mercoledì 7 agosto 2013

Recensione: I mondi del Fantasy III

Titolo: I mondi del fantasy III 
Autori: AA.VV 
Editore: Limana Umanit
Pagine: 154
Prezzo: 15,00 euro 



Descrizione:

Tornano a dischiudersi le porte del fantasy con la prossima uscita Limana Umanita: si tratta del terzo volume de “I mondi del fantasy”, con le venti opere selezionate attraverso l'annuale premio letterario omonimo. Lanciato per la prima volta nel 2010 insieme all'agenzia di consulenze editoriali Scriptorama, è ormai diventato un appuntamento fisso per gli scrittore che cercano la prima pubblicazione attraverso una selezione che sa valorizzare il talento e la voglia di crescere, confrontandosi con i lettori e con un team di professionisti.
La prima parte del premio si è svolta come sempre online, sul forum della casa editrice, dove i partecipanti hanno pubblicato l'incipit delle opere per essere commentate dalla community. Sono seguiti i lavori della giuria tecnica, e infine sono intervenuti gli editor Scriptorama che hanno esaminato i racconti selezionati insieme agli autori, corretto refusi e preparato il testo alla stampa con consigli e – se necessario – riscritture. Questo è l'iter che hanno seguito i venti autori de “I mondi del fantasy III” (IMDF III in breve) tra cui è possibile incontrare nomi già noti e nuovi talenti. Scrittrici e scrittori accomunati dalla passione per la letteratura fantastica, in grado di regalare storie originali in mondi inesplorati, con tocchi di horror, new weird, heroic, urban fantasy, fantascienza...
 

Gli autori:
Compongono questa antologia: Luca Simioni, Carlo Vitali Rosati, Marco Bertoli, Marco Filipazzi, Fausto Scatoli, Marco Lazzara, Daniele Tredici, Michele Tomasetti, Sarah Bernardinello, Valentina Zunino, Matteo Felicetti, Alessandro Frailis, Domenico De Stefano, Veronica Canu, Tomas Carosella, Elisabetta Amoroso, Salvatore Pastore, Marco Lovisolo, Fernanda Romani, Simone Porceddu.

La recensione di Miriam:
 
I mondi del fantasy è un concorso che non ha bisogno di grandi presentazioni; giunto ormai alla sua terza edizione è diventato un appuntamento noto quanto ambito per chi ami cimentarsi con la scrittura di genere. Nondimeno, le antologie del draghetto che fanno seguito a ciascuna edizione sono riuscite a ritagliarsi un posticino d’onore nelle fiere di settore destando l’interesse del pubblico.
Sulla scia dei positivi riscontri fin qui collezionati, prosegue dunque la quest messa in moto dai tipi di Scriptorama e Limana Umanita tesa a scovare giovani talenti rigorosamente nostrani.
La sfida a cui i partecipanti sono chiamati è sempre la stessa, nel rispetto di una formula consolidata e che finora si è rivelata vincente: massima libertà di contenuti, possibilità di spaziare tra i molteplici sottogeneri ascrivibili al fantastico inteso in senso lato con l’unico vincolo di tenersi entro i confini del racconto breve.
Una sfida facile ma solo in apparenza, giacché l’assenza di paletti può rivelarsi un’arma a doppio taglio, ma soprattutto perché racchiudere un mondo di fantasia in poche battute non è un’impresa da poco.
In effetti, leggendo I mondi del Fantasy II (la mia recensione qui) mi era parso che il duplice obiettivo perseguito − dimostrare che gli autori emergenti italiani non hanno nulla da invidiare ai colleghi stranieri e restituire dignità al racconto breve vincendo lo scetticismo del lettore nei confronti di questo genere − fosse stato raggiunto solamente  metà. Se i racconti selezionati non lasciavano alcun dubbio sul talento dei loro autori, una piccola perplessità rimaneva sulla loro capacità di conquistare davvero il lettore in poche battute. In più di un’occasione la brevità si rivelava un limite lasciando l’impressione di incipit intriganti in attesa di essere sviluppati in luogo di storie compiute.
Con I mondi del fantasy III, questo ostacolo viene finalmente abbattuto. Organizzatori e partecipanti alzano ulteriormente il tiro confezionando una raccolta davvero degna di nota, in cui l’alta qualità di stile e contenuti si coniuga con l’abilità di gestire al meglio il poco spazio a disposizione.
Poche pagine si trasformano, come per magia, in affreschi capaci di regalare qualcosa in più che il semplice assaggio di un universo immaginario. Ovviamente, sono piccoli scorci di paesaggio o suggestioni lampo quelle che ci arrivano, ma tali da rendere l’idea e fornirci l’impressione di sfiorare davvero lidi di altri mondi.
Ancora una volta è la varietà a farla da padrone. Dalle atmosfere tipiche del fantasy classico che ci accolgono nel racconto di apertura, Il cedro nero di Erban, si passa ai toni più cupi dell’urban e dell’horror − basti pensare all’orso mannaro di Malattia o alla cascina mangia uomini di Storie da bambini.  Dalla comicità grottesca di Zombie d’acqua dolce si passa a scenari fantascientifici  che ci narrano di inquietanti società in cui l’eterosessualità è un reato (Poesie d’amore) o che rivisitano in chiave futuristica il mito della creazione (Creazioni).
Un panorama decisamente variegato in cui ce n’è per tutti i gusti e che non manca di inglobare anche racconti dal sapore più prettamente fiabesco. Pur avendoli apprezzati tutti, non vi nascondo che è tra questi ultimi che ho individuato i miei preferiti: Il guardiano di Bosco Antico, Rito di passaggio e Ziu Boicu Ballore.  Nel primo incontreremo un elfo incarcerato nel petto di un gigante, nel secondo un mago che ha barattato il cuore, nell’ultimo un vecchio contadino alle prese con una Jana. Si tratta di tre testi molto diversi tra loro ma che hanno in comune l’abito della favola, fanno rivivere atmosfere d’altri tempi e sono fortemente intrisi di magia.
E come in tutte le storie fantastiche che si rispettino tanti e stravaganti sono i personaggi che avrete occasione di incontrare qui: prodi guerrieri, cloni, folletti, personaggi di giochi di ruolo e persino un Babbo Natale scippatore. Se vi stuzzica l’idea di conoscerli non vi resta che procurarvi questo libro e spiegare le ali della fantasia. Il viaggio è avventuroso, le tappe sono tante, il divertimento assicurato.










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