Recensione: Poison Princess
Titolo: Poison Princess
Autrice: Kresley Cole
Editore: Leggereditore
Pagine: 384
Prezzo: 10,00 euro
Descrizione:
2 Arcani. 22 Teenager prescelti.
Lasciate che le carte cadano dove possono. Le terrificanti
allucinazioni della sedicenne Evie Greene avevano predetto l’Apocalisse e la
fine del mondo le ha portato in dono tutta una serie di nuovi poteri. Ora che la Terra è distrutta e restano
pochi sopravvissuti, Evie non sa di chi fidarsi e decide di fare squadra con il
pericoloso e sexy Jack Deveaux, in una corsa per trovare delle risposte. Evie e
Jack scoprono che si sta avverando un’antica profezia e che Evie non è l’unica
dotata di poteri speciali. Un gruppo di ragazzi è stato scelto per mettere in
scena la battaglia finale tra il Bene e il Male. Ma non è sempre chiaro chi
stia da quale parte. Evie potrebbe essere destinata a salvare il mondo oppure a
distruggerlo...
L'autrice:
Kresley Cole ha esordito nel 2003 con The
Captain of All Pleasures, e da allora ha pubblicato quindici romanzi che
fanno capo alla fortunatissima serie dei Fratelli MacCarrick, una trilogia di
romantic novel a sfondo storico incentrata sulla vita di Highlander, e alla
serie Gli immortali, quest’ultima insignita del premio RITA. Le sue
opere sono state tradotte in più di dieci Paesi; oggi l’autrice vive in
Florida, con il marito e i loro cani. Per Leggereditore sono già usciti i primi
nove romanzi della serie Gli Immortali, Dark Love, Dark
Pleasure, Dark Passion, Dark Night, Dark Desire, Dark Dream, Dark Whisper, Dark Prince e Dark Demon,
che hanno riscosso uno strepitoso successo vendendo in Italia oltre 120.000
copie.
La recensione di Miriam:
Nessuno darebbe credito alle visioni catastrofiche di una
sedicenne; molto più facile ricorrere all’etichetta del disturbo psichico e
tentare di lavarle via con un
cocktail di psicofarmaci. Per Evie non ci sono eccezioni. Quando comincia a
udire strane voci e a riempire il suo album da disegno di immagini che raccontano
la fine del mondo, sua madre non esita a regalarle una vacanza presso l’USI
(una clinica psichiatrica per ragazzi); d’altra parte esiste già un precedente
in famiglia per cui è plausibile pensare a una tara ereditaria.
Nonostante tutto le voci non si zittiscono e le
allucinazioni si intensificano fino a che non accade l’impensabile:
l’apocalisse prevista da Evie arriva davvero. Un giorno, all’improvviso, dei
lampi squarciano il cielo e il mondo va in cenere. Dopotutto non era pazza…
peccato non sia rimasto quasi nessuno a cui poterlo raccontare…
La ragazza si ritrova sola in uno scenario terrificante e
nuovo. A farle compagnia solo il dolore per la perdita di tutti i suoi cari e
le bizzarre figure che popolano i suoi incubi, inquietanti personaggi che
sembrano saltati fuori da un mazzo di Tarocchi, che la chiamano Imperatrice e che adesso reclamano la sua attenzione con sempre
più insistenza. Stando a quel che dicono avrebbe una missione da compiere. Evie
stenta a crederci ma quando scopre di avere acquisito degli strani poteri non
può sottrarsi all’urgenza di dare un senso a quanto sta accadendo. A questo
punto non le rimane che un’unica strada da percorrere: andare a cercare la
nonna che sua madre ha allontanato quando lei era ancora bambina, quella nonna
un po’ tocca che secondo i medici dell’USI le avrebbe trasmesso il gene della
follia. Se fosse sopravvissuta, forse, potrebbe aiutarla a capire giacché è una
cartomante e anche lei, a suo tempo, vaneggiava della fine del mondo.
Allo scopo Evie dovrà partire dal Maine per raggiungere il
North Carolina. Ciò significherà avventurarsi in un territorio straziato dalla
siccità e battuto da violente tempeste di cenere, in cui i pochi superstiti si
sono trasformati in pericolosi predatori, pronti a cibarsi anche dei loro
stessi simili pur di garantirsi la sopravvivenza. Tuttavia non rimarrà sola ad
affrontare il viaggio perché ben presto incontrerà altre persone disposte a
seguirla. Il primo a unirsi alla compagnia sarà Jack Deveaux un ragazzo cajun
che si era iscritto alla stessa scuola di Evie poco prima dell’avvento dei
Lampi − probabilmente l’ultima persona che lei avrebbe voluto ritrovarsi
accanto vista l’antipatia che sin dal primo momento ha nutrito nei suoi
confronti. Successivamente si accoderanno alcuni degli Arcani che finalmente
abbandoneranno la dimensione onirica per palesarsi in carne e ossa.
Questo non è che l’inizio di una storia lunga e avventurosa
in cui le sorprese si susseguono a ritmo vertiginoso. Lasciarsi prendere per
mano dall’autrice e arrischiarsi oltre i Lampi è come percorrere un labirinto
o, se preferite, come lanciare per aria una manciata di Tarocchi immaginando di
vedere il futuro, salvo poi ritrovarsi a vorticare tra le carte riscoprendosi
prigionieri del mazzo.
La trama, complessa e davvero ben congegnata, sembra avere
le caratteristiche di una pozione magica. Uno scenario post-apocalittico, una
spolverata generosa di romance, un pizzico di horror e mistero a profusione;
gli ingredienti sono comuni e rispecchiano un gusto che ultimamente fa tendenza,
eppure il risultato è sorprendente come una piacevole ventata di aria fresca in
una giornata afosa. Sarà perché vampiri e zombie sono rimasti in dispensa,
perché le atmosfere da fine del mondo si fondono con quelle di una fiaba dark o
più semplicemente perché l’idea di un mazzo di Tarocchi pulsante di vita ha in
sé qualcosa di geniale… certo è che Poison Princess riesce a ritagliarsi una
nicchia di originalità nell’attuale panorama YA.
Il ritmo narrativo si sviluppa in crescendo. La prima parte
introduce il passaggio dal “pre” al “post” Lampi e pone le basi per la nascita
della relazione tra Evie e Jack che rappresenta il nucleo romantico della
storia. La seconda, invece, si arricchisce di azione e di nuovi personaggi e ci
riserva alcune importanti rivelazioni. Da un ritmo più lento e, in alcuni passi
ripetitivo, si passa così a un ritmo decisamente più sostenuto che, dal mio
punto di vista, segna un punto di svolta perché è a partire da qui che le
potenzialità del romanzo cominciano realmente a essere sviluppate.
Pur avendo apprezzato l’opera nel complesso, penso infatti
che proprio la componente romance rappresenti il suo maggiore punto debole, di
tutte le carte giocate dalla Cole questa è quella più scontata e che per molti
versi rinuncia all’originalità – particolare che ha finito per frenare un po’
il mio entusiasmo.
La coppia formata da Evie e Jack rispecchia il solito
stereotipo: carina, ricca anche se poco popolare lei, bello e dannato lui. Inizialmente
lei lo odia nonostante lo consideri attraente fisicamente, però dopo una serie
di schermaglie – forse un po’ fuori luogo in un contesto post-apocalittico – ,
si riscopre stracotta come da copione. Ma è soprattutto lui l’elemento
zoppicante: fisico perfetto a cui fa da contraltare una caratteraccio
irascibile e violento, fiaschetta di whiskey sempre a portata di mano e sguardo
puntato sul fondoschiena delle ragazze, la verità è che, più che un bad boy,
Jack è un “tamarro D.O.C.” Il fatto poi che ricorra spesso a intercalari o
espressioni nella sua lingua d’origine (il cajun), che è un dialetto francese,
per sua natura musicale e ricco di suoni dolci, genera uno strano contrasto,
quasi una discrepanza “audio-video” che in alcuni momenti mi è parsa
addirittura comica.
Insomma, per quanto mi sia sforzata di comprendere
l’attrazione che Evie prova per lui, non ci sono riuscita. In compenso ho
adorato Mathhew che con la sua aria da cappellaio matto si è ritagliato subito
un posticino nel mio cuore. Qui però entriamo nel merito dei gusti personali e
le stesse ragioni che hanno reso detestabile Jack ai miei occhi potrebbero
renderlo adorabile per qualcun’altra.
Trattandosi del capitolo introduttivo di una serie, il finale
è apertissimo e gli enigmi irrisolti tanti ma non delude; sicuramente riesce
benissimo nell’intento di scatenare una grandissima curiosità per il seguito
che si preannuncia particolarmente interessante.
Se siete alla ricerca di una nuova saga in cui tuffarvi “The
Arcana chronicles” può essere la scelta giusta, non perfetta, ma frizzante e originale
quanto basta affinché la possiate amare.
bella recensione!! Io ho questo romanzo sul comodino e non vedo l'ora di iniziarlo ^-^ non ho letto ancora niente di questa autrice e sono molto curiosa!
RispondiEliminaGrazie! Quando finisci di leggerlo fammi sapere cosa ne pensi, sarei curiosa di conoscere altre opinioni anche su Jack ;)
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