Recensione: B.I.H.F.F (Best Italian Horror Flash Fiction)
Titolo:
SPLATTER PRESENTA: B.I.H.F.F (Best Italian Horror Flash Fiction)
Autori: AA.VV.
A cura di Paolo Di Orazio e Alessandro Manzetti
Editore: Independent Legions Publishing
Traduzioni: Daniele Bonfanti, Francesca Noto e Nicola
Lombardi
Revisioni: Alessandro Manzetti
Illustrazione di copertina: Vincent Chong
Formato: eBook
Pagine: 239
Lingua: Italiano
Prezzo di copertina edizione eBook: € 2,99
Pubblicazione: marzo 2017
Disponibile su Amazon
Descrizione:
Quindici racconti horror inediti di alcuni tra i migliori
interpreti dell’horror italiano insieme ad opere di autori emergenti e grandi
ospiti internazionali come Poppy Z. Brite, Charlee Jacob ed Edward Lee.
Completano l’antologia tre fumetti pubblicati nell’ultima serie di Splatter
Magazine, una prefazione di Paolo Di Orazio e una postfazione di Alessandro
Manzetti. Un progetto realizzato in collaborazione con il Magazine Splatter e
con il Chapter Italy della Horror Writers Association. Racconti: ‘Mancanza’ di
Poppy Z. Brite; ‘La Ragazza Larva nella Prigione delle Donne Morte’ di Edward
Lee; ‘Attraverso le Veneziane’ di Charlee Jacob; ‘L’ultimo Desiderio’ di Poppy
Z. Brite; ‘Due Teste’ di Caleb Battiago; ‘L’Insaccato’ di Paolo Di Orazio; ‘La
Ragazza dall’Occhio di Vetro’ di Stefano Fantelli; ‘Tre Secondi’ di Nicola
Lombardi; ‘Basta che non li fai entrare’ di Luigi Musolino; ‘Il Cacasuore’ di
Daniele Bonfanti; ‘Non si Accettano Fumetti dagli Sconosciuti’ di Giuliano
Conconi; ‘Rosy & Jack Spaccalegna’ di Davide Camparsi; ‘Miseri Resti
Sepolti’ di Miriam Palombi; ‘Una Moglie Perfetta’ di Serena Aronica; ‘Black
Market Music’ di Vito Ricco. Fumetti: ‘Io Sono la Forca’ (da Splatter Magazine
#4 - Maggio 2014; ‘Metajo Orlando’ (da Splatter Magazine #5 - Luglio 2014);
‘Selfie Service’ (da Splatter Magazine #6 - Ottobre 2014).
La recensione di Miriam:
Valorizzare l’horror italiano e rappresentarlo nel mondo:
questa è la mission che Alessandro Manzetti persegue ormai da anni, come
autore, editore, Trustee dell’Horror Writer Association, nonché curatore di
svariati altri progetti che vanno nella stessa direzione. Un obiettivo
ambizioso e coraggioso, considerando la diffidenza con cui il genere è accolto
nel nostro paese e la scarsa visibilità di cui la narrativa nostrana gode
all’estero.
Sdoganare, unire, creare nuove sinergie e opportunità sono
le parole chiave alla base anche di questa antologia, che raccoglie appunto una
selezione di racconti brevi, firmati da autori italiani più e meno noti,
aprendo nel contempo una finestra che guarda oltre la territorialità. Il
volume, infatti, oltrepassa i confini geografici, accogliendo tre ospiti
internazionali di grosso calibro, come Edward Lee, Charlie Jacob e Poppy Z.
Brite, e quelli espressivi, inglobando una selezione di fumetti già apparsi sul
magazine “Splatter”, ideato da Paolo Di Orazio.
Horror a trecentosessanta gradi dunque, da gustare
attraverso la parola scritta e le immagini, una tentazione irresistibile per
gli appassionati, che si dimostra all’altezza delle aspettative.
Ciascun autore propone un tema diverso e una personale
interpretazione del genere – si va dall’horror più tradizionale all’extreme,
passando per lo splatterpunk – sicché il risultato è un coro polifonico, armonico ed eterogeneo allo stesso tempo.
La brevità che accomuna tutti i testi ci induce ad
assecondare il ritmo di rapidi cambi di scenario e atmosfere, tenendoci
costantemente in allerta. Leggendo si ha la sensazione di percorrere una sorta
di labirinto, disseminato di pericoli, non avendo la più pallida idea di cosa
aspettarci, pur sapendo che qualcosa di terrificante ci investirà a ogni
svolta.
Spesso sono mostri ad attenderci,
incarnazioni di archetipi dell’immaginario o delle nostre paure ancestrali,
come il Cacasuore di Daniele Bonfanti,
una creatura dagli istinti cannibalici
che si aggira nei pressi di un
convento; gli scheletri assassini partoriti da un vinile maledetto in Black Market music di Vito Ricco; o gli
zombie mutaforma in cui si trasformano i protagonisti di Rosie & Jack spaccalegna di Davide Camparsi. Mostri sui generis
sono anche i vampiri di Basta che non li
fai entrare di Luigi Musolino, che tingendo l’horror di una marcata vena
ironica incarnano una paura tutta moderna, forse più innocua di altre, ma solo
all’apparenza: quella degli esattori che bussano alla porta per incastrare chi
non paga il canone della televisione.
L’ironia fa da perno anche in Una
moglie perfetta di Serena Aronica, che vede un marito costretto a uccidere
la consorte e a sottoporla a un particolare rito per trasformarla nelle sposa
ideale – chiaramente, l’esito comporterà qualche imprevisto.
In alcuni casi, il terrore assume
il volto di una nemesi come in Miseri
resti sepolti di Miriam Palombi, in cui
una vittima di omicidio risorge dalla tomba per farsi giustizia; oppure
di una nemesi al contrario, come in Tre
secondi di Nicola Lombardi, in cui una persona scampata al colpo di grazia
del suo assassino torna a cercarlo affinché concluda quello che ha cominciato.
In altre occasioni, l’inferno scaturisce da un mondo immaginario che si credeva
rassicurante, piacevole, e invece si rivela una fucina di veri e propri incubi,
come accade in Non si accettano fumetti
dagli sconosciuti di Giuliano
Conconi, in cui un misterioso fumetto rigurgita orrori nella realtà.
Con Caleb Battiago ed Edward Lee scivoliamo verso scenari
post-apocalittici. Il primo, con Due
teste, ci regala un nuovo, delizioso
morso della sua Area 52,il progetto a
luci rosse messo a punto a Parigi sud 5 per alimentare il giro della prostituzione.
Laddove amore e morte viaggiano a braccetto e la vita umana ha perso qualsiasi
valore, una coppia di amici ricerca il piacere concedendosi, un incontro a tre
con la famosa Violaine: una puttana superdotata. Ovviamente il prezzo per le
sue prestazioni sarà altissimo, ma occorrerà giungere alla fine per scoprire
chi pagherà e come.
Lee, invece, nel suo La
ragazza larva nella prigione delle donne morte, ci fa conoscere le Larve,
un tempo comuni esseri umani divenuti, a causa di un agente inquinante, rappresentanti di una razza nuova,
raccapricciante e letale.
Se con questi due autori si corre lungo il confine più
estremo delle aberrazioni, in una direzione simile, sembrano muoversi anche
Stefano Fantelli con La ragazza
dall’occhio di vetro e Paolo Di Orazio
con L’insaccato. La componente
splatter in questi due racconti è molto
marcata, si tratta infatti di due autentiche cartoline infernali in
grado di inchiodarci con immagini difficili da dimenticare. Nel primo, l’orrore
passa attraverso la perversione sessuale, che qui si sfoga su un’orbita vuota,
molto particolare. Nel secondo assistiamo a una sorta di punizione/esecuzione
per cui vediamo un uomo cucito nella
carcassa di una scrofa e gettato in pasto ai maiali.
Con Attraverso le veneziane, di Charlie
Jacob assaggiamo un orrore assolutamente reale, quello dell’abuso sull’infanzia
e delle cicatrici che lascia, non solo nel fisico ma nell’anima. In questo, che
forse è il più impegnato di tutti i racconti, la protagonista che soffre di
agorafobia sbircia attraverso le lamelle delle veneziane l’esistenza che le è
stata rubata. Una carrellata di immagini crude che si alternano a momenti
introspettivi molto toccanti.
E toccanti sono anche i due contributi di Poppy Z. Brite;
con il lirismo macabro che contraddistingue il suo stile, in Mancanza ci parla di amore e morte,
della difficoltà di colmare il vuoto lasciato da qualcuno che si ama – che nel
caso specifico troverà una soluzione raccapricciante – mentre in L’ultimo
desiderio interpreta il bisogno di un malato di cancro di liberarsi dalla
sofferenza attraverso la morte… sempre ammesso che ciò sia possibile. Un testo
che pur sfociando nel paranormale, sfiora una tema di grande attualità.
Non meno interessanti si rivelano i fumetti. In Io sono la forca, è lo strumento di
morte a prendere la parola per raccontarsi e proporci un’insolita disquisizione
sul senso stesso della vita. Nel tragicomico Metajo Orlando, conosciamo uno scrittore di fumetti caduto in
disgrazia che inventa un sistema infallibile per tornare sotto le luci della
ribalta. Ritroviamo lo stesso personaggio anche in Selfie service per un’evoluzione splatter quanto imprevedibile del
suo folle piano.
Un’ottima lettura, inquietante e divertente, offre un porto
sicuro agli aficionados ma anche una valida occasione per esplorare il genere a
quanti ancora non si fossero lasciati sedurre dal fascino dell’oscurità.
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