Titolo: I mondi del Fantasy II
Autori: AA. VV
Editore: Limana Umanita
Pagine: 155
Prezzo: 15,00 euro
Descrizione:
L'antologia della seconda edizione del premio letterario "I mondi del
fantasy", ideato da Limana Umanita e agenzia di consulenze editoriali
Scriptorama, raccoglie i 19 racconti selezionati dalla giuria tecnica
che attraversano le varie declinazioni del genere fantastico, aprendo
portali verso nuovi mondi e nuove storie.
La recensione di Miriam:
I mondi del fantasy II
è la raccolta antologica scaturita dalla seconda edizione dell’omonimo concorso
letterario nato dalla collaborazione tra l’agenzia di consulenze editoriali
Scriptorama e la casa editrice Limana Umanita. Esplorando la produzione di letteratura
fantastica nostrana alla ricerca di nuovi talenti, gli organizzatori del premio
si sono posti una duplice sfida: vincere la diffidenza del lettore italiano nei
confronti degli autori emergenti dimostrando che non hanno nulla da invidiare
ai soliti noti; riconsegnare la palma della dignità al racconto breve scalfendo
lo scetticismo di un pubblico che sembra preferire storie di più ampio respiro.
Il talento dei diciannove scrittori selezionati è, di
sicuro, l’elemento che emerge con maggior forza da questa antologia. Il volume
si connota sin da subito come una vera e proprio fucina di idee che declinano
il genere nelle sue molteplici sfaccettature. Dal fantasy inteso nella sua
accezione più classica, all’urban, passando per scenari dal sapore distopico e
altri che strizzano l’occhio all’horror, ce n’è davvero per tutti i gusti.
Sebbene molto diversi per contenuto e taglio, i testi si caratterizzano per
omogeneità quando si guarda alla qualità stilistica. I vari autori mostrano
un’ottima padronanza tanto della lingua quanto della tecnica narrativa al punto
che tutti gli incipit riescono nell’intento di suscitare grande curiosità e
generare ottime aspettative.
Penso dunque che la prima sfida si possa dichiarare vinta
senza tema di smentita.
È quando si entra nel merito della seconda che sorge qualche
perplessità perché, escludendo alcune eccezioni, si ha la sensazione che la
brevità diventi effettivamente un ostacolo difficile da superare senza
sacrificare qualcosa di importante.
Pochi sono i racconti che rimanendo entro i ristretti
confini dettati dal limite di battute riescono a soddisfare in pieno il lettore
accompagnandolo lungo un percorso che, seppure rapido, appare compiuto e gli
consegna un finale appagante. Penso a Exceptor,
Oneiros III, Autumn, Bianca, 1600, Disse la sfinge, dei veri e propri
gioiellini che centrano l’obiettivo di racchiudere un mondo in un pugno.
La maggior parte dei testi comunica, invece, un senso di
incompiutezza. Molto spesso si ha l’impressione di leggere solo l’incipit di un racconto più lungo che
attende ancora di essere narrato.
Veniamo introdotti in un mondo immaginario, cominciamo a
muovere i primi passi e a ogni passo sentiamo crescere la curiosità ma proprio
quando iniziamo a familiarizzare con atmosfere e personaggi inciampiamo in un finale prematuro che lascia
con un mucchio di domande e l’amaro in bocca. È un po’ come assaggiare una
torta squisita e vedersi sottrarre il piatto prima di poterla mangiare.
In questi casi, lo scetticismo nei confronti del racconto
breve permane. Probabilmente il genere fantastico per sua natura, più di altri,
si concilia a fatica con la brevità. Comprimere un mondo immaginario in poche
pagine non è affatto facile. Ritengo che su questo fronte ci sia ancora da
lavorare perché la sfida possa essere vinta. Chissà che la terza edizione del
concorso non rappresenti l’occasione giusta.
Il bando è già disponibile. Se, oltre che lettori, siete
aspiranti scrittori potreste mettervi alla prova seguendo questo link.
Nessun commento:
Posta un commento