Titolo: Codex Gilgamesh
Autore: Umberto Ceretoli
Editore: Dunwich Edizioni
Dati: 2013, 349 p., brossura
Prezzo di copertina: 9, 90 euro
Descrzione:
Uruk, 1890. Eudora, Cacciatrice di Sua Maestà
la Regina Vittoria, è incaricata di catturare il barone Victor von
Frankenstein, accusato di furti e necrofilia e fuggito da Londra su una
nave volante progettata da Leonardo da Vinci. Eudora ha una sola
certezza: il dottore vuole riportare in vita l'Esercito degli Immortali
di Gilgamesh e lei è l'unica che può fermarlo.
L'autore:
Uberto
Ceretoli è laureato in Scienze Politiche all’Università Cattolica di
Milano e vive e lavora a Parma in un’azienda informatica. È nato il 17
giugno del 1975 e fin dai primi anni delle superiori si è dedicato alla
scrittura; appassionato di arte della guerra e di storia medioevale è
autore di diversi racconti e romanzi a tema fantastico.
Il
suo primo scritto ufficiale è un articolo di ingegneria costituzionale
pubblicato il 15 luglio 1998 sul quotidiano “La Gazzetta di Parma” e dal
titolo “Una nuova classe politica non un nuovo sistema elettorale”.
Il suo primo romanzo è un’opera scritta a quattro mani con Marco Bonati dal titolo Uomini in bilico (2006). Seguono tre racconti momentisti contenuti nella raccolta “L’Italia del pallone” (LeConte, 2007), il romanzo fantasy Il Sigillo del Vento (Asengard, 2007), il racconto fantasy Il serpente piumato (Runde Taarn, 2008), il romanzo fantasy Il Sigillo della Terra (Asengard, 2009), il racconto fantastico La magia degli abitatori del prima (rivista digitale Altrisogni, numero 5, 2012), La favola degli anolini di Isabetta,
racconto fantastico contenuto nella raccolta “Sua maestà l’anolino”
(Battei, 2012), il terzo e ultimo capitolo della saga fantasy, Il Sigillo del Fuoco (YouCanPrint, 2012) e il racconto fantastico Chaung Tzu e la farfalla
nella raccolta “Le Realtà In Gioco – Storie Straordinarie per Vite
Ordinarie” (Edizioni Multiplayer.it, ). Sono in uscita il racconto
horror dai toni steam-fantasy Il krake di Cala na kreige, contenuto nella raccolta “Horror Storytelling” (Watson) e il romanzo horror London Blooding (Tribuks).
La recensione di Sara:
Victor von Frankenstein se ne va in giro su una nave
costruita da Leonardo da Vinci in compagnia del suddetto, dello psicopatico
Jumpin’ Jack e della sua compagna Cleopatra.
L’assurda combriccola sta seguendo un percorso ben preciso, entra di notte nei cimiteri, profana tombe e si porta via cadaveri. Jumpin’ Jack nel frattempo “svuota” donne incinte.
Quando il prof. Ridgeway, archeologo pronto a partire per una spedizione a Uruk, scompare nel nulla insieme al cadavere della sua amata consorte, il suo collega Loftus decide di chiedere aiuto. La Cacciatrice Eudora, incaricata di ritrovare il professore, stenta a credere alle teorie di Loftus: l’uomo è convinto che a rapire Ridgeway sia stato proprio von Frankenstein ma, Eudora ne è certa, l’ha visto morire con i suoi occhi, non può essere tornato.
Quando i due si ritroveranno faccia a faccia gli interrogativi si moltiplicheranno. Perché herr doctor rapisce cadaveri? Perché ha bisogno di un archeologo pronto per una spedizione con i suoi studenti? Cosa se ne fa del liquido amniotico che preleva dalle sue gravide vittime?
Per scoprirlo non resta che preparare lo zaino e inseguire i nostri strampalati amici… o nemici?
Scegliere da che parte stare è davvero difficile, se dalla trama vi potrà sembrare palese che i “cattivi” siano Victor e i suoi, leggendo le prime pagine sarete di tutt’altra opinione.
Entrare nella storia creerà qualche problema di schieramento. A un certo punto i dubbi su chi siano i buoni e chi i cattivi assalgono il lettore. Il dubbio peggiore divora dall’interno, c’è un punto della storia in cui mi sono seriamente chiesta se la cattiva non fossi Io.
Jumpin’ Jack è uno psicopatico, due personalità non troppo diverse tra loro convivono, lasciandosi il palcoscenico a vicenda a seconda delle necessità. JJ è un maniaco, prima di essere riportato in vita insieme a Leonardo e Cleopatra da herr doctor, come lo chiama lui, Victor von Frankenstein, passava le sue notti alla ricerca di giovani donne da importunare e seviziare.
Nonostante il suo oscuro e macabro passato è difficile provare odio nei suoi confronti, Jumpin’ Jack è uno dei personaggi più interessanti e per i quali si prova non poca simpatia e, a tratti, comprensione.
Tutto il contrario di ciò che a un primo impatto risulta Eudora. Quella che dovrebbe essere la buona della situazione appare come una donna spocchiosa e fin troppo piena di sé.
Per quel che mi riguarda, criminali o no, i cattivi mi garbano molto di più!
Codex Gilgamesh è un romanzo brillante, originale, carico di suspanse, colpi di scena e riferimenti storici del quale è praticamente impossibile non innamorarsi.
Per chi ama il lato carico di mistero e magia dell’archeologia, quello di Uberto Ceretoli, è senz’altro il libro perfetto.
Con uno stile raffinato e divertente, crudo e diretto, l’autore ci trasporta in un mondo dalle atmosfere steam-punk accattivanti e affascinanti.
Non manca nulla, in questo romanzo ce n’è per tutti i gusti. Una volta aperto ci vorrà poco per arrivare all’ultima pagina. Un solo soffio di vapore.
L’assurda combriccola sta seguendo un percorso ben preciso, entra di notte nei cimiteri, profana tombe e si porta via cadaveri. Jumpin’ Jack nel frattempo “svuota” donne incinte.
Quando il prof. Ridgeway, archeologo pronto a partire per una spedizione a Uruk, scompare nel nulla insieme al cadavere della sua amata consorte, il suo collega Loftus decide di chiedere aiuto. La Cacciatrice Eudora, incaricata di ritrovare il professore, stenta a credere alle teorie di Loftus: l’uomo è convinto che a rapire Ridgeway sia stato proprio von Frankenstein ma, Eudora ne è certa, l’ha visto morire con i suoi occhi, non può essere tornato.
Quando i due si ritroveranno faccia a faccia gli interrogativi si moltiplicheranno. Perché herr doctor rapisce cadaveri? Perché ha bisogno di un archeologo pronto per una spedizione con i suoi studenti? Cosa se ne fa del liquido amniotico che preleva dalle sue gravide vittime?
Per scoprirlo non resta che preparare lo zaino e inseguire i nostri strampalati amici… o nemici?
Scegliere da che parte stare è davvero difficile, se dalla trama vi potrà sembrare palese che i “cattivi” siano Victor e i suoi, leggendo le prime pagine sarete di tutt’altra opinione.
Entrare nella storia creerà qualche problema di schieramento. A un certo punto i dubbi su chi siano i buoni e chi i cattivi assalgono il lettore. Il dubbio peggiore divora dall’interno, c’è un punto della storia in cui mi sono seriamente chiesta se la cattiva non fossi Io.
Jumpin’ Jack è uno psicopatico, due personalità non troppo diverse tra loro convivono, lasciandosi il palcoscenico a vicenda a seconda delle necessità. JJ è un maniaco, prima di essere riportato in vita insieme a Leonardo e Cleopatra da herr doctor, come lo chiama lui, Victor von Frankenstein, passava le sue notti alla ricerca di giovani donne da importunare e seviziare.
Nonostante il suo oscuro e macabro passato è difficile provare odio nei suoi confronti, Jumpin’ Jack è uno dei personaggi più interessanti e per i quali si prova non poca simpatia e, a tratti, comprensione.
Tutto il contrario di ciò che a un primo impatto risulta Eudora. Quella che dovrebbe essere la buona della situazione appare come una donna spocchiosa e fin troppo piena di sé.
Per quel che mi riguarda, criminali o no, i cattivi mi garbano molto di più!
Codex Gilgamesh è un romanzo brillante, originale, carico di suspanse, colpi di scena e riferimenti storici del quale è praticamente impossibile non innamorarsi.
Per chi ama il lato carico di mistero e magia dell’archeologia, quello di Uberto Ceretoli, è senz’altro il libro perfetto.
Con uno stile raffinato e divertente, crudo e diretto, l’autore ci trasporta in un mondo dalle atmosfere steam-punk accattivanti e affascinanti.
Non manca nulla, in questo romanzo ce n’è per tutti i gusti. Una volta aperto ci vorrà poco per arrivare all’ultima pagina. Un solo soffio di vapore.
Lo sto leggendo proprio in questi giorni, sono più o meno a metà, e per ora mi sta coinvolgendo molto... concordo in pieno sul personaggio di Eudora (non l'ho molto in simpatia, e per me, lo ammetto, è una cosa strana: di solito mi lascio sempre stregare da queste eroine senza macchia e senza paura presenti nei fantasy! XD) Jumping Jack, per quanto sia un gran personaggio, per il momento lo odio con tutto il cuore :P... Vedremo cosa ci riserverà il finale! ^^
RispondiEliminaJumpin' Jack per me è stato un amore strano e inquietante, mi ha da subito colpita nonostante la sua "cattiveria", non ti nego che in alcuni momenti mi ha fatto quasi tenerezza :D Eudora è stata una sorpresa, mi aspettavo sarebbe diventata il mio idolo e invece...
RispondiEliminaLe soprese sono tante, fino alla fine, vedrai non ti deluderà!
waw *__* tra poco, tra pochissimo, sarà mio *_*
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