Recensione: Marziani, andate a casa!
Titolo: Marziani, andate a casa!
Autore: Frederic brown
Editore: Delosbooks
Collana: Odissea
Dati: 2012, 203 p., brossura
Prezzo di copertina: 12, 80 euro
Descrizione:
Il cinema e la televisione negli
ultimi anni ci hanno sommerso di invasioni aliene. Ma se invece di
scendere sulla Terra per sterminarci, schiavizzarci, mangiarci, rubarci
l’acqua o il cervello,“marziani”venissero solo per divertirsi? Per
osservarci, spiarci, studiarci, scoprire tutti i nostri segreti anche
più intimi? Se ce li ritrovassimo continuamente per strada, in fficio, a
casa, in bagno, persino nel nostro letto? Se fossero impiccioni,
be"ardi, dispettosi, pettegoli, con l’antipatica
abitudine di godere a rivelare a tutti i nostri a"ari privati, e naturalmente del tutto invulnerabili?
Allora forse non passerebbe molto tempo prima di rimpiangere le buone vecchie invasioni di una volta…
abitudine di godere a rivelare a tutti i nostri a"ari privati, e naturalmente del tutto invulnerabili?
Allora forse non passerebbe molto tempo prima di rimpiangere le buone vecchie invasioni di una volta…
L'autore:
Fredric Brown è nato a
Cincinnati nel 1906 ed è morto a Tucson nel 1972. Apprezzatissimo
scrittore di gialli vincitore del Premio Edgar, Brown è noto nella
fantascienza soprattutto per i suoi straordinari racconti brevi e
brevissimi, come il famoso Sentinella o La risposta, col quale nel 1954
anticipava in poche righe il moderno concetto di singolarità
tecnologica. O ancora Arena, incluso tra i migliori 25 racconti di
fantascienza di tutti i tempi e dal quale è stato tratto un celebre
episodio di Star Trek. Brown ha anche nel curriculum alcuni dei più
divertenti e brillanti romanzi di fantascienza dell’età d’Oro del
genere: oltre al presente Martians, Go Home! (1955), dal quale nel 1990 è
stato tratto un (pessimo) fim intitolato in Italia Balle spaziali 2: la
vendetta, va ricordato anche Assurdo universo (What Mad Universe) del
1949, che sotto l’ironia irresistibile di Brown anticipa temi che
saranno al centro dell’opera di Philip K. Dick.
La recensione di Sara:
L’arrivo dei marziani è un evento che l’uomo ha sempre
immaginato come catastrofico, una potenziale guerra che avrebbe distrutto
l’umanità e la Terra.
Gli alieni si caratterizzano nell’immaginario collettivo in
diverse forme, come esseri simili a noi ma dotati di armi potenti o come creature
raccapriccianti a bordo di navicelle spaziali con poteri sovrannaturali, pronti
a conquistare il nostro pianeta e a portare scompiglio nelle nostre case. Ma,
se in realtà, non fosse così? Se, invece fossero degli omini verdi venuti sulla
Terra in vacanza?
Questo è quello che Frederic Brown descrive nel suo
divertentissimo romanzo Marziani, andate
a casa!
A Denver, in una comunissima giornata come tante altre,
uomini verdi di bassa statura, cominciano a comparire nelle case dei terrestri,
arrampicati sui lampadari, seduti sugli elettrodomestici o ai piedi dei letti
altrui. Tutto quello che vogliono è divertirsi, scoprire le bizzarre abitudini
degli abitanti della terra e, soprattutto, sbeffeggiarli per la loro
intelligenza poco sviluppata.
I marziani di Brown sono esseri fastidiosi, ostili,
stizzosi, antipatici e saccenti, non hanno nomi perché li trovano inutili e si
rivolgono alle donne chiamandole Toots e agli uomini chiamandoli Mack. Non
hanno nessun disco volante parcheggiato nei campi di grano, si spostano
kwimmando, proiettandosi in qualsiasi posto desiderino. Su Marte hanno imparato
a utilizzare tecniche di teletrasporto, telecinesi e proiezione astrale che
permettono loro di essere molto più arguti di noi terrestri.
Riescono a vedere al buio, oltre i muri, oltre i cassetti,
oltre le casseforti, riescono a leggere libri e lettere chiuse, nulla sfugge
alla loro potentissima vista e alla sfacciata curiosità.
Con l’arrivo dei marziani non esiste più privacy per
nessuno, gli uomini non sono mai al sicuro dai loro sguardi indiscreti, nemmeno
quando sono chiusi in casa.
Difendersi o cacciarli è pressocchè impossibile, quando si
prova a toccarli le mani e gli oggetti passano attraverso i loro corpi. Nulla
potrà fermarli e nessuno potrà più avere segreti.
Marziani, andate a
casa! È un romanzo divertente, scorrevole e, per alcuni versi inquietante.
L’idea di non avere privacy di essere sempre sotto controllo richiama un po’ le
atmosfere orwelliane anche se in chiave grottesca.
Gli omini verdi sono saccenti e presuntuosi ma, in alcuni
momenti, fanno quasi tenerezza. Appaiono come bambini curiosi senza peli sulla
lingua, esseri superiori che considerano gli umani insulsi e privi di
intelligenza. Effettivamente, il confronto con le doti da loro sviluppate non
regge, gli umani ci fanno sicuramente una pessima figura!
Mi è piaciuta molto l’idea di immaginare la “guerra” tra i
mondi diversa dal classico scenario apocalittico che spesso e volentieri ci
propina Hollywood ma, più che altro, come uno scontro psicologico che non porta
necessariamente alla distruzione. Andare d’accordo con questi esserini
invadenti non è assolutamente facile ma, neppure impossibile.
Il romanzo ricorda per molti aspetti il racconto di Stefano
Benni, Il Marziano Innamorato. Il
linguaggio è semplice e scorrevole e gli eventi che si susseguono tragi-comici.
Le risate sono assicurate!
Breve e intenso, merita di essere letto. Può essere
un’ottima giuda in caso di necessità. Se i marziani dovessero kwimmare nelle nostre
case e sbandierare ai quattro venti le nostre intimità sapremmo cosa fare.
Del resto, Mack, cosa ti aspetti? Loro sono esseri superiori
che hanno studiato per imparare a usare interamente il loro cervello. Forse,
dovremmo farlo anche noi se vogliamo una guerra alla pari…
Bella recensione! :)
RispondiEliminaCe l'ho in wishlist, mi incuriosisce davvero tanto!
P.S. Anche io ho un blog... se vi va di passare, lo trovate qui: http://storiedentrostorie.blogspot.it