venerdì 20 aprile 2012

Tu chiamale se vuoi coincidenze

 
Titolo: Tu chiamale se vuoi coincidenze
Autore: Gabriele La Porta 
Disegni: Donatella Scatena
Editore: La Lepre Edizioni
Collana: Visioni
Dati: 2011, 136 p., brossura
Prezzo di copertina: 16, 00 
 
Descrizione:
Ognuno di noi ha almeno una storia segreta da raccontare, un episodio straordinario che lo ha indotto a riflettere sulla vita e sul destino. Questo libro raccoglie alcune di queste vicende: sogni premonitori, defunti che suggeriscono comportamenti e azioni decisive, coincidenze inspiegabili che mutano il corso di una vita. Ciò che accomuna queste storie è l’elemento miracoloso, soprannaturale, il palesarsi di una soluzione positiva in situazioni che sembrano senza via d’uscita. Quale significato dobbiamo attribuire alle cosiddette coincidenze? 

L'autore:

Direttore di Rai2 nel 1994, dal 1996 al 2010 ha diretto Rainotte, passando poi alla rete televisiva Cinquestelle. Da giugno 2010 è direttore di Ecoradio. Giornalista e docente universitario, ha pubblicato più di quaranta saggi, tra cui Giordano Bruno, Grandi castelli, grandi maghi, grandi roghi, Il ritorno della Grande Madre, La Magia e il Dizionario dell’inconscio e della magia.
 
La recensione di Miriam:
 
Se ci estraniamo per un attimo dalla frenesia della quotidianità e ci soffermiamo ad analizzare gli accadimenti che caratterizzano la nostra vita, ci accorgeremo di essere spesso protagonisti di episodi che, presi singolarmente, non avrebbero nulla di eccezionale ma che, se posti in relazione tra loro, rivelano delle connessioni interessanti.
Possiamo parlare di coincidenze utilizzando il linguaggio comune o  ricorrere al concetto di sincronicità di matrice junghiana. Quel che è certo è che alcuni avvenimenti sembrano sfuggire alla categoria di causalità alimentando, se non la certezza, quanto meno il dubbio che possa trattarsi di fenomeni riconducibili a una sorta di chiaroveggenza interiore, segnali che, se interpretati, possono comunicarci qualcosa  che ci riguarda nel profondo.
Nel suo breve quanto intenso saggio, Gabriele La Porta raccoglie una serie di testimonianze tese a farci riflettere su questo aspetto della nostra realtà. Si tratta di storie pervenute all’autore attraverso il suo blog, per lettera o e-mail, riferite a viva voce o telefonicamente dagli ascoltatori del suo programma Rai Notte. Storie autentiche, in ogni caso, riportate con spontaneità quasi disarmante dai rispettivi protagonisti, capaci di stupire e sovente di commuovere.
Ad accomunare i vari racconti è la ricorrenza appunto di strane coincidenze veicolate da sogni premonitori, visioni, semplici intuizioni o comportamenti all’apparenza privi di logica razionale. Nulla che sia esplicitamente collocabile nella casistica dei fenomeni paranormali, spesso si tratta di piccoli episodi nei quali molti di noi potranno riconoscersi, ma che il più delle volte hanno il potere di mutare il corso della vita, concretamente o attraverso l’acquisizione di una maggior consapevolezza di sé.
Lungi dallo strumentalizzare queste testimonianze, l’autore si limita a porgerle al lettore nella loro genuinità. Si astiene dal trarre conclusioni così come dall’elaborare teorie volte a fornirne un’interpretazione univoca lasciando a ciascuno la libertà di caricarle del significato che preferisce.
“Non desidero trarre conclusioni né tediarvi con logicissime o strampalate (è lo stesso) teorizzazioni. Ma solo darvi fatti. Al resto pensate voi”.
È indiscutibile tuttavia, che dalle varie esperienze riportate emergono dei tratti comuni e degli spunti che meritano di essere presi in considerazione. 
Molti esempi di accadimenti sincronici appaiono legati a momenti critici dell’esistenza. Frequentemente i sogni premonitori sono legati alla perdita di persone care. Che si tratti di messaggi provenienti davvero da un’altra dimensione o di pura casualità, sembrano comunque fornire una sorta di supporto spirituale a chi li riceve, preparandolo ad affrontare il lutto imminente o fornendogli una chiave preziosa per elaborarlo.
In alcuni casi, intuizioni improvvise o impulsi ad agire in un certo modo, si rivelano decisivi al fine di evitare incidenti o avvenimenti drammatici. In altri, sono gli oggetti a veicolare messaggi di monito o di speranza. Ma sempre paiono suggerire una soluzione positiva in situazioni all’apparenza senza vie di uscita.
Quel che si evince senza tema di smentita dunque è che le coincidenze di cui si parla, qualora vengano riconosciute e caricate di significato, si inseriscono in un percorso di crescita interiore aiutando gli uomini a intravedere quella che Gabriele La Porta definisce “la brillantezza del nostro vivere”.
E voi avete occhi per riconoscerle?

 


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