Recensione in anteprima: Eterna

Titolo: ETERNA
Autrice: Victoria Álvarez
Traduzione di Laura Miccoli
Editore: Fanucci
Collana: Tif Extra
Pagine: 512
Prezzo: 16,90 euro
In libreria da domani 15 novembre 2012



Descrizione:
Londra, 1888.
Annabel Lovelace è cresciuta nel cimitero di Highgate, e non conosce nulla al di fuori delle sue alte mura. Abbandonata a soli quattro anni dalla madre, ha come unico affetto la cara zia Heather. Senza di lei non potrebbe affrontare il terribile zio Tom, custode del cimitero.  A sei anni, dopo aver sofferto di cuore sin dal primo anno di vita, il medico di famiglia le prescrive una medicina che dovrà accompagnarla per sempre... Sei gocce di digitale purpurea per mantenerla in vita, sei gocce rosse come il sangue che la strapperanno alla morte. Insieme alle preziose gocce, arriverà per Annabel una sorpresa sconvolgente, che marcherà la sua esistenza fino alla fine dei suoi giorni.  È in grado di comunicare con l’aldilà, di dare voce a coloro che l’hanno persa per sempre. Dieci anni dopo, Annabel è divenuta la medium più affermata del Paese, attirando l’interesse e le invidie dell’aristocrazia londinese. Se da un lato i suoi poteri verranno utilizzati da Scotland Yard per risolvere i casi più intricati, dall’altro la porteranno ad avvicinarsi a una presenza oscura e intrigante, alla quale non potrà fare a meno di legarsi...
E per rimanergli accanto, sfiderà il tempo e lo spazio, fino a varcare la soglia stessa della vita.  Un romanzo che parla di amore eterno e di intrighi, con una dose di suspense che avvolge il lettore in una spirale travolgente. Pagina dopo pagina l’autrice ci immerge in un’atmosfera ricca di rimandi alla Londra dell’800, dal sapore dickensiano, con una maestria propria dei grandi del genere.


L'autrice:
 
Victoria Álvarez è cresciuta circondata dai libri. Sin da piccola ha avuto una spiccata propensione per la scrittura. Ha vinto una lunga serie di concorsi letterari che l’hanno portata alla pubblicazione del suo primo romanzo. La meticolosa ricostruzione storica, l’ambientazione curata nel dettaglio, un cast di personaggi indimenticabile, il tutto accompagnato da una penna dall’indubbio valore letterario, l’hanno imposta come una delle voci più interessanti del panorama attuale. Eterna è un vero fenomeno internazionale, in corso di pubblicazione in diversi paesi stranieri. Negli ultimi anni l’autrice ha vissuto tra Parigi, Roma e Salamanca, dove sta attualmente portando a termine un dottorato in letteratura.

La recensione di Miriam
Così come, a volte, capita tra due persone, può succedere che tra libro e lettore scocchi un vero e proprio colpo di fulmine. È quanto mi è successo leggendo Eterna, un romanzo che ho amato dalla prima all’ultima pagina e che rimarrà impresso nella mia memoria come uno dei più bei libri di sempre.
Una bambina dai capelli sanguigni e gli occhi del colore dell’assenzio giace addormentata in una bara. Questa la suggestiva immagine che contrassegna il primo incontro con un personaggio indimenticabile. Lei è Annabel e, a dispetto delle apparenze, non è un vampiro. Abbandonata dalla madre all’età di quattro anni, è stata adottata controvoglia dallo zio Tom, custode del cimitero di Highgate, tirchio al punto di non aver neanche provveduto a comprare un letto vero alla nipotina.
Lo zio Tom non è il solo mostro con cui la piccola dai capelli rossi deve convivere. Dal giorno della sua nascita è affetta da una grave malattia cardiaca. La sua vita è costantemente appesa a un filo, scandita dall’assunzione quotidiana di sei gocce che hanno il colore del sangue e il sapore amaro del veleno. Digitale purpurea, si chiama così la medicina della quale non può fare a meno.
L’unica persona su cui Annabel può contare è la zia Heather; lei sì, le vuole bene ma non può molto contro la cattiveria innata di suo marito.
La cittadella dei morti è diventata la sua casa ma anche una sorta di prigione dalla quale non ha mai il permesso di uscire, neanche per andare a scuola tanto, che imparerà a leggere osservando le lapidi.
È un’infanzia marchiata a fuoco da sofferenza e solitudine quella di Annabel, fino a che il suo mondo non si popola di strane presenze. Lo stesso giorno in cui apprenderà che la mamma è stata barbaramente assassinata a Whitechapel, probabilmente da Jack lo Squartatore, la bimba comincerà a vedere i fantasmi. Spiriti intrappolati nell’Asfodelo inizieranno a rivolgersi a lei perché li aiuti a passare dall’Altro Lato. Sarà l’inizio di una nuova vita. Da figlia indesiderata di una prostituta, Annabel diventerà la più famosa medium di Londra.
Trascorreranno anni di angherie, durante i quali Tom sfrutterà il dono della nipote per arricchirsi, prima che ciò accada. La libertà per Annabel giungerà inattesa, in uno dei giorni più terribili della sua esistenza e avrà un volto che non potrà più cancellare, quello del Cavaliere senza nome…
Questo non è che l’inizio di una lunghissima storia tutta da scoprire. A partire da qui, accompagneremo Annabel nel corso del tempo, la vedremo crescere e diventare donna, protagonista di un percorso che si colloca al di sopra dell’umanamente immaginabile.
La giovanissima Victoria Alvarez ha saputo far rivivere nella sua opera tutto il fascino della letteratura gotica, rivelandosi all’altezza della tradizione e, nel contempo, è riuscita a coniugare la classicità dei contenuti con una modernità linguistica che conferisce freschezza al tessuto narrativo.
Eterna narra una storia soprannaturale, ci racconta di spiritismo e ci conduce lì dove il confine tra la vita e la morte si assottiglia innestandosi però in un background storico- culturale che mantiene un filo diretto con la realtà. Storia e fiction si fondono al punto da offuscare qualsiasi linea di demarcazione. Reale è il cimitero di Highgate e il quartiere di Whitechapel, così come il personaggio di Jack lo Squartatore che aleggia costantemente sullo sfondo. Le tristi vicende di cronaca che a partire dal 1888 hanno seminato il terrore a Londra, e ricostruite con puntualità dall’autrice, si intrecciano con le vicende personali di Annabel. Reale è anche l’interesse mostrato dalla società vittoriana nei confronti dello spiritismo, divenuto una vera e propria moda nei salotti dell’alta società dell’epoca e, di contro, osservato con sospetto dalla comunità scientifica.
Difficile rimane appunto stabilire dove, e se, questo contatto con la realtà si interrompa davvero per lasciar spazio alla fantasia. Immagino che molto dipenda dalla propensione di ciascun lettore a credere nell’esistenza dei fantasmi. Di certo, le presenze che abitano queste pagine appaiono incredibilmente vive, tanto da poter insinuare il dubbio anche nelle menti più scettiche.
La Alvarez non rinuncia alla componente romantica e concede ampio respiro a un’incredibile storia d’amore che vedrà Annabel protagonista. Non vi svelerò l’identità del Cavaliere senza nome per non privarvi del piacere della scoperta, posso anticiparvi però che avrete occasione di assaporare una passione che oltrepassa i confini della materia e che saprà farvi sognare.
Che crediate o no in una dimensione ultraterrena, leggendo questo libro scoprirete che si può amare anche nella morte giacché come diceva Wiliam Blake, “quando le porte della percezione si apriranno tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite”


















Commenti

  1. Cara Miriam, leggere la tua recensione mi fa sentire un pò meno pazza.... sapere che qualcun altro in questa lettura ha visto qualcosa di pericolosamente potente, mi fa sentire normale e, non la visionaria che coglie messaggi inesistenti tra le righe!!! Grazie.
    Un saluto dal blog sognandotralerighe!

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    1. Leggendo il tuo commento, e anche la tua bellissima recensione, mi sento meno folle anch'io. E' bello sapere ch qualcun altro ha provato emozioni simili alle leggendo questo libro. Io ne sono rimasta folgorata!

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  2. Interessantissima questa recensione, incuriosisce e invoglia alla lettura! ^_^

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