sabato 8 dicembre 2012

Recensione: I mondi del Fantasy II

Titolo: I mondi del Fantasy II
Autori: AA. VV
Editore: Limana Umanita
Pagine: 155
Prezzo: 15,00 euro

Descrizione:
L'antologia della seconda edizione del premio letterario "I mondi del fantasy", ideato da Limana Umanita e agenzia di consulenze editoriali Scriptorama, raccoglie i 19 racconti selezionati dalla giuria tecnica che attraversano le varie declinazioni del genere fantastico, aprendo portali verso nuovi mondi e nuove storie. 

La recensione di Miriam:
I mondi del fantasy II è la raccolta antologica scaturita dalla seconda edizione dell’omonimo concorso letterario nato dalla collaborazione tra l’agenzia di consulenze editoriali Scriptorama e la casa editrice Limana Umanita. Esplorando la produzione di letteratura fantastica nostrana alla ricerca di nuovi talenti, gli organizzatori del premio si sono posti una duplice sfida: vincere la diffidenza del lettore italiano nei confronti degli autori emergenti dimostrando che non hanno nulla da invidiare ai soliti noti; riconsegnare la palma della dignità al racconto breve scalfendo lo scetticismo di un pubblico che sembra preferire storie di più ampio respiro.
Il talento dei diciannove scrittori selezionati è, di sicuro, l’elemento che emerge con maggior forza da questa antologia. Il volume si connota sin da subito come una vera e proprio fucina di idee che declinano il genere nelle sue molteplici sfaccettature. Dal fantasy inteso nella sua accezione più classica, all’urban, passando per scenari dal sapore distopico e altri che strizzano l’occhio all’horror, ce n’è davvero per tutti i gusti. Sebbene molto diversi per contenuto e taglio, i testi si caratterizzano per omogeneità quando si guarda alla qualità stilistica. I vari autori mostrano un’ottima padronanza tanto della lingua quanto della tecnica narrativa al punto che tutti gli incipit riescono nell’intento di suscitare grande curiosità e generare ottime aspettative.
Penso dunque che la prima sfida si possa dichiarare vinta senza tema di smentita.
È quando si entra nel merito della seconda che sorge qualche perplessità perché, escludendo alcune eccezioni, si ha la sensazione che la brevità diventi effettivamente un ostacolo difficile da superare senza sacrificare qualcosa di importante.
Pochi sono i racconti che rimanendo entro i ristretti confini dettati dal limite di battute riescono a soddisfare in pieno il lettore accompagnandolo lungo un percorso che, seppure rapido, appare compiuto e gli consegna un finale appagante. Penso a Exceptor, Oneiros III, Autumn, Bianca, 1600, Disse la sfinge, dei veri e propri gioiellini che centrano l’obiettivo di racchiudere un mondo in un pugno.
La maggior parte dei testi comunica, invece, un senso di incompiutezza. Molto spesso si ha l’impressione di leggere solo  l’incipit di un racconto più lungo che attende ancora di essere narrato.
Veniamo introdotti in un mondo immaginario, cominciamo a muovere i primi passi e a ogni passo sentiamo crescere la curiosità ma proprio quando iniziamo a familiarizzare con atmosfere e personaggi  inciampiamo in un finale prematuro che lascia con un mucchio di domande e l’amaro in bocca. È un po’ come assaggiare una torta squisita e vedersi sottrarre il piatto prima di poterla mangiare.
In questi casi, lo scetticismo nei confronti del racconto breve permane. Probabilmente il genere fantastico per sua natura, più di altri, si concilia a fatica con la brevità. Comprimere un mondo immaginario in poche pagine non è affatto facile. Ritengo che su questo fronte ci sia ancora da lavorare perché la sfida possa essere vinta. Chissà che la terza edizione del concorso non rappresenti l’occasione giusta.
Il bando è già disponibile. Se, oltre che lettori, siete aspiranti scrittori potreste mettervi alla prova seguendo questo link.







 

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