Titolo: La donna silenziosa
Autore: Debbie Howells
Editore: Newton Compton
Pagine: 336
Prezzo ebook: 2,99
Prezzo cartcaeo: 10,00
Data di pubblicazione: 24 agosto 2017
Descrizione:
Quando Rosie Anderson, una ragazza di appena diciotto anni,
scompare, la cittadina idilliaca dove viveva non è più la stessa. Kate, la
giardiniera del posto, è scossa e tormentata dal senso di colpa. Conosceva bene
Rosie e, negli ultimi tempi, forse era arrivata a conoscerla anche meglio della
madre. Rosie era bella, buona e gentile. Veniva da una famiglia amorevole e
aveva tutta la vita davanti a sé. Chi avrebbe mai voluto farle del male? E
perché? Kate è convinta che la polizia non stia valutando tutti gli indizi. Di
sicuro qualcuno in paese sa più di quel che dice. Via via che le ricerche del
colpevole vanno avanti, Kate è sempre più ossessionata dalla soluzione del
mistero…
La recensione di Miriam:
Rosie Anderson è una diciottenne modello: brava a scuola,
educata e schiva. Quando il suo cadavere viene ritrovato nel bosco che attornia
la cittadina in cui viveva, tutti rimangono sconcertati. Chi mai avrebbe potuto
fare del male a una ragazza del genere?
L’indignazione si mescola alla paura che un misterioso
killer si aggiri nei paraggi e possa colpire altre giovani del posto, mentre le
indagini prendono il via.
Tra le persone più colpite dall’accaduto vi è Kate,
giardiniera e madre di Grace, coetanea nonché amica della vittima. La donna non
solo conosceva Rosie e le era particolarmente affezionata, ma sin dal primo
istante si immedesima nella madre, Jo, comprendendo in pieno il suo dolore. Per
questo tenta di starle vicino, di aiutarla per quanto possibile e, nello stesso
tempo, osserva e riflette cercando di capire chi possa aver commesso il
crimine.
Sua è la voce narrante che si alterna a quella della ragazza
morta e proprio questo è uno dei tratti caratteristici del romanzo. L’autrice,
infatti, non ci propone un thriller che rispecchiando gli schemi più classici
segue le indagini a partire dal punto di vista di un detective, ma adotta una
prospettiva insolita: quella appunto di una spettatrice, di un personaggio all’apparenza
marginale, che venuto a conoscenza della tragedia se ne fa carico in qualche
modo, inseguendo un bisogno di verità.
Il suo racconto in prima persona ricostruisce gli
accadimenti e contemporaneamente tratteggia un profilo dettagliato della
vittima e dei suoi familiari. Attraverso i suoi ricordi diretti e i racconti di
Jo, Kate mette a fuoco la personalità di Rosie e delinea il suo rapporto con i
genitori e la sorella minore Delphine; grazie alle testimonianze di sua figlia
apprende poi ulteriori dettagli, facendosi un’idea del tipo di rapporto che
intercorreva fra la ragazza e i suoi compagni di scuola.
I vari tasselli sembrano comporre un disegno idilliaco, ma a
Kate non sfugge qualche nota stonata.
La perfezione decantata da Jo, i mille elogi rivolti al suo
marito perfetto pian piano cominciano a rivelare delle discrepanze insinuando
in lei il sospetto che il quadro dipinto non corrisponda in maniera fedele alla
realtà.
Nella vita di Rosie si nascondono dei segreti, qualcosa di
terribile si cela dietro una facciata impeccabile, Kate ne è sempre più
convinta ed è determinata ad andare fino in fondo.
Ai capitoli che la vedono protagonista, nei panni di
un’inconsueta investigatrice, si alternano pagine in cui è Rosie a prendere la
parola ricostruendo appunto la sua personale verità, la storia dietro le
quinte, quella che gradualmente, intrecciandosi con le speculazioni della
giardiniera, condurrà alla soluzione del mistero svelando una verità agghiacciante.
Il giallo non è particolarmente complesso e, da un certo
punto in poi, si riesce a indovinare l’identità del colpevole. Da questo punto
di vista, la trama non riserva grandi sorprese né ci tiene con il fiato
sospeso. A rendere interessante la lettura è soprattutto la caratterizzazione
psicologica dei personaggi unitamente alle tematiche affrontate con efficacia
da Debbie Howells. La donna silenziosa
non si limita a proporci un caso da risolvere, aguzzando il nostro ingegno, ma
partendo dal delitto su cui si indaga delinea i tratti salienti di una famiglia
disfunzionale, ci racconta di un uomo egoista e manipolatore, di una donna
ossessionata dall’amore per suo marito al punto di cadere nella follia, di due
figlie schiacciate da due figure genitoriali “insane” e ingombranti.
È l’amore malato, perverso, l’amore che si trasforma in arma
letale la chiave per comprendere il tutto, nonché l’aspetto che più inquieta e
colpisce del romanzo.
Un avvincente thriller introspettivo che ci mostra come le
fragilità dell’animo umano possano trasformare una persona remissiva e
amorevole in uno spietato assassino.
Nessun commento:
Posta un commento