Recensione: Il valzer degli alberi e del cielo
Titolo: Il valzer degli alberi e del cielo. L'ultimo amore di van Gogh
Autore: Jean-Michel Guenassia
Editore: Salani
Dati: 2017, 356 p., brossura
Prezzo di copertina: 16,90 euro
Descrizione:
«Sono Marguerite van Gogh. La signora Marguerite van Gogh. La moglie di Vincent. Sono vecchia e stanca, sto per andarmene, ma non rimpiangerò questa terra. Ritroverò Vincent e staremo insieme per sempre».
«Sono Marguerite van Gogh. La signora Marguerite van Gogh. La moglie di Vincent. Sono vecchia e stanca, sto per andarmene, ma non rimpiangerò questa terra. Ritroverò Vincent e staremo insieme per sempre».
Nella torrida estate del 1890, a
Auvers-sur-Oise, un uomo si presenta a casa del dottor Gachet: dall’aspetto,
Marguerite, figlia del medico, lo scambia per uno dei tanti braccianti agricoli
che lavorano nella zona. L’uomo è Vincent van Gogh, e per Marguerite, che ama
dipingere ma si dibatte tra l’insoddisfazione di non riuscire a creare nulla di
apprezzabile e una condizione di figlia predestinata a un matrimonio borghese,
egli assume, giorno dopo giorno, le fattezze del maestro, del genio,
dell’amore. Guardandolo dipingere, la giovane vede ora i paesaggi in cui è
cresciuta – le case dai tetti di paglia, le acque del fiume, i fiori, gli
alberi, il cielo – con nuovi occhi: la potenza della vera arte si dispiega
davanti a lei, mentre la relazione con Vincent si fa sempre più stretta, più
pericolosa e infine fatale. Mettendo insieme, come nel Club degli
incorreggibili ottimisti, potenza del racconto e verità documentaria, e
consegnandoci pagine di vera poesia quando assistiamo insieme a Marguerite alla
nascita dei capolavori di van Gogh, Guenassia fa rivivere l’epoca d’oro degli
impressionisti e getta una nuova luce sulla tragica fine dell’artista e sui
misteri che circondano alcune delle sue opere; e lo fa come sempre da
un’angolatura originale, tratteggiando ancora una volta un’indimenticabile
figura femminile.
L'autore:
Jean-Michel Guenassia nasce ad Algeri. Esercita la professione di avvocato fino a quando la passione per la scrittura prende il sopravvento: il suo romanzo d'esordio, Il club degli incorreggibili ottimisti, edito da Albin Michel nel 2009, è stato presentato dall'editore francese come "il primo romanzo di uno sconosciuto di 59 anni" ed è stato tradotto in dieci paesi.
Per Il club degli incorreggibili ottimisti (edito in Italia da Salani nel 2010) l'autore ha vinto il Prix Goncourt de lycéens, ottenendo uno strepitoso successo di pubblico e critica. Ha scritto inoltre La vita sognata di Ernesto G. (Salani, 2013) e La mano sbagliata (Salani, 2015).
Per Il club degli incorreggibili ottimisti (edito in Italia da Salani nel 2010) l'autore ha vinto il Prix Goncourt de lycéens, ottenendo uno strepitoso successo di pubblico e critica. Ha scritto inoltre La vita sognata di Ernesto G. (Salani, 2013) e La mano sbagliata (Salani, 2015).
La recensione di Sara:
Vincent van
Gogh è un pittore all’avanguardia, pochi sembrano comprendere la sua arte e
ancor meno sembrano quelli disposti ad acquistare i suoi quadri.
Siamo nel
1890 e il leggendario pittore si rivolge al dottor Gachet per farsi aiutare a
curare il suo presunto esaurimento nervoso. Il dottore però non sembra notare
nulla che non vada in Vincent e gli consiglia solo di riposarsi e godersi i
paesaggi di Auvers.
Marguerite,
sua figlia è però particolarmente attratta dal pittore che incarna il suo
ideale di uomo in tutto e per tutto. La diciannovenne sogna di
diventare pittrice, andando controcorrente per i suoi tempi.
Con Vincent
van Gogh inizia un’avventura che oscilla tra la passione per l’arte e l’amore
più incondizionato, segue il pittore ovunque e per lui sarebbe disposta a
tutto, anche a mandare a monte il progetto di matrimonio con un giovane
borghese che il dottor Gachet ha in serbo per lei.
Il valzer
degli alberi e del cielo è un romanzo delicato, romantico, appassionato e
malinconico.
Guenassia ha
la capacità di aprire uno squarcio nel panorama pittorico e storico di fine Ottocento.
Attraverso le
parole di Marguerite ci racconta una storia di amore e tormento, ci fa
indossare gli abiti e la pelle di una donna con un sogno che la sua epoca non
potrebbe mai accettare e che è pronta a sormontare qualsiasi ostacolo pur di
realizzarlo.
Marguerite
non vuole essere una semplice donna di casa che passa la sua vita tra le pareti domestiche e gli eventi mondani. Lei vuole di più, vuole dipingere, sogna un mondo in cui
le donne siano libere di fare quello che realmente sentono e in cui davvero
credono.
Vincent con
la sua stravaganza rappresenta per lei l’ispirazione maggiore, lo spiraglio di
luce nel buio totale che sembra riservarle il destino.
Le
confessioni della giovane son intervallate da articoli di giornale dell’epoca
che mostrano la rivoluzione culturale nell’aria nella Francia del 1890, le
prime aperture delle scuole alle donne e il risentimento della gente bene
nei confronti di questa prospettiva.
Ad
arricchire la storia ci sono poi i frammenti delle lettere inviate da van Gogh ai
suoi parenti e ai suoi amici più cari.
Sono proprio
questi, intrecciati alle parole di Marguerite a delinare il
personaggio di Vincent van Gogh. Un personaggio controverso, stravagante e
appassionato. Un uomo che credeva nell’arte in maniera maniacale al punto di dedicarcisi con tutto se stesso, dimenticando il resto.
Coniscamo
così l’uomo e il pittore, il suo rapporto con la pittura, con la società, con
gli altri e con l’amico Gauguin.
Uno dei
romanzi più appassionanti, commoventi e malinconici che mi siano capitati tra
le mani.
Guenassia è
stato in grado di dipingere con le parole un mondo impressionista degno dei
quadri dell’epoca, nei minimi dettagli, mettendo in primo piano il sentimento.
È proprio
quest’ultimo a farla da padrona e a rendere il romanzo un’opera unica che
resta impressa nel cuore.
Una storia
ideale per chi ama l’arte, ma anche per chi ama o è incuriosito dal personaggio di van
Gogh e dalla sua tragica e misteriosa scomparsa, per chi apprezza le storie d’amore e
non simpatizza per i finali lieti.
Un romanzo
per chiunque voglia provare i brividi e
lasciar scendere una lacrima.
Anche a me il romanzo è piaciuto, una intrepretazione alternativa del leggendario pittore olandese.
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