Recensione: L'isola
Titolo:
L'isola
Titolo originale: The island (1991)
Autore: Richard Laymon
Editore: Independent Legions Publishing
Illustrazione di copertina di Alan M. Clark
Traduzione di Alessandro Manzetti
Pagine: 415
Lingua: Italiano
Prezzo cartaceo: € 19,24 (disponibile qui)
Prezzo eBook: 5,99 (disponibile qui)
Titolo originale: The island (1991)
Autore: Richard Laymon
Editore: Independent Legions Publishing
Illustrazione di copertina di Alan M. Clark
Traduzione di Alessandro Manzetti
Pagine: 415
Lingua: Italiano
Prezzo cartaceo: € 19,24 (disponibile qui)
Prezzo eBook: 5,99 (disponibile qui)
Descrizione:
Il diciottenne Rupert Conway accompagna la famiglia della sua fidanzata Connie in un viaggio in barca attraverso i Caraibi. Ma la vacanza dura ben poco, il loro yacht esplode misteriosamente, mentre tutti si trovano sulla spiaggia di un’isola deserta, sulla quale restano intrappolati. Ma l’isola non è disabitata come sembra, c’è qualcuno nascosto nella fitta giungla, forse un sadico killer psicopatico, che prende di mira i naufraghi e inizia a farli fuori nell’ombra, uno alla volta. Una mente intelligente e perversa che sembra avere un particolare dono per l’agguato, la tortura e il massacro, e degli obiettivi ben precisi. Una caccia umana, delirante, una storia ‘sex and gore’ nello stile classico dell’autore, un romanzo pieno di soprese e di inattesa malvagità e depravazione.
Il diciottenne Rupert Conway accompagna la famiglia della sua fidanzata Connie in un viaggio in barca attraverso i Caraibi. Ma la vacanza dura ben poco, il loro yacht esplode misteriosamente, mentre tutti si trovano sulla spiaggia di un’isola deserta, sulla quale restano intrappolati. Ma l’isola non è disabitata come sembra, c’è qualcuno nascosto nella fitta giungla, forse un sadico killer psicopatico, che prende di mira i naufraghi e inizia a farli fuori nell’ombra, uno alla volta. Una mente intelligente e perversa che sembra avere un particolare dono per l’agguato, la tortura e il massacro, e degli obiettivi ben precisi. Una caccia umana, delirante, una storia ‘sex and gore’ nello stile classico dell’autore, un romanzo pieno di soprese e di inattesa malvagità e depravazione.
L’Autore:
Richard Lamon, Chicago, 1947 – 2001. Vincitore del Bram Stoker Award® e di molti altri premi interna-zionali, ha pubblicato racconti, raccolte e romanzi, tra i quali: The Cellar (1980), Nightmare Lake (1983), Night Show (1984), Beware (1985), The Beast House (1986), Flesh (1987), Midnight’s Lair (1988), Funland (1989), The Sta-ke (1990), Island (1991), Blood Games (1992), Dark Mountain (1992), Endless Night (1993), In the Dark (1994), Qua-ke (1995), Bite (1996), After Midnight (1997), The Midnight Tour (1998), Along the Missing (1999), The Traveling Vampire Show (2000). Undici dei suoi romanzi sono stati tradotti in Italiano.
Dello stesso autore Independent Legions ha pubblicato in lingua Italiana i racconti: Herman (Herman, 1996), La Morsa (The Grab, 1982), Vibrazioni (Good Vibrations, 1996) nell’antologia eBook I Sogni del Diavolo (Settembre 2015) e Un Buon Posto Segreto (A Good Secret Place, 1993) nell’antologia eBook Danze Eretiche - Volume 1 (Di-cembre 2015). Sono inoltre in programma, per pubblicazione tra il 2017 e il 2019, in lingua Italiana, in formato cartaceo ed eBook, i seguenti romanzi dell’autore mai tradotti in Italiano: The Beast House (1986), Midnight’s Lair (1988), The Midnight Tour (1998) e Night in the Lonesome October (2001). Il racconto The Hunt sarà pubblicato nell’antologia eBook Best Italian Horror of the Year – Volume 1, in uscita a Dicembre 2016.
La recensione di Miriam:
Richard Lamon, Chicago, 1947 – 2001. Vincitore del Bram Stoker Award® e di molti altri premi interna-zionali, ha pubblicato racconti, raccolte e romanzi, tra i quali: The Cellar (1980), Nightmare Lake (1983), Night Show (1984), Beware (1985), The Beast House (1986), Flesh (1987), Midnight’s Lair (1988), Funland (1989), The Sta-ke (1990), Island (1991), Blood Games (1992), Dark Mountain (1992), Endless Night (1993), In the Dark (1994), Qua-ke (1995), Bite (1996), After Midnight (1997), The Midnight Tour (1998), Along the Missing (1999), The Traveling Vampire Show (2000). Undici dei suoi romanzi sono stati tradotti in Italiano.
Dello stesso autore Independent Legions ha pubblicato in lingua Italiana i racconti: Herman (Herman, 1996), La Morsa (The Grab, 1982), Vibrazioni (Good Vibrations, 1996) nell’antologia eBook I Sogni del Diavolo (Settembre 2015) e Un Buon Posto Segreto (A Good Secret Place, 1993) nell’antologia eBook Danze Eretiche - Volume 1 (Di-cembre 2015). Sono inoltre in programma, per pubblicazione tra il 2017 e il 2019, in lingua Italiana, in formato cartaceo ed eBook, i seguenti romanzi dell’autore mai tradotti in Italiano: The Beast House (1986), Midnight’s Lair (1988), The Midnight Tour (1998) e Night in the Lonesome October (2001). Il racconto The Hunt sarà pubblicato nell’antologia eBook Best Italian Horror of the Year – Volume 1, in uscita a Dicembre 2016.
La recensione di Miriam:
Un viaggio in barca nel Mar dei Caraibi, è così che
Andrew e Billie decidono di festeggiare il loro ventesimo anniversario di
matrimonio, in compagnia delle persone più care: le tre figlie Thelma, Kimberly
e Connie con i rispettivi partner.
La gita tuttavia ha un esito imprevisto. A bordo scoppia un incendio e l’allegra combriccola naufraga su un’isola, all’apparenza deserta. Tutti si ritrovano incolumi sulla spiaggia a eccezione di Wesley, il marito di Thelma.
Nessuno è in grado di stabilire con certezza se sia morto o solo disperso.
Senza più un’imbarcazione, i naufraghi non hanno modo di tornare indietro, né hanno la possibilità di chiamare i soccorsi, non hanno dunque alternative se non rimboccarsi le maniche per sopravvivere nella speranza che qualcuno li trovi e li porti in salvo.
Partendo dal classico incipit che accomuna un po’ tutte le storie d’avventura ambientate su isole deserte, Richard Laymon tesse la sua trama diabolica, proponendoci subito una virata dai toni decisamente cupi. Ben presto, infatti, i sopravvissuti scoprono di non essere soli e lo realizzano nel peggiore dei modi, ovvero ritrovando il cadavere di uno di loro, appeso a un albero e con il cranio spaccato. Di lì a poco se ne aggiunge un altro.
Ecco allora che l’isola comincia a trasformarsi in un posto inquietante, una sorta di trappola in cui si annida un pericoloso serial killer, assolutamente invisibile.
Chi sta uccidendo i nuovi arrivati? È qualcuno che si trovava già lì per caso o una persona che li ha intenzionalmente attirati in una trappola? Ha in programma di eliminare tutti o la sua furia assassina è destinata solo ad alcuni di loro?
Perché?
Molteplici interrogativi iniziano a serpeggiare fra i naufraghi mentre gli agguati si moltiplicano e la tensione sale.
La gita tuttavia ha un esito imprevisto. A bordo scoppia un incendio e l’allegra combriccola naufraga su un’isola, all’apparenza deserta. Tutti si ritrovano incolumi sulla spiaggia a eccezione di Wesley, il marito di Thelma.
Nessuno è in grado di stabilire con certezza se sia morto o solo disperso.
Senza più un’imbarcazione, i naufraghi non hanno modo di tornare indietro, né hanno la possibilità di chiamare i soccorsi, non hanno dunque alternative se non rimboccarsi le maniche per sopravvivere nella speranza che qualcuno li trovi e li porti in salvo.
Partendo dal classico incipit che accomuna un po’ tutte le storie d’avventura ambientate su isole deserte, Richard Laymon tesse la sua trama diabolica, proponendoci subito una virata dai toni decisamente cupi. Ben presto, infatti, i sopravvissuti scoprono di non essere soli e lo realizzano nel peggiore dei modi, ovvero ritrovando il cadavere di uno di loro, appeso a un albero e con il cranio spaccato. Di lì a poco se ne aggiunge un altro.
Ecco allora che l’isola comincia a trasformarsi in un posto inquietante, una sorta di trappola in cui si annida un pericoloso serial killer, assolutamente invisibile.
Chi sta uccidendo i nuovi arrivati? È qualcuno che si trovava già lì per caso o una persona che li ha intenzionalmente attirati in una trappola? Ha in programma di eliminare tutti o la sua furia assassina è destinata solo ad alcuni di loro?
Perché?
Molteplici interrogativi iniziano a serpeggiare fra i naufraghi mentre gli agguati si moltiplicano e la tensione sale.
A raccontarci la storia è Rupert, il ragazzo di
Connie, il più giovane della compagnia. Munitosi di carta e penna, decide di tenere un diario per
lasciare una testimonianza di quello che sta accadendo in quel luogo maledetto;
se le cose dovessero volgere al peggio e tutti dovessero morire, resterebbe
almeno una traccia del loro passaggio, una prova utile perché qualcuno possa
assicurare il killer alla giustizia.
Sebbene questo stile cronachistico scandisca un
ritmo narrativo lento, l’autore si mostra abilissimo nel farci percepire
costantemente il senso di pericolo che incombe e nell’interrompere la monotonia
dell’attesa fra un attacco e l’altro con vari colpi di scena, facendo sì che
non ci si annoi mai e che l’attenzione rimanga sempre vigile.
Man mano che si procede, inoltre, emergono una serie di dettagli che gradualmente rendono l’opera davvero originale nel suo genere.
Il primo elemento degno di nota è proprio l’osservatore privilegiato, Rupert. Laymon elegge a sua voce narrante un personaggio ambiguo, viscido per molti versi, un persona che non somiglia nemmeno lontanamente a un eroe carismatico e che suscita spesso sentimenti di raccapriccio.Se da un lato questa può essere una scelta azzardata, perché risulta quasi impossibile provare empatia per un soggetto del genere e immedesimarsi in lui, dall’altro si rivela vincente al fine di alimentare il senso di disagio che accompagna tutta la lettura. Rupert è un codardo, un ragazzo anaffettivo, mediocre, tanto che nemmeno la sua stessa ragazza Connie manifesta stima o vera attrazione nei suoi confronti. È ossessionato dal sesso al punto di desiderare qualsiasi donna gli capiti a tiro e di pensarci persino nei momenti meno opportuni. Desidera la sua fidanzata, con la quale non ha ancora consumato, ma si lascia andare a continue fantasie erotiche sulla madre e sulla sorella maggiore Kimberly, non disdegnando Thelma, sebbene venga definita brutta, quasi ripugnante, dall’inizio alla fine. La presenza di un assassino che li bracca non gli impedisce di avvertire costanti pulsioni sessuali e in svariate occasioni indugia, commettendo anche errori imperdonabili e mettendo la sua stessa vita in pericolo, appunto perché si lascia andare a questa sua smania.
La componente erotica, insieme a quella splatter, gioca un ruolo fondamentale in tutto il romanzo.
Non vi svelerò di cosa si tratta per evitare spoiler, però man mano che ci si avvicina alla soluzione del mistero ci si rende conto di avere a che fare con una mente depravata che ha ordito un piano crudele proprio allo scopo di soddisfare le sue perversioni e le sue frustrazioni sessuali.
Si potrebbe pensare che in questo quadro le donne svolgano un ruolo passivo, che siano solo vittime innocenti della situazione, ma anche da questo punto di vista sono in serbo delle soprese.
In fin dei conti, la trama ben orchestrata si propone quasi come un contenitore all’interno del quale le pulsioni animalesche dell’essere umano trovano libero sfogo. È come se la particolare situazione di pericolo in cui tutti i personaggi sono immersi, anziché risvegliare solidarietà e scatenare sentimenti positivi, tiri fuori il peggio di ciascuno.
Man mano che si procede, inoltre, emergono una serie di dettagli che gradualmente rendono l’opera davvero originale nel suo genere.
Il primo elemento degno di nota è proprio l’osservatore privilegiato, Rupert. Laymon elegge a sua voce narrante un personaggio ambiguo, viscido per molti versi, un persona che non somiglia nemmeno lontanamente a un eroe carismatico e che suscita spesso sentimenti di raccapriccio.Se da un lato questa può essere una scelta azzardata, perché risulta quasi impossibile provare empatia per un soggetto del genere e immedesimarsi in lui, dall’altro si rivela vincente al fine di alimentare il senso di disagio che accompagna tutta la lettura. Rupert è un codardo, un ragazzo anaffettivo, mediocre, tanto che nemmeno la sua stessa ragazza Connie manifesta stima o vera attrazione nei suoi confronti. È ossessionato dal sesso al punto di desiderare qualsiasi donna gli capiti a tiro e di pensarci persino nei momenti meno opportuni. Desidera la sua fidanzata, con la quale non ha ancora consumato, ma si lascia andare a continue fantasie erotiche sulla madre e sulla sorella maggiore Kimberly, non disdegnando Thelma, sebbene venga definita brutta, quasi ripugnante, dall’inizio alla fine. La presenza di un assassino che li bracca non gli impedisce di avvertire costanti pulsioni sessuali e in svariate occasioni indugia, commettendo anche errori imperdonabili e mettendo la sua stessa vita in pericolo, appunto perché si lascia andare a questa sua smania.
La componente erotica, insieme a quella splatter, gioca un ruolo fondamentale in tutto il romanzo.
Non vi svelerò di cosa si tratta per evitare spoiler, però man mano che ci si avvicina alla soluzione del mistero ci si rende conto di avere a che fare con una mente depravata che ha ordito un piano crudele proprio allo scopo di soddisfare le sue perversioni e le sue frustrazioni sessuali.
Si potrebbe pensare che in questo quadro le donne svolgano un ruolo passivo, che siano solo vittime innocenti della situazione, ma anche da questo punto di vista sono in serbo delle soprese.
In fin dei conti, la trama ben orchestrata si propone quasi come un contenitore all’interno del quale le pulsioni animalesche dell’essere umano trovano libero sfogo. È come se la particolare situazione di pericolo in cui tutti i personaggi sono immersi, anziché risvegliare solidarietà e scatenare sentimenti positivi, tiri fuori il peggio di ciascuno.
Il resoconto di un’avventura allucinante,
agghiacciante, grottesca, diviene così anche specchio di alcuni aspetti
dell’umanità, o meglio di quella linea di confine oltre cui l’umanità stessa si
perde e l’uomo divine simile a una bestia.
Un horror all’apparenza dentro ma in realtà
assolutamente fuori dagli schemi, se amate il genere saprà deliziarvi e nello stesso
tempo vi stupirà.
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