lunedì 26 marzo 2012

Recensione: Il figlio del cimitero

Titolo: Il figlio del cimitero
Autore: Neil Gaiman
Editore: Mondadori
Dati: 2010, 342 p., ill., brossura
Prezzo di copertina:  € 9,00
(vincitore della Newbery Medal e dello Hugo Awward 2009)


Descrizione:
Ogni mattino Bod fa colazione con le buone cose che prepara la signora Owens. Poi va a scuola e ascolta le lezioni del maestro Silas. E il pomeriggio passa il tempo con Liza, sua compagna di giochi. Bod sarebbe un bambino normale. Se non fosse che Liza è una strega sepolta in un terreno sconsacrato. Silas è un fantasma. E la signora Owens è morta duecento anni fa. Bod era ancora in fasce quando è scampato all'omicidio della sua famiglia gattonando fino al cimitero sulla collina, dove i morti l'hanno accolto e adottato per proteggerlo dai suoi assassini. Da allora è Nobody, il bambino che vive tra le tombe, e grazie a un dono della Morte sa comunicare con i defunti. Dietro le porte del cimitero nessuno può fargli del male. Ma Bod è un vivo, e forte è il richiamo del mondo oltre il cancello. Un mondo in cui conoscerà l'amicizia dei suoi simili, ma anche l'impazienza di un coltello che lo aspetta da undici lunghissimi anni... Età di lettura: da 12 anni.  

L'autore:
Neil Gaiman (Inghilterra, 1960), vive negli Stati Uniti. Giornalista, sceneggiatore televisivo e scrittore per adulti e ragazzi, è il creatore di una serie a fumetti di culto, "Sandman", con la quale ha vinto i riconoscimenti più importanti del settore.
Con Mondadori ha pubblicato Coraline, American Gods, Stardust, I ragazzi di Anansi, Il cimitero senza lapidi e altre storie nere, Buona Apocalisse a tutti! e i racconti illustrati I lupi nei muri, Il giorno che scambiai mio padre con due pesci rossi, La comica tragedia o la tragica commedia di Mr Punch e Mirrormask.
Da Il figlio del cimitero verrà tratto un film diretto da Neil Jordan, regista di La moglie del soldato e Intervista col vampiro.

La recensione di Miriam:
 
Un vecchio cimitero abbarbicato sulla collina di una cittadina inglese, di certo, è l’ultimo posto al mondo in cui ci si aspetterebbe di veder crescere un bambino ma, nell’universo di Gaiman tutto è possibile.
Bod è ancora in fasce quando sfugge per caso al misterioso uomo nero che ha massacrato la sua famiglia. Sgattaiolando in una notte nebbiosa, si ritrova tra antiche lapidi. È qui che i coniugi Owens, deceduti due secoli addietro, lo trovano e decidono di adottarlo per proteggerlo dal killer che ancora gli da la caccia. Una scelta difficile che richiede il consenso della Signora e la collaborazione di tutta la comunità dei defunti, giacché il cancello che delimita il camposanto è molto più che una barriera fisica. Esso rappresenta la linea di confine tra la vita e la morte, due dimensioni lontane e, forse, inconciliabili.
Lo stesso nome con cui il figlio del cimitero viene battezzato, Nobody (Nessuno), fornisce un’immediata percezione della sua particolare condizione. Egli è un vivo costretto ad albergare tra i morti, a imparare e crescere in un mondo che gli ha concesso diritto d’asilo ma a  cui, di fatto, non appartiene.
Nonostante l’habitat in cui Bod è confinato sia inconfutabilmente dark, l’atmosfera che vi si respira è tutt’altro che tetra, probabilmente la prima interessante sorpresa che questa bellissima fiaba gotica ci riserva. Bastano poche pagine per familiarizzare con trapassati e vampiri, per rendersi conto che la dimora dei defunti non è un luogo temibile così come siamo abituati a credere. Il vero pericolo, in realtà, è fuori, lì dove impera la cattiveria dell’essere umano.
Con grandissima originalità e delicatezza, l’autore sembra infrangere il tabù della morte suggerendoci una prospettiva inedita dalla quale scrutare uno dei più affascinanti misteri dell’ esistenza. Se da un lato, lo sguardo ironico di Gaiman riesce a esorcizzare le nostre paure, dall’altro pone in risalto il valore del nostro vivere. Il giovane Owens è perfettamente a suo agio tra le vecchie lapidi sulle quali ha imparato a leggere, ha due genitori che lo amano, un tutore insostituibile come il vampiro Silas e anche un’amica speciale, la strega Liza. Eppure avverte il richiamo del mondo oltre il cancello. Il desiderio di uscire fuori e assaporare la vita è tanto forte da non poter essere sopito e da spingerlo a varcare il confine rinunciando persino alle sue certezze. Un impulso che contagia fortemente anche il lettore. Leggendo questo romanzo si ha, infatti, la sensazione di “riconciliarsi” con la morte ma, nel contempo ci si carica di un’energia quasi magica che invoglia a marciare incontro alla vita con gli occhi e il cuore spalancati.

sabato 24 marzo 2012

Recensione: Wicca. La Nuova Era della Vecchia Religione

Titolo: Wicca. La Nuova Era della Vecchia Religione
Autore: Cronos
Editore: Aradia 
Dati: 2007, 192 p., brossura 
Prezzo di copertina: 16, 00 euro

Descrizione:
Quest'opera descrive la Wicca allo stesso modo in cui si toccano le cose preziose, evidenziandone i legami con la filosofia, la poesia, il mito, la storia, la letteratura, la cultura, l'amore, riuscendo a coinvolgere i luoghi più segreti e misteriosi del cuore e dell'anima. Scritto dal presidente dell'unica associazione wiccan italiana, una persona che vive la Wicca quotidianamente e con una conoscenza derivata dall'esperienza. Un libro che racconta e appassiona come un romanzo, che ispira e trasforma come un rituale. Tra gli argomenti: Storia e mito della Wicca: le origini della Wicca, le radici antropologiche, le radici esoteriche, la Wicca in Italia - La Wicca come religione - L'etica della bellezza - La filosofia occulta: la magia, divinazione, invocazione, incantesimi, guarigione, psicologia esoterica L'essenza dei rituali - Una congrega alessandriana - E tanto altro. 

L'autore:
Cronos (Davide Marrè) è counselor di orinatamento junghiano - esistenziale che si occupa in particolare del counseling esterico, per le edizioni Xenia ha scritto su questo argomento "La psicologia esoterica", è accreditato dalla S.I.Co. (Società Italiana Counseling) e iscritto al registro privato dei counselor. Ha conseguito l’attestato di formazione come tutor in psicologia dell’apprendimento e l’attestato di formazione di Assistente allo studio. Si occupa da anni di spiritualità, con particolare attenzione alla storia delle religioni, tema su cui è intervenuto a numerosi convegni, corsi e conferenze. Direttore della rivista neopagana “Athame”. E’ antropologo in formazione presso la facoltà di scienze antropologiche dell’Università degli Studi di Bologna. 

La recensione di Sara:
Le streghe sono tornate? In realtà non sono mai andate via.
Spesso e volentieri si sente parlare di religioni neo-pagane ma, quanto davvero ne sappiamo?
Cronos, presidente dell’unica associazione wiccan italiana “Circolo dei Trivi”, ci racconta di questa religione attraverso le storie dei padri fondatori e delle sue personali esperienze all’interno di una realtà misteriosa e affascinante.
L’autore ci illustra nel suo saggio Wicca.La Nuova Era della Vecchia Religione cosa vuol dire essere pagani e praticare la magia oggi. La Wicca è una corrente neo-pagana, una vera filosofia di vita che affonda le sue radici nel terreno celtico e le espande fino a noi, al di là del tempo e dello spazio.
Cronos ci parla degli Dei, di cosa sia il divino, dell’idea di vita e di morte, dell’amore, insomma di tutti gli aspetti tangibili dell’esistenza che un wiccan tocca con mano ogni giorno.
Sfata così il mito delle streghe come creature malefiche che vivono fuori dal mondo, chiuse nelle loro case preparando pozioni magiche. Essere streghe è molto di più, è sì pratica sciamanica, ma anche e soprattutto un modo di pensare, uno stile di vita che vede la magia come parte integrante della quotidianità. Tutto è magia, tutto è divino e noi ne siamo parte.
“La Natura è la nostra più grande insegnante” spiega Cronos “anche se è un’insegnante che ama nascondersi e dare lezioni misteriose”. Questo il principio fondamentale della Wicca, la Natura è intorno a noi, è dentro di noi, noi siamo in Lei, Lei è in noi e dobbiamo prenderne atto.
Il saggio è diviso in capitoli, ognuno dei quali affronta una tematica diversa, dall’idea di bene e male, passando attraverso la reincarnazione, fino ad arrivare alle festività wiccan e a come mettere in piedi una congrega.
L’autore ci offre i primi, fondamentali tasselli di un mosaico, arricchiti dai colori e dalla poesia di uno stile impeccabile. La delicatezza e la spontaneità con cui Cronos spiega la sua religione invogliano senz’altro il lettore ad andare avanti per saperne di più. Un saggio che pur non esaurendo l’argomento, non lascia troppi punti interrogativi o dubbi, rimanendo scevro da contraddizioni.
Se volete scoprire qualcosa in più sulla magica realtà della Wicca, beh… questo è il libro giusto!
Le risposte ci sono tutte, a voi resta solo la scelta.