fraintendetemi ma è difficile entrare a farne parte, specie in Italia.
Poi nel 2009 Alan Lee che rifiuta un mio originale in dono e me ne chiede la fotocopia a colori con dedica perchè, citando le sue parole: “l’originale devi venderlo!”.
La soddisfazione di vedere la propria Illustrazione  (mummia realizzata per Sine Requie) stampata 4m per 2m a Lucca Comics & Games 2012 come parte dello stand di Sine Requie Asterion press.

Infine (recentissima e attualissima) la soddisfazione di essere chiamata per tenere una mia esposizione dal 1 al 28 Febbraio 2013 al locale storico Antiga Osteria S. Andrea, Misinto (MI) sullo sfondo del Parco delle Groane.

Se dovessi descriverti con un’immagine, quale sceglieresti?
 
Bella domanda!
non saprei proprio... Ti direi tutte! Nel cuore senz’altro, per tutti i significati che porta con sè, direi proprio la Mummia realizzata per Sine Requie.

 







Sogni nel cassetto e progetti per il futuro?
Tanti come sempre!
Editoriali: spero di avere buoni ritorni oltre oceano oltre che in Italia.
Avrei un progetto lasciato nel cassetto da qualche anno poi con mio Marito: un libro illustrato scritto a due mani.
E poi, naturalmente, ovunque la mia creatività si senta ispirata, spero presto infatti di iniziare a fare tatuaggi.


  E per saperne di più...
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