martedì 17 aprile 2012

Recensione: Il canto della notte

Titolo: Il Canto della Notte
Autore: Camilla Morgan-Davis
Editore: Zero91
Dati: 2010, 262 p., brossura
Prezzo di copertina: 17, 00

Descrizione:
Il Canto della Notte è la voce della Luna che scivola tra gli alberi, accarezza il fiore Orchimola, soffia tra le Creature dei boschi e raggiunge il cuore di ogni Licantropo. Una voce morbida che grida nel cuore di Maila, una diciottenne a cui la Luna ha serbato un dono speciale, il cui riflesso può restituire il volto di una ragazza fragile o la forza incontenibile di una lupa bianca. Maila è senza famiglia e vive ad Amadriade con Victor e Lisaika, genitori adottivi che si prendono cura di una giovane comunità di muta-forme. Quando il Canto della Notte, quel suono che gli Umani non percepiscono, le riempirà la testa, l'avvicinerà al momento in cui scoprirà di essere la Prescelta. La Luna farà il suo nome affidandole il compito di sconfiggere gli Artigli Rossi, licantropi senza scrupoli che, per raggiungere l'immortalità, devono cibarsi della carne della Prescelta. Per sopravvivere e per salvare sia gli umani che i muta-forme, Maila dovrà decapitare Seimo, il più spietato degli Artigli Rossi, e portare la sua testa al cospetto della Monaca Bianca, nel Regno di Ayta. Solo così riuscirà a intrappolare i licantropi assassini nel Non Dove e a liberare il mondo dalla loro violenza distruttrice. A guidarla nel suo viaggio, l'amore di Ren, un Othar, Lupo cacciatore addestrato da guerriero a morire per lei. Non possono amarsi, i loro corpi troppo vicini li renderebbero più deboli e troppo esposti alla furia di Seimo. I loro cuori, però, non conoscono le regole dell'invulnerabilità. 

L'autrice:
  
Camilla Morgan Davis è una giovane donna nata nel 1982 sotto il segno dei gemelli.
Trascorre buona parte della sua giornata nella camera di un vecchio monastero sconsacrato, insieme ad un bizzarro cane.
Colleziona varie edizioni di Alice nel paese delle meraviglie.
Sogna di avere una libreria tutta sua e di trasferirsi in Toscana.
Scrive allo scoccare della mezzanotte, prediligendo storie misteriose per ragazzi di ogni età. Storie romantiche, fantasiose, con un po di sangue, avventura e fantasia.
Altre volte, favole oniriche rilegate e scritte a mano su fogli di carta che recicla ovunque.
Incontra strane creature. Loro cominciano a parlare e lei non può far altro che trascrivere il loro narrare.

La recensione di Sara:
Maila è una ragazza di diciotto anni, malinconica, ha lunghi capelli neri, come neri sono i suoi vestiti. Vive ad Amadriade, un’apparente comunità per ragazzi disadattati, al limitare del bosco. A farle compagnia ci sono solo i suoi genitori adottivi, Victor e Lisaika, e i “fratelli”. Ma Amadriade è di più, è un rifugio, l’unico posto dove lei e i suoi simili possono sopravvivere tranquilli. Maila, infatti, non è una ragazza come le altre, a distinguerla dai suoi coetanei è la sua natura di licantropo.
È stanca della monotonia, sogna qualcosa di diverso, forse solo una vita normale, poter uscire, avere degli amici e un ragazzo. Sarà proprio sognando una vita da essere umano che Maila incontrerà Ren, ragazzo che la inviterà a uscire e che le spalancherà la porta del suo vero destino. La giovane licantropa scoprirà così di essere la Prescelta per affrontare gli Artigli Rossi che, pur di raggiungere l’immortalità, sono pronti a cibarsi delle sue carni.
Ad accompagnarla durante il viaggio verso la salvezza del suo popolo e della propria pelle ci sarà l’Othar Ren, addestrato fin da piccolo a combattere per proteggerla e che le farà battere il cuore.
La sorte però è avversa e i due non potranno nemmeno sfiorarsi, a meno che non vogliano rischiare di indebolirsi e giocare a dadi con la morte la loro stessa vita e quella dei loro compagni.
La penna di Camilla Morgan-Davis traccia le lettere che solcano le pagine del suo romanzo d’esordio come fossero note musicali, delicate e penetranti.
A tratti dolce e commovente, in altri crudo e macchiato di sangue, Il Canto della Notte narra una storia che si distingue dalle altre, pur affrontando una tematica che non è nuova al lettore.
I licantropi sono spesso protagonisti di avventure ma, in nessun caso, sono esseri tanto profondi e introspettivi da apparire così vicini a noi esseri umani.
I pensieri di Maila scavano nella testa del lettore fino a entrarvici, generando quasi un rapporto di simbiosi. La sua tristezza, la corsa sfiancante verso la salvezza, il tentativo di raggiungere un equilibrio che le dia anche solo uno spiraglio di normalità, raschiano l’anima lasciando una cicatrice profonda e una lacrima sulle pagine.
Orignale è la doppia personalità dei protagonisti, adolescenti, umani che si trasformano in bestie sanguinolente, pronti a diventare autori delle scene più splatter.
Altra nota di merito va alla scelta delle colonna sonora che accompagna i nostri giovani eroi durante l’avventura, rendendo ancora più accentuata la sensazione di musicalità che caratterizza il romanzo.
Riuscirà Maila a sconfiggere gli Artigli Rossi e a portare la testa del loro capo al cospetto della Monaca Bianca? E lei e Ren riusciranno finalmente a unirsi?
Se amate le storie d’amore non troppo smielate, l’avventura, un po’ di sano horror e tanta magia, non vi resta che raggiungere Maila e iniziare a correre con lei verso la salvezza.

Leggi anche la recensione de Il canto delle Ombre

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