mercoledì 20 novembre 2013

Recensione: Bangkok uccide

Titolo: Bangkok uccide
Autore: John Burdett
Editore: Giano 
Collana: I libri della civetta
Dati: 2013, 350 p., brossura
Prezzo di copertina: 13, 90 euro

Descrizione:
Pochi crimini ci fanno temere per l'evoluzione della nostra specie. Ne ho sotto gli occhi uno prorio ora". Sonchai Jitpleecheep è un detective del distretto 8 di polizia di Bangkok, ex monaco buddhista, figlio di una prostituta thai e di un americano reduce del Vietnam. Se un uomo della sua sperienza pronuncia una frase simile, si può esere certi che ci troviamo dinanzi a un delitto che a al di là di ogni immaginazione, siamo in una stanza oscurata, e l'ultima scena di un DVD dai colori impeccabili, frutto di milioni di pixel, ha appena finito di scorrere su uno schermo LCD Toshiba, quando Kimberley Jones, amimica di sempre di Sonchai e agente dell'FBI, scoppia in un pianto irrefrenabile. Il DVD è uno "snuff movie", uno di quei filmati di torture e morti atroci diffusi più di quanto si possa immaginare a livello internazionale. Kimberley, una donna attraente con cui Sonchai condivide quella rara condizione che è un rapporto intimo senza sesso, si è specializzata in California in questo genere di crimini, ha visto tanti "snuff movies", ma mai nulla di cosi cruento, di tanto demoniaco. Per giunta, la ragazza brutalmente torturata e assassinata nel filmato è Damrong, una prostituta che è stata un tempo un'amante di Sonchai. Con gli occhi arrossati dal pianto, Kimberley promette al detective tutto il suo aiuto nella ricerca dei colpevoli... 

L'autore:
John Burdett è nato in Gran Bretagna e vive in Asia. Ex avvocato, ha scritto A Personal History of Thirst, The Last Six Million Seconds, Bangkok 8, un romanzo che ha venduto piú di centomila copie negli Stati Uniti ed è stato tradotto in 19 paesi, e Bangkok Tattoo. Bangkok uccide è apparso nelle classifiche americane dei romanzi piú venduti del 2007.

La recensione di Sara: 
Dimenticate l’idea della prostituta sfruttata e denigrata, dimenticate l’idea della ragazza povera e sottopagata. Pensate piuttosto a quartieri strapieni di locali che fanno fortuna solo grazie alle prostitute che ci lavorano, ristoranti che offrono “intrattenimento” ai propri clienti. Pensate a donne che scelgono questo mestiere spontaneamente e che guadagnano fior di quattrini.
Ci siete?
Bene… benvenuti a Bangkok!
Questo è il quadro che Sonchai, protagonista del romanzo, dipinge all’inizio della storia.
Lui è un detective che gestisce insieme a sua madre, ex-prostituta in pensione, un locale come quelli sopracitati.
Sonchai sta per diventare padre, la sua compagna Chanya aspetta un bambino ma, qualcosa sconvolge gli equilibri della sua vita.
Prima di Chanya, Sonchai ha avuto una relazione con Damrong, una prostituta del suo locale, una donna splendida, capace di ammaliare qualsiasi uomo. La morte di Damrong sconvolge il detective che assiste impotente all’esecuzione registrata in uno snuff movie.
Sonchai vuole scoprire a tutti i costi chi ha ucciso Damrong e perché.
Grazie alla sua amica, agente dell’F.B.I., Kimberly, il detective scoprirà una pista popolata da uomini di affari, soldi a valanghe e piani terrificanti studiati nel dettaglio dalle prostitute di Bangkok e i loro amanti. Tutto quello che conta in questo sottosuolo buio e inquietante è guadagnare il più possibile, il mezzo non ha importanza.
John Burdett scrive di una Thailandia intrigante e sconvolgente. L’aspetto spirituale si alterna alla più spudorata nazione.
L’autore descrive molto bene le abitudini e le ambientazioni thai, utilizzando a volte la lingua madre di Bangkok.
Molto affascinante è l’aspetto che riguarda il buddismo. Non passa giorno senza che gli abitanti di Bangkok non onorino Buddha o pensino al Karma.
Tutto ciò che fanno ha una conseguenza, è per questo che ponderano molto bene le loro scelte e riempiono di fiori e incensi i loro altari. Buddha saprà come ricompensarli, loro faranno altrettanto con lui. Una spirale senza fine di ricambio di buona azioni.
Quello che inquieta e risulta paradossale è la presenza, in questo clima benevolo e salutare per l’anima, di assassini, prostitute senza scrupoli e, soprattutto, perversione.
Gli snuff movie non sono nuovi nelle strade di Bangkok, il detective non si stupisce. Molte coppie, addirittura sposate, ne fanno uso privato senza problemi.
Si apre così una porticina su un mondo che, alle volte, disturba e disgusta.
Bangkok uccide è un libro coinvolgente, intrigante, pieno di colpi di scena e nozioni sulla cultura thai. Un romanzo che tramortisce, stordisce e rapisce.
Ogni pagina vi incuriosirà sempre più e non potrete fare a meno di leggerlo tutto d’un fiato, fino a strozzarvi la gola per la sopresa.

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