mercoledì 31 maggio 2017

Review Party: I 444 scalini

Buongiorno cari follower,
oggi vi proponiamo un nuovo Review Party dedicato a I 444 scalini di Mario Mazzanti (Newton Compton), un thriller che vi offrirà l'opportunità di confrontarvi con un serial killer dotato di ben dieci identità diverse.

Titolo: I 444 scalini
Autore: Mario Mazzanti
Editore: Newton Compton
Pagine: 352
Prezzo eBook: 2,99
Prezzo cartaceo: 10,00

Descrizione:
Il Cerro de Santa Ana è uno dei più affascinanti luoghi di Guayaquil, in Ecuador. Dal faro posto alla sua sommità, si può ammirare un panorama mozzafiato sulla città e il fiume che la attraversa. Ma per arrivarci bisogna salire ben 444 scalini, tutti numerati. È in corrispondenza dello scalino 382 che Sheila Ross, una giovane turista americana in viaggio con un’amica, sparisce senza lasciare alcuna traccia. Unico indizio: un italiano con cui Sheila avrebbe parlato la mattina. Sono pochissimi e fragili gli elementi a disposizione degli inquirenti, ma sufficienti a convincere Claps, rinomato profiler, ad attraversare l’oceano. Perché c’è qualcosa di strano in quel caso, qualcosa che lo riporta al suo incubo: Giacomo Riondino, uno spietato omicida sfuggito all’arresto in Italia due anni prima, dopo aver lasciato una lunga scia di sangue dietro di sé. Da allora Claps è ossessionato dall’idea di catturarlo. Una volta in Ecuador, scoprirà che la Ross non è l’unica ragazza scomparsa e che la presenza di Riondino in quel Paese è sempre più probabile. Trovarlo sarà come cercare un ago nel pagliaio. E Riondino è un ago con cui si rischia di morire…

La recensione di Miriam: 
444 sono gli scalini da percorrere per poter ammirare dall’alto la città di Guayaquil, in Ecuador, e godere di un panorama unico. Sheila Ross, americana in vacanza, si cimenta nella salita con la sua amica Alice, ma la vetta resterà per lei un traguardo  mai raggiunto, poiché, all’altezza del 382° scalino, la ragazza svanisce nel nulla. La Polizia locale si prodiga subito nelle ricerche, soprattutto perché la giovane è nipote di un ex senatore e si teme uno scandalo, tuttavia brancola nel buio, fino che da oltreoceano non giunge un noto profiler, pronto a collaborare, ma soprattutto con le idee chiare sulla pista da seguire. Lui è Claps, da anni è sulle tracce di un pericoloso serial killer di origini italiane, Giacomo Riondino, già condannato ed evaso dalla clinica psichiatrica in cui era detenuto. Diversi  indizi, lo convincono che dietro la sparizione della Ross ci sia proprio lui, così decide di recarsi in Ecuador nella speranza di catturarlo.
Acciuffare Riondino, per lui, è diventata un’ossessione, non solo perché il criminale ha segnato un bruciante fallimento nella sua carriera ma perché, fra le altre vittime, ha ucciso Greta, una sua cara amica e, nel profondo Claps cova un desiderio di vendetta.
Il criminale di cui si tratta non è un assassino comune, soffre  di disturbo dissociativo dell’identità. In lui ne convivono ben dieci, molto diverse fra loro per carattere, età e sesso. Jack, l’Attore, il Ribelle, il Piccolo, Hannibal, Giulia sono solo alcune delle entità che si contendono il suo corpo. Ciò fa di lui un individuo camaleontico, davvero difficile da stanare. Nel momento in cui una delle personalità prende il sopravvento, Riondino cambia aspetto, voce, modo di comportarsi… insomma, è come se ogni volta si trasformasse letteralmente, sicché dargli la caccia  è come inseguire non una ma dieci persone diverse. Non a caso, è ancora a piede libero e continua a uccidere.
Il particolare disturbo psichiatrico di cui soffre il killer rappresenta il perno intorno a cui ruota il romanzo, nonché il suo principale elemento di fascino. La tematica non è originalissima, avendo già ispirato altri thriller, tanto sulla carta quanto sul grande schermo – basti citare il recentissimo film Split, il cui protagonista  ha molto in comune con Riondino. Tuttavia, trattandosi di una patologia veramente fuori dal comune e dai risvolti strabilianti, si rimane ugualmente stupiti e calamitati dalla storia.
La narrazione procede alternando capitoli che vedono protagonista Claps con le sue indagini ad altri in cui è Riondino ad agire attraverso le sue “maschere”. Nei primi seguiamo il processo investigativo e abbiamo occasione di comprendere il disturbo dissociativo da un punto di vista scientifico. Nei secondi vediamo il killer in azione con le vittime ma lo ritroviamo anche invischiato nel complesso meccanismo che regola la sua vita interiore. Assistiamo ai dialoghi, ai litigi, al raggiungimento di compromessi fra le dieci personalità che interagiscono fra loro e tentano di scavalcarsi vicendevolmente per assumere, di volta in volta, il controllo.
Eludendo un po’ lo schema tipico per cui la verità da svelare riguarda l’identità del colpevole, Mario Mazzanti ci coinvolge in un’avvincente caccia all’uomo. Sin dall’inizio si sa quasi per certo chi sta uccidendo e perché, quel che bisogna scoprire è dove il mostro si nasconde, e come poterlo incastrare. È questo che ci inchioda alla pagina sollecitando la nostra curiosità, giacché l’impresa è tutt’altro che semplice.
I misteri della mente umana sono al centro del libro, l’autore presta molta attenzione alla caratterizzazione psicologica dei personaggi, non solo a quella di Riondino – resa con assoluta maestria – ma anche a quella di Claps che, per molti versi, figura come una vittima fra le vittime di questo ambiguo personaggio. Sebbene vivo, il profiler è morto dentro il giorno in cui l’assassino ha ucciso la sua amica Greta. Da quel momento convive con il senso di colpa per non essere riuscito a salvarla e con un chiodo fisso. La cattura di Riondino è rimasto il suo unico scopo, una missione da portare a termine per mettersi l’anima in pace. Una consapevolezza, questa, che non mancherà di scatenare conflitti nell’uomo, poiché più volte si interrogherà sulla differenza fra giustizia e vendetta. Quale delle due insegue davvero? Nel farlo sta semplicemente svolgendo il suo compito di poliziotto o sta varcando un limite non del tutto lecito?
La risposta ultima è affidata al lettore, attraverso un finale imprevedibile, in cui il sapore della vittoria si mescola indissolubilmente con quello amaro della sconfitta.






Anteprima: I figli dell'Aurora boreale di Laura Silvestri

Titolo: I Figli dell'Aurora Boreale
Autrice: Laura Silvestri
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Data di uscita: ebook 31/05/17, cartaceo 07/06/17
Genere: Fantascienza sociale
Collana: Fantasy
Prezzo: Ebook 2.99€, cartaceo 8€
Lunghezza: 70 pagine (circa)
Disponibile qui

Descrizione:
Non confondiamo la natura con la consuetudine. In natura si trova tutto e il contrario di tutto.”
In un lontano domani della Terra, un diplomatico è incaricato di comunicare con una sconosciuta civiltà aliena. In un futuro prossimo, una donna dell'alta società londinese segue la terapia cui è sottoposto il marito ed è costretta a prendere una decisione importante. In che modo le due storie sono legate tra di loro, e quale sarà il destino dei protagonisti?
Ne “I Figli dell’Aurora Boreale , Laura Silvestri si rifà alla fantascienza sociale degli anni Settanta, elaborando in un contesto originale tematiche di forte attualità: le difficoltà di comprensione tra popoli diversi e la sottile linea che separa la percezione di natura e cultura. I lettori si trovano così coinvolti in un dilemma morale: cosa succede quando ci scopriamo vittime dei nostri stessi pregiudizi?

L'autrice: 
Laura Silvestri nasce a Roma nel 1982.
Sin da bambina ama leggere e inventare storie. Laureata in Ingegneria Gestionale, coltiva l’hobby della scrittura, prediligendo quella di genere, in particolare fantasy e fantascienza che le permettono di spaziare fra i temi più diversi.
A partire dal 2016 decide di far uscire qualcuno dei suoi testi “dal cassetto”, e inizia a collaborare con la casa editrice Wizards & Black Holes, con la quale pubblica diversi racconti tra cui “Come la luna e il sole”, di genere fantasy, e la distopia fantascientifica “Il postulato di Cleopatra Wilson”.
Il suo primo romanzo, “Nel nome della Dea”, vince la Quinta Edizione del Premio Letterario Nazionale “Streghe, Vampiri & Co.”e viene pubblicato dalla Giovane Holden Edizioni.
Tra le altre pubblicazioni, il racconto “La notte in cui tutte le donne”, edito da Delos Digital nella collana di fantascienza sociale Futuro Presente, e “Omnia Vincit Amor” nell’antologia Orme Fantastiche di Catnip Edizioni.


martedì 30 maggio 2017

Recensione: Kiki. The beginning

Titolo: Kiki. The beginning
Autore: Caleb Battiago (Alessandro Manzetti)
Editore: Astro
Pagine: 224
Prezzo: 12,90
Disponibile sullo store dell'editore
e su Amazon


Descrizione:
Una storia che corre veloce, esplicita ed estrema, sul confine tra horror e fantascienza, che vuole farsi cruda metafora della lotta per la sopravvivenza, tutta al femminile. In una futura, violenta, cannibalica e apocalittica Parigi, Kiki Léger, una giovane prostituta che sopravvive nel quartiere malfamato di Paris Sud 5, un vero e proprio Hyper-Bronx di un pianeta trasformato in un radioattivo ecosistema, viene contattata da una potente organizzazione criminale per entrare a far parte di una squadra di killer professioniste. Big Blue, boss efferato e raffinato, potente demiurgo di tutti gli affari illeciti della città, dalla droga alla prostituzione, fino al commercio di carne umana, farà entrare Kiki in un orrido meccanismo di morte, insieme ad altre talentuose assassine da mettere sul mercato, come "Dangerous" Yuki Liu e Makena "Black Mamba", ognuna con un passato difficile e un presente in precario equilibrio. Questa squadra di "Vespe" assassine scoprirà sulla propria pelle come ogni missione nasconda inganni, terribili conseguenze, nemici invisibili, sangue fresco e vividi fantasmi.

L'autore: 
Caleb Battiago (Alessandro Manzetti), autore di narrativa e poesia horror, vincitore del Bram Stoker Award®, editor e traduttore. Ha pubblicato, in italiano e inglese, varie opere di narrativa e poesia, tra le quali i romanzi Naraka. L'Apocalisse della Carne e Shanti. La Città Santa, la raccolta di racconti Kannibalika. La Carne e La Morte, la novella Area 52 e il saggio Monster Masters. I Segreti dei Maestri dell'Horror. Tra le sue opere in lingua inglese: le raccolte The Garden of Delight, The Monster, the Bad and the Ugly (con Paolo Di Orazio), le raccolte di poesie dark Eden Underground (vincitrice del Bram Stoker Awards 2015), Sacrificial Nights (con Bruce Boston, finalista al Bram Stoker Awards 2016) e Venus Intervention (con Corrine De Winter, finalista al Bram Stoker Awards 2014). Tra le opere come curatore: l’antologia in lingua inglese The Beauty of Death (finalista al Bram Stoker Awards 2016).

La recensione di Miriam:

A Parigi Sud 5 ammazzi o vieni ammazzato, sei cannibale o carne da macello, senza mezze misure. Kiki Léger che in questo girone infernale è nata ed è cresciuta l’ha imparato sulla propria pelle: è diventata una puttana, non per scelta, né per vocazione, ma per puro istinto di sopravvivenza. Gli insegnamenti di sua madre, i cattivi ricordi che la braccano, il fantasma di Janis Joplin che l’ascolta e le parla, un santino di Giovanna D’Arco (protettrice delle prostitute) sul cuore sono tutto ciò su cui può contare nella quotidiana lotta per la sopravvivenza. Nonostante ciò, la speranza è sempre l’ultima a morire e, sebbene nella Nuova Francia abbia il sapore acido di una vana illusione, Kiki decide di regalarsi una chance e migliorare la sua condizione passando dall’altra parte della barricata. Di certo non può sottrarsi agli artigli di un mondo giunto alla deriva ma da vittima può trasformarsi in carnefice. Decide pertanto di abbandonare la sua vecchia vita e di accettare l’offerta di Guadalupe – braccio destro di Big Blue, boss della più potente organizzazione criminale attiva sul territorio – che le propone di diventare una killer di professione. Una prospettiva tutt’altro che rosea ma quanto meno smetterà di subire, sarà temuta anziché avere paura.
Proponendosi come spin off della saga Naraka, Kiki. The beginning precede cronologicamente le vicende narrate negli altri volumi, raccontandoci appunto le origini di questo personaggio.
Pur inserendosi in una cornice più ampia di riferimento e collegandosi agli altri capitoli della serie, sia per la sua collocazione temporale che per il modo in cui è strutturato, il romanzo può essere letto anche come stand-alone. Chi ha già letto gli altri avrà l’opportunità di tornare alle atmosfere già gustate in precedenza, rincontrare vecchie conoscenze, riprendere il filo di storie già accennate, scoprendo nel contempo tasselli nuovi che non mancheranno di stupire e divertire; quanti invece non si fossero mai accostati all’allucinante universo cannibalico partorito dalla geniale mente di Caleb Battiago potranno concedersi un primo assaggio proprio a partire da qui, senza avere il timore di perdersi. Le prime pagine ci regalano, tra l’altro, una panoramica esaustiva del quartiere che sicuramente farà da bussola a chi vi si avventurasse per la prima volta.
La trama ad altissima tensione si sviluppa a ritmo serrato ed è fitta di azione e colpi di scena. Nello stesso tempo però accoglie al suo interno dei momenti di pausa scaditi da immagini o flashback che ci consentono di conoscere meglio i personaggi e il loro vissuto.
Affermandosi come romanzo al femminile, a partire dalla stessa dedica a Janis Joplin in apertura, Kiki. The beginning, in effetti, ha più di una protagonista. Accanto alla Léger – che in questa occasione conosceremo più da vicino scoprendola anche capace di innamorarsi a dispetto della durezza ostentata sempre – scopriremo altre cinque combattenti, Vespe Assassine come verranno battezzate, reclutate insieme a lei allo stesso scopo.
Dangerous Yuki Liu, Makena Black Mamba, Madeleine Royale, Paradis Trecce Bionde, Roslyn l’Irlandese (la iena). Questi i loro nomi ma dietro ciascuna si cela un vissuto fatto di atrocità e violenze che l’autore non manca di raccontarci. Sono parentesi di dolore e rabbia che ci permettono di comprendere e affezionarci a queste donne, facendoci vedere l’anima che si nasconde sotto la corazza di spietate assassine, ma sono anche strappi nel tessuto narrativo attraverso cui la fiction sembra scivolare via e la realtà filtra con prepotenza. Infibulazione, incesto, stupri, fame: di questo parlano i trascorsi delle Vespe assassine, orrori che tantissime donne nel mondo reale conoscono.
Tutte e sei sono killer per reazione, la loro trasformazione – che spesso è contrassegnata anche da un particolare cambiamento nel fisico – è una risposta a ciò che hanno subito.
In qualche modo queste sei guerriere rappresentano le donne che scelgono di non soccombere e di reagire (chiaramente nel mondo di Naraka lo fanno nel modo più estremo che si possa immaginare), non solo non si sono lasciate schiacciare dai loro aguzzini ma hanno saputo trasformare in forza le loro debolezze, persino le menomazioni subite per punizione – basti pensare a Black Mamba che privata dei denti si è dotata di un letale morso di ferro o a Yuki Liu che, avendo perso le mani, si è arricchita di protesi artificiali con cui schiaccia le teste delle sue vittime.
Emblematica in questo senso è anche la grottesca quanto eretica processione che si svolge nella notte di Giovanna d’Arco, in cui ci imbattiamo quasi all’inizio del romanzo. La notte in questione ricorre una volta all’anno a Parigi Sud 5 ed è una festa per le prostitute, che per un lasso limitato di tempo hanno la libertà di vendicarsi degli uomini immolandoli impunemente.
Se le donne occupano un posto di spicco sulla scena, non mancano tuttavia i personaggi maschili, oltre a ritrovarne alcuni già noti, come il messicano Guadalupe, Millander, Big Blue, conosceremo tra gli altri il Macellaio, una figura davvero inquietante, artefice di un folle progetto che vi lascerà senza fiato. Riuscite a immaginare un Nirvana elettronico? Ebbene, qui lo attraverserete e vi assicuro che quello che vedrete lascerà il segno.
In sintonia con la cifra stilistica che lo contraddistingue, Battiago dipinge l’inferno con le parole, affiancando un registro crudo e diretto che sorregge l’azione a quello lirico con cui riesce a descrivere violenze inenarrabili con poesia, creando un contrasto tra forma e contenuto che graffia l’anima.
Ancora una volta ci offre uno spaccato di un mondo immaginario che stranisce, disturba a volte fa anche sorridere per i suoi tratti grotteschi, e nello stesso tempo fa riflettere perché a ben guardare la lente deformante di Naraka, pur nutrendosi di eccessi, riflette un lato oscuro ma reale della nostra società e della stessa natura umana. Prendendo a prestito le parole di Nietzsche, avventurarsi per le strade di Parigi Sud 5 è un po’ come guardare nell’abisso fino a rendersi conto che quell’abisso sta guardando dentro noi, rispecchiando quello che siamo e quello che potremmo ancora diventare.







    



domenica 28 maggio 2017

Recensione: Sleepwalker

Titolo: Sleepwalker
Autore: Michael Laimo
Editore: NeroPress Edizioni
Dati: 2017, 31 p., brossura

Descrizione:
Richard Sparke soffre di sonnambulismo da tre anni, da quando ha aggredito la sua ex-moglie nel sonno. La terapia con il dottor Delaney non sembra sortire effetto e la vita di Richard si fa, giorno dopo giorno, più difficile. Le visioni di sua madre e di sua figlia morte, che lo chiamano attraverso un'inquietante luce blu, la minaccia di un misterioso uomo in nero che sembra volergli fare del male trasformando i suoi sogni in incubi, il ricordo di eventi che è convinto di non aver mai vissuto e il continuo sovrapporsi tra reale e irreale conducono Richard sull'orlo della follia. Fino a quando Pamela, la donna che frequenta, non irrompe in casa sua tentando di ucciderlo, senza apparente motivo. Ma è accaduto realmente o, anche questo, è solo un sogno? La visita degli agenti Moldofsky e Hughes, il giorno dopo, e il ritrovamento di una pozza di sangue in cucina, danno inizio alle indagini della polizia. Per Richard, invece, comincia una lenta discesa nell'incubo.

L'autore:

Michael Laimo ha scritto i romanzi Atmosphere, (candidato al Bram Stoker Award nella categoria “Primi Romanzi”), Deep in the Darkness (candidato al Bram Stoker Award nella categoria “Romanzi”), The Demonologist, Dead Souls e Fires Rising, ognuno dei quali pubblicato da Leisure Books. Sleepwalker è stato pubblicato in origine da Delirium Books, come anche la raccolta di racconti Demons, Freaks and other abnormalities. Ha pubblicato numerosi racconti brevi sulle pagine di diversi magazine del settore, tra cui A Walk on the Darkside, Lost on the Darkside, Hot Blood XII: Strange Bedfellows, Surreal Magazine, Inhuman Magazine. Del 2015 è la raccolta di racconti Rare Cuts, edita da Crossroad Press. Dai suoi romanzi Dead Souls e Deep in the Darkness sono stati tratti due film omonimi, rispettivamente nel 2012 e nel 2014, diretti da John Doolan. In Italia ha già pubblicato il racconto breve Cinque minuti di video, facente parte della raccolta biautore illustrata Mutazioni, edita da Nero Press Edizioni.


La recensione di Sara:
Richard Sparke soffre di una strana forma di sonnambulismo. Non ricorda assolutamente nulla di quello che succede mentre dorme, sa soltanto di essere pericoloso.
Tre anni prima ha aggredito nel sonno la sua ex-moglie Samantha e, pur non ricordando l’accaduto, ha paura di poter fare ancora del male.
È per questo che non permette alla sua nuova fidanzata, Pam, di dormire con lui ed è anche per questo che il loro rapporto comincia a incrinarsi.
Richard però sa che c’è qualcosa di più, il suo sonnambulismo va oltre un semplice disturbo del sonno. Quando chiude gli occhi, l’uomo vede sua madre e sua figlia morte e vede anche dell’altro, lampi di luce blu e un uomo in nero che lo tormenta.
Richard non è sicuro che le visioni siano solo frutto dei suoi sogni e lo crede anche il dottor Delaney, lo psichiatra che lo segue dal momento in cui Samantha è stata aggredita.
Le stranezze però non finisco qui, il vero incubo a occhi aperti di Richard comincia quando Pam fa irruzione nella sua casa tentando di ucciderlo.
L’uomo si ritroverà a dover convincere la polizia di non essere colpevole e dovrà fare i conti con il peggiore dei suoi nemici: se stesso.
Sleepwalker è un romanzo avvincente e inquietante. La trama trascina il lettore in un turbine di emozioni che lo risucchia tutto d’un fiato fino all’ultima pagina.
Il ritmo è incalzante e la suspense cresce sempre di più, a ogni capitolo.
Si ha la sensazione di correre una corsa contro il tempo, di dover andare sempre più veloci se non si vuole vendere cara la pelle.
Un thriller dai toni surreali, che confondono e che lasciano sul filo del dubbio.
Il confine tra sogno e realtà è labile e si va assotigliando sempre più, fino a scomparire del tutto.
I mostri che inseguono Richard sono reali o vivono solo nella sua testa?
E se fosse lui il mostro?
L’uomo combatte una battaglia contro se stesso che coinvolge  e ci fa immedesimare nei suoi panni.
I personaggi sono accattivanti e le loro caratterizzazioni psicologiche sono così accurate  che sembrano reali.
Un tocco in più è dato poi dai dettagli splatter che sicuramente faranno gola ai lettori più forti di stomaco amanti dell’horror/thriller.
Michael Laimo ha dato vita a un capolavoro, unico nel suo genere, un libro che prende vita e si insinua nella nostra mente e nei sogni, confondendoci e invitandoci ad andare avanti per scoprire la verità.



sabato 27 maggio 2017

Blogtour+ giveaway: L'albero della vita. La genesi: quinta tappa

Buongiorno cari follower, 
benevenuti alla quinta tappa del Blogtour dedicato a "L'albero della vita. La genesi" di Ella M. Scarlett (Genesis Publishing).
Oggi abbiamo il piacere di condividere con voi un contenuto speciale legato al romanzo.
Vi ricordo che seguendo il tour, potrete partecipare al Giveaway che vi darà l'opportunità di vincere due eBook.
In coda al post trovate il form da compilare per partecipare.

 
Titolo: “L'Albero della Vita – La Genesi”
Autrice: Ella M. Scarlett
Editore: Genesis Publishing
Data di uscita: 14/03/2017 

Genere: Paranormal Romance/New adult 
Pagine: 315 
Prezzo eBook: 3,99
Prezzo cartaceo: 11,60
Disponibile su 
Amazom


Descrizione:
Per Eva il giardino dell'Eden è solo un vago ricordo, così come gli arcangeli e tutto ciò che fa parte del Regno Celeste. L'unica cosa che vorrebbe la ragazza è riavere Adam al suo fianco, ma la terribile maledizione, che pende sui loro capi, sembra destinata a durare per sempre.
Per Lilith, il Regno Celeste è il nemico da sconfiggere ed Eva la pedina ideale per raggiungere i suoi scopi di vendetta. Mentre le forze del bene e del male si risvegliano dal loro antico torpore, vecchi e nuovi legami sono messi a dura prova in quella che, ben presto, si trasformerà nell'ultima grande guerra tra il Regno Celeste e gli Inferi.
Chi avrà la meglio, guadagnando la vittoria? E il Padre, che ha generato ogni creatura con immenso Amore, rimarrà spettatore dello sfacelo tra Suoi figli? 


“Linea temporale e punti di vista”

La seconda difficoltà con cui mi sono scontrata è stata decidere cosa includere nella storia finale, dove farla cominciare e finire. Se avessi raccontato tutto sarebbero servite due milioni di pagine come minimo, ma non potevo neppure tralasciare il passato dei personaggi.
Tutti i protagonisti esistono dall’inizio del mondo, tra di loro ci sono relazioni lunghe e complesse, tradimenti, amori, amicizie, fedeltà, che vanno oltre la comprensione umana.
Dovevo spiegare il perché delle loro scelte, dei loro comportamenti e, per farlo, era necessario narrare determinati eventi delle loro vite.
Per questo motivo, accanto alla narrazione principale, ogni personaggio rivive anche il proprio passato, attraverso sogni e flash back che aprono la maggioranza dei capitoli del libro e mettono il lettore nella condizione di conoscere meglio ogni protagonista.
Per la stessa ragione, per ogni capitolo, viene utilizzato un punto di vista differente.
Nell’Albero della vita ogni personaggio ha la propria voce, parla, descrive gli eventi e si muove nel mondo che lo circonda. Ho scelto che fosse coì in modo da poter narrare in parallelo ciò che accade nei tre livelli della trama: Terra, Regno Celeste ed Inferi.
Il titolo di ogni capitolo indica il personaggio che sta per narrare la propria storia e questo consente di seguire da vicino ogni vicenda e di entrare nella mente di tutti i personaggi, capirne le motivazioni, i sentimenti, i pensieri.
Credo che renda il tutto molto più “vero” e che continuerò ad usare lo stesso stile anche in futuro, magari lasciando più spazio a quei personaggi rimasti più all’ombra nel primo volume, come Adam o Asmodel.


Il calendario:
23/05/17 Chicchi di pensieri
24/05/17 Le storie di Erielle
25/05/17 Peccati di Penna
26/05/17 La Fenice Books
27/05/17 Il Flauto di Pan
29/05/17 Il bosco dei sogni fantastici
30/05/17 A Book for a Dream
31/05/17 Universi incantati

Il giveaway
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