giovedì 24 gennaio 2013

Recensione: Alice in Zombieland

Titolo: Alice in Zombieland
Autrice: Gena Showalter
Editore: Harlequin Mondadori
Formato eBook
Prezzo Ebook 6.99 Euro


Descrizione:
Non avrò pace finché non avrò rispedito nella tomba tutti i morti che camminano. Per sempre.
Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere.
E invece è proprio quello che è accaduto. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che amavo è sparito. Mi chiamo Alice Bell, e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che adoravo, la mia sorellina e il padre che non ho mai capito finché non è stato troppo tardi.
Quella notte ho scoperto che lui aveva ragione: i mostri esistono veramente. Gli zombie mi hanno portato via tutto. E adesso non mi resta che la vendetta...
Per realizzare i suoi propositi, Alice dovrà imparare a combattere contro i non-morti e fidarsi del peggiore dei cattivi ragazzi della scuola, Cole Holland. Ma lui nasconde dei segreti. E quei segreti potrebbero rivelarsi persino più pericolosi degli zombie.

L'autrice:

Gena Showalter. Americana, ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2004 e oggi ha al suo attivo oltre 30 romanzi di diversi generi – erotico, paranormal, per ragazzi – che sono subito balzati in vetta alle classifiche del New York Times. In Italia ha ottenuto uno strepitoso successo con la serie Lords of the Underworld.
 
La recensione di Miriam:
 
Mai uscire dopo il tramonto perché nel buio si celano mostri famelici pronti a divorarti.
È l’assurda regola con cui Alice ha imparato a convivere. A dettarla suo padre, un uomo che tutti credono affetto da paranoia. Il signor Bell è terrorizzato dal buio, è sempre armato fino ai denti ed è convinto di difendere moglie e figlie segregandole tra le mura domestiche dopo una certa ora della giornata. Nessuna di loro ha mai visto le creature di cui vaneggia ma l’amore che nutrono nei suoi confronti le spinge ad assecondarlo fino a che non accade qualcosa di imprevisto.
Nel giorno del suo sedicesimo compleanno Alice convince il papà a fare un’eccezione. La famiglia Bell al completo trascorre una piacevole serata fuori casa ma, sulla via del ritorno, un terribile incidente automobilistico decreta la fine della festa. Alice perde i genitori e l’adorata sorellina Emma. È la sola a sopravvivere.
Da quel momento niente sarà più lo stesso. Alice verrà affidata ai nonni materni. Dovrà cambiare casa, città, scuola. Per lei comincerà una nuova vita libera dal coprifuoco ma segnata da un lutto impossibile da elaborare. Non sarà questa tuttavia la prova più difficile da affrontare. Tutto si complicherà quando la ragazza comincerà a vedere i mostri di cui parlava suo padre.
È diventata pazza anche lei o il papà aveva ragione?
Sulla scia di una nuvola che ha la bizzarra sagoma di un coniglio bianco Alice farà il suo ingresso in Zombieland… eh sì, perché la realtà è molto più complessa e incredibile di quel che solitamente percepiamo. Oltre la cortina della “normalità” si cela un universo sconosciuto, un mondo parallelo popolato da zombie affamati. Combatterli è l’unico modo per sopravvivere. Alice dovrà accettare questa dura verità e trasformarsi in una vera e propria guerriera della notte al fine di preservare la propria incolumità, i pochi affetti che le restano e, nel contempo, vendicare la sua famiglia.
Naturalmente non sarà sola nel condurre questa battaglia. Alla Asher High, la sua nuova scuola, conoscerà un gruppo di ragazzi che hanno il suo stesso dono. Adolescenti comunissimi di giorno − anche se non esattamente studenti modello − hanno la facoltà di vedere gli zombie proprio come lei e hanno elaborato delle tecniche atte ad annientarli. Alice verrà riconosciuta come loro simile e ammessa nell’organizzazione segreta di cui fanno parte.
La trama che gradualmente si delinea tra le pagine di questo romanzo si rivela essere un mix  di fantasy, horror, romanticismo, tanto travolgente da catturare completamente il lettore. Gli ingredienti utilizzati per metterla a punto , di certo non sono inusuali, sono anzi piuttosto ricorrenti nella letteratura YA degli ultimi anni e fanno capo a una ricetta ormai consolidata. Bisogna ammettere però che la Showalter ha saputo condirla con grandissima abilità non mancando di introdurre delle varianti interessanti in grado di fare la differenza. Il risultato è un vero e proprio bijou narrativo capace di brillare di luce e propria e spiccare nel panorama letterario di riferimento.
L’autrice trova il giusto equilibrio tra realtà e fantasia, tra azione e passione. Gli zombie di cui ci narra sono “brutti e cattivi” così come ce li consegna la tradizione. Non assistiamo a incontri ravvicinati o relazioni improbabili tra umani e creature mitiche snaturate, così come avviene in altre opere ascrivibili allo stesso filone. La componente romance è presente ma si gioca tra “pari”.
Al di là della particolare missione in cui sono coinvolti, i protagonisti si fanno apprezzare  soprattutto per la loro credibilità. Bastano poche pagine per familiarizzare con loro, per identificarsi con alcuni o provare antipatia per qualcun altro, come se si trattasse di persone autentiche.
Impossibile rimanere indifferenti al cospetto di Cole, tenebroso e sexy, non avvertire un moto di fastidio di fronte all’astiosa Mackenzie o non lasciarsi travolgere dalla vivacità di Kat, vero e proprio ciclone di simpatia. E ancora, come non innamorarsi di due simpaticissimi nonni che si sforzano di imitare il gergo giovanile con risultati esilaranti o della dolce Emma divenuta “testimone” per proteggere la sorella maggiore?
Man mano che la battaglia tra umani e zombie incalza, ci sono amori che nascono e muoiono, lezioni a scuola, amicizie che cominciano o finiscono, tradimenti e nuove alleanze che si consolidano tra coetanei. Se la componente fantastica è preponderante, la quotidianità in cui tutti noi possiamo riconoscerci non viene mai offuscata. Come due facce di una stessa medaglia le due dimensioni convivono sul filo di un’altalena in perfetto equilibrio.
A scandire le tappe dell’incredibile avventura, piccoli riferimenti, celati nei titoli dei capitoli o tra le righe, che rimandano all’Alice di Carroll creando un sottile quanto delizioso parallelismo tra due universi fantastici diversamente intrisi di orrori e meraviglie, entrambi capaci di suscitare incanto.
Leggere questo libro è come entrare in un mondo  familiare ed estraneo allo stesso tempo, un mondo in cui si ride, si piange, si ha paura e si gioisce, un mondo che conquista e dal quale diventa difficile uscire. Dopo averlo aperto ho scoperto di non riuscire più a staccarmi dalle pagine, sono andata avanti a oltranza e giunta in prossimità della conclusione ho cominciato a provare un senso di nostalgia. Un po’ delusa per le domande che non hanno ottenuto risposta ma felice per la tacita promessa di un seguito che, di sicuro, non mi lascerò scappare.
Occhio al coniglio bianco!

  





1 commento:

  1. bella recensione :) peccato che non mi è ancora arrivato, sigghete

    RispondiElimina