Recensione: L'innocente
Titolo: L'innocente
Autore: David Baldacci
Editore: Time Crime
Dati: 2012, 544 p., rilegato
Prezzo di copertina: 16,90 euro
Descrizione:
Un assassino spietato e una ragazzina. Esiste
una coppia più letale? Una casa, una famiglia, una vita normale: queste
sono solo alcune delle cose che Will Robie non potrà mai avere, un
obiettivo impossibile da raggiungere, quasi quanto quelli che il lavoro
gli impone. Narcotrafficanti, terroristi, ricchi sceicchi e criminali di
ogni genere: se gli Stati Uniti ordinano, lui esegue, e questi
individui spariscono dalla faccia della terra. Ma cosa succede quando
entra in gioco la coscienza e non premere quel grilletto innesca una
serie di pericolose reazioni a catena? Robie dovrà scoprirlo presto, e
non sarà solo. Con lui ci sarà una ragazzina dall'intelligenza acuta che
tutto a un tratto rappresenterà una ragione di vita per l'uomo, tanto
da spingerlo a mettere in gioco quello che di più prezioso possiede, e
che tante volte gli ha permesso di dedicarsi con tutto sé stesso alla
sua missione: la propria solitudine.
L'autore:
David Baldacci
è nato a Richmond, in Virginia, nel 1960. Ha esercitato per nove anni la
professione di avvocato a Washington prima di dedicarsi esclusivamente alla
scrittura. Autore di 24 romanzi tradotti in 90 Paesi, che hanno venduto circa
110 milioni di copie, Baldacci è ai primissimi posti nella classifica degli
scrittori di maggior successo della storia. Fa inoltre parte del Kindle Million
club con un milione di copie vendute in e-book: solo altri nove autori nel
mondo hanno raggiunto un risultato simile. David Baldacci vive a Vienna, in
Virginia, con la moglie Michelle e i due figli.
La recensione di Sara:
Will Robie è un killer ingaggiato dal governo, freddo e
senza scrupoli, apparentemente privo di sentimenti, uccide le sue vittime senza
pensarci due volte e senza rimorsi. Quando però la sua vittima è una madre da
uccidere sotto gli occhi increduli del suo figlioletto qualcosa cambia.
Will cerca di scappare da se stesso ma, accanto a lui,
compare un’improbabile compagna di latitanza. Julie è una ragazzina di
quattordici anni, con una situazione familiare complessa alle spalle e dei
tutori alquanto discutibili. I suoi genitori sono morti e qualcuno spera di
poter aggiungerla alla lista dei necrologi. Ma perché? Chi vorrebbe uccidere
un’innocente adolescente?
Sarà proprio l’assassino professionista a strappare Julie
dalle braccia della Signora Oscura e a indagare con lei. Nascerà così uno
strano rapporto di amicizia simbiotica tra i due che li condurrà a
un insolito destino.
Contrariamente alle aspettative che possono crearsi leggendo
la quarta di copertina, il romanzo di David Baldacci è risultato ai miei occhi
piuttosto deludente.
Il ritmo con cui gli eventi vengono narrati appare troppo
lento e poco coinvolgente. Il distacco con cui l’autore descrive crea un abisso
tale da rendere difficile al lettore entrare
nella storia e nella psiche dei personaggi.
La storia, se pur non originalissima, ha un buon potenziale di
successo nei confronti degli amanti del genere ma, il modo in cui si susseguono
gli avvenimenti è fin troppo hollywoodiano, tanto da far risultare il tutto poco credibile. I due protagonisti, Will e Julie si
conoscono in circostanze piuttosto improbabili, la ragazza ha appena perso i
suoi genitori e l’assassino la salva dai sicari che bramano la sua morte.
Nonostante i due non si siano mai incontrati prima, Julie si fida immediatamente
del suo salvatore, senza porsi troppe domande, al punto da accettare la proposta
di ospitalità nella sua casa, poche ore dopo essersi presentati. Questo risulta
abbastanza surreale se consideriamo che l’adolescente in questione viene
descritta come una persona difficile, con una situazione familiare disastrosa
alle spalle e tendenzialmente asociale. Altrettanto difficile risulta credere
che una ragazzina di quattordici anni non si ponga domande quando un adulto
appena conosciuto le propone di andare a casa sua e accetti subito l’offerta.
Cinematografico e insolito è anche il modo in cui si
svolgono le varie indagini sugli omicidi commessi in giro per la città o il modo in cui Will da pochi insignificanti elementi riesce immediatamente a comprendere
le dinamiche dei crimini commessi dagli inseguitori di Julie. Esempio saliente
è l’episodio in cui Will incontra la famiglia affidataria della ragazza e, solo
guardando in faccia i coniugi comprende che i due sono malviventi, narcotrafficanti che
sfruttano i figli adottivi. È difficile anche credere che i servizi sociali si
affidino alle sue semplici parole prive di elementi determinanti per arrestare
l’uomo e la donna, senza svolgere alcun interrogatorio e che nel giro di poche
ore trovino una sistemazione alternativa per i bambini adottati.
I personaggi sono poco caratterizzati, Baldacci non fornisce
elementi sufficienti per poter comprendere a fondo i protagonisti del romanzo,
anche solo pochi tratti che possano servire ad affezionarcisi o a definirli
antipatici.
Sicuramente le idee alla base sono valide e la storia ha
un buon potenziale ma, così sviluppata non suscita molto entusiasmo. Per gli
amanti del thriller d'azione potrebbe essere un buon romanzo − d'altra parte le vendite da capogiro non lasciano dubbi sul fatto che questo autore sia ampiamente apprezzato dal pubblico di lettori −
ma, per chi vuole accostarsi
per la prima volta a questo genere o, semplicemente non ha mai bazzicato più di
tanto il campo, forse non è il libro ideale da cui cominciare.
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