Titolo: Maresi. Cronache del Monastero rosso
Autrice: Maria Turtschaninoff
Editore: Atmosphere Libri
Data di pubblicazione: 29 settembre 2016
Pagine: 154
Prezzo: 15,00
Descrizione:
L'isola
del Monastero Rosso è occupata da sole donne, in fuga da regimi
oppressivi e maschilisti, e da famiglie violente, per dedicarsi
all'istruzione e venerare una divinità femminile, l'Archimadre. Fra loro
c'è la tredicenne Maresi,
con la sua inestinguibile sete di conoscenze. Lì trova rifugio anche la
giovane Jai, in fuga da un padre violento. Ma il padre in questione
assolda un gruppo di mercenari e viene a devastare l'isola per vendicare
l'affronto (la fuga della figlia è un disonore per la famiglia). Le
donne vengono salvate dall'intervento soprannaturale della Megera, ma è
ormai evidente che il Monastero non è un rifugio sicuro, e che non deve
servire a isolarsi dal mondo, così Maresi decide
di uscire dal comodo mondo dei libri e tornare in patria, per mettere a
frutto le conoscenze acquisite e combattere l'oscurantismo e la
povertà.
Una storia di amicizia e sopravvivenza, di magia e di meraviglia, bellezza e terrore. Maresi vi affascinerà e vi incanterà.
L'autrice:
Nata
nel 1977 in Finlandia e vive nella regione di maggioranza di lingua
svedese; ha scritto fiabe dall'età di cinque anni. Lei è l'autore di
molti libri su mondi magici. Ha ricevuto il The Swedish YLE Literature
Prize and e ha vinto due volte il Society of Swedish Literature Prize.
Lei è stata anche nominata per il Premio letterario Astrid
Lindgren. Maresi è il primo libro della trilogia Cronache del Monastero
Rosso. Maresi è pubblicato in nove lingue e ha vinto il Finlandia Junior
Prize.
La recensione di Miriam:
La grande attualità dei temi trattati è la prima
cosa che colpisce leggendo Maresi, un
fantasy che ci trasporta in un mondo immaginario ma in cui sono rintracciabili,
sin da subito, tratti caratterizzanti
anche la nostra società. Oggi più che mai si parla di femminicidio, di violenza
sulle donne. Ebbene sono gli stessi argomenti che reggono le fila del romanzo. Quello
immaginato da Maria Turtschaninoff è un futuro presumibilmente post-apocalittico, in cui
l’umanità dopo aver superato un duro Inverno della Fame è tornata a un modello
societario pre-tecnologico e fortemente maschilista, un modello che richiama il
passato ma anche alcune realtà riscontrabili nel nostro presente, soprattutto
per quel che riguarda la condizione femminile. In svariati paesi, le donne sono
considerate alla stregua di oggetti, esseri inferiori agli uomini, cui sono
negate libertà e cultura. Il Monastero Rosso rappresenta per loro una sorta di
microcosmo ideale, in cui potersi concedere un’esistenza più libera, più
dignitosa. Situato sull’isola di Menos, esso accoglie tutte le vittime di
violenza domestica, le giovani cui è
proibito studiare, quelle rifiutate dalle famiglie proprio a causa del sesso.
Coloro che scelgono di raggiungere questa zona franca e di stabilirvisi
abbracciano il culto dell’Archimadre divenendo novizie. Da quel momento in poi
vengono inserite in una società di tipo matriarcale (che per alcuni versi
ricorda alcuni modelli proposti da Marion Zimmer Bradley) in cui gli uomini non
sono ammessi.
A descriverci quest’isola, la vita al Monastero, il
particolare culto religioso che la
regola, è Maresi, una novizia tredicenne che registra la sua esperienza su un
diario. La routine quotidiana e la ricerca della propria vocazione si intrecciano
con un evento che segnerà il suo percorso personale ma avrà anche importanti
ripercussioni sull’intera comunità.
La cronaca comincia con l’arrivo sull’isola di Jai,
una ragazza fuggita da un padre padrone estremamente violento. Il nuovo
ingresso comporterà la nascita di una bella amicizia per Maresi ma anche una
terribile minaccia per Menos, giacché il padre di Jai non è tipo che
può rassegnarsi all’idea di essere stato oltraggiato da una donna, considera la
figlia una sua proprietà e sicuramene verrà a cercarla.
Gli agghiaccianti ricordi di Jai, di quello he ha
subito e della sconvolgente esecuzione di sua sorella maggiore, avvenuta per
mano del padre, si connotano per il crudo realismo, richiamando alla mente
immagini attuali, episodi di cronaca nera dei nostri giorni. La quotidianità
del Monastero Rosso, invece, conferisce un’aura più fiabesca e più distesa al racconto, catturandoci con le sue
leggende, le sue regole, i suoi spazi, che assumono tutti una valenza
simbolica. Seguendo Maresi e Jai ci ritroveremo a sgranare gli occhi di fronte
ai molteplici volumi che affollano la Camera del Tesoro, assisteremo alla suggestiva raccolta delle
Sanguinee (molluschi capaci di secernere una preziosa tintura rossa) o alla
Danza Lunaria – solo per citare alcuni esempi – e nello stesso tempo
acquisiremo familiarità con una religione di forte impronta pagana che rimanda
al culto della madre terra e alla riscoperta del Femminino Sacro. Insieme a
Maresi, scopriremo i tre volti della dea (Vergine, Madre e Megera) e con essi i
segreti della stessa esistenza.
L’intero romanzo può esser letto come metafora di
una rivoluzione non violenta attuata dalle donne, una rivoluzione che mira alla
riconquista della loro dignità e che passa principalmente attraverso la
conoscenza.
Il cammino di formazione della protagonista sarà,
infatti, segnato dalla comprensione dell’importanza del sapere, inteso come
vero e proprio mezzo di emancipazione, non solo della donna ma dell’essere umano
in generale. Giunta al monastero per fame di cibo, Maresi diventerà adulta
proprio imparando a coltivare la sua fame di conoscenza.
Un romanzo originalissimo e profondo, una favola
senza età che si presta a diverse chiavi di lettura, ci fa viaggiare in una
dimensione spazio-temporale ammantata di magia e nel contempo rispecchia verità
e valori che non hanno tempo.
Unica pecca sono i numerosi refusi sfuggiti alla revisione (in molti punti i verbi al passato remoto sono preceduti dall'ausiliare come se in fase di correzione fosse stato moificato il tempo lasciando, per svista, un residuo della vecchia forma), in ogni caso nulla che comprometta la validità dell'opera.
La pecca dei refusi è stata risolta con una nuova edizione corretta.
RispondiEliminaOttimo! :)
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